IL PALAFIERA

(VIRTUS SEGAFREDO ARENA - SEGAFREDO ARENA)

10 novembre 2019: ci si prepara alla prima partita, Virtus - De Longhi Treviso alla Virtus Segafredo Arena della Fiera (foto tratta da www.virtus.it)

 

Basket city Fiera
“Basket City Fiera” rappresenta un progetto ambizioso, importante e fortemente voluto dalla Proprietà Segafredo; il nuovo Palazzo situato all’interno delle Fiere di Bologna, nel Padiglione 30, sarà il Palazzetto dello Sport temporaneo della Virtus Segafredo Bologna.

 

Lo spettacolo del Basket
La nuova Arena è stata pensata come punto di riferimento per tutti gli appassionati di Pallacanestro, un luogo sicuro adatto alle famiglie e ai bambini, in cui sarà possibile vivere l’esperienza del giorno partita a 360°; tutti i settori sono stati studiati per garantire il massimo del
comfort durante i 40 minuti di gara.

 

Meeting ed Eventi Aziendali
La nuova Arena diventerà una sede d’eccezione per meeting e convention aziendali non solo per gli Sponsor e Partner di Virtus Segafredo, ma per tutti coloro che vorranno avvicinarsi al mondo Virtus. Invitare i propri clienti, collaboratori, o dare appuntamento ai propri manager all’interno di uno dei Palazzi più moderni di Italia, metterà in risalto la vostra Vision aziendale e il vostro orientamento al futuro.

Save the date: 10 novembre 2019
Virtus Segafredo Bologna vs De’ Longhi Treviso Basket, gara valida per l’ottava giornata del campionato LBA in programma il 10 novembre 2019, rappresenta una giornata storica per tutto il mondo Virtussino; i tifosi bianconeri presenti sugli spalti saranno protagonisti di una giornata speciale all’insegna dello Sport più bello del mondo.

 

 

 

LA PRESENTAZIONE

tratto da bolognabasket.it - 04/11/2019
 

A Casa Virtus Alfasigma è stato presentato il progetto della Virtus Arena in Fiera, dove la Virtus giocherà già domenica prossima nella gara contro Treviso.

Luca Baraldi: “Questo è il punto di partenza. Il nostro è un percorso che è iniziato da un po’ di tempo, da un punto di vista sportivo e societario abbiamo deciso di portare avanti un percorso chiaro. Per noi il basket è un investimento importante e strategico: vogliamo che la Virtus Segafredo ritorni ad essere internazionale. In questo percorso avevamo la necessità di avere una sede di gioco più ampia rispetto al nobile Paladozza, che però è nato 60 anni fa, quando Bologna aveva un terzo degli abitanti. Mi auguro che anche la Fortitudo possa intraprendere questo percorso. Un giorno, andando a trovare il dottor Bruzzone, direttore della Fiera, gli ho proposto questa cosa e si è aperto un mondo: erano tre mesi fa e da quel momento abbiamo fatto qualcosa di unico in Italia. Due aziende private hanno deciso di investire tanti soldi, per il futuro di una società sportiva e di un’intera città. Domenica siamo pronti per partire. Inizialmente l’idea era quella di creare una Fiera del basket, anche con la Fortitudo. Lega Basket si è messa subito a disposizione: i calendari erano già pronti per disputare i due derby nel periodo di Natale e avevamo già i consensi di tutte le società. Poi Fortitudo ha fatto altre scelte, noi abbiamo mantenuto la stessa linea e mantenuto, anche insieme alla Lega Basket, un rapporto di sviluppo che faremo nel periodo di dicembre. L’Arena avrà una capienza di 8970 posti: un contenitore adeguato ai tempi, ideale a Bologna per far vedere del basket. I settori saranno gli stessi, con due settori nuovi sopra alle gradinate, con 2100 posti. Abbiamo mantenuto le curve con gli stessi numeri, per mantenere il culto della curva e volevamo rispettare i valori della curva; per il resto abbiamo aggiunto qualcosa in tribuna. La cosa più importante per noi era rispettare i canoni che avevamo dato ai nostri abbonati: la prima fila del Paladozza nell’Arena sarà la fila 4, ma perché corrisponde con le distanze. Le curve sono più vicine al campo, compatte, gli angoli hanno una visibilità tale che io vorrei avere l’abbonamento lì. Venerdì pomeriggio la squadra si allenerà in Fiera sul campo. I prezzi nella partita con Treviso saranno gli stessi del Paladozza in tutti i settori; nei settori nuovi faremo pagare lo stesso prezzo della tribuna Nannetti ma daremo anche un ingresso omaggio agli under 16 accompagnati dagli adulti. Per il derby e per Milano metteremo un mini abbonamento per le due gare, che gli abbonati potranno acquistare ad un prezzo agevolato per altri: i prezzi di questa operazione saranno comunicati ad inizio dicembre.
La Lega Basket ha poi deciso di giocare la fase preliminare della NextGen nel nostro campo in Fiera.

