ANDREA BLASI
(Andrea "Micio" Blasi)
Blasi a Folgaria (foto tratta dai microfilm de "Il Resto del Carlino")
nato a: Trieste
il: 18/08/1965 - 29/10/2002
altezza: 185
ruolo: playmaker
numero di maglia:
Stagioni alla Virtus: 1999-00
(in corsivo la stagione in cui ha disputato solo allenamenti)
STAVOLTA BLASI SOGNA IN BIANCONERO
L'ex della Fortitudo si allena con la Kinder a Folgaria: "Sono solo un "ospite", ma perché non sperare?"
di Alessandro Gallo - Resto del Carlino - 13/08/1999
Buongiorno, Blasi. Permette una domanda?
"Certamente".
Adesso abita a Folgaria?
"No, Perché?".
E allora cosa ci fa con addosso una canotta nella quale è stampata una V nera?
"Mi alleno".
Prego?
"Non è una storia lunga. Se vuole la racconto".
Cominci.
"È un'idea nata a Bazzano, in un campetto di basket. Ora abito a Crespellano e Bazzano non è poi così lontano. E lì ho incontrato Giordano Consolini. Ha saputo che sono senza squadra: abbiamo parlato, mi ha chiesto se volevo aggregarmi e io sono stato molto contento".
Non le fa un certo effetto?
"Cosa?".
La maglia. Per anni lei è stato un fiero avversario della Virtus.
"È una sensazione che appartiene al passato. Stiamo parlando di tre anni fa. Anzi, le dirò di più...".
Dica.
"Sono stati molto gentili, Devo esser grato alla Virtus perché mi stanno aiutando in un momento di difficoltà e poi...".
Poi?
"Qui ci si allena bene. C'è un grande allenatore e un bel gruppo. Salta subito all'occhio che l'affiatamento tra i vecchi è buono. Ma anche i nuovi si stanno calando nella nuova realtà".
Ci tolga una curiosità.
"Quale?".
E se la Virtus le chiedesse di restare?
"Non so quali siano i piani della società. Per ora sono ben contento di tenermi in forma e di fare la preparazione con un gruppo serio. È chiaro che se mi domandassero di restare sarei ben felice. Questa è una grande squadra".
L'ultima stagione a Cantù: com'è andata?
"Mi sembra bene. Non eravamo un granché. Il pubblico ci seguiva poco e contestava Polti. Non era una situazione semplice. L'obiettivo erano i playoff e la qualificazione in Korac. Quando abbiamo incrociato la strada di Imola loro erano più in forma. E ci hanno battuti".
A proposito di sconfitte. Nel 6 a 1 dell'altro giorno era dalla parte sbagliata.
"Credo di essermela cavata comunque. Dovevo presidiare la fascia sinistra. I gol (ride, ndr) sono arrivati dall'altro lato".
Ma i suoi momentanei compagni come l'hanno accolta?
"Molto bene".
Qualcuno l'ha colpita in particolare?
"Ne indicassi uno farei torto a tutti gli altri. Tutti conoscevano il mio passato, ma nessuno mi ha lasciato in disparte. Logico che all'inizio le prime chiacchiere siano state con Frosini. Siamo stati compagni di squadra. Poi è venuta la conoscenza degli altri. O meglio: li conoscevo già. Qua c'è stata la possibilità di approfondire il discorso. Sono stati tutti molto disponibili".
È ancora in contatto con qualche biancoblù?
"Sì. Ho sentito Pilutti e Gay: sono quelli della vecchia guardia alla quale sono più legato. Con Pilu ci siamo ripromessi di trovarci a tavola. Non sarà difficile: lui sta a Bologna e io a Crespellano".
Vogliamo fare le carte al campionato?
"Il giochino delle favorite?".
Proprio quello.
"Le due bolognesi su tutti. Poi Varese e Roma".
E Treviso?
"Un gradino sotto. Ha preso Edney, un fuoriclasse. Ma deve fare i conti con le partenze di Williams, Rebraca e Bonora".
E in Eurolega?
"Non conosco bene la realtà del torneo, ma delle tre italiane la più attrezzata è sicuramente la Teamsystem. Pardon, la Paf".
Buona fortuna, Blasi.
"Ne ho bisogno. Grazie".