STAGIONE 1963/64
Borghetti, Calebotta, Bonetto, Zuccheri, Alesini, Rossi
Pellanera, A. Giomo, Lombardi, Tesoro
(foto tratta da Il Mito della V Nera)
Knorr Bologna
Serie A: 3a classificata su 14 squadre (23-26)
FORMAZIONE |
Antonio Calebotta (cap.) |
Mario Alesini |
Justo Bonetto |
Giorgio Borghetti |
Augusto Giomo |
Gianfranco Lombardi |
Corrado Pellanera |
Santo Rossi |
Franco Tesoro |
Ettore Zuccheri |
Riserve: Lucio Marco Ciamaroni |
Solo amichevoli: Augusto Labanti, Giovanni Dondi Dall'Orologio, Giorgio Bonaga, Stefano Bonaga, Roberto Gessi (in prestito dalla Fortitudo Bologna), Mario Nanetti, Sandro Spinetti (in prestito dalla Stella Azzurra Roma) |
Allenatore: Mario Alesini |
Partite della stagione
Statistiche individuali della stagione
Giovanili
IL FILM DELLA STAGIONE
di Ezio Liporesi per Virtuspedia
L’unica novità è Alesini nella doppia veste di allenatore-giocatore. In precampionato la Virtus in settembre vince il IV Torneo Carlo Lovari a Lucca battendo Fonte Levissima Cantù e Libertas Livorno; in ottobre vittorie contro Petrarca Padova, il Sant’Agostino Alcisa e la Levissima Cantù.
La prima di campionato è contro la Stella Azzurra Roma. Il primo tempo si chiude 37 a 27 per i bolognesi. Nella ripresa decisivo allungo bianconero, 80-63 il finale. Bonetto, 18 punti in crescendo, straripando verso la fine dell’incontro; per Lombardi 15 punti, calato alla distanza dopo un’ottima prima parte; Pellanera 13 punti, Augusto Giomo 10.
Larga vittoria in trasferta contro la Libertas Livorno di una Knorr forte in ogni reparto, agile e scattante in contropiede. Gara già decisa nel primo tempo, finito 30-51. Nella ripresa qualche sbavatura nella formazione ospite, ormai sicura del risultato, 73-96 il finale, con 32 punti di Lombardi, 16 di Calebotta e 15 di Bonetto.
Contro il Petrarca Padova, primo tempo al piccolo trotto, 39-28, pur mostrando azioni piacevoli, soprattutto con Lombardi, autore di 23 punti. Nella ripresa il Petrarca ha provato una reazione, ma alla fine la Virtus ha prevalso 76-62. In doppia cifra anche, 14 punti, Pellanera ed Alesini, 10 punti a testa.
Una contusione per Calebotta, poi in settimana Giomo con la febbre e Bonetto con la Nazionale militare, così la Knorr si presenta a Varese contro l’Ignis, un po’ in emergenza. E infatti la squadra di casa chiude la gara già nel primo tempo, 51-31. Vano il recupero bolognese nella ripresa: risultato finale 84-74. Non bastano i 22 punti di Lombardi e i 14 di Pellanera.
A Napoli contro la Partenope, la Virtus chiude il primo tempo avanti 23-31. Nella ripresa entusiasmante cavalcata bolognese fino al 38-72 finale (parziale di 15-41). Lombardi con 17 punti, Pellanera con 16 e Calebotta con 15 i migliori dei bianconeri.
Contro la Ginnastica Goriziana, partenza in salita per le V nere: 3-8 al 5’ e solo all’8’ i bianconeri passano in vantaggio. La Virtus ha poco curato la difesa, ma ha giocato molto in velocità. Punteggio di 48-40 a metà gara, 93-84 il finale, con 36 punti di Lombardi, 16 di Alesini, 14 di Pellanera e 12 di Calebotta. Completano il tabellino gli 8 punti di Zuccheri, recuperato all’ultimo momento, e i 5 di Borghetti.
L’incontro a Cantù viene anticipato al sabato per permettere a Bonetto, poi impegnato con la Nazionale Militare, di essere presente. Parini stipato per l’arrivo della Knorr che vince grazie alla grande vena di Lombardi, 34 punti, e all’esperienza di Alesini, 14 punti. In doppia cifra anche Bonetto e Calebotta, 10 punti per entrambi.
Battendo in semifinale il Sant’Agostino e in finale l’Ignis Varese, la Virtus vince il torneo di Bologna giocato prima di Natale. In gennaio le V nere arrivano al secondo posto sl Trofeo Borghi a Varese, dietro all’OKK Belgrado e davanti alle due formazioni locali, la Robur et Fides Algor e l’Ignis. La Virtus perde contro la squadra di Belgrado anche in amichevole a Bologna.
