DAVID COURNOOH

(David Reginald Cournooh)

David Cournooh, tra Bucci e Martelli, il giorno della presentazione (foto tratta da www.virtus.it)

nato a: Villafranca di Verona (VR)

il: 28/07/1990

altezza: 187

ruolo: playmaker

numero di maglia: 25

Stagioni alla Virtus: 2018/19 - 2019/20

statistiche individuali del sito di Legabasket

biografia su wikipedia

nato a: Sassari

il: 05/05/1995

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PIETRO ARADORI

 

 

nato a: Brescia

il: 09/12/1988

altezza: 196

ruolo: guardia

numero di maglia: 21

Stagioni alla Virtus: 2017/18

biografia su wikipedia

nato a: Sassari

il: 05/05/1995

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palmares individuale in Virtus: 1 Champions League

DAVID COURNOOH È UN GIOCATORE DELLA VIRTUS

tratto da www.virtus.it - 30/06/2018

 

Virtus Pallacanestro comunica di aver raggiunto un accordo con il giocatore David Cournooh, che dalla stagione 2018-2019 indosserà la canotta di Virtus Segafredo.

DAVID REGINALD COURNOOH è nato a Villafranca di Verona il 28 luglio 1990, da famiglia originaria del Ghana. Playmaker, arrivato a Siena a 15 anni e svezzato alla Mens Sana da Giulio Griccioli, oggi assistant coach di Pino Sacripanti, ha fatto la trafila delle giovanili vincendo due titoli italiani juniores di categoria, approdando alla prima squadra e vestendo poi i colori di Virtus Siena, Juniorcasale, Ferrara, Andrea Costa Imola e Biancoblù, tornando poi nel 2013 alla Mens Sana, in tempo per conquistare la Supercoppa Italiana. Ha poi indossato le canotte di Brindisi per due stagioni, di Pistoia nell’annata 2016-2017 e di Cantù nell’ultima stagione. E’ nel giro azzurro dal 2008: Pino Sacripanti lo ha allenato ai tempi dell’Under 20, con cui ha ottenuto un quarto posto agli Europei 2009, ed ha esordito nella Nazionale maggiore il 16 dicembre 2012 all’All Star Game di Biella.

Il giocatore sarà a Bologna nei prossimi giorni per effettuare le visite mediche e per la presentazione ai media, che si terrà nella sede Virtus di via dell’Arcoveggio con data e orario che verranno comunicati dalla società.

Cournooh in palleggio contro i tedeschi del Ludwigsburg nel torneo di Olbia (foto tratta da www.virtus.it)

ECCO COURNOOH: "ESSERE VIRTUSSINO È UN GRANDE ONORE"

tratto da www.virtus.it - 19/07/2018

 

Emozione e orgoglio. David Cournooh si gode il primo giorno in casa Virtus rispondendo alle domande dei media tra il presidente di Virtus Pallacanestro, Alberto Bucci, e il Direttore sportivo, Marco Martelli. Un approdo fortemente voluto, per quello che è stato il primo volto nuovo di Virtus Segafredo 2018-2019. Una riflessione durata pochissimo tempo, per accettare la proposta di un viaggio che, parole sue, “servirà a crescere ancora, come giocatore e come persona”.

“Do il benvenuto a David”, esordisce il presidente Alberto Bucci, “che ha sogni importanti legati al basket, e mi auguro che qui possa realizzarli. Abbiamo iniziato presentando i dirigenti, che stanno lavorando per costruire una squadra equilibrata e che possa divertire: sarà completamente nuova, ma sarà sempre la Virtus, e questo è alla base di tutto. Dopo dieci anni tornerà in Europa, sarà una grande esperienza e l’occasione per conquistare il cuore dei tifosi”.

