NACHO RODILLA

(José Ignacio Rodilla Gil)

Ignacio Rodilla in entrata (foto tratta da www.virtus.it)

nato a: Lliria (SPA)

il: 17/02/1974

altezza: 192

ruolo: playmaker

numero di maglia: 11

Stagioni alla Virtus: 2005/06

statistiche individuali del sito di Legabasket

 

VIRTUS: PRESO RODILLA, SARA' SPAGNOLO IL LEADER BIANCONERO

di Marco Martelli - La Repubblica - 29/07/2005

 

Dopo Fabio Di Bella, la Virtus aggiunge un altro playmaker. è tutto fatto per lo spagnolo Ignacio "Nacho" Rodilla, 31 anni, 1.94, reduce da un’eccellente esperienza ad Avellino, proprio con Markovski, chiusa a 10.4 punti, 3.7 rimbalzi e 2.2 assist di media (51% da due, 36% da tre).
L’accordo dovrebbe chiudersi oggi: rifiutato il rinnovo ad Avellino, Rodilla tornerà a congiungersi col suo primo coach "estero". Prima dell’Irpinia, non era infatti mai uscito dalla Spagna: giocatore storico del Pamesa Valencia (nove stagioni), lasciò gli arancioni nel 2003, firmando per il Caprabo Lleida. Con il Pamesa, Rodilla ha giocato 297 partite in Liga Acb, conducendo il club agli unici due trofei della sua storia: la Copa del Rey 1998 (di cui Rodilla fu MVP) e l’Uleb Cup del 2003.

 

 

LA VIRTUS ABBRACCIA RODILLA

Markovski: "Nacho difende, passa e tira bene e ha giocato tutte le coppe: verrà a controllare la crescita di Di Bella"

di Alessandro Gallo - Il Resto del Carlino - 02/08/2005

 

Rodilla ha sottoscritto un accordo annuale con La Virtus. Che le parti fossero vicine, in fondo, l'aveva ammesso pure lui, Zare Markovski, il coach che sta cercando di costruire la Virtus a sua immagine e somiglianza. Ieri, poco dopo l'ora di pranzo, l'annunci ufficiale: Ignacio Nacho Rodilla ha firmato un accordo annuale con la Virtus. Sarà il trentatreenne spagnolo, che ha scritto pagine importanti per il Pamesa Valencia (per un anno e mezzo è stato compagno di squadra di Alessandro Abbio), a guardare le spalle a Fabio Di Bella, il regista che dovrà illuminare il gioco dei bianconeri.

Rodilla, 192 centimetri d'altezza, nell'ultima stagione ha giocato ad Avellino dove, sotto la guida di Zare, ha messo insieme 27 gettoni di presenza con quasi 29 minuti di utilizzo: 10,4 punti (50,6 per cento di realizzazione da due, 36,1 da tre; 79 dalla lunetta) e, ancora, 3,7 rimbalzi, 2,2 recuperi e 1,9 assist. Cifre di tutto rispetto per uno spagnolo che dovrà cancellare il ricordo dei connazionali che l'hanno preceduto in Virtus. Josè Luis Galilea, che arrivò dal Barcellona carico di allori e di speranze, si ruppe subito. Albert Miralles, invece, pagò lo scotto della stagione maledetta: l'ultima di Marco Madrigali, contrassegnata da una progressiva crisi della società e del gruppo.

"È un giocatore di grande esperienza - spiega Markovski che l'ha fortissimamente voluto -. Verrà per controllare la crescita di Fabio Di Bella. È un grande difensore, un buon passatore e un buon tiratore dalla lunga distanza. Di più: ha giocato tutte le coppe europee".

Che cosa voglia dire questo concetto - la Virtus non prenderà parte a competizioni internazionali - lo precisa lo stesso Zare. "Significa che sa cos'è la Virtus", la replica del coach.

Di Rodilla parla anche Tiramolla Abbio. "Forse non è velocissimo - sottolinea - ma non è facile trovare play di quell'altezza. Fisicamente si farà sentire e, in più, passa e tira bene".

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RADUNO VIRTUS, LE INTERVISTE

di Bruno Trebbi e Enrico Faggiano - www.bolognabasket.it - 19/08/05
 

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Nacho Rodilla: “Markovski mi ha voluto qua: è un grande allenatore, ha fatto un lavoro perfetto ad Avellino, e nell'ultimo anno per merito suo siamo arrivati vicino ai playoff. Abbiamo parlato a lungo, ci siamo sentiti, a fine stagione ha poi parlato con il mio procuratore per portarmi qua. Questa è una Virtus diversa da quella che ho conosciuto come avversario, ma è una squadra che vuole recuperare i livelli degli anni passati, con calma, lavorando ogni settimana sulla partita successiva. Siamo un gruppo completamente nuovo, quindi è difficile porci obiettivi alti. Intanto formiamo la squadra, lavoriamo, per un campionato di massima tranquillità. Alla gente che vorrebbe subito vincere chiedo pazienza”...