Riprende poi il campionato e le V nere battono agevolmente la Lazio, 97-68, primo tempo 40-28. Per Lombardi 31 punti, 24 di Bonetto, tutti nella ripresa, 10 punti per Borghetti e Zuccheri.
A Biella il primo tempo è equilibrato, lo chiude in vantaggio di tre punti Bologna, 24-27. Nella ripresa la Virtus allarga la forbice fino a più quattrodici, ma Biella torna a meno cinque. Le V nere riescono comunque a chiudere vittoriosamente 62-70, con 30 punti di Lombardi e 13 di Calebotta. Contro la Robur et Fides Algor Varese, la Virtus, priva di Pellanera dolorante ad una spalla, soffre nel primo tempo (36-35), ma dilaga nella ripresa, grazie all’estro di Alesini, 84-63. Per Giomo, Alesini e Zuccheri 16 punti, 13 di Lombardi, 10 di Bonetto.
In vista del derby in casa Gira, la Virtus ha qualche problema: Calebotta è rimasto a letto febbricitante, Pellanera risente ancora del dolore alla spalla e Lombardi ha i postumi di un duro colpo subito. I tre sono comunque in formazione e le V nere vincono 69-93, con 37 punti di Lombardi, 14 di Alesini, 12 di Calebotta e 10 di Zuccheri. Il divario, però, si è allargato soprattutto nella seconda metà della ripresa, quando Alesini ha schierato Calebotta e Pellanera, tenuti precauzionalmente a riposo nel primo tempo, chiusosi con la Virtus avanti 33-38.
Netta vittoria contro La Spezia, 77-58, con 23 punti di Bonetto, 18 di Zuccheri e 12 di Borghetti. Non entrato Calebotta, mentre Lombardi è stato impiegato solo negli ultimi dieci minuti, limitandosi a qualche tiro da lontano e senza entrare troppo nel vivo del gioco.
Nell'ultima giornata di andata la Virtus è di scena a Milano contro il Simmenthal. Nello stesso giorno il Bologna calcio, capolista ha espugnato San Siro, battendo il Milan 2-1 e posizionandosi in classifica a più due sull'Inter e più tre sullo stesso Milan. La Virtus scende in campo con Calebotta, Alesini, Bonetto, Borghetti, Augusto Giomo, Lombardi, Pellanera, Santo Rossi, Tesoro e Zuccheri. La Knorr, sotto di dieci punti all’intervallo, 44-34, sprofonda a meno quindici, 70-55, ma con un parziale imperioso di 2-17 pareggia, 72-72. Sul punteggio di 81-80 Calebotta segna il primo di due liberi e le squadre vanno al supplementare. Trionfa la Virtus 88-92 dopo un supplementare trascinata dai trentanove punti di uno scatenato Lombardi. Di Dado, Alesini e ancora Lombardi i canestri decisivi. Dado, spesso accusato di disputare grandi gare casalinghe e di nascondersi in trasferta, diede una vera e propria lezione di pallacanestro. Questo il tabellino bolognese: A. Giomo 10 Pellanera 4, Lombardi 39, Zuccheri 11, S. Rossi, Alesini 4, Tesoro, Calebotta 10, Bonetto 12, Borghetti 2. Bologna in festa, Milano allibita. C’è anche un reclamo del Simmenthal, perché Bonetto è rimasto in campo qualche azione anche dopo il quinto fallo perché il tavolo aveva segnalato il fallo numero quattro. Reclamo respinto secondo il principio sancito dall’articolo 91 del regolamento per il quale “se un fallo viene rilevato in ritardo è considerato come avvenuto nel momento in cui è rilevato e tutto quanto verificatosi nel frattempo va ritenuto valido. Il dott. Dondi, presidente della Knorr ha precisato: “Conoscendo l’onestà, la competenza e la serietà dei componenti del C.A.D. ero tranquillissimo. Non ho mai avuto dubbi sull’esito del ricorso”.
A Roma contro la Stella Azzurra la Knorr ha avuto vita facile, tranne i primi dieci minuti dell’incontro e gli ultimi cinque quando ha allentato la morsa. V nere avanti già 26 a 39 all’intervallo. Punteggio finale 73-81. Per Lombardi 31 punti, 12 di Calebotta e 10 di Pellanera. La Virtus raggiunge in classifica l’Ignis che a Livorno cade per la prima volta in campionato.
