STAGIONE 1966/67

 

Posa inconsueta per la Virtus 66/67: Zuccheri, Raffaele, Mills -

A. Giomo, Pellanera, Sip, Rundo - Cosmelli, Lombardi, Di Tommaso, Borghetti

 

Candy  Bologna

Serie A: 6a classificata su 12 squadre (10-22)

 

FORMAZIONE
Gianfranco Lombardi (cap.)
Giorgio Borghetti
Massimo C osmelli
Alfredo Di Tommaso
Augusto Giomo
Dave Mills
Corrado Pellanera
Roberto Raffaele
Sandro Renzi
Giuseppe Rundo
Ettore Zuccheri
Riserve: Giorgio Calzoni, Piero Girolami, Andrea Marchesi, Enrico Mora
Solo amichevoli: Giorgio Buzzavo, Giuseppe Chili, Lucio Marco CiamaroniMarco CuppiniAdolfo Marisi, Franco Nanetti, Roberto Neri, Stefano PizziraniSanto Rossi, Keith Swagerty, Giuseppe Buschi (in prestito dal Brugherio), Tullio Corradi (in prestito dal Gira Bologna), Claudio Galbiati (in prestito dalla Pallacanestro Cantù), Giuliani (in prestito), Raniero Lebboroni (in prestito dal Gira Bologna), Lorenzi (in prestito), Paolo Magnoni (in prestito dal Gira Bologna), Massimo Masini (in prestito dall'Olimpia Simmenthal Milano), Cesare Nava (in prestito dal Brugherio), Francesco Ovi (in prestito dalla Libertas Biella), Luigi Piazza (in prestito dal Brugherio), Guido Vaccher (in prestito dalla Reyer Venezia), Gabriele Vianello (in prestito dall'Olimpia Simmenthal Milano), Mario Viscardi (in prestito dal Gira Bologna)
 
Allenatore: Jaroslav Sip

 

Partite della stagione

Statistiche individuali della stagione

Giovanili

SIP E IL GRANDE DADO LANCIANO LA SFIDA AI... LOMBARDI

Giganti del Basket - n. 1 settembre 1966

 

In Italia la gente del basket disserta da anni su questo punto: chi è il più bravo giocatore italiano in senso assoluto, Lombardi o Vittori? è una questione di lana caprina; ognuno porta sulla bilancia delle valutazioni gli elementi pro e contro: quello ha il tiro ma difende male, quell'altro entra come un dio. Tutte cose relative e buone un mese e magari non più valide il mese successivo. E poi di volta in volta ci sono altri bravissimi che s'inseriscono in questa ideale competizione. Al di là di ogni confronto ci sono le giornate d'oro di Dado Lombardi. Su quelle non ci sono discussioni. Si potrà criticare il giocatore per la discontinuità, ma preso in una di quelle circostanze favolese, il buon Dado non ha rivali in Europa.

La Candy ha Lombardi e un Lombardi che funziona a pieno regime può voler dire scudetto. Ciò è vero naturalmente perché accanto a Lombardi c'è una squadra di gente super; è la squadra più ricca di esterni di valore: Pellanera, Cosmelli, Zuccheri, Raffaele, Giomo. Tutta gente che tira bene da fuori, che difende in modo egregio, che in attacco entra come si deve e "scrive due". Non c'è molta statura; è questa la lacuna maggiore, la più grave, quella che mette in dubbio l'efficienza di tutto il complesso. L'americano può risolvere solo parzialmente questo problema, poiché tira su la media di poco.

Dopo aver fallito il primo assalto in forze allo scudetto nella passata stagione comunque i bolognesi ci riprovano. E lo fanno decisamente più quadrati, più registrati, non solo da punto di vista individuale, ma anche come complesso soprattutto per la presenza in panchina del cecoslovacco Sip, un uomo che si è fatto una giusta fama portando lo Slavia Praga al secondo posto nella Coppa Europa, battuto soltanto dal grande Simmenthal di Bradley e Thoren. Sip ha già fatto un grande lavoro a Bologna, lo si è potuto notare nelle numerose uscite precampionato. Ma il campionato, si sa, è un'altra cosa. Sip può essere l'uomo che darà la spinta decisiva alla Candy verso quello scudetto che ormai manca da molti anni in quel di Bologna. Peppino in testa, i tifosi lo reclamano in nome di un gloriosissimo passato all'avanguardia del basket nazionale. Credono fortemente nel binomio Lombardi-Sip; ed hanno ragione. Sanno anche dell'handicap della statura, nei confronti dell'Ignis e del Simmenthal. Sarà comunque una bella lotta.