 

RODILLA: "IL TALENTO C'È, AL RESTO PENSA ZARE"

Il nuovo play conquistato dal tecnico: "Ho capito che il derby è importante. È la prima cosa della quale mi hanno parlato i nostri tifosi"

di Alessandro Gallo - Il Resto del Carlino - 25/08/2005

 

È il terzo spagnolo della storia bianconera (dopo Josè Luis Galilea e Alberti Miralles). Il quarto se si considera la parentesi di Alejandro Escudero che, nell'ultimo anno della gestione Madrigali, cercò di strappare un contratto alle V nere. Ignacio Nacho Rodilla, il più esperto del gruppo di Zare Markovski con i suoi 33 anni, intende fare meglio. I suoi predecessori, per un motivo o per l'altro, non hanno lasciato il segno. Lui, Nacho, che sarà accompagnato dalla moglie e dal figlio in questa nuova avventura italiana (dopo quella irpina) vuole fare qualcosa di più.

Rodilla, ricordava la Virtus?

"Ricordo un quarto di finale di Saporta Cup, cinque anni fa. Era la Kinder, arrivammo a un passo dall'eliminarla, nonostante avessimo perso a Casalecchio di 23 punti".

A Bologna ritrova Markovski.

"Un grande allenatore che ad Avellino ha svolto un lavoro pressoché perfetto. A tre giornate dalla fine della regular season eravamo in corsa per i playoff, che abbiamo fallito di un soffio. Zare è stato il protagonista principale di quella stagione".

Vi siete sentiti spesso?

"Praticamente tutte le settimane, e non solo per parlare di basket, ma anche di altre cose. Un giorno ci siamo trovati a pranzo, mi ha detto di tenermi pronto perché mi avrebbe voluto con lui alla Virtus. Dopo ci ha pensato il mio procuratore: così sono arrivato qui".

Quella Virtus che lei affrontò in Saporta Cup non c'è più.

"Per tornare a quei livelli servirà un po' di tempo. Credo almeno 3-4 anni. I tifosi dovranno avere pazienza. Al resto ci penserà la squadra, che cercherò di fare un buon lavoro".

Se le parliamo di playoff lei cosa dice?

"Dico, sinceramente, che in questo momento non si può parlare di nulla. La Virtus può arrivare in una zona tranquilla e questa è una certezza. Poi c'è una squadra da formare. Siamo in tanti e siamo tutti nuovi".

Conosce già qualcuno?

"In Spagna avevo giocato contro Drejer, Lang ha giocato a Malaga, poi Bluthenthal e Di Bella, mio avversario un anno fa. La qualità sinceramente non manca. Bisognerà solo mettere insieme il gruppo.

Lei, in Italia, ma i soldi sono in Spagna e in Russia.

"Se proprio vogliamo c'è anche il Maccabi. Spagna e Russia hanno una maggiore liquidità. In Italia non si prendono i soldi legati ai diritti televisivi, ma qui non si sta male".

Il derby...

"Credo sia molto importante. Sapete perché?".

Lo dica lei.

"non avevo ancora messo piede in palestra che un tifoso mi chiedeva di questa partita. Se se ne parla già ora significa che è qualcosa di veramente importante. Avrò modo di verificarlo sul campo".

E il suo amico Abbio?

"Ci siamo sentiti, in questo momento è a Riccione. Ma abbiamo già deciso di trovarci. Lui mi darà qualche consiglio per l'inserimento di mio figlio a scuola. E poi dovremo parlare della Virtus".

RODILLA IL SAGGIO: «ORA NON PARLATEMI DI PLAYOFF»

di Alessandro Gallo - Il Resto del Carlino - 04/11/2005

 