Contro la Libertas Livorno una grande Knorr ha elettrizzato il pubblico come ai tempi della “grande Virtus”. A metà del primo tempo Lombardi è salito in cattedra, giocando più per i compagni che per sé stesso. Gara chiusa già a metà partita, 53-26. Finale 92 a 60 con 24 punti di Lombardi, 18 di Bonetto, 14 di Pellanera e Zuccheri. Non entrati Alesini e Calebotta.
Turno infrasettimanale a Padova contro il Petrarca. I veneti hanno resistito dieci minuti, 8-11, poi la Virtus è scappata via; bolognesi avanti a metà gara 18-33. Le V nere terminano vittoriose 63-82, con 36 punti di Lombardi, 12 di Pellanera e 10 di Zuccheri.
Contro l’Ignis Varese, nello scontro al vertice, presenti in tribuna l'allenatore della Nazionale Paratore ed Ezio Pascutti al quale il pubblico ha indirizzato un lungo e caloroso saluto. V nere in difficoltà, a meno tre all’intervallo (34-37) e sconfitte 62-67, nonostante i 18 punti di Bonetto, i 17 di Lombardi (ma solo 7 su 32 al tiro) e gli 11 di Calebotta.
Contro la Partenope, a Bologna priva di Paoletti, ha perso per falli nella ripresa al 6’ Pinto G., al 7’ Angelini e al 18’ Angori. La Virtus ha avuto vita facile, 45-22 al 20’ e 94-59 alla fine. Non è entrato in campo tra i bianconeri Alesini. Cinque i giocatori di casa in doppia cifra: Bonetto 19, Lombardi 18, Zuccheri 14, Pellanera 13, Giomo 12. Poi 9 di Calebotta, 6 di Borghetti, 3 di Rossi. Non ha segnato Tesoro.
A Gorizia contro la Ginnastica Goriziana la Virtus va oltre quota cento. Dopo aver chiuso avanti il primo tempo 36-50, vince 87-102. Ancora cinque i bianconeri in doppia cifra: Lombardi 30, poi a quota 12 Giomo, Zuccheri, Calebotta e Bonetto. Poi 9 di Alesini, 8 di Pellanera, 4 di Rossi, 3 di Borghetti, senza punti Tesoro.
Contro la Levissima Cantù allenata da Gianni Corsolini, bolognese ed ex virtussino, anche Lombardi e Pellanera sono della gaea nonostante i guai patiti a Parigi nella vittoriosa gara dell’Italia contro la Francia: il primo ha subito una distorsione alla caviglia; il secondo colpito da una gomitata alla fronte che ha reso necessari due punti di sutura. La Levissima ha iniziato la gara difendendo a zona ed i bolognesi hanno trovato inizialmente qualche difficoltà. Verso il quinto minuto le V nere hanno cominciato a centrare il canestro da fuori e gli ospiti sono stati costretti a passare alla difesa ad uomo. Da quel momento la Virtus, senza strafare, ha mantenuto una decina di punti di vantaggio. Al termine del primo tempo Bologna a più dodici, 39-27, punteggio finale 81-67. Migliore in campo Pellanera con 21 punti. Notevole anche la prestazione di Giomo (15). Buono il primo tempo di Borghetti (10) e il finale di Zuccheri (8). In doppia cifra anche Bonetto (12). Lombardi (5) si è limitato a creare gioco.
A Roma contro la Lazio GBC la Virtus vince 60-74 giocando al piccolo trotto, pur avendo avuto anche 25 punti di vantaggio al 32’, sul 35-60. La Virtus è partita subito avanti, piazzato di Giomo (12 punti), poi con lo stesso playmaker, Pellanera (15), Calebotta (16) e Bonetto (14), validi realizzatori, è scappata via, portandosi già sul 37-20 a metà gara.
Contro Biella la Virtus ha tenuto in mano le redini dell’incontro fin dal primo tempo (37-27), poi ha aumentato il vantaggio nella ripresa, 86-63. Per Lombardi 20 punti, 19 di Calebotta, questi i due migliori realizzatori tra i bianconeri.
A Varese, contro la Robur et Fides Algor Varese, sul punteggio di 78-81 (la Virtus aveva chiuso avanti anche il primo tempo 35-36), a 2’25”dal termine il pubblico invade il campo. Arbitri e giocatori vengono premuti contro la tribuna stampa e tafferugli scoppiano tra tifosi ed agenti. Questo clima dura una decina di minuti. Una volta sgombrato il campo l’arbitro De Gobbis è deciso a non proseguire la gara, nonostante i tentativi di persuasione effettuati da allenatore e dirigenti della squadra di casa. Solo uscendo da un’uscita secondaria e scortati dalla polizia gli arbitri hanno evitato guai più seri. La gara è stata poi data vinta alla Virtus a tavolino per 2 a 0. Per la cronaca i migliori realizzatori delle V nere erano stati Lombardi, 29 punti, Pellanera 14, Alesini 13 e Giomo 12.
