STAGIONE 1938/39
Virtus Bologna Sportiva
Serie A: 3a classificata su 9 squadre (12-16)
FORMAZIONE |
Venzo Vannini (cap.) |
Renato Bernardi |
Pier Giovanni Canepele |
Galeazzo Dondi Dall'Orologio |
Gelsomino Girotti |
Giancarlo Marinelli |
Athos Paganelli |
Lino Rossetti |
Verardo Stivani |
Napoleone Valvola |
Riserve: Livio Brisco, Arrigo Gabellini |
Solo amichevoli: Alberto Mariani, Cesare Negroni, Alessandro Sciambra, Ambrogio Bessi (in prestito dalla Ginnastica Triestina), Mario Novelli (in prestito dalla Ginnastica Triestina) Sergio Paganella (in prestito dall'Olimpia Borghetti Milano), Raffaello Zambonelli |
Allenatore: Vittorio Ugolini |
Partite della stagione
Statistiche individuali della stagione
Giovanili
VALORE DELLA VIRTUS BOLOGNA
G.R. - Il Littoriale - 16/11/1938
Da quando partecipa al campionato di Divisione Nazionale, la Virtus Bologna ha recitato costantemente il ruolo di primo attore e la classifica ha visto sistematicamente gli uomini di Marinelli nelle primissime piazze. Ciò è indubbiamente un indice di sicuro riferimento sulle qualità, sul valore, le possibilità dei bolognesi che con rinnovato ardore affrontano le incognite del campionato prossimo ad iniziarsi.
Negli scorsi anni si indicò nella Virtus la compagine che avrebbe potuto detronizzare il Borletti e l'assegnazione del ruolo di favorita non era parto di fantasia o accesa partigianeria. Era piuttosto la risultanza d'un attento esame scaturito dai risultati e dalla condotta dei virtussini negli sviluppi del torneo. Poi, quando l'aspirazione dei bolognesi sembrava assumere contorni precisi di realizzazione, la squadra inciampa dove avrebbe dovuto sfoggiare tutta l'autorità, l'intraprendenza della classe e perde terreno fino a sollevare i campioni d'Italia da una minaccia che presumibilmente avrebbe potuto suggellarsi in una concreta conquista.
Si affermò, allora, che la Virtus Bologna non sapeva tenere la distanza e che la squadra non era matura per la massima conquista. Errore. La Virtus Bologna, nel momento nevralgico del campionato non poté contare su tutti gli effettivi e fu questa la causa principale del mancato successo finale. Ma la Virtus Bologna con la perseveranza dei forti, con la costanza dei puntigliosi, con l'entusiasmo dei giovani, le possibilità dei capaci non fa mistero, anche quest'anno, delle velleità del quintetto. Il titolo di campione italiano è la méta più o meno probabile di tutte le partecipanti alla serie A, ma solo talune squadre possono essere considerate senz'altro candidate serie e positive. Fra queste bisogna annoverare recisamente la Virtus Bologna che parte decisa a rinverdire le gesta delle più fulgide giornate, smaniosa di contendere fino all'ultimo il primato agli scudettati e a coloro che intenderanno succedere ai milanesi.
La Virtus Bologna parte con un programma ben vasto e denso di responsabilità, ma i propositi enunciati dai bolognesi non possano considerarsi una vana e sentimentale minaccia: la squadra di Ugolini è attrezzata per tentare con successo la scalata al trono e con maggiori probabilità degli scorsi anni se si valuta appieno la efficienza della compagine che potrà contare su nuovi acquisti di valore indiscusso. La politica di rafforzamento dell'unità dovrebbe produrre quei frutti che si ripromettono i fattivi dirigenti della società petroniana.