Antonio Bruzzone, direttore generale BolognaFiere “Per noi è un grande onore: per noi è un punto di partenza, che dimostra che si può lavorare insieme.

Egidio Bianchi, presidente LBA: “Grazie a Baraldi e al direttore della Fiera, perché questa iniziativa porta vantaggi alla Virtus e a tutto il movimento, perché questo è un evento nell’evento, con partite giocate ma non solo. Per questo motivo fin da subito abbiamo sposato questa iniziativa. Per noi è importante essere presenti oggi perché ci abbiamo creduto e veramente ciò porterà un valore aggiunto a tutto il movimento. Grazie davvero di nuovo per l’entusiasmo di questa iniziativa.”

Conclusione ancora per Luca Baraldi, che ha risposto alle domande dei presenti: Ringrazio ovviamente tutti gli ingegneri, che sono stati disponibili sempre perchè altrimenti non si sarebbe fatto nulla in tre mesi. Ringrazio poi le istituzioni, ovviamente. E in ultimo ringrazio i nostri sponsor e vi dico che con questa iniziativa si sono avvicinate anche altre aziende, non del territorio, che hanno sposato questa iniziativa. Bologna è per il basket una delle capitale europea. Ho ricevuto, per questa iniziativa, anche i complimenti di Messine e dell’Olimpia Milano.
Abbiamo tutti i costi e ricavi divisi al 50% con Fiera per queste 5 partite. Poi andremo avanti, questo ve lo dico fin da subito, sia in caso di attivo sia in caso di passivo”

“Il costo complessivo supera abbondantemente il mezzo milione di euro per queste 5 partite. La parte strutturale l’abbiamo acquistata, tutta la parte tecnica è di proprietà tramite un accordo contrattuale tra le parti. L’accordo con la Fiera è pluriennale. Il palazzo in Fiera è un fattore temporaneo, non va a sostituire la costruzione del nuovo palazzo”

“Non ci stacchiamo dal Paladozza, perchè Fiera ha già eventi codificati in quegli spazi. Se ci sarà disponibilità su quell’impianto vedremo di conseguenza il numero di partite in Fiera anche per i prossimi anni”

La nostra volontà è di far giocare anche le ragazze in Fiera il 29 dicembre contro Schio. Però Schio ci ha richiesto di anticipare quella partita, quindi vedremo. Virtus femminile che, vi anticipo, sarà potenziata perchè a noi non piace perdere.”

“Si chiamerà Virtus Segafredo Arena”

La gente a Bologna se la squadra dà spettacolo li spende volentieri 30 euro. Ci vorrà un po’ di tempo, ma noi pensiamo che Bologna 9000 posti possa supportarli. Magari ci vorranno 6 mesi, un anno. Poi faremo anche politiche di prezzo, nei prossimi anni.
Abbiamo 7 file di parterre anzichè 3, posso mettere a sedere 600 persone attorno al campo anzichè 200, e lì non è gratis. La politica di Segafredo è che ognuno debbe spendere in base alle proprie possibilità.

L’ingresso? Sarà all’ingresso nord, i padiglioni nuovi, 28-29-30. Il parcheggio è molto comodo.

 

LA VIRTUS PORTA BASKET CITY IN FIERA IN ATTESA DEL PALASPORT DA 12MILA: ECCO I VERI OBIETTIVI

di Alessandro Stagni - Basket Magazine - 05/11/2019

 

Il 4 novembre 2019 potrebbe un giorno, essere ricordata come una data storica per la Virtus Pallacanestro Bologna, il giorno in cui prese corpo il progetto del nuovo Palasport e l’altrettanto importante accordo siglato fra due aziende private, che si uniscono per costruire un modello di business comune.