“Un giocatore”, spiega il Ds Marco Martelli, “deve avere caratteristiche significative dal punto di vista tecnico e da quello emotivo. David è esperto del nostro campionato, ed emotivamente è pronto a fare un salto in avanti nella carriera. Ha grande fisicità, come ben sanno sia Pino Sacripanti, che l’ha allenato con la Nazionale Under 20, che Giulio Griccioli che lo ha cresciuto da ragazzo a Siena. Nei colloqui che abbiamo avuto con lui ci ha dato ottime impressioni. Ci ha detto sì in poco tempo, e non mi resta che auguragli di continuare nel suo percorso, migliorandosi sempre”.

“Ho accettato senza perdere tempo”, sono le prime parole di David Cournooh da virtussino, “perché mi piace il progetto che mi è stato esposto e perché so cosa significhi giocare per una società gloriosa come la Virtus. Essere qui oggi è un onore, e ne sono felice. Nella passata stagione sono venuto a giocare al PalaDozza con Cantù, e ho visto bene che ambiente c’è alla Virtus. Non vedo l’ora di provare quell’emozione con addosso questi colori. Giocherò anche in Europa, non lo facevo da due anni, e per me è importante, perché mi dà la possibilità di crescere ancora. A ventotto anni penso che sia una grande occasione per farlo. Ho scelto il numero 25, e c’è un perché: io sono molto religioso, e quel numero rappresenta un versetto della Bibbia che per me è fonte di ispirazione e di conforto. Al coach ho promesso disponibilità e dedizione alla squadra, che in fondo sono le chiavi con cui va inteso il basket, secondo me. I nuovi compagni di squadra? Sono sincero, molti non li conosco se non per le immagini di gioco, lì ho visto ciò che hanno fatto giocando in Europa. Ma proprio per questo non vedo l’ora di iniziare a lavorare insieme a loro. Io non sono uno che parla molto, non faccio proclami né promesse. Ma a chi mi ha scelto e ai tifosi posso assicurare una cosa: il sudore e il lavoro non mancheranno mai, da parte mia”.

 

COURNOOH: "TRENTO FONDAMENTALE PER ARRIVARE ALLE FINAL EIGHT. IL RAZZISMO? NASCE DA UNA CULTURA SBAGLIATA"

tratto da bolognabasket.it - 29/12/2018

 

David Cournooh è stato sentito dal Carlino. Un estratto dell’intervista.

“Stiamo cercando di recuperare le energie anche se abbiamo ancora due infortunati, Aradori e Martin, che non ci saranno a Trento. Che per il cammino verso le Final Eight è una gara fondamentale.
Partiamo bene e poi soffriamo? Dobbiamo maturare la mentalità per mantenere i vantaggi che conquistiamo, spesso andiamo avanti di 10-12 punti poi gettiamo tutto alle ortiche perché commettiamo 2-3 sciocchezze che rimettono in gioco gli avversari. In queste situazioni dobbiamo essere bravi a are una difesa in più e magari a ragionare di più in attacco anche rinunciando a un tiro immediato per prenderne uno un po’ più costruito.
Non mi sento il miglior difensore della squadra. In palestra spesso devo marcare Taylor o Punter, ma non sono gli unici. A volte devo difendere anche su Pajola e posso assicurare che non è affatto facile. Una squadra funziona al meglio quando tutti hanno le possibilità di esprimere le proprie capacità e questo nella Virtus si realizza quando siamo al completo.
Il razzismo? Personalmente ho vissuto solo qualche episodio, e l’ho sempre legato ad aspetti di ignoranza. Guardando la televisione o ascoltando la radio devo dire che sono un privilegiato perché mi sembra un fattore quotidiano. Il razzismo nasce da una cultura sbagliata che va corretta”

 

COURNOOH: VOGLIAMO VINCERE ED È QUELLO CHE CONTA. MA ANCORA NON ABBIAMO FATTO NIENTE

tratto da bolognabasket.it - 19/11/2019

 

David Cournooh è stato intervistato da Luca Muleo su Stadio.
Un estratto delle sue parole.

