MATTEO BERTOLAZZI
Matteo Bertolazzi
nato a: Parma
il: 11/01/1979
altezza: 181
ruolo: playmaker
numero di maglia: 9
Stagioni alla Virtus: 1996/97
IL PRIMO CANESTRO COSTERÀ CARO AL BABY BERTOLAZZI
di Alessandro Gallo - Il Resto del Carlino - 28 ottobre 1996
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Una menzione, infine, per il più giovane virtussino in campo, Matteo Bertolazzi, classe '79. Quel canestro realizzato quasi allo scadere "costerà" caro al giovanotto, che domani, prima dell'allenamento, si dovrà presentare con un cabaret di paste.
BERTOLAZZI SI ARRENDE ALLA LEUCEMIA. AVEVA 34 ANNI, GIOCÒ IN A
L'ex playmaker della Virtus aveva dovuto smettere l'anno scorso. Il padre è lo storico presidente del basket femminile a Parma
tratto da www.gazzetta.it - 16/09/2013
Il mondo del basket è in lutto. A 34 anni Matteo Bertolazzi si è dovuto arrendere alla leucemia. Playmaker, era cresciuto nelle giovanili Virtus arrivando anche a totalizzare due presenze in serie A con la maglia bianconera nel 96/97. Poi una lunga carriera tra Forlì, Pistoia, Vigevano, Casalpusterlengo e Omegna.
FAMIGLIA A SPICCHI — Matteo era figlio d’arte: papà Gianni è uno storico presidente del basket femminile a Parma dopo essere entrato in società nel 1975 come dirigente, la mamma Cristina giocava in serie A come oggi la sorella Giulia. Il 27 settembre 2012 fu costretto a smettere per motivi di salute. Per colpa di quella terribile malattia che ha portato via Matteo a soli 34 anni.
SABATO E DOMENICA LA VIRTUS IMPEGNATA NEL MEMORIAL BERTOLAZZI A PARMA
www.virtus.it - 06/09/2017
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Nato nel 1979, Matteo Bertolazzi iniziò a respirare basket fin da ragazzino. Da figlio d’arte, perché a Parma, sua città natale, papà Gianni era stato uno storico presidente della pallacanestro femminile, mentre mamma Cristina aveva giocato in Serie A, come del resto la sorella Giulia. Un predestinato che ancora ragazzino, appena quindicenne, aveva scelto di crescere alla palestra Porelli, in casa Virtus. In bianconero, a coltivare il talento che ne aveva fatto un playmaker affidabile e ispirato, restò fino al 2000, arrivando a dare il proprio contributo in palestra alla prima squadra, e addirittura a debuttare in serie A con la V nera sul petto. Successe nella stagione 1996-1997, quando Matteo andò a roster otto volte e scese in campo due, debuttando alla terza giornata di campionato contro Pistoia, che sarebbe diventata una delle squadre del suo destino più in là nel tempo, e segnando i primi due punti contro Forlì, altro approdo futuro, alla settima giornata.
Chiusa la lunga e formativa parentesi alla Virtus, la sua carriera proseguì a lungo tra Forlì, Pistoia, Vigevano, Casalpusterlengo ed Omegna. Anni particolarmente felici e produttivi quelli di Pistoia, dove Matteo è stato capitano della squadra, raggiungendo tra l’altro una storica promozione in Serie A2. Stesso traguardo conquistato a Vigevano, al termine della stagione 2008-2009.
Era ancora in campo, ad Omegna, fino a pochi giorni prima di quel dannato 27 settembre 2012, quando fu costretto a chiudere con la pallacanestro per colpa di quella terribile malattia che l’avrebbe portato via soltanto un anno più tardi, appena trentaquattrenne. Ha lottato contro la leucemia, Matteo, come era stato lottatore appassionato sui parquet, lasciando un ricordo indelebile che gli amici hanno raccolto, perpetrandone il ricordo attraverso eventi ed iniziative benefiche.