Al tavolo della presentazione avvenuta a casa Virtus, presenti Luca Baraldi, Amministratore Delegato di Virtus, Antonio Bruzzone, Direttore generale di Bologna Fiere ed Egidio Bianchi, Presidente di Lega.

Molteplici gli argomenti snocciolati durante la presentazione dell’impianto costruito in soli dieci giorni al padiglione n.30 situato all’interno del quartiere Fieristico della città. La nuova struttura conterrà 9870 posti, circa 4000 in più rispetto all’attuale PalaDozza, che verranno aggiunti sulle gradinate, mentre le due curve ricalcheranno la stessa capienza del vecchio impianto di Piazza Azzarita.

Ma cerchiamo di andare oltre il puro aspetto figurativo di questa presentazione, avvenuta davanti a tutta la stampa cittadina.

Il primo aspetto che si coglie da questa iniziativa, è la volontà precisa della società di capire quale sia il potenziale bacino d’utenza della Virtus, proiettandolo nel prossimo futuro, in previsione della costruzione di un nuovo palazzo targato Virtus Segafredo Arena.

Nello sport moderno, siamo ormai tutti coscienti del fatto che, sempre di meno, ci saranno mecenati disponibili a sborsare denaro per una squadra sportiva senza un adeguato ritorno del capitale investito. Fatta perciò la debita premessa, proviamo a snocciolare le molteplici possibilità che possono essere sfruttate, dando il via ad un progetto similare a quello previsto dal Gruppo Segafredo per la Virtus Bologna.

L’obiettivo primario è raggiungere un cosiddetto “posto al sole” fra i team che giocano il torneo continentale più importante, l’Eurolega. Per raggiungere tale traguardo, che darebbe maggiore visibilità al marchio Segafredo e di conseguenza, a tutto ciò che lo accompagnerà, servono importanti investimenti sulla squadra, passaggio obbligato per evitare semplici “gite enogastronomiche” di un passato nemmeno troppo remoto.

Per sostenere gli investimenti richiesti, la proprietà ha in programma di aumentare il proprio impegno economico, ma nessuno si sognerebbe di pensare che possa farlo in totale autonomia, servono altre entrate che non necessariamente, devono provenire da una sola fonte.

Ecco quindi l’idea di costruire un nuovo impianto multifunzionale con una capienza a regime di circa 12000 posti. Qualcuno potrebbe obiettare sulla definizione di “multifunzionale” che per alcuni significa scarsa visibilità per il basket. In realtà, ci sono in diverse realtà straniere, Arene che assolvono in modo adeguato, i requisiti richiesti da chi vuole sfruttare la struttura per il basket, ma anche, per ricavare ulteriore business, ospitando eventi di diversa natura come concerti, convention o altre manifestazioni sportive.

Quando venne inaugurato il Palazzo di Piazza Azzarita, nel 1956, la Virtus proveniva dalla Sala Borse dove abitualmente si assiepavano circa 2000 persone. Quell’imponente costruzione voluta dall’allora Sindaco Giuseppe Dozza, a cui oggi il palasport è dedicato, suscitò molti dubbi nei primi avventori, in tanti si chiesero se mai lo avrebbero visto pieno in ogni ordine di posti. Ebbene, la storia ha decretato che quei dubbi erano del tutto infondati e quel palasport che sembrava immenso oltre sessanta anni fa, oggi rischia di essere un ostacolo alle ambizioni di crescita di una società che vuole rientrare nel basket che conta.

Come già detto, per crescere servono denari, partecipare al maggior torneo continentale, significa anche maggiore visibilità per gli sponsor e tutte quelle aziende che vogliono legare il proprio nome e marchio alla Virtus. Questo comporta adeguati ritorni economici per tutti, di conseguenza maggiori ricavi per la società bianconera nei confronti di chi vorrà essere partner attivo in questa operazione.

Costruire una squadra adeguata, significa ingaggiare giocatori di maggiore qualità e nome, l’esempio attuale di Milos Teodosic rende già attuale il concetto legato al binomio: grande nome, maggiore interesse verso il team e adeguato ritorno dal merchandising. La vendita delle canotte del numero 44 ha fatto registrare un forte incremento. Da sempre, il nome importante crea emozionalità, specie nei piccoli tifosi.

