ANDREW RICE
(Andrew James Rice)
Rice sotto canestro
nato a: Surrey (GB)
il: 04/05/1980
altezza: 205
ruolo: ala
numero di maglia: -
Stagioni alla Virtus: 2002/03
statistiche individuali del sito di Legabasket
VIRTUS, TUTTO IN 80 MINUTI CON RICE PER I PLAY-OFF
di Francesco Forni - La Repubblica - 22/04/2003
La reazione la Virtus ce l'ha avuta, ma l'onore deve ancora salvarlo. L'arrivo di Andrew Rice, l'iniezione di fiducia e il recupero di Bell, agevolati da due settimane di lavoro intero, rendono sicuramente i bianconeri più competitivi e credibili, ma in questi ultimi 80' di stagione regolare la pagnotta di consolazione dei play-off è ancora da conquistare. Da evitare l'arrivo a tre con Pesaro e Avellino, la Virtus ha due gare difficili: a Biella e con Siena. La Scavolini invece scenderà a Reggio Calabria e poi ospiterà Milano, mentre gli irpini sono attesi domenica dalla Pippo per poi chiudere in casa con Roma. L'Air è quella con il programma più duro, ma la Virtus dovrà fare corsa da sola e già il match con la Lauretana sarà fondamentale. Vincere a Biella, impresa durissima, significherebbe raggiungerla il classifica e soprattutto andare sul 2-0 negli scontri diretti, ovvero oro che cola nel labirinto delle classifiche avulse. La Lauretana poi chiuderà a Roseto. Niente per adesso è garantito, tranne che con due sconfitte si sta fuori in ogni modo. Ma due vittorie darebbero una quasi totale sicurezza (a meno che non facciano lo stesso Pesaro e Avellino, difficile), mentre con una bisognerebbe sperare in colpi a vuoto altrui. è quasi certo che si deciderà tutto, probabilmente il 3 maggio, all'ultima giocata. Intanto a dare una mano ai lunghi di Bianchini è arrivato a Bologna ieri mattina Andrew Rice, ultima chiamata per gli ultimi sprazzi di regular season, ma soprattutto in prospettiva play-off. Sbarcato al Marconi un paio d'ore prima di pranzo, il lungo di passaporto inglese, ieri ha sostenuto le visite mediche. Passate quelle sarà bianconero a tutti gli effetti, ma sino ad oggi ufficialmente rimarrà congelato. A questo punto della stagione è praticamente impossibile assicurarsi un crack, Rice dovrà cercare di surrogare l'assenza di Smodis e rimpolpare l'area, spalleggiando Frosini e Koturovic. Non è quindi il salvatore della patria, ma un'addizione: 23 anni da compiere a maggio, 2.06 di altezza, il nuovo lungo può colpire occasionalmente da tre punti, non con la stessa precisione di Matjaz. Rice ha già avuto un'esperienza italiana, nel 2000/2001 a Reggio Calabria, quando giocò 30 partite, sempre da cambio dei lunghi, per 10' di media, con 3,5 punti e 1,5 rimbalzi di media, il 46% da 2, il 30% da 3 e il 75% ai liberi.
LA VIRTUS INGAGGIA ANDREW RICE
www.virtus.it - 22/04/2003
La Virtus Pallacanestro Bologna comunica di aver ingaggiato fino alla fine della stagione 2002-03 il giocatore Andrew Rice. Nato il 4 maggio 1980 nel Sussex in Inghilterra, Rice è un’ala di 206 centimetri australiana con passaporto inglese.
Cestisticamente è cresciuto in Australia nell'Australian Institute of Sports. Nel 1999 firma un contratto biennale con i Canberra Cannons ed esordisce nella massima serie australiana. Nel 2000-01 si trasferisce in Italia nella Viola Reggio Calabria dove realizza una media di 3.9 punti e raccoglie 1.7 rimbalzi a gara in campionato e 11.6 punti e 3.7 rimbalzi di media in Coppa Korac. Nel 2001 torna in Australia nei Townsville Crocodiles dove ha giocato fino al termine di questa stagione.