Squadra dal gioco spiccio, esatto, ordinato, la Virtus Bologna è ricorsa ai giovani che meglio potranno assorbire il sistema in uso, e se nelle sue linee generali il quintetto base è rimasto quello degli scorsi anni, pure va sottolineata l'importanza dell'acquisto di Vanni Canepele campione italiano di tennis e giocatore di pallacanestro di vaglia. L'ingresso dei quadri della Virtus corona un vivo desiderio di tutti gli appassionati bolognesi che potranno finalmente salutare le sue prodezze unitamente a quelle degli atleti del cuore. Di conseguenza la Virtus Bologna potrà contare sui seguenti effettivi:
Canepele Vanni nato il 15 novembre del 1916 (laureato in legge); Gabellini Arrigo nato il 19 ottobre del 1915 (studente) proveniente dal Guf come Canepele; Paganelli Athos nato nel 1915 (studente); Bernardi Renato nato il 1 gennaio del 1916 (studente) proveniente dal Gud; Vannini Venzo (cap.) (nato il 17 ottobre del 1914) meccanico; Dondi Galeazzo nato il 19 marzo del 1915 (studente); Rossetti Lino nato l'11 aprile del 1914 (studente); Girotti Gelsomino nato il 7 ottobre del 1914 (impiegato); Marinelli Gerardo (ndr: Giancarlo) nato il 4 ottobre del 1915 (impiegato).
Non figurano nell'elenco Bersani e Camosci. Il primo è passato al Comando della Gil di Bologna, il secondo, attualmente militare a Pavia, con tutta probabilità difenderà i colori di quella società che partecipa anche essa al campionato di divisione nazionale. Due perdite, di cui una provvisoria, compensate da due acquisti di notevole valore. Come si vede la squadra bolognese è sufficientemente dotata di uomini per puntare con estrema risolutezza allo scudetto. Affidati ancora al camerata Ugolini, un esperto che sa il fatto suo, il quintetto bolognese si ripromette una annata fitta di soddisfazioni. Ad una compagine di rango occorreva anche un terreno di gioco adeguato alla bisogna e alle carateristiche del gioco virtussino, così la palestra di S. Lucia è stata dotata d'un impianto di luce diffusa, mentre il campo è stato ampliato di sei metri in modo da consentire una attività ariosa.
Anche il Comando Federale della Gil avrà, quest'anno, una compagine di quotati elementi di cui ecco l'elenco:
Saguatti Sergio (nato il 14 maggio del 1918) operaio; Bersani Franco (2 gennaio del 1919) impiegato; Camosci Luigi (21 settembre del 1917) telefonista; Calza Marino (nato nel 1919); Bigliardi Arturo (26 dicembre del 1919) tipografo; Negroni Cesare (15 novembre del 1920) studente; Facchini Luigi (8 settembre del 1918) studente; Mandelli Marino (25 agosto del 1919) studente; Zambonelli Raffaello (20 agosto del 1920) studente; Stagni Giorgio (6 ottobre 1919) studente; Belloni Loris (24 aprile del 1921) studente; Trevisi Luciano (13 maggio del 1922) studente; De Flora Gastone (10 maggio del 1920).
CANEPELE CESTISTA...
tratto da "Il Mito della V Nera" 1871-1971 di A. Baraldi e R. Lemmi Gigli
Importanti affermazioni virtussine su tutti i campi anche nel 1939, alla vigilia ormai della seconda guerra mondiale. I Cestisti impongono la legge della Santa Lucia che diventa tabù per lo stesso Borletti, sconfitto il 15 gennaio in un'entusiasmante partita vinta dalle V nere per 28-16. A questo punto la Virtus appare indiscutibilmente la migliore squadra del campionato. Ma la concorrenza fuori casa è assai forte e alla fine Vannini e compagni devono accontentarsi della terza poltrona alle spalle del Borletti (quarto scudetto consecutivo) e della Ginnastica Triestina già pronta a subentrare ai campioni milanesi.
Nella squadra, sempre diretta da Vittorio Ugolini, da registrare quest'anno il positivo inserimento del campione di tennis Vanni Canepele, proveniente come cestista dalle file del Guf, assieme a bernardi e Gabellini, mentre Camosci militare è andato a rinforzare il Guf Pavia ed il lotto dei rincalzi virtussini - Bersani, Calza, Zambonelli, Negroni, Boari, Biliardi, Belloni - forma la compagine della Gil Bologna fra le migliori a partecipanti al campionato di serie B. In definitiva il quintetto base è sempre Vannini e Dondi difese, Marinelli centro, Paganelli e Girotti ali; poi, oltre a Canepele, ci sono Bernardi, Valvola, Rossetti, Brisco, Stivani e Gabellini.