Ken Lacey resta ai box, ma Armands Skele, oggi, non sarà tesserato.
Manca ancora qualche incartamento legato al lettone che domenica non potrà approfittare dell’indisponibilità di Lacey (che andrà nei dodici per onor di firma) per cominciare a conoscere il nuovo mondo in bianco e nero.
Chi invece ha già preso possesso della nuova realtà è Nacho Rodilla, il trentatreenne play spagnolo voluto da Zare Markovski, che già lo ebbe ad Avellino. E’ l’uomo per controllare i ritmi, il più ‘vecchio’ (o semplicemente il più saggio) che evita di pronunciare la parola playoff, perché l’obiettivo iniziale è rappresentato dalla salvezza.
Uomo squadra per eccellenza, lancia assist anche ai due compagni che, al momento attuale, appaiono in difficoltà: il canadese e Di Bella.
L’EREDE DI RIGAUDEAU. «Finora abbiamo fatto bene. Quattro vittorie e due sconfitte e, pur perdendo due volte, l’abbiamo fatto a testa alta, giocando bene e restando in partita fino alla fine. Markovski mi paragona a Rigaudeau? Sfrutto la mia età, che si può chiamare anche esperienza. Cerco di tenere sotto controllo l e gare, e trasmettere tranquillità ai compagni quando lo ritengono opportuno».
L’EQUILIBRIO E’ FONDAMENTALE. «English e Di Bella faticano? Non si può essere in forma tutti insieme allo stesso momento. E in ogni caso conta il gruppo. E loro portano un contributo alla Virtus. In situazioni di questo genere uno, magari, è portato a strafare, proprio perché vuol dimostrare di essere utile. Ma loro aiutano la squadra e la squadra sta dalla loro parte».
IL MIRACOLO CANTU’. «Quella con Cantù sarà la sfida più difficile tra quelle disputate in casa. Loro sono bravi. Ogni anno cambiano pezzi importanti, ma ogni anno i nuovi si integrano velocemente e rendono subito al meglio. E’ una sfida importante, ma non credo che possa significare qualcosa in più dei due punti che vale. Per fare un bilancio e capire quello che potremmo fare alla fine, bisognerà attendere almeno il termine del girone di andata».
SI VINCE IN DIFESA. «Abbiamo più talento in attacco, su questo siamo tutti d’accordo. Ma dobbiamo trovare un equilibrio con la difesa. A cominciare proprio dal confronto di domenica. Le sfide contro Cantù e contro avversarie di quel livello si vincono in difesa. Loro hanno un play veloce, per noi esterni sarà un bel banco di prova. Per i playoff? No, noi non parliamo di queste cose».
TESSERE E ABBONATI. Avviso, infine, agli abbonati più distratti. Chi non ha ancora ritirato la tessera sottoscritta nelle scorse settimane dovrà farlo al più presto, entro oggi, nella filiale Carisbo di riferimento.
Domenica, avvisa la Virtus, non saranno infatti accettate le ricevute ma solo gli abbonamenti.

 

RODILLA VUOLE RESTARE, LA VIRTUS BLOCCA IL MERCATO

di Alessandro Gallo - Il Resto del Carlino - 14/02/2006


Superata in volata a Teramo, la Virtus non fa drammi e si concentra su una settimana anomala. Il grande basket farà tappa a Forlì, per la Coppa Italia e i bianconeri resteranno nel quartier generale dell’Arcoveggio per preparare il confronto con Avellino del 26. Ma più che sul prossimo avversario, la Virtus dovrà concentrarsi su se stessa. Questi giorni serviranno a Markovski per capire se Vedran Morovic, che si allena con la Virtus da martedì scorso, potrà essere il giocatore ad hoc per completare la squadra. Una scelta, quella del play croato (già ‘bloccato’ con un triennale), che comporterebbe la rinuncia a Carl English. Difficile ipotizzare che l’ingresso di un nuovo extracomunitario (lo status di Morovic) possa scalzare le posizioni di David Bluthenthal, leader offensivo del gruppo, e di Kris Lang, uno dei migliori pivot del campionato.
Ma la situazione di stallo, in questo momento, è legata a Nacho Rodilla. L’esterno spagnolo è rimasto a guardare nelle ultime tre uscite. Dopo un ottimo inizio, lo spagnolo, complice una lunga serie di acciacchi, s’è spento, perdendo così quella funzione iniziale – doveva essere, con la sua esperienza, il ‘garante’ di Fabio Di Bella – che gli aveva affidato Zare Markovski, che lo aveva avuto ad Avellino. Nacho continua ad avere un buon mercato ma non pare intenzionato a sciogliere il legame con la Virtus. Una VidiVici che, al contrario, sarebbe disposta a trovare un accordo per la risoluzione del contratto. «Questo – ammette il patron, Claudio Sabatini – blocca un po’ qualsiasi altro movimento di mercato. Ma non abbiamo fretta e valuteremo il da farsi».
Pensa a Morovic, Sabatini, e a un gruppo nel quale Rodilla, dopo l’arrivo di Vukcevic, è un lusso che forse la Virtus non può permettersi. Sabatini scherza sullo striscione dedicatogli dalla Fossa dei Leoni: ‘Registro degli indagati: Claudio ti Boccio’. Incassa il patron che, ridendo, ammette: «Me l’hanno riferito. Questa volta mi Boccio anch’io».

 

RODILLA, OGGI IL RITIRO

di Marco Martelli - La Repubblica - 26/05/2006

 

Nacho Rodilla, fugace play titolare della Virtus in avvio di stagione, ha annunciato il suo ritiro. I 15 anni di carriera, i 36 da compiere a settembre e i recenti guai fisici hanno presentato il conto: oggi a Valencia, la sua città per 9 anni di cesti, comunicherà l’addio in conferenza stampa.