LUCIANO ZIA
nato a: Monfalcone (GO)
il: 26/11/1932 - 30/03/2018
altezza: 184
ruolo:
numero di maglia: 12
Stagioni alla Virtus: 1954/55 - 1955/56
(in corsivo la stagione in cui ha disputato solo amichevoli)
palmares individuale in Virtus: 1 scudetto
LUCIANO ZIA ALLA VIRTUS MINGANTI
Stadio - 23 agosto 1954
Da fonte bene informata anche se la società interessata non lo ha confermato o smentito, si apprende che nella giornata di ieri, domenica, il giocatore ventiduenne Luciano Zia, dell'Itala Gradisca, ha firmato il cartellino che lo impegna per la prossima stagione a giocare per la Virtus Minganti. Il passaggio del bravo giocatore gradiscano, più volte azzurro, sarebbe stato convenuto ieri nell'ufficio del comm. Mezzetti, presidente della Società bolognese, assistito dal vicepresidente rag. Zambonelli e dall'allenatore Tracuzzi mentre Luciano Zia era accompagnato dal fratello Oscar. A completamento della notizia si sa che Luciano Zia è in procinto di trasferirsi a Bologna per ragioni di lavoro e che peraltro l'Itala, come noto retrocessa in Serie B la stagione scorsa al termine di uno sfortunato campionato, non ha mosso difficoltà al suo trasferimento.
IL RICORDO DI GIGI RAPINI
di Roberto Cornacchia
Giocava bene la palla, era quello che oggi potrebbe definirsi un play.
MORTO LUCIANO ZIA, PLAY DI CANTÙ E VIRTUS
Aveva 86 anni e si era formato nella sezione basket del Crda prima di approdare alla serie A e alla nazionale
Lascia un segno indelebile nello sport cittadino, nella famiglia e tra gli amici, l’ex playmaker di pallacanestro Luciano Zia, nato 86 anni fa nel rione di Panzano, e scomparso due giorni fa dopo una breve malattia. I funerali (ci sono le feste pasquali quindi è da confermare), al momento sono fissati per giovedì 5, partendo alle 12. 30 dalla cappella dell’ospedale prima di essere tumulato nel cimitero di via 24 maggio. Lascia nel dolore i figli Silvia e Massimo e i tre nipoti. Per chi conosceva Luciano Zia nel suo ruolo aveva l’indole di “governare” la squadra, guidarla con sicurezza nella fase offensiva portando avanti il pallone, controllandolo e assicurandosi di far partire l’attacco e lo schema al momento giusto. Insomma un giocatore che aveva un modo elegante nel portar palla, utilizzando entrambe le mani con naturalezza, cosa rara all’epoca soprattutto in virtù del fatto che giocando spesso all’aperto, il terreno di gioco non era sempre uniforme. Dopo aver militato da giovane nella formazione di basket del Crda, si era prima trasferito nella formazione di Gradisca d’Isonzo, poi dal 1956 al 1961, aveva militato in serie A, sempre come play, nella Pallacanestro Cantù e nella Virtus Bologna. Luciano Zia è stato nove volte in nazionale sempre con la Cantù. L’esordio è avvenuto a Madrid nel dicembre 1952 con la partita Italia – Spagna vinta per 57-51.
«È stato un padre straordinario ed eccezionale – ricorda la figlia Silvia – con un attaccamento unico alla famiglia, benvoluto da tutte le persone che lo conoscevano non solo nell’ambiente sportivo. È una grande perdita. Nello sport in quel periodo – aggiunge la signora Silvia – c’era una bella e straordinaria concentrazione di sportivi olimpionici. A Panzano, dove è nato mio padre, c’erano 15/16 olimpionici di varie discipline, vela e atletica compresa. Tutti hanno portato lustro allo sport monfalconese. Sarà ricordato anche per questo».
Dopo una vita nella Pallacanestro Luciano Zia, ha proseguito per un periodo come allenatore delle squadre giovanili, poi ha avuto una carriera di insegnante prima di lettere e poi di educazione artistica in diversi istituti soprattutto in Lombardia. Ma non tralasciava in città i suoi hobby, l’arte del legno, del vetro e della ceramica.