Rimane l’ultima risorsa, quella del pubblico pagante, degli abbonati, che con un impianto di maggiore capienza, se ben costruito, può contribuire in modo significativo al raggiungimento dell’obiettivo che si pone oggi la Virtus. Da sempre, i seguaci della Vnera sono stati una parte importante della società, certamente sono lontani i tempi di Porelliana memoria in cui le tessere venivano tramandate di padre in figlio, ma nonostante la televisione sia un agguerrito deterrente, la voglia di seguire la propria squadra del cuore dal vivo, rimane sempre una prerogativa del bolognese appassionato di pallacanestro, degno abitante di quella città chiamata Basketcity.

 

10 novembre 2019: sta per iniziare la prima gara alla Virtus Segafredo Arena

ZANETTI: QUESTA È L’ALBA, IL SOLE ARRIVERÀ CON LA CASA DI PROPRIETÀ PER LA VIRTUS

tratto da bolognabasket.it - 08/11/2019

 

A margine della presentazione alla stampa della Virtus Segafredo Arena, ha parlato Massimo Zanetti.

“Siamo contenti perché siamo in una settimana fortunata, siamo primi sia in campionato che in coppa e questa non può che essere una cosa ben augurante. La realizzazione di questa Arena la dobbiamo alla città di Bologna, alla passione che tutti i bolognesi hanno per il basket e queste cose si possono fare quando sei seguito dai cittadini e dalle autorità, che ringrazio. Fortunatamente le persone responsabili di questo progetto sono anche tutti virtussini quindi abbiamo avuto anche questa fortuna. Questo è un palazzetto meraviglioso ma noi costruiremo poi la casa della Virtus qui di fianco, per lanciare la Virtus a livelli non europei ma mondiali, perché verra fuori un palazzetto meraviglioso, da 16mila posti, in più un’arena esterna che diventerà di 40-45mila posti. Questo possiamo farlo noi insieme alla Fiera e alla città di Bologna. La prima società italiana che realizza una cosa del genere e io mi auguro che anche altre società possano seguire questa strada perché il problema attuale in Italia sono i palazzetti, senza i quali non puoi avere un progetto. Penso al mio amico di Venezia Brugnaro: campioni d’Italia ma giocano in una tensostruttura anche se lui sta facendo di tutto per il nuovo palazzetto ma Venezia per questo ha molti problemi. Per fortuna qui a Bologna è diverso.”

 

VIRTUS SEGAFREDO ARENA: UNA DOMENICA DI SPORT E NON SOLO…

tratto da bolognabasket.it - 04/12/2019

 

La Virtus Segafredo Arena ha inaugurato ufficialmente il suo dicembre in fiera. Nella partita contro Cantù più di 6.000 persone hanno passeggiato tra i vari stand presenti nella Mall dell’ Arena, fermandosi per richiedere informazioni o per assaggiare qualche sample di prodotto. I tornelli sono stati aperti 2 ore prima per permettere a tutti i tifosi bianconeri di vivere un pomeriggio davvero particolare che ha lasciato tutti soddisfatti.

“E’ stata una serata soddisfacente – racconta Simona Lollini, direttrice Sales & Marketing del Palazzo di Varignana – oltre ad essere stata una bellissima giornata di sport, tanti tifosi virtussini sono stati piacevolmente sorpresi dai vari allestimenti presenti nella Mall. Per quanto mi riguarda, noi di Palazzo di Varignana abbiamo ricevuto tante visite e abbiamo notato molto coinvolgimento da parte del pubblico presente. Azzeccato anche il periodo nel quale attivare iniziative di questo genere, i nostri voucher regalo sono stati presi d’assalto. Non possiamo che rinnovare la nostra presenza anche per le prossime partite e raccomandare anche ad altri questa bellissima opportunità concessa da Virtus e Bologna Fiere”.

Gianluca Carra, Direttore Generale di Ortoromi, ha commentato così la piacevole domenica di sport: “Non posso che fare i complimenti a Virtus Segafredo e a Bologna Fiere per l’ottimo lavoro. Non si tratta di vedere solo una partita, ma di vivere a 360° una giornata di sport, tutto è stato pensato e costruito in maniera spettacolare. Ottima anche l’idea di aprire i tornelli della Fiera due ore prima dell’incontro, per far vivere la Mall a tanti tifosi. Il nostro feedback è assolutamente positivo,l’idea di dividere la parte commerciale e dare la possibilità anche alle aziende di far conoscere i loro prodotti in un contesto differente dal solito e in una giornata di sport è sicuramente un connubio vincente”.