Questa vittoria ha un significato particolare, e nonostante un’assenza pesante come quella di Weems. Ma ancora non abbiamo fatto niente e dobbiamo crescere.
Eliminare gli alti e bassi? Serve esser bravi a giocare una gara costante, partire forte e mantenere alto il livello di fisicità, sbagliare il meno possibile soprattutto in difesa e in attacco, dove tanti tiri aperti non siamo riusciti a convertirli in canestri. Sia sugli esterni che con i lunghi siamo quarti finali e nel supplementare, dobbiamo però farlo per più tempo, non dopo due quarti.
Non è questione di stanchezza, altrimenti non sarebbe possibile andare sotto di 13 punti e poi recuperare con quel parziale. È una questione di attenzione, di seguire il piano partita, soprattutto in difesa, con maggiore precisione.

La Virtus non ha paura di perdere, però. No, è vero. Nel punto a punto sappiamo quello che dobbiamo fare e questo è importante, anche se in futuro dovremo cercare di evitare di arrivarci e riuscire a chiudere le partite prima.

Teodosic fa la differenza, nei momenti caldi. Aiuta molto avere un giocatore così di esperienza; non solo lui peraltro, anche uno come Markovic e gli altri sanno quello che devono fare in quelle situazioni, può essere un recupero, un passaggio, le piccole cose necessarie per vincere.
Sono i compagni più forti coi quali abbia mai giocato. Alzano la competizione in allenamento, e poi siamo un bel gruppo pure fuori dal campo, fa la differenza.

Vincere qualche titolo? Non mi piace dirlo a parole. Di sicuro noi vogliamo vincere ed è questa volontà che conta.

 

LA STAGIONE DI DAVID COURNOOH

tratto da www.virtus.it - 15/05/2020

 

David Cournooh: «Questa Virtus non ha paura di perdere. Siamo una grande squadra e un bel gruppo anche fuori dal campo, questo fa la differenza»

L’estate del 2019 rappresenta un punto di svolta all’interno del Club bianconero. La Segafredo predispone una profonda modifica alla struttura della Società, sia negli uffici che in campo. Arrivano tanti volti nuovi, seguiti da annunci, conferenze e interviste. Nel turbinio generale, seguito dalla vittoria di Anversa, oltre a Pajola e Baldi Rossi, a vestire la canotta della Segafredo per un’altra stagione è presente anche un terzo giocatore: David Cournooh.
Guardia, classe ’90, è alla sua seconda stagione in forza alle V Nere; protagonista della cavalcata della Virtus nella Basketball Champions League, è uno dei primi giocatori a presentarsi alla Porelli per l’inizio della nuova stagione.

Di lui non troverete interviste, apparizioni social, o video virali: David è un professionista, un giocatore serio, attento e concentrato. Ogni volta che è stato chiamato in causa da Coach Djordjevic, il giocatore non si è mai tirato indietro, anzi non si è quasi mai risparmiato. Il suo apporto energetico dalla panchina si è rivelato spesso decisivo nelle rimonte in partite chiavi della stagione, come in Israele e a Trieste.

In EuroCup, in trasferta contro il Rishon, dopo una prima fase di gara confusa, la squadra serra i ranghi e si compatta. L’allenatore virtussino butta nella mischia Cournooh. Una prestazione solida, il suo ingresso permette a Bologna di far calare la saracinesca sul suo canestro. Molto concreto sia in difesa che in attacco, mette la bomba del pareggio della Segafredo, rinvigorendo una squadra fino a quel momento poco lucida. Segna punti pesanti, quelli che permettono alla squadra di strappare il pass per le Top 16. In 25′ mette a referto 1/4 da tre, 3/4 ai liberi, 3 rimbalzi, e 2 assist.

