MASSIMILIANO ROMBOLI

nato a: Bologna

il: 08/07/1971

altezza: 192

ruolo: playmaker/guardia

numero di maglia: 5 e 6

Stagioni alla Virtus: 1988/89 - 1989/90 - 1990/91 - 1991/92 - 2004/05

statistiche individuali del sito di Legabasket

palmares individuale in Virtus: 1 Coppa Italia, 1 Coppa delle Coppe

biografia su wikipedia

 

ROMBOLI DI TUONO

Bolognese purosangue, ha conquistato il pubblico virtussino fin dalle sue prime apparizioni in Serie A. Ecco il profilo di un giovane dal talento esplosivo. "Fa piacere sapere che la gente mi tiene in molta considerazione. La Nazionale? Prima devo trovare una collocazione stabile in A. certo che se un giorno mi avessero detto che sarei arrivato alla Knorr dei campioni..."

di Stefano Budriesi - VNere - 11/11/1990

 

A.A.A. giovane di talento cerca posto stabile in una squadra della massima Serie. Per referenze, chiedere ai tifosi Virtus di piazza Azzarita. Firmato: Massimiliano Romboli. Ecco, questo potrebbe essere il testo di un ipotetico annuncio del più rampante ed esplosivo fra i giocatori bianconeri. Lanciato in prima squadra dalle vicissitudini legate ai mille infortuni (ma già l'anno scorso aveva fatto qualche apparizione, compresa la finale di Coppa delle Coppe) Romboli ha fatto cose tanto buone da sollevare annosi interrogativi. Col ritorno di Brunamonti e Richardson, dei titolari di cattedra insomma, le porte della prima squadra è destino che se le ritrovi chiuse. Questo è un dato di fatto. Ma chissà che Messina per certe partite non decida di rinunciare ad un lungo per dare di nuovo spazio a Romboli. Massimiliano è molto cauto.

"Credo proprio che possa essere difficile ritagliarsi uno spazio in una Knorr al completo. Sono convinto che i dieci uomini di base abbiano il diritto di mantenere il loro posto. Poi, se qualche volta si renderà necessaria una guardia in più, tanto meglio, io cercherò di farmi trovare pronto. Come è successo finora".

Questa stagione probabilmente le cose andranno avanti così, con Romboli "battitore libero". Sarebbe un peccato, però, che nel prossimo anno la questione non trovasse un'appropriata soluzione.

"Nella Virtus - dice ancora Romboli - con Brunamonti e Coldebella davanti sono chiuso. Guardando in faccia alla realtà, non so che cosa se ne farebbero di un altro esterno. Adesso è troppo presto per pensare al futuro, ma è chiaro che l'ipotesi di fare le valigie va comunque presa in considerazione. Magari andare lontano significherebbe cambiare vita, mutare le mie abitudini. Ci dovrei riflettere attentamente. In ogni caso, adesso penso al presente".

La gente che si siede nell'arena bolognese, l'ha eletto a proprio beniamino. Il luogo comune vuole che i tifosi della Knorr siano di palato buono. Fin qui niente di male, anzi... Però spesso l'indifferenza verso le seconde linee si trasforma in risatine collettive cariche di ironia ai primi errori. È toccato a tenti, dai tempi di Ugo Govoni e anche prima. Ne sanno qualcosa gli stessi Setti e Cavallari. Invece Rombolino è stato subito adottato. Ma non per diritto divino, quanto invece perché tra le sue mani la palla è come in una piccola cassaforte.

"Fa piacere - confessa lui - sapere che la gente mi tiene in considerazione. Non penso però che questo possa influire in alcun modo sulle scelte future della società. Forse il pubblico mi ha apprezzato subito per il fatto che sono di Bologna, chissà...".

La lunga serie di convocazioni con la Knorr prima squadra, condite da generose apparizioni sul parquet in termini di minutaggio e qualità, hanno fatto salire le azioni personali di Romboli all'interno della Virtus? Ecco la sua risposta:

"Non credo che le mie prestazioni abbiano aumentato la considerazione dello spogliatoio nei miei confronti. Io mi alleno con la formazione titolare ormai da tempo. Tutti avevano già imparato a conoscermi. Non è che la mia presenza attorno alla prima squadra sia aumentata. Soltanto che a referto ero finalmente iscritto anch'io".

Malgrado gli abbaglianti montati in questi primi scampoli di carriera, Rombolino è consapevole di non poter volare con la fantasia.

"Bisogna restare coi piedi per terra. La Nazionale? Mah, forse un giorno... Ora però bisogna trovare  una collocazione stabile in Serie A. È il primo passo. In azzurro, nelle giovanili, non ci sono praticamente mai stato, ma la cosa non mi pesa troppo. I raduni vengono compiuti in estate, nel periodo delle vacanze. Ogni tanto c'è la necessitò di staccare. Certo che se quattro anni fa, dopo la parentesi in prestito al San Mamolo, mi avessero detto che sarei arrivato alle soglie della Knorr dei campioni, magari avrei faticato un po' a crederci. Vuol dire che sono davvero migliorato".

Il giovanotto deve ancora crescere. Questo lui lo sa bene.

"Mi manca velocità d'esecuzione, più che un fondamentale specifico. La lettura delle situazioni di gara verrà con l'esperienza, giocando insomma".

E allenandosi, accanto ai mostri sacri della palla arancione, ai quali Romboli, a testa alta, ricede il posto in cui ha già collezionato momenti di gloria.

Massimiliano Romboli penetra nella difesa della Clear Cantù (foto tratta da VNere)

MASSIMILIANO ROMBOLI

"Il chi è chi" 96/97, redazione Superbasket

 

Va sempre sottolineato quando si trova in serie A, e con una bella presenza, un giocatore creato dal vivaio della Virtus Bologna...

Adesso c'è Bonora, anche Ravaglia, ma di una marea di altri presunti campioni si sono perse le tracce...

è stata una stagione importante per lui, che ha sfiorato i 10 punti di media ma soprattutto è stato il migliore nei playoff, tirando con ottime percentuali da 3 punti...

Scacciando, in un colpo solo, due voci ricorrenti tra le malelingue: che Rimini avrebbe fallito per l'ennesima volta la promozione e che a Massimiliano non bisogna dare i palloni che scottano... Se non lo sono quelli di un playoff...