Sip, Raffaele, Rundo, Mills, Borghetti, Lombardi

Pellanera, Cosmelli, A. Giomo, Zuccheri

IL DIARIO DELLE GRANDI

Giganti del Basket

 

gennaio 1967

Lombardi avvisato, dunque, mezzo salvato. Comunque non sarà il confronto con i pesaresi ad impensierire la Candy bensì quello con la Ignis che ospite dela palazzone potrebbe dare finalmente l'occasione del riscatto ad una squadra che, per tra infortuni, squalifiche e accidenti vari, non ha mai avuta la effettiva disponibilità di schierare i suoi titolari. Solamente cinque giocatori tra i rossoazzurri hanno sempre giocato, Pellanera, Lombardi, Raffaele e Cosmelli sono gli unici ad aver realizzato domenicalmente due o più punti. Scarsi i tiri liberi con un record negativo di 38,45% al 7° turno. Lombardi è il miglior realizzatore del complesso, dopo di lui Raffaele.

 

marzo 1967

Se tutta la sfortuna che ha colpito la Candy quest'anno dovesse mutarsi in fortuna l'anno prossimo, lo scudetto non dovrebbe di certo sfuggire alla squadra di Fumagalli che già da oggi deve cominciare un'assennata campagna acquisti per guardare con fiducia al futuro. Inoltre saremmo dell'avviso di lasciar riposare definitivamente Zuccheri per questa stagione in modo da poterlo avere completamente ristabilito l'anno prossimo. Già ora comunque il lavoro di Sip soddisfa pienamente amici e nemici della Candy.

 

aprile 1967

Un tracollo su tutta la linea. Una volta Lombardi fa i numeri e gli altri stanno a guardare, una volta non li fa e la squadra, pur giocando bene, non riesce a vincere. Ambiente saturo di polemiche, con Mills fuori dai gangheri, stanco ed avvilito, più che mai desideroso di tornarsene in patria appena finito il campionato. Poco ci manca che la gloriosa squadra bolognese navighi in zona retrocessione: sarebbe bastata una sconfitta in più e il basket italiano avrebbe dovuto assistere attonito alla lotta per non retrocedere di una squadra tra le più blasonate con tre nazionali fissi e un ex-azzurro.

 

Un'altra cocente delusione per i tifosissimi della "dotta". Ormai è dal lontano biennio 1955-1956 che a Bologna non si parla di scudetto. Anche quest'anno le delusioni sono state di gran lunga superiori alle soddisfazioni, anzi, diremo che l'unica vera impresa dell'annata è quella compiuta a due turni dal termine contro l'Ignis nell'incontro che automaticamente dava al Simmenthal il titolo italiano. Anche Sip, come Percudani, ha lavorato sodo. Purtroppo, per lui, una serie di circostanze negative (ritardo d'inizio della preparazione a causa della Nazionale, infortuni a catena, squalifiche, etc. etc.) ha gettato la squadra nella crisi più nera. Inoltre l'acquisto dell'americano non è stato proprio azzeccato e la Candy ha dovuto fare la stagione con un giocatore che a malapena raggiunge il livello dei nostri pivot meno quotati. Dire che il migliore è stato Lombardi non dovrebbe essere difficile. Il Dado-yankee ha battuto tutti gli americani nella classifica marcatori, ma inspiegabilmente ogni anno riesce a ad alimentare qualche polemica. Quindi palma di merito a Pellanera. Con la prossima stagione è necessario apportare alcuni cambiamenti. Trovare un americano con i fiocchi, magari un tipo Moe anche se questo contrasterebbe con la figura di Lombardi match-winner per eccellenza.

Diciamo questo perché un pivot anche buono (leggi Werner) non sarebbe sfruttato a dovere e perché la squadra manca di esterni alti e soprattutto perché di Lombardi non ci si può sempre fidare. Certo con un americano sotto i due metri, sarebbe necessario trovare un "lungo" italiano che possa dare finalmente consistenza ai rimbalzi bolognesi. Uno scambio Vittori-Flaborea per Lombardi lo vedremmo molto bene.