Tre giorni dopo si gioca a Trieste, in Campionato; altra partita tesa, dopo una bella rimonta la Virtus è costretta a giocare il primo overtime della stagione. Inutile dirlo, anche in quella partita, “il sindacalista della squadra, nonché futuro sindaco di Verona” (come coach Djordjevic lo ha scherzosamente soprannominato) contribuisce in maniera significativa alla nona vittoria di fila della Virtus.  Si adatta a mille ruoli. Finta ala piccola, vero stopper, un concentrato puro di energia. Fondamentale nella rimonta, in 26′ 2/2 da due, 0/2 da tre, 1/2 ai liberi, un rimbalzo, 2 assist. “Questa Virtus non ha paura di perdere. Nel punto a punto sappiamo quello che dobbiamo fare e questo è importante, anche se in futuro dovremo cercare di evitare di arrivarci e riuscire a chiudere le partite prima – dirà a fine partita – Aiuta molto avere un giocatore così di esperienza come Teodosic; non solo lui peraltro, anche uno come Markovic e gli altri sanno quello che devono fare in quelle situazioni, può essere un recupero, un passaggio, le piccole cose necessarie per vincere. Sono i compagni più forti coi quali abbia mai giocato. Alzano la competizione in allenamento, e poi siamo un bel gruppo pure fuori dal campo, fa la differenza”.

Altra prestazione da ricordare nella stagione 19/20 è sicuramente la gara con Brindisi alla Virtus Segafredo Arena. Insieme a Teodosic, David condivide la palma del migliore in campo grazie a una prestazione sontuosa, seguita dagli elogi del coach serbo a fine gara in sala stampa: “Eravamo pronti e siamo riusciti a fermare la loro transizione e il loro modo di attaccare il canestro. Molto Bene l’attenzione difensiva di Cournooh su Banks”. Un’attenzione, quella del coach bianconero, che parte dalla passata stagione, che gli ha creato così uno spessore e un ruolo importante. In questa occasione i frutti di un lavoro sul come stare in campo si vedono e producono ottime cose. È la sua serata, da fattore chiave del primo tempo, 9 punti all’intervallo e 15 alla fine, pimpante terminale davanti, sempre aggressivo dietro. In 20′ 2/4 da due, 3/4 da tre, 2/2 ai liberi e 4 rimbalzi.

LBA: 15 minuti, 4,6 punti, 1,7 rimbalzi.

EuroCup: 14,2 minuti, 3,3 punti, 2,1 rimbalzi.


 

DAVID COURNOOH SALUTA E RINGRAZIA LA VIRTUS SEGAFREDO

di Lorenzo Gaballo - 1000cuorirossoblu - 27/06/2020

 

Comincia ad essere più chiaro anche il mercato in uscita della Virtus Segafredo che, dopo aver fatto una campagna acquisti importante, si vede costretta, per la prossima stagione, a privarsi di alcuni giocatori. Tra i tanti rumors che stanno girando in questi giorni e che vedono al centro dell’attenzione Delia e Baldi Rossi. Arriva oggi la notizia ufficiale dell’addio di David Cournooh. La guardia italiana, arrivata in Virtus all’inizio della stagione 2018-2019, tramite un post pubblicato su Instagram, ha voluto ringraziare la Virtus Segafredo inserendo anche alcune foto che ritraggono i suoi momenti migliori con la maglia bianconera. Non resta, quindi, che salutare e augurare un in bocca al lupo per il suo futuro ad un giocatore che ha dato molto alla Virtus e che, quando è stato chiamato in causa, ha sempre dato il massimo.


 

COURNOOH SALUTA LA VIRTUS DOPO DUE STAGIONI

di Ezio Liporesi - Cronache Bolognesi - 03/07/2020

 