Sabato 30 maggio 1964 la città di Bologna è tutta concentrata sull'ultima giornata del campionato di calcio, che vedrà l'indomani il Bologna battere la Lazio e restare appaiato all'Inter in testa alla classifica guadagnandosi il diritto a giocare lo spareggio che poi sancirà il trionfo dei rossoblù. Quel sabato si giocò il derby di basket tra la Virtus, in lotta con Varese e Milano per il titolo, e il Gira, che arriverà decimo a fine stagione. Un derby tutto particolare, perché analizzando il tabellino, si notano i grandi campioni delle V nere, ma anche una curiosità nella formazione della seconda squadra bolognese. Dei dieci giocatori del Gira Fides nove avevano giocato nella prima squadra Virtus: chi come Viscardi solo in amichevoli, chi in poche occasioni, come Lebboroni (2), Nannucci (1), Nardi (4) e Samoggia (4), chi qualche volta in più come Testoni (15) e Magnoni (22), chi abbastanza da farne la storia come Paolo Conti, tre stagioni, 68 partite e 830 punti segnati, nonché nazionale e chi ha indossato la V nera così a lungo da costruirne la leggenda come Achille Canna, nove stagioni, due scudetti, 190 partite, 1902 punti, azzurro e nella Hall of Fame del basket italiano; dove è inserito anche il decimo giocatore, che però la storia, oltre che in azzurro, l'ha scritta in altre piazze, a Varese e Pesaro: Bertini, che tuttavia la V nera l'ha indossata. Era il maggio 1961 e in prestito da Pesaro Bertini giocò il torneo Italia '61 a Torino. L'Idrolitina giunse terza, perdendo da Denver e OKK Belgrado, che arrivarono nell'ordine ai primi due posti, ma si lasciò dietro, battendole, Simmenthal Milano e Racing Parigi. L’allenatore del Gira era un altro ex Virtus, Silvio Lucev, ma quel giorno era squalificato e andò in panchina Dino Costa, naturalmente anch’egli ex Virtus. Venendo alla cronaca del derby di Bologna, la Virtus se lo aggiudicò senza troppi patemi, 81 a 62. Sotto la regia sempre sapiente di Gianni Giomo, Pellanera, Lombardi e Zuccheri fecero bottino, ma diedero la loro mano anche i "vecchi" Alesini e Calebotta, nonché i più freschi Borghetti, Bonetto e Rossi; l'unico a non portare punti alla causa fu il giovane Tesoro.
A La Spezia contro la DDM, la squadra della Marina, già condannata alla retrocessione, facile successo dei bolognesi, trascinati da Lombardi, 31 punti. In vantaggio 27-38 a metà gara, le V nere dilagano nella ripresa e vincono 53-86. Intanto l’Ignis Varese era stata sconfitta nell’anticipo dal Simmenthal e così la Virtus raggiunge i varesini al comando.
Ultima giornata contro il Simmenthal sabato 13 giugno. Con una vittoria le V nere potrebbero giocarsi il tricolore in uno spareggio, come successo al Bologna calcio che sei giorni prima batté l’Inter a Roma. Il palasport quel sabato sera giorno era rivestito di vessilli rossoblù e bianconeri, in una città grondante d’entusiasmo per lo scudetto appena vinto dal Bologna. Nonostante la concorrenza della tv che trasmette in diretta buona parte della gara, tanto pubblico e anche i calciatori Furlanis, Bulgarelli, Pascutti e Fogli, accolti da un’ovazione. Inizio con una decina di minuti di ritardo. Prime battute in equilibrio, parità a 2, 4, 6, 10, 12, 14, poi la Virtus allunga, 20-14, poi 28-17. Reazione dei milanesi, 30-23, poi 38 a 34, ma sul finire del primo tempo le V nere hanno un nuovo allungo, 42-35 a metà gara. Al 25’ il Simmenthal ha quasi raggiunto i padroni di casa, 52-50, ma Bologna allunga nuovamente, 58-50. Milano si avvicina, 62-59, poi pareggia a quota 67 e sorpassa, 67-70. La Virtus non ha l’energia per reagire e perde 75-79. Varese vince il titolo e i bianconeri furono raggiunti e superati dal Simmenthal per differenza punti. Alla Bologna del basket non bastano ventitré vittorie in ventisei partite, anzi finisce addirittura terza, come magra consolazione Lombardi è il capocannoniere del torneo.