In febbraio, per Italia-Germania a Roma, anche Vannini e Girotti approdano in Nazionale assieme a Dondi e Paganelli. Quattro giocatori nella squadra azzurra rappresentano la consacrazione della scuola cestistica bolognese. Poi in maggio, agli europei di Kaunas in Lituania (Italia sesta) vanno in tre: Marinelli, Vannini e Girotti. Gli stessi Marinelli e Vannini, unitamente a Dondi, Paganelli e Bernardi in precedenza avevano formato l'ossatura della nazionale universitaria (vincente ai Giochi Mondiali universitari tenutisi a Vienna a fine agosto - ndrc). In giugno appuntamento internazionale a Liegi per il Torneo delle Città. La Virtus B. S., rinforzata dai triestini Bessi e Novelli e dal borlettiano Paganella, la fa da protagonista: prevale sulle rappresentative di Bruxelles (296-23) e Lilla (37-23) ed in finale cede di un solo punto (30-29) alla squadra di Parigi dopo aver rimontato le sei lunghezze di svantaggio del primo tempo. Concludono la stagione le vittoria nella Coppa Montuschi a Faenza (26-24 alla Reyer Venezia) e nel campionato provinciale di 2a Divisione.
Medaglia vinta da Stivani al Torneo dell'Eau a Liegi nel 1939, in cui la Virtus si classificò seconda (foto fornita dal figlio Marco)
MACARONÌ? CI PENSANO GIROTTI E STIVANI
di Ezio Liporesi per Virtuspedia
Un curioso aneddoto è legato al torneo di Liegi del 1939. Durante un incontro, un signore belga (anzi molto poco signore), inveiva contro i giocatori italiani, urlando continuamente "Macaronì". Per un po' i giocatori della Virtus sopportarono, poi la cosa cominciò a diventare fastidiosa e fece innervosire in particolare Gelsomino Girotti. Mino, come lo chiamavano i compagni, si avvicinò a Stivani, entrambi erano cresciuti in Fortitudo prima di passare alla Virtus, e gli disse: "Alla prossima azione, quando saremo all'altezza di quel signore, io ti passerò la palla, ma tu non prenderla". Sul momento Verardo non capì, ma poi la cosa gli risultò chiara. Di lì a poco, Girotti, come preannunciato, effettuò il passaggio, un vero e proprio siluro, Stivani si guardò bene dal raccoglierlo e la pallonessa, i palloni di cuoio in uso allora, colpì esattamente il bersaglio e il maleducato belga cadde a terra quasi svenuto.
Torneo di Liegi 1939
(medaglia fornita da Franco Vannini)
LA VIRTUS BATTUTA
DOPO UNA GARA ACCANITA E MOVIMENTATA
BOLOGNA-REYER 29-24
QUEL TORNEO A LIEGI CHE SFUGGÌ PER UN SOLO PUNTO
Nel 1939, dal 12 al 14 giugno, la Virtus partecipò al Torneo Internazionale dell'acqua a Liegi. Nomi mitici quelli delle V nere, Vannini, Marinelli, Paganelli, Girotti, Rossetti, Stivani, a cui si aggiunsero alcuni importanti prestiti, Bessi e Novelli dalla Ginnastica Triestina Trieste, Paganella dal Borletti Milano. Nella prima giornata la Rappresentativa di Bruxelles fu battuta 29 a 23. Dopo quella gara, dal Grand Hotel Moderne, Verardo Stivani scrisse alla fidanzata che poi sarebbe diventata sua moglie: "Ieri sera abbiamo giocato contro il Bruxelles ed abbiamo vinto per 29 a 23 nonostante che l'arbitro ci fregasse a più non posso cacciandoci fuori per 4 falli personali Vannini, Paganelli, Bessi e Girotti infortunato, per fortuna leggermente, e speriamo oggi possa giocare". Il giorno successivo fu il Lilla ad inchinarsi ai bolognesi, vincitori per 37 a 24. Il giorno dopo si giocò la gara decisiva contro una selezione parigina. Un solo punto relegò la Virtus al secondo posto, vinsero i francesi 30 a 29.