Nei giorni scorsi Luca Baraldi ha rivelato che David Cournooh e Marcos Delia non faranno parte della Virtus 2020-21. Cournooh ha confermato personalmente l'addio alle V nere. La squadra allenata da coach Djordjevic perde così un ragazzo che in due stagioni si è fatto apprezzare per l'impegno e la professionalità. Amato da tutta la tifoseria, David era sempre seguito dai genitori, anche in trasferta: una famiglia che si era integrata perfettamente nell'ambiente bianconero. Nel primo anno ha segnato novantaquattro punti in ventisette gare di campionato, ottantatré nelle sedici di Champions League e quattordici nelle due di Coppa Italia: alla fine centonovantuno punti in quarantacinque partite. Nella seconda, monca, stagione sono stati ottantatré i punti in venti apparizioni di campionato, trentanove nelle sedici gare di Eurocup, mentre nessun punto ha messo a referto nelle due partite di Coppa Intercontinentale e nell'unica sfida di Coppa Italia: un totale di centoventidue punti in trentanove partite. Globalmente nelle due annate trecentotredici punti in ottantaquattro gare, alla media di 3,73 punti a partita. Il suo punteggio più alto in campionato è rappresentato dai quindici punti segnati nella gara casalinga contro Brindisi nel dicembre scorso; in Europa, invece, nella Champions League della stagione 2018-19, segnò quattordici punti a Lubiana nella terza giornata, ma più significativi furono gli undici messi a segno all'esordio nella manifestazione, il 10 ottobre nella vittoria 83 a 78 contro il Neptunas dopo un tempo supplementare. Naturalmente queste cifre dicono molto poco, anche perché non parlano del grande impegno e della grande utilità di David nella fase difensiva. Un giocatore che ha sempre dato il massimo per la causa bianconera e che lascia Bologna, comunque, con la soddisfazione, oltre al bel ricordo, di avere messo la firma sulla Champions League del 2019, alla cui vittoria ha dato il suo contributo.

COURNOOH: NON SARA’ UNA PARTITA COME LE ALTRE. MI SONO INNAMORATO DI BOLOGNA

tratto da bolognabasket.it - 28/01/2022

 

L’ex David Cournooh è stato intervistato da Alessandro Iannacci su Bolognasportnews in vista di Virtus-Cremona.

Un estratto delle sue parole.

Non sarà certamente una partita di campionato come le altre. A Bologna ho passato due anni molto belli della mia vita. Ho avuto l’opportunità di conoscere e fare amicizia con tante persone che sento periodicamente ancora oggi. Tornare in città per me è sempre un’emozione.
Mi sono letteralmente innamorato di Bologna. Quando ne ho la possibilità ci torno volentieri per rivedere gli amici e riassaporare le bellezze della città. Confesso che anche il cibo di Bologna è rimasto nel mio cuore, da voi si mangia davvero bene. E’ stato bello togliersi delle soddisfazioni sportive in quel contesto.
La vittoria in BCL? Una sensazione bellissima, una vittoria che ricordo sempre con grande trasporto. Venivamo da un periodo difficile, avevamo perso alcune partite alla nostra portata in campionato e volevamo reagire. Una volta sbarcati ad Anversa è scattato qualcosa di importante in noi e siamo arrivati alla coppa con grande merito”.
La crescita della Segafredo? Devo essere sincero, me l’aspettavo. Non ho mai avuto dubbi sul progetto importante della Virtus. Già nell’anno di Sacripanti e Djordjevic le cose sono cambiate in modo percepibile. Nel tempo sono arrivati tanti giocatori di livello, l’asticella si è alzata e lo scudetto della scorsa stagione è la dimostrazione del buon lavoro svolto”.
Che partita sarà? Proveremo a dare tutto sul campo e superare le aspettative. Mi aspetto una partita fisica perché affronteremo una squadra che sa come difendere. Dovremo giocare al 100% per 40 minuti anche dal punto di vista dell’energia. Fino ad ora non siamo riusciti ad avere continuità nel corso delle partite e questo ha compromesso alcuni risultati. La Virtus avrà diverse assenze ma rimane una squadra difficile da decifrare. Ha talenti pieni di esperienza e pericolosi in ogni zona del campo. Anche con qualche giocatore in meno rimane la Virtus.
A Cremona c’è anche Peppe Poeta. Peppe è una persona splendida. Ci conosciamo da tanti anni e parlare con lui è sempre prezioso. Spesso condividiamo i nostri ricordi di Bologna, anche lui nutre un sentimento importante verso la vostra città. Per quanto riguarda l’aspetto sportivo, Poeta è un grande giocatore. In campo colleziona giocate di livello e spesso è decisivo, lo scorso anno fu straordinario nella nostra vittoria alla Segafredo Arena. Anche quando è in panchina riesce a trasmetterci la sua esperienza, incitando i compagni e rivolgendo le parole giuste ad ognuno di noi. Il capitano è il ruolo perfetto per lui.