CALCIO E BASKET A BRACCETTO
Nella 1963-64, si torna a sentire profumo di scudetto, ma è un’annata particolare ed entusiasmante per la Bologna sportiva. La squadra di calcio insegue uno scudetto che manca da 23 anni, ma la Virtus non è da meno e rivuole quel titolo che le sfugge da otto anni.
Le due squadre conducono un percorso incredibilmente parallelo, la squadra di calcio sfida le due compagini milanesi, quella di pallacanestro ha anch’essa un avversario meneghino, il Simmenthal, e uno che si trova a meno di 50 km da Milano, l’Ignis Varese.
Ci sono però anche tante altre affinità, incredibile per esempio quello che successe il primo marzo: il Bologna vinse a San Siro contro il Milan, staccandolo di 3 punti, mentre l’Inter scavalcò i cugini e rimase a due lunghezze dai rossoblù; poco dopo, al Palalido, a 2 km da S. Siro le V nere scesero in campo con Calebotta, Alesini, Bonetto, Borghetti, Augusto Giomo, Lombardi, Pellanera, Santo Rossi, Tesoro e Zuccheri.
La Virtus è sotto di 10 all’intervallo, ma rimonta fino all’81-81 al termine dei tempi regolamentari e trionfa 88-92 dopo un supplementare trascinata dai 39 punti di uno scatenato Lombardi.
Le V nere si mantengono in scia a Varese, che è ancora a punteggio pieno e la sola capace di battere finora i bianconeri, mentre le scarpette rosse con tre sconfitte, giunte nelle ultime 4 gare (le altre due a Livorno e a Varese), sono attardati. La settimana dopo, mentre in città si parla solo dello scandalo doping che ha investito la squadra di calcio, la Virtus, vincendo a Roma, appaia al comando l’Ignis battuta a Livorno.
Il 22 marzo è in programma lo scontro diretto a Bologna: i bolognesi soccombono 62-67, ma non è finita, infatti alla penultima giornata il Simmenthal batte l’Ignis e la Virtus la raggiunge al comando.
Intanto il Bologna calcio, completamento riabilitato per quanto riguarda la vicenda doping, quattro giorni dopo la morte del suo presidente Renato Dall’Ara, batte l’Inter nello spareggio di Roma e si laurea Campione d’Italia, è il 7 giugno 1964. Sei giorni dopo è in programma l’ultima giornata del campionato di basket.
Varese ha un facile impegno casalingo, le V nere affrontano al Palasport il Simmenthal e vincendo la Virtus potrebbe anche lei giocarsi uno spareggio per il tricolore.
Il palasport quel giorno era rivestito di vessilli rossoblù e bianconeri, in una città grondante d’entusiasmo per lo scudetto appena vinto dal Bologna Calcio, ma anche forse un po’ sazia e soprattutto esausta per una stagione intensissima e la Virtus uscì sconfitta di 4 punti dai milanesi, così Varese vinse il titolo e i bianconeri furono raggiunti e superati dal Simmenthal per differenza punti.
Alla Bologna del basket non bastano 23 vittorie in 26 partite, anzi finisce addirittura terza, come magra consolazione Lombardi capocannoniere del torneo.
Dado Lombardi, capocannoniere del campionato (foto tratta da Giganti del Basket)
SUCCESSE UN '64
56 anni fa le Due Torri esultarono doppio. Data storica, l’1 marzo 1964, quando i rossoblù, a San Siro, surclassano il Milan. Due chilometri più in là, al Palalido, i bianconeri battono il Simmenthal. Entrambe volano al comando, ma solo il Bologna vincerà lo scudetto…
Nella stagione 1963-64, si torna a sentire profumo di scudetto, è un’annata particolare ed entusiasmante per la Bologna sportiva. La squadra di calcio insegue uno scudetto che manca da ventitré anni, ma la Virtus non è da meno e rivuole quel titolo che le sfugge da otto anni. Le due squadre conducono un percorso incredibilmente parallelo, la squadra di calcio sfida Inter e Milan, quella di pallacanestro ha un avversario milanese, il Simmenthal, e uno che si trova a una sessantina di km da Milano, l’Ignis Varese. Ci sono però anche tante altre affinità, incredibile, per esempio, quello che successe il primo marzo. Il Bologna, dopo ventidue giornate si trovava al comando del campionato con 34 punti, seguito dal Milan a 33 e dall'Inter a 32. La Virtus, dopo dodici partite era seconda in classifica, con undici vittorie e una sola sconfitta, patita a Varese, contro