 

BARALDI SULLA SEGAFREDO ARENA

tratto da www.virtus.it -15/09/2020

 

 “L’Arena è’ “nuova”, è stato cambiato completamente l’assetto rispetto all’anno scorso. Conterrà quasi 1000 persone in più, offrendo una visibilità completamente diversa. Siamo fiduciosi che i nostri tifosi ne saranno entusiasti. La tifoseria organizzata ci ha fatto sapere che piace molto, nelle curve abbiamo rappresentato la nostra V, simbolo e storia del basket italiano. Tutte le gare della fase preliminare hanno avuto la presenza del pubblico. Seguendo i protocolli e dando il massimo delle garanzie ai tifosi tutto procede nel migliore dei modi. Abbiamo un sistema di areazione di altissimo livello, con frequente ricambio d’aria. Gli ingressi saranno tutti regolamentati. Intervallano 2.300 persone saranno distribuite col distanziamento sociale. Quando i tifosi verranno in Arena si renderanno conto che è molto meno pericoloso venire a vedere una partita di basket che magari frequentare una strada del centro storico con assembramenti imprevisti. Speriamo che la gente venga e si renda conto che assistere a una partita di basket è un piacere e privo di rischi.”

Palafiera numero 2: la Segafredo Arena viene inaugurata per la Final Four di Supercoppa il 18 settembre 2020

ZANETTI: SI RESTA ALLA SEGAFREDO ARENA PER TRE ANNI. SOGNO L’EUROLEAGUE, PENSO LA VIRTUS LA MERITI

di Emiliano Carchia - sportando.basketball - 07/04/2021

 

I lavori per il nuovo palazzo della Virtus dovrebbero iniziare nel 2022

La casa della Virtus Bologna sarà ancora la Fiera per le prossime tre stagioni in attesa di inaugurare il nuovo impianto da 16.000 posti (si spera nel 2024).

Queste le parole a riguardo di Massimo Zanetti, patron della Virtus Segafredo Bologna, riportate da Il Corriere di Bologna.

“Il progetto del palasport fisso si è fermato a causa del Covid, ma siamo un diesel e pian piano ci arriveremo. Intanto d’intesa con la Fiera è stato sottoscritto questo nuovo contratto di tre anni per restare all’interno di questa arena da 10.000 posti” ha aggiunto Zanetti.

“Tempistiche? Finché non è finita questa tragedia collettiva del Covid non si potrà far nulla, ma spero tra gennaio e febbraio di iniziare a fare qualcosa e posare il primo mattone”.

“Il nostro sogno è l’Eurolega, penso sia la giusta collocazione per la nostra società e che la Virtus lo meriti” ha aggiunto Zanetti.

Palafiera numero 3: la Segafredo Arena 2021/22 inaugurata il 16 novembre 2021 con Virtus Segafredo - Reyer Umana Venezia di Eurocup

VIRTUS SEGAFREDO ARENA, COMUNICATO DELLA SOCIETÀ

tratto da www.virtus.it -20/11/2021

 

Virtus Pallacanestro Bologna S.p.A., in seguito ad alcune segnalazioni ricevute dopo la prima gara disputata alla Virtus Segafredo Arena dello scorso martedì 16 novembre 2021, relative alla distanza dei settori Gradinata Est e Gradinata Ovest dal parquet di gioco, comunica quanto segue:

“La progettazione delle tribune realizzate all’interno del padiglione 37, alla stregua di quanto fatto l’anno precedente nel padiglione 30, ha avuto come obiettivo primario la sicurezza del pubblico mantenendo nel contempo come priorità la possibilità per i tifosi di poter godere appieno degli eventi sportivi. Pertanto, suddetta progettazione e la conseguente realizzazione dell’impianto è stata eseguita nel pieno rispetto delle normative vigenti seguendo requisiti costruttivi richiesti, della visibilità del campo, le prescrizioni costruttive, di sicurezza antincendio e di ordine pubblico indicate da suddette norme e dal DM 18/03/1996 oltre a tutte le disposizioni previste dai regolamenti CONI, FIP ed EUROLEGA. Al fine di verificare tutto ciò di quanto premesso sono state eseguite delle misurazioni delle distanze tra l’ultima fila delle curve est ed ovest (posizione A) e il bordo del campo e tra le prime file delle curve est ed ovest (posizione B) e sono state confrontate con quelle rilevate dalle medesime posizioni nell’anno 2020 evidenziando una differenza pari a +1,2m e +1,1m.” (Studio Im. tech Srl.).

