IL PALASPORT DI CASALECCHIO
Il PalaMalaguti di Casalecchio
UNIPOL ARENA
wikipedia.it
La Unipol Arena (in origine Palasport Casalecchio, dal febbraio 1998 al luglio 2008 PalaMalaguti, fino al settembre 2011 Futurshow Station) è uno dei maggiori impianti sportivi indoor polivalenti d'Italia, situato a Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna. Il palasport è dotato di 8.650 posti a sedere fissi in tribuna. La capienza, variabile a seconda dell'evento ospitato, può occasionalmente arrivare a sfiorare le 13.000 unità grazie all'utilizzo del parterre e di tribune rimovibili.
Costruito nel dicembre 1993 (progettista architettonico: Ing. Mauro Checcoli; progettista strutturale: Ing. Franco Zarri), questo impianto ha ospitato le partite di basket delle due squadre di Bologna, la Fortitudo e la Virtus: inizialmente il campo era unicamente della Fortitudo, poi ha attraversato un periodo in cui entrambe le squadre lo utilizzavano per le partite casalinghe, mentre dal 1999 è diventata la casa della Virtus Bologna, quando la Fortitudo ha deciso di trasferirsi al vecchio PalaDozza, situato in centro a Bologna. Sono quindi stati apportati lavori di personalizzazione dell'impianto, che ora presenta numerosi cartelloni e banner Virtus e anche gli ambienti hanno eleganti colorazioni bianche e nere (i colori sociali della squadra).
Ma se il basket è l'attività principale di questo impianto non è di certo l'unica, infatti la Unipol Arena, contenitore polivalente, ha ospitato e ospita numerosi importanti eventi: sportivi, come la Sei giorni di ciclismo, la coppa del mondo di equitazione, il superbowl supercross di motociclismo ed è stata tappa dei tour in Italia delle stelle del Wrestling; teatrali, come Notre Dame de Paris, Benigni, Proietti, Fiorello, Grillo, alcune anche con assetto teatrale per i più piccoli come la Melevisione; oltre a convention e fiere.
Un altro vanto di questo palazzetto è sicuramente quello di aver ospitato grandi concerti; si sono esibiti qui cantanti e gruppi del panorama musicale del calibro di Depeche Mode(1998, 2001, 2009), Oasis (1997), David Bowie (1996), Green Day (2009), Metallica, 30 Seconds to Mars (2010), Sting, Eros Ramazzotti, Vasco Rossi (2010), Elton John, Tina Turner, Spice Girls, Anastacia, Laura Pausini, Take That, Bruce Springsteen (1999, 2002, 2005, 2006), Cranberries (1999, 2002), Francesco Guccini, Pearl Jam (2006), The Smashing Pumpkins, Muse (2009), Coldplay (2005, 2008), R.E.M. (1995, 2008), Red Hot Chili Peppers (2003), Simple Minds (1995) e molti altri.
Nell'estate 2008 sono iniziati i lavori di restyling, i quali comprendono la creazione di un museo dedicato alla storia della Virtus, l'introduzione di seggiolini bianchi e scale nere, un nuovo parquet levigato in bianco con le V in trasparenza, 4 maxi-schermi per replay, tabellini e collegamenti dal nuovo corridoio sotterraneo che unisce gli spogliatoi al campo. La capienza passerà da 8.650 posti a circa 11.000, verranno creati altri due musei: uno dedicato alla Unipol Arena stessa, l'altro a Luciano Pavarotti. L'arena nei prossimi anni sarà al centro di un profondo processo di restyling che porterà a collegarla direttamente ad una nuova stazione della suburbana, a un miglioramento delle infrastrutture circostanti e alla creazione di nuove aree commerciali e strutture per il terziario. Il 4 Novembre 2010 è stato firmato l'accordo territoriale per il "polo funzionale" ed è stato presentato il progetto.
CAZZOLA COMPERA "CASA FORTITUDO"
Sorpresa-Kinder: per 20 miliardi il palasport casalecchiese è suo. I "cugini" in affitto
di Alessandro Gallo - Il Resto del Carlino - 17/07/1997
Venti miliardi, lira più lira meno, per assicurarsi una nuova casa. Colpo a sorpresa del presidente della Kinder, Alfredo Cazzola che, dopo avere richiesto all'amministrazione comunale di Bologna la gestione del PalaDozza, ha rilevato dalla Cogei (l'azienda azionista di maggioranza della Polosport, la società che gestisce il palazzone) l'impianto di Casalecchio. Colpo a sorpresa, perché in più di un'occasione il numero uno della Virtus Bologna aveva indicato nel PalaDozza la "struttura" prediletta e, non più tardi di due anni fa, aveva litigato con l'allora assessore comunale allo sport, Rosanna Facchini, per poter giocare, sempre in piazza Azzarita, anche la finale scudetto con la Benetton Treviso.
Cambiano dunque gli scenari, ma ci sarà ancora spazio per altre sorprese. Per esempio il nome dell'impianto. Un particolare trascurabile? Mica tanto: soprattutto se il nome avrà qualche legame con uno sponsor. A Milano c'è il "Filaforum" (steso partner tecnico della Virtus), a Casalecchio potrebbe esserci il PalaKinder, PalaFerrero e PalaNutella. E così facendo Cazzola potrebbe rientrare di alcune spese, senza trascurare il fatto che l'impianto di Casalecchio potrebbe poi ospitare altri spettacoli sportivi (legati magari al Motorshow, del quale proprio Cazzola è l'organizzatore) o concerti.