l'Ignis che comandava la classifica ancora a punteggio pieno, al terzo posto il Simmenthal con due sconfitte, patite nel turno precedente a Varese e alla decima giornata a Livorno, entrambe di un solo punto. Il calendario propose per quella domenica una singolare coincidenza: Il Bologna per la ventitreesima giornata, sesta di ritorno, doveva recarsi a San Siro per affrontare il Milan, la Virtus era impegnata, per la tredicesima giornata, ultima di andata, sempre nel capoluogo lombardo contro il Simmenthal. Tanti tifosi bolognesi partirono alla volta di Milano, un certo numero per assistere a entrambe le gare. A San Siro il Bologna scese in campo davanti a ottantamila persone di cui quindici mila bolognesi nella sua classica formazione: Negri, Furlanis, Pavinato, Tumburus, Janich, Fogli, Perani, Bulgarelli, Nielsen, Haller, Pascutti. Dopo tre minuti traversa di Bulgarelli, ma al sesto segna il Milan con Amarildo. Al nono però pronta reazione e pareggio di Nielsen, poi al trentasettesimo sorpasso con una perla di Pascutti: 1-2 per il Bologna. Nella ripresa il favoloso centrocampo rossoblù nascose la palla al Milan (di Trapattoni, Rivera, Lodetti, Altafini...), diede un'accademica lezione di calcio e solo le grandi parate del portiere del Milan Ghezzi impedirono un punteggio più largo. I rossoblù staccarono così il Milan di tre punti mentre l’Inter scavalcò i cugini e rimase a due lunghezze dal Bologna. Poco dopo, al Palalido, a due km da S. Siro la Virtus scese in campo con Calebotta, Alesini, Bonetto, Borghetti, Augusto Giomo, Lombardi, Pellanera, Santo Rossi, Tesoro e Zuccheri. La Knorr, sotto di dieci punti all’intervallo, rimontò fino all’81-81 al termine dei tempi regolamentari, per poi trionfare 88-92 dopo un supplementare trascinata dai trentanove punti di uno scatenato Lombardi. Dado, spesso accusato di disputare grandi gare casalinghe e di nascondersi in trasferta, diede una vera e propria lezione di pallacanestro. Questo il tabellino bolognese: A. Giomo 10 Pellanera 4, Lombardi 39, Zuccheri 11, S. Rossi, Alesini 4, Tesoro, Calebotta 10, Bonetto 12, Borghetti 2. Bologna in festa, Milano allibita. Le V nere si mantennero in scia a Varese, mentre le scarpette rosse rimasero un po' distaccate con tre sconfitte. Milano reagì subito nel peggiore dei modi, infatti, proprio da lì partì l'orrenda tresca del doping, con il Bologna penalizzato con l'accusa di avere somministrato sostanze ad alcuni suoi giocatori prima di un Bologna - Torino finita 4-1. Mentre Bologna era concentrata sulla vicenda che investe la squadra di calcio, la Virtus, vincendo a Roma, appaiò al comando l’Ignis battuta a Livorno. Il 22 marzo la Virtus Knorr uscì sconfitta nello scontro diretto a Bologna, 62-67, ma non era ancora finita, infatti alla penultima giornata il Simmenthal batté l’Ignis e la Virtus la raggiunse al comando. Intanto il Bologna calcio, completamento riabilitato per quanto riguarda la vicenda doping, sia moralmente, sia per i punti in classifica (fu presto chiaro che qualcuno aveva manomesso le provette), quattro giorni dopo la morte del suo presidente Renato Dall’Ara, sconfisse l’Inter nello spareggio di Roma e si laureò Campione d’Italia, era il 7 giugno 1964. Sei giorni dopo era in programma l’ultima giornata del campionato di basket. Varese ebbe la meglio in un facile impegno casalingo, la Virtus affrontò a Bologna il Simmenthal. Con una vittoria le V nere avrebbero potuto anche loro giocarsi il tricolore in uno spareggio. Il palasport quel giorno era rivestito di vessilli rossoblù e bianconeri, in una città grondante d’entusiasmo per lo scudetto appena vinto dal Bologna Calcio, ma anche forse un po’ sazia e soprattutto esausta per una stagione intensa. La squadra bolognese uscì sconfitta di quattro punti dai milanesi, così Varese vinse il titolo e i bianconeri furono raggiunti e superati dal Simmenthal per differenza punti. Alla Bologna del basket non bastarono ventitré vittorie in ventisei partite, anzi finì addirittura terza, come magra consolazione Lombardi fu il capocannoniere del torneo.