Pellanera, Cosmelli e Lombardi ascoltano coach Sip

Tratto da "Virtus - Cinquant'anni di basket" di Tullio Lauro

 

Parte il nuovo campionato e la Virtus Candy, con il presidente Zambonelli che lascia il comando a Gabrielli, c'è un nuovo americano, un lungagnone magrissimo di nome Dave Mills. La Virtus, guidata dal coach ceco Jaroslav Sip faticò moltissimo in quel torneo e terminò a centro classifica con 20 punti (5° posto), ma in realtà a soli 4 punti dalla prima squadra che retrocedeva in serie B. Il torneo è ancora terra di conquista per il Simmenthal che lo vince a mani basse con 6 lunghezze sull'Igns. Le Vu nere alla fine del torneo avranno segnato 1414 punti /64,2) e subito 1583 (71,9) arrivando così al primo saldo negativo nella storia. Non serve che Lombardi superi nella classifica marcatori tutti gli assi americani e segni alla fine 552 (25 di media), questa stagione è proprio da dimenticare.

Rundo, Zuccheri e Sip

Tratto da "100MILA CANESTRI - Storia statistica della Virtus Pallacanestro" di Renato Lemmi Gigli

 

Zambonelli torna presidente, il ceko Sip subentra ad Alesini, ma delude l'americano Mills e uno strepitoso Lombardi, che batte tutti gli americani e conquista la Coppa d'Oro dei frombolieri, non basta a tenere in quota la Candy che difatti retrocede dal quarto al sesto posto. Sono arrivati Raffaele (terzo livornese in squadra) e Rundo. Operato al ginocchio Zuccheri. Unica bella impennata la vittoria sull'Ignis. Al Mondiale in Uruguay quartetto Cosmelli-Lombardi-Pellanera-Rundo.

Lombardi, Mills (coperto) e Raffaele in Fargas - Candy

PELLANERA «MATTATORE»

Candy-Ignis 90-84

di Franco Vannini - l'Unità - 03/04/1967

 

Da una parte la Candy che da mesi rincorre una prova di prestigio, dall'altra un'Ignis «sgonfia» non avendo proprio più niente da chiedere a questo campionato Da tutto ciò ne vien fuori, al termine di una partita abbastanza equilibrata ed appena discreta, un giusto successo «90-64» per la Candy, la quale ha avuto il merito di guidare il match nell'ultima parte. L'equilibrio della contesa e documentabile da questi punteggi parziali: al 1': 4-4; all'8': 14-14; alle invenzioni di Pellanera rispondono i varesini con i tiri in sospensione di Villetti; al 15' 30 a 29 per l'lgnis che termina il primo tempo in vantaggio per 42 a 40.

Nella ripresa la stessa musica: al 5' 51 a 50 per gli ospiti i quali continuano a giocare a uomo, mentre la Candy, anch'essa a uomo, ora si difende a «zona» per poi tornare alle origini. Al 10' ancora parità «61-61», ma è a questo punto che i locali costruiscono la vittoria. La loro manovra si fa più veloce e in un minuto si distaccano di quattro punti. Al 13' 71 a 64, quindi al 18' 84-80 e la prima vittoria di prestigio dei bolognesi che concludono sul punteggio di 90 a 84.

La Candy di oggi si chiama soprattutto Pellanera. Sarà perché nella panchina avversaria c'era seduto il suo estimatore Tracuzzi, fatto si è che Pellanera è stato strepitoso, 10 canestri su 12 tiri; è andato con successo ai rimbalzi, ha vivacizzato la manovra della sua squadra, ha realizzato con entrate grintose, insomma: è stato di gran lunga il migliore in campo. Ottimo il finale di Cosmelli e discreto, soprattutto nella ripresa, Raffaele. L'atteso Lombardi è in parte mancato, un po' lento nel ritornare ed impreciso nelle conclusioni: su 19 tiri soltanto 7 centri.

Lombardi in penetrazione contro la All'Onestà sotto lo sguardo del compagno Mills

(si distinguono in maglia All'Onestà Aldo Ossola e Joe Isaac - ultimi due a destra)