La Virtus ringrazia tutti i tifosi per la sincera collaborazione e attenzione nei confronti della Società.


 

PRESENTATA L’ARENA SPORTIVA – LA LANTERNA SOSPESA A FIRMA DI MCA (MARIO CUCINELLA ARCHITECTS)

tratto da www.virtus.it - 23/03/2023

 

Il nuovo Padiglione Polifunzionale che sorgerà all’interno del quartiere fieristico di Bologna progettato da MCA – Mario Cucinella Architects, è un edificio iconico, modulabile in configurazioni differenti, energeticamente efficiente.

Il progetto, che inizierà l’iter in Giunta e Consiglio comunale, è stato presentato oggi a Palazzo D’Accursio dal sindaco Matteo Lepore, dal presidente di BolognaFiere Gianpiero Calzolari, dal presidente della Virtus Segafredo Bologna Massimo Zanetti e da Michele Roveri architetto dello Studio MCA Mario Cucinella Architects.

Il nuovo progetto per l’edificio polifunzionale che sostituirà il padiglione 35 della Fiera, è parte di una strategia più ampia di integrazione funzionale del quartiere fieristico per attività di intrattenimento culturale e sportivo.

La grande sede di BolognaFiere diventerà sempre più un pezzo di città, specializzata non solo per grandi eventi espositivi ma più aperta ad altre utilizzazioni, come è accaduto recentemente con l’apertura della sede del Comunale Nouveau, diventando così un unicum a livello internazionale. La parte della Fiera che si affaccia su Piazza della Costituzione e su viale Aldo Moro, sarà sempre più accessibile, anche grazie alla realizzazione della linea rossa del tram, che ha due fermate proprio in viale Aldo Moro e viale della Fiera, e la realizzazione di nuove sedi per lo spettacolo, eventi sportivi e intrattenimento renderanno il quartiere vissuto e vivibile sempre, non più solo in occasione di eventi fieristici.

L’apertura di nuove sedi per lo spettacolo e l’intrattenimento porterà una nuova animazione alla zona che comprende anche piazza Renzo Imbeni e si estende fino all’ingresso ovest Costituzione, dove si trovano le altre strutture per lo spettacolo (Teatro Europauditorium e Comunale Nouveau), configurando progressivamente un vero e proprio distretto dell’intrattenimento.

Concepito sull’attuale sedime del Padiglione 35, il padiglione nascerà nel crocevia tra Piazza Aldo Moro, collegamento tra il centro di Bologna, la prima periferia, e il Viale della Fiera, punto di affaccio privilegiato rispetto alle arterie carrabili più importanti della Città, autostrada e tangenziale. Sarà accessibile sia dalla piazza interna a viale Aldo Moro (dove affaccia il padiglione 34, ingresso sud) che dal parcheggio prospiciente viale della Fiera.

Dal lato di via Aldo Moro, caratterizzato anche da un flusso pedonale, è stato immaginato un grande portale per un accesso immeditato e diretto delle persone, mentre sul versante di Viale della Fiera, carrabile, si è dato maggiore risalto all’iconicità della struttura per renderla immediatamente riconoscibile.

Relativamente all’accesso su Aldo Moro, lo sviluppo del progetto valuterà una riqualificazione della piazza stessa, oltre ad una riorganizzazione degli accessi e degli ambienti dei padiglioni fieristici ad essa adiacenti, al fine di divenire una nuova porta di accesso funzionale al nuovo edificio e, più in generale, a tutto il parco fieristico.

Dal punto di vista architettonico, il progetto è caratterizzato da un basamento alto circa 10 metri, su cui si colloca il volume ospitante l’arena che raggiunge un’altezza di 25 metri. Il volume e le facciate scenografiche rendono il nuovo padiglione un landmark di notevole impatto e, allo stesso tempo, semplice e ben inserito nel contesto del quartiere. Esternamente, infatti, il volume è avvolto da un “involucro dinamico”, una facciata che sfila tutto attorno al perimetro dell’edificio andando a racchiuderlo: una quinta urbana, su cui si potrà proiettare ciò che accade, mostrandosi quindi come una grande lanterna sospesa che racconta ai visitatori, ai tifosi e alla Città le attività che avvengono all’interno di esso.