ANCHE LA KNORR PASSA AL "PALAZZETTO"
Contro la "Stella" 81-73
di N. C. - L'Unità - 09/03/1964
Come la Ignis una settimana fa, anche la Knorr, che della squadra di Borghi è tenace e diretta rivale nella lotta per lo scudetto, è passata al Palazzetto contro la Stella Azzurra. Ed anzi, ha lasciato miglior impressione, apparendo più amalgamata e più salda in difesa, e ricca, se possibile, di uomini ancora di maggiore classe: come Lombardi, questo fuoriclasse, che ha deciso praticamente la partita: come il vecchio Calebotta, come Pellanera, come Zuccheri.
È chiaro che, contro questa squadra, contro questi uomini, la Stella ha potuto fare ben poco, non ha mai potuto sognare 1'exploit clamoroso. I nero-stellati, comunque, meritano ancora una volta un elogio vivissimo per l'entusiasmo, l'ardore, la tenacia con cui si sono battuti sino all'ultimo secondo di gioco. I più bravi sono stati Marinozzi e Galliano, che hanno tentato tutto, anche l'impossibile, per fermare Lombnrdi, Chiaria, Costanzo e Fontana.
Cronaca in poche righe. Il Palazzetto è gremito, affollato forse più che per la visita dell'Ignis, domenica scorsa. I romani sono più lesti all'attacco e si trovano a condurre: al 4' il vantaggio in loro favore è di 11 a 4. Ma Lombardi si scatena e toglie loro subito ogni illusione: in meno di tre minuti, egli riporta la sua squadra in parità, sul 15-15, segnando una serie di cesti, Gli ospiti naturalmente insistono, anche senza dare lìimpressione di forzare a fondo: passano in vantaggio e, quando il tempo finisce, hanno già la vittoria in tasca: 39-26.
Equilibrio nei primi minuti della ripresa. La Stella si batte con gagliardia e, approfittando del fatto che Lombardi è rimasto in panchina, riesce a ridurre, a poco a poco, il distacco, che, al 13', è di sei punti: 62-56. A questo punto Lombardi rientra e la partita riprende la sua logica fisionomia, i suoi giusti binari.
VIRTUS-GIRA, UN DERBY NEL DERBY
Sabato 30 maggio 1964 la città di Bologna è tutta concentrata sull'ultima giornata del campionato di calcio, che vedrà l'indomani il Bologna battere la Lazio e restare appaiato all'Inter in testa alla classifica guadagnandosi il diritto a giocare lo spareggio che poi sancirà il trionfo dei rossoblù. Quel sabato si giocò il derby di basket tra la Virtus, in lotta con Varese e Milano per il titolo, e il Gira, che arriverà decimo a fine stagione. Un derby tutto particolare, perché analizzando il tabellino, si notano i grandi campioni delle V nere, ma anche una curiosità nella formazione della seconda squadra bolognese.
Virtus: Augusto "Gianni" Giomo 6, Corrado Pellanera 18, Gianfranco Lombardi 20, Ettore Zuccheri 17, Santo Rossi 4, Mario Alesini 2, Franco Tesoro, Antonio Calebotta 7, Justo Bonetto 3, Giorgio Borghetti 4.
Gira: Franco Bertini 6, Paolo Conti 24, Mario Viscardi 2, Paolo Magnoni 12, Achille Canna 11, Romano Nardi 4, Emidio Testoni 1, Giuseppe Nannucci 2, Sandro Samoggia, Raniero "Ello" Leborroni.
Dei dieci giocatori del Gira Fides nove avevano giocato nella prima squadra Virtus: chi come Viscardi solo in amichevoli, chi in poche occasioni, come Lebboroni (2), Nannucci (1), Nardi (4) e Samoggia (4), chi qualche volta in più come Testoni (15) e Magnoni (22), chi abbastanza da farne la storia come Paolo Conti, tre stagioni, 68 partite e 830 punti segnati, nonché nazionale e chi ha indossato la V nera così a lungo da costruirne la leggenda come Achille Canna, nove stagioni, due scudetti, 190 partite, 1902 punti, azzurro e nella Hall of Fame del basket italiano; dove è inserito anche il decimo giocatore, che però la storia, oltre che in azzurro, l'ha scritta in altre piazze, a Varese e Pesaro: Bertini, che tuttavia la V nera l'ha indossata. Era il maggio 1961 e in prestito da Pesaro Bertini giocò il torneo Italia '61 a Torino. L'Idrolitina giunse terza, perdendo da Denver e OKK Belgrado, che arrivarono nell'ordine ai primi due posti, ma si lasciò dietro, battendole, Simmenthal Milano e Racing Parigi.