La Virtus avrà dunque una nuova casa - Promotor e Cogei hanno già trovato l'accordo su tutto, ricevendo pure la "benedizione" del sindaco di Casalecchio, il comune che tra una cinquantina d'anni diventerà proprietario dell'impianto, mancano solo un paio di firme - ma cosa cambierà nel futuro di "BasketCity"? La Teamsystem aveva già rinnovato con la Polosport l'accordo per il prossimo anno e, nella stagione 97/98, verserà l'affitto ai "concorrenti".
La Kinder invece rimarrà al PalaDozza, per il campionato, o quantomeno per la prima fase, Eurolega e play-off, invece, vedranno probabilmente l'emigrazione della Virtus, che si è già assicurata un robusto pacchetto di miliardi (nove) dai suoi abbonati. E la Teamsystem? "Non abbiamo problemi di coabitazione", il lapidario commento di Toni Cappellari, ma dipenderà dalla promotor. Se Cazzola volesse rimanere solo allora la Fortitudo dovrà tornare al PalaDozza, nella speranza che, nel frattempo, siano stati completati gli accertamenti e le prove per l'ampliamento del "Madison". Poi, però, bisognerà mettersi d'accordo sui finanziamenti: ma ci sarà tempo per tornare su questa eventualità. Per ora la TeamSystem non si muove, forte del suo contratto.
VIRTUS, È A CASALECCHIO LA FESTA
Rilevato il palazzone, la Kinder vuole inaugurare bene l'annata. Dopo il ritiro, sagra bianconera (e annuncio del pivot?). Cazzola: "L'impianto sarà della Promotor"
di Alessandro Gallo - Il Resto del Carlino - 17/07/1997
Alfredo Cazzola incontrerà a palazzo d'Accursio il sindaco, Walter Vitali, ma il PalaDozza non gli interessa più. Il presidente della Virtus ha rilevato dalla Cogei (azionista di maggioranza della Polosport, la socità che gestisce l'impianto) il palazzone di Casalecchio. Un'operazione a sorpresa, che comporterà una spesa vicina ai venti miliardi di lire. L'impianto, qualche anno fa era costato 28: Cazzola si era già fatto avanti, in un recente passato, offrendone 14. Troppo alta la differenza con chi gliene chiedeva 26: le due parti, però, si sono avvicinate, e il presidente della Virtus avrò una nuova casa da utilizzare anche per altre attività. Dalla prossima stagione, quella che inizierà nel settembre del 1998, la Kinder giocherà a Casalecchio, ma probabilmente la squadra di Messina comincerà a prendere le misure del "nuovo" impianto già da quest'anno. In Eurolega, per esempio (ci sono anche norme Fiba che spingono per l'utilizzo del palazzone) e nella seconda fase, quando con i playoff si comincerà a fare sul serio.
Ma ci sarà tempo per parlare di queste cose, intanto l'impianto dovrebbe trovare finalmente un nome, che potrebbe essere PalaKinder, PalaFerrero oppure PalaNutella. Chiaro l'accostamento con l'azienda piemontese leader nel settore dei dolciumi, che potrebbe contribuire, come è già successo all'impianto di Assago, a Milano, che guarda caso è diventato Filaforum (altro sponsor, in questo caso tecnico, della Virtus).
Ma c'è di più, perché l'impianto di Casalecchio potrebbe ospitare la prima festa bianconera della stagione. Dopo il raduno della squadra, e dopo il rientro dal ritiro: un ritrovo di "berlusconiana" memoria, magari per celebrare quel pivottone (del quale si sente spesso parlare) che potrebbe prendere il posto di Savic. Nuovo pivot o meno, comunque, sarà comunque festa, in casa bianconera, anche per concedere la passerella di rito allo sponsor. Sempre a Casalecchio, poi, dovrebbe consumarsi l'ultimo atto della Coppa Italia e una delle due semifinali (le rispettive tifoserie possono toccare ferro) dovrebbe proprio vedere il derby tra Virtus e Fortitudo. Ma la nuova casa, di proprietà della Promotor, servirà anche per arricchire ulteriormente il calendario di manifestazioni legate al Motorshow, e per altri ritrovi.
Casa della Virtus, certo, ma pure un impianto da utilizzare nel migliore dei modi e da far fruttare. Ma Cazzola cosa dice? Ieri mattina il numero uno di via Milazzo era a Casalecchio. Poco prima delle 10 è uscito dall'ufficio del sindaco Castagna, che aveva raggiunto in compagnia di Renzo Menarini, presidente della Cogei. I tre sono rimasti a colloquio per una mezzora, dopodiché si sono salutati. Ma Cazzola e Menarini si ritroveranno presto, molto presto, per mettere nero su bianco e dare così l'annuncio ufficiale.
"La trattativa è avanzata - racconta Cazzola sorridendo - presto definiremo. L'impianto non sarà mo né della Virtus, ma della Promotor. Per quest'anno giocheremo ancora al PalaDozza, per l'Eurolega, però, potrebbe diventare necessario lo spostamento subito, per rispettare le normative Fiba". Il trasferimento a Casalecchio, poi, consentirebbe alla Virtus una gestione migliore della pubblicità; nel "vecchio Madison" non possono trovare posto i cartelloni rotanti, fuori porta, invece, sì.