Tra gli obiettivi del progetto, vi è la massimizzazione del piano terra per ottenere una superficie libera espositiva la più ampia possibile in modo da ospitare, a seconda delle necessità, il catino dell’arena o, quando viene parzialmente smontato, esposizioni fieristiche.

Per questo motivo all’interno del padiglione si prevede la collocazione delle funzioni “fisse” permanenti – come gli ascensori, le scale, gli spogliatoi e i servizi – nelle ali laterali mentre le funzioni “versatili” mobili – tra cui i campi di allenamento sportivo, parte delle sedute e la zona di hospitality pensata per accogliere il pubblico Vip durante le partite – nelle ali centrali. Grazie a questa distribuzione, il piano terra del padiglione potrà essere utilizzato in modo dinamico a seconda delle diverse configurazioni: sportiva, espositiva, congressuale e potenzialmente di pubblico spettacolo.

Il progetto prevede quindi la realizzazione di due corpi di fabbrica: il padiglione in cui viene ospitata l’arena e un edificio a destinazione espositiva, che può quindi fungere da padiglione satellite, ospitando funzioni aperte al pubblico della nuova arena.

L’Arena

Con una capienza indicativa di 10.000 sedute, l’Arena è stata pensata non solo con le caratteristiche di una struttura sportiva polifunzionale, ma anche per garantire efficienza e versatilità in caso di esposizioni fieristiche, con adeguate superfici e altezze libere.

Il risultato è un impianto flessibile, non solo per quanto riguarda le dimensioni del campo – garantendo la conformazione base del campo da basket di 28×15 m per la configurazione sportiva – ma anche il numero e la posizione delle tribune: grazie ad un rapido sistema di montaggio/smontaggio è possibile sia una diversa capienza dello spazio sia un incremento della visibilità del campo, garantendo la massima efficienza in ogni configurazione del padiglione, da quella sportiva a quella fieristica fino potenzialmente a quella di arena per eventi e spettacoli.

Nella progettazione delle tribune le gradinate sono state avvicinate il più possibile all’area di gioco, per migliorare l’esperienza degli spettatori. A supporto di questo aspetto è stato tenuto conto delle linee guida internazionali e dei requisiti specifici della disciplina della pallacanestro rispettando i valori di visibilità imposti da FIBA e Eurolega.

Il progetto dell’arena prevede la possibilità di implementare il catino di spazi prestigiosi quali postazioni esclusive e sky box. Ricalcando inoltre le arene contemporanee europee e americane, lo sviluppo del progetto riporrà particolare attenzione agli spazi riservati a pannelli e visori destinati alla grafica, a scenografie e alle comunicazioni pubblicitarie, integrando l’intervento senza interferire con la visibilità del pubblico.

L’accessibilità all’arena sarà garantita sia da Piazza A. Moro, utilizzando in parte gli accessi esistenti al quartiere fieristico per il quale lo sviluppo del progetto ne prevederà una potenziale riorganizzazione, che da viale della Fiera sfruttando gli accessi carrabili, così da garantire una distinzione dei flussi di accesso.

In ambito strutturale saranno privilegiati l’impiego di materiali locali, naturali, riciclati o riciclabili, tecnologie e processi efficienti, la manutenzione programmata e la demolizione selettiva e il recupero di materiali e componenti a fine vita.

Dal punto di vista ambientale, si adotteranno tecniche con l’obiettivo di minimizzare/ottimizzare il consumo energetico e di neutralizzare le emissioni residue grazie al corretto utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.

A supporto di un approccio sempre più orientato alla logica waste-less, particolare attenzione è stata data sia alla gestione delle risorse idriche dell’impianto sportivo sia delle risorse elettriche; nel primo caso la strategia è orientata alla predisposizione di apparecchiature idriche a basso consumo e al contempo all’utilizzo di risorse idriche alternative non potabili, come il recupero di acqua piovana. Nel secondo caso, per garantire l’efficienza energetica degli impianti elettrici, sono previste soluzioni, tra cui utilizzo di sorgenti luminose a LED per tutti gli impianti e inoltre sistemi “intelligenti” per il controllo degli stessi.