Tornando al derby di Bologna, la Virtus se lo aggiudicò senza troppi patemi, 81 a 62. Sotto la regia sempre sapiente di Gianni Giomo, Pellanera, Lombardi e Zuccheri fecero bottino, ma diedero la loro mano anche i "vecchi" Alesini e Calebotta, nonché i più freschi Borghetti, Bonetto e Rossi; l'unico a non portare punti alla causa fu il giovane Tesoro.
Tratto da "Virtus - Cinquant'anni di basket" di Tullio Lauro
Nel 1964 lo scudetto si sposta di pochi chilometri e se ne va a Varese, mentre Simmentahl e Knorr si spartiscono la delusione del secondo posto, a pari merito, con 3 sconfitte contro le due dei varesini di Borghi. 2087 saranno i punti segnati (80 di media) e 1683 quelli subiti (64,7 di media), mentre c'è la parziale soddisfazione di vedere Dado Lombardi finalmente in cima alla classifica dei marcatori. Il Dado vince con 594 punti (22,8 di media).
Tratto da "100MILA CANESTRI - Storia statistica della Virtus Pallacanestro" di Renato Lemmi Gigli
Campionato all'ultimo respiro. Ignis, Simmenthal e Knorr piombano quasi contemporaneamente sul traguardo ed è l'Ignis a spuntarla giacché all'ultima giornata la Virtus perde in casa la sfida decisiva coi milanesi (già battuti all'andata). 23 vittorie su 26 partite danno comunque brillantezza al 3° posto. Buono l'esordio di Alesini in veste di giocatore-allenatore con Lombardi tiratore scelto del torneo. A inizio stagione Pellanera, Rossi e Zuccheri avevano partecipato all'Europeo di Wroclaw.
39 DI LOMBARDI A MILANO 58 ANNI FA FECERO TRIONFARE LA VIRTUS
1964: La Virtus, dopo dodici partite è seconda in classifica, con undici vittorie e una sola sconfitta, patita a Varese, contro l'Ignis che comanda la classifica ancora a punteggio pieno, al terzo posto il Simmenthal con due sconfitte, patite nel turno precedente a Varese e alla decima giornata a Livorno, entrambe di un solo punto. Nell'ultima giornata di andata la Virtus è di scena a Milano contro il Simmenthal. Nello stesso giorno il Bologna calcio, capolista ha espugnato San Siro, battendo il Milan 2-1 e posizionandosi in classifica a più due sull'Inter e più tre sullo stesso Milan. La Virtus scende in campo con Calebotta, Alesini, Bonetto, Borghetti, Augusto Giomo, Lombardi, Pellanera, Santo Rossi, Tesoro e Zuccheri. La Knorr, sotto di dieci punti all’intervallo, rimontò fino all’81-81 al termine dei tempi regolamentari, per poi trionfare 88-92 dopo un supplementare trascinata dai trentanove punti di uno scatenato Lombardi. Dado, spesso accusato di disputare grandi gare casalinghe e di nascondersi in trasferta, diede una vera e propria lezione di pallacanestro. Questo il tabellino bolognese: A. Giomo 10 Pellanera 4, Lombardi 39, Zuccheri 11, S. Rossi, Alesini 4, Tesoro, Calebotta 10, Bonetto 12, Borghetti 2. Bologna in festa, Milano allibita. Le V nere si mantennero in scia a Varese, mentre le scarpette rosse rimasero un po' distaccate con tre sconfitte. A fine stagione il Bologna calcio conquistò il tricolore nello spareggio di Roma contro l'Inter il 7 giugno. Sei giorni dopo la Virtus avrebbe avuto la possibilità, battendo il Simmenthal, di guadagnarsi la possibilità di giocare lo spareggio contro l'Ignis, ma venne sconfitta al Palasport dalle scarpette rosse.
GIRA - VIRTUS 69-93 - 16 FEBBRAIO 1964
La città è tutta concentrata sul Bologna calcio, che una settimana prima, pareggiando a Bergamo ha interrotto una serie di dieci vittorie consecutive, ma proprio in quel giorno è diventata capolista solitaria. Il 16 febbraio altro pareggio a Firenze che mantiene i rossoblu da soli al comando, ma in città si freme anche per una Virtus che cerca a sua volta il titolo. Nelle prime dieci giornate ha perso solo a Varese, che guida imbattuta la classifica. In questo clima si gioca il derby in casa del Gira. Gara senza storia, vincono le V nere 69-93, trascinate da un super Lombardi (capocannoniere del campionato in quella stagione), autore di 37 punti.
Virtus: A. Giomo 4, Pellanera 4, Lombardi 37, Zuccheri 10, Rossi 4, Alesini 14, Tesoro, Calebotta 12, Bonetto 8, Borghetti.
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