Dal punto di vista urbanistico-territoriale, l’intervento del Padiglione Polifunzionale si inserisce all’interno del contesto di Piazza A. Moro nel rispetto delle pre-esistenze. In questo contesto, Piazza Aldo Moro assume un’importanza strategica, sia richiamando cittadini che potranno fruire degli spazi prima, durante e dopo le manifestazioni fieristiche e sportive divenendo occasione di una potenziale riqualificazione più estesa, sia disegnando un ingresso al padiglione ben riconoscibile: per questo motivo lo sviluppo del progetto ipotizza anche la riqualificazione della Piazza stessa con elementi verdi di arredo che scandiscano lo spazio preesistente.


 

 

 

Il progetto della nuova Virtus Arena

 

LA PRESENTAZIONE DELLA NUOVA SEGAFREDO ARENA

tratto da www.virtus.it - 23/03/2023

 

In Comune è stato presentato il progetto della nuova Segafredo Arena che sorgerà al posto del padiglione 35 in Fiera. 10mila posti, standard richiesto da Eurolega, e tante caratteristiche modulabili. Il costo sarà di 55 milioni di euro, e si spera sia pronta per gennaio 2025.

Alcune dichiarazioni degli intervenuti.

Matteo Lepore, sindaco di Bologna.
Oggi presentiamo la nuova area sportiva della virtus realizzata con le fiere per proseguire la nostra visione del quartiere fieristico della città. Si inserisce in un progetto iniziato con i nuovi spazi come il tecno polo nel progetto del quartiere della conoscenza. È anche un messaggio all’Eurolega di basket per dire che la Virtus è tornata.
Ho anche un sogno che è quello di avere grande affluenza nel basket femminile, come ho visto in Spagna per una partita di calcio tra Barcellona e Real Madrid.
L’idea è che il quartiere fieristico diventi un luogo pubblico, di ritrovo, ma ne parleremo più avanti.

Massimo Zanetti, presidente Virtus.
Io avevo fatto una promessa quando ho acquistato la Virtus, quella di riportarla dove meritava. Questo palazzo è un regalo con la città di Bologna, in modo che se anche io dovessi mai fare un passo indietro chi ci sarà dopo di me troverà già una società strutturata. È dal 1973 che sono a Bologna, una città accogliente e altruista. La Fiera ne è l esempio più grande, ed è importante che la Virtus si associ con essa. Spero che avere un impianto così bello, oltre che ovviamente per l Eurolega, possa portare gente anche a vedere il basket femminile.

Gian Piero Calzolari, Bologna Fiere:
Quando ci siamo promessi di rilanciare la fiera, dopo il covid, abbiamo messo come priorità il massimo sfruttamento di ogni padiglione. Il 35 è l ultimo rimasto, ed ora che il resto della Fiera è tornata a numeri pre-covid, è giunto il momento di riqualificare anche questo padiglione. L’obiettivo è quello di creare un ambiente stabile e non più precario, una struttura con più scopi.
L’ambizione è quella di creare il quartiere fieristico più internazionale d’Italia, strutturando un calendario fitto e che si possa integrare nelle attività cittadine. Il progetto padiglione 35 si inserisce in questa idea. Sappiamo che per Bologna il basket non è cosa di poco conto, e puntiamo a completare quest’ opera tra Natale 2024 e Gennaio 2025.

Archietto Michele Roveri, studio MCA.
Oggi presento questo lavoro, che per noi è un appuntamento molto importante. Creare all’interno della Fiera uno stabile polifunzionale, per non consumare suolo ma unire e condividere in maniera sostenibile tra questi due enti vicino a noi. Abbiamo individuato appunto il padiglione 35, che per anzianità non è più in grado di svolgere funzioni.
Il padiglione 35 è in una posizione strategica, ci dà quindi la possibilità di lavorare anche sui padiglioni 33 e 34 per formare un vero e proprio punto d ingresso della fiera, e così rivitalizzare piazza Aldo Moro.
Il progetto prevede due padiglioni, uno più piccolo pensato come padiglione e satellite, mentre uno spazio più grande con la vera e propria Arena, e di fianco la nuova casa della squadra maschile, cioè un secondo campo e tutte le strutture associate necessarie. Attorno a questo padiglione ci sarà una “pelle” che sarà in grado di proiettare immagini per dar subito l’idea di che evento si sta svolgendo.
L’Arena conterà sule 10mila sedute, conformi all’Eurolega. Sarà formata da due anelli, uno smontabile, il più basso, con sedute laterali che saranno impacchettabili.
Mentre il secondo anello sarà fisso.