LA VIRTUS S'ALLUNGA CON RICE
L'australiano con passaporto inglese è arrivato ieri e dovrebbe già giocare domenica a Biella
di Alessandro Gallo - Il Resto del Carlino - 22/04/2003
È sbarcato ieri mattina all'aeroporto "Guglielmo Marconi" e, molto probabilmente, sarà presentato ufficialmente oggi. Il condizionale è legato - così come la firma del contratto - al superamento delle visite mediche, che Andrew Rice, 24 anni da compiere il prossimo 4 maggio (il giorno dopo la conclusione della regular season), ha già cominciato ad affrontare. Nato nel Surrey, in Inghilterra, Andrew è alto 206 cm (ai quali aggiunge 103 chili) e, nel nostro paese, vanta un precedente. Era la stagione 2000/2001 (quella coincida con il Grande Slam Bianconero), il giovanissimo Andrew, reduce dal campionato con i "Camberra Cannons", accettò le offerte della Viola Reggio Calabria.
Nello Stretto, per lui, 33 presenze, 327 minuti totali, 116 punti (media 3,5 con un high di 18), 50 rimbalzi, 33 palle perse e 14 recuperate. Vantava il 45,7 per cento da due, il 30 da tre e il 75 dalla linea della carità.
In questa stagione, dopo aver raccolto successi, trofei e onori a livello giovanile, indossava la canotta numero 12 dei Mc Donald's Crocodile di Townsville. Particolare curioso, per chi ama viaggiare nella rete, gli estremi del compagno di squadra che lo segue nel roster australiano. Già, perché il collega contraddistinto dal numero 15 ha un cognome che rischia di minare le ultime certezze del lettore (e dei tifosi bianconeri): Murdock. Trattasi di Andrew, però. Andrew darà una mano alla Virtus per almeno due partite, quella in programma domenica prossima a Biella e quella di sabato 3 maggio (che chiuderà la regular season), al PalaMalaguti, con il Monte dei Paschi Siena.
Andrew dovrà "sbattersi" sotto canestro, per sopperire in qualche modo all'assenza di Matjaz Smodis, la cui schiena sarà nuovamente valutata tra 7-8 giorni.
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Rice nel giorno del suo primo allenamento con la Virtus (foto tratta dai microfilm de Il Resto del Carlino)
"PRONTO A DARE UNA MANO"
Ecco Andrew Rice, il Coccodrillo di Townsville, presentato ieri ufficialmente dalle V nere
di Alessandro Gallo - Il Resto del Carlino - 24/04/2003
Tra il "vecchio" Rice visto a Reggio Calabria, due anni fa, e quello attuale ci sono 10 chili di differenza. Intendiamoci: Andrew non è diventato un "ciccione", ma ha lavorato parecchio, in palestra, e la differenza di peso è legata ai muscoli che ha messo insieme. Muscoli che, dice, gli permettono di essere meno perimetrale di quello visto nello Stretto.
"Sono venuto qua - racconta Andrew - perché il campionato italiano è la seconda migliore lega nel mondo. Per me si tratta di una grossa opportunità per dimostrare il mio valore. È un'occasione che ho voluto prendere al volo".
La Virtus non ci ha messo molto a convincere l'ex "Crocodile" di Townsville. Lui, poi, sa cosa occorre al gruppo. "Inutile farsi illusioni - insiste -. Conosco la situazione di classifica della Virtus e so che se non riusciremo a vincere le prossime due gare, mancheremo la qualificazione ai playoff. Sono qua per dare una mano, anche se devo superare l'effetto del jet lag. Conto di rimettermi in sesto entro il week end, per dare una mano ai miei compagni. Rispetto a quando giocai a Reggio Calabria, oltre ai dieci chili in più, ho cambiato il gioco. Mi sono avvicinato di più al canestro".
Che è poi quello che voleva e cercava Bianchini, per risolvere il problema creatosi non solo dallo stop di Smodis, ma anche dalle condizioni di Frosini, costretto a lavorare a singhiozzo. "Ringrazio la società - spiega l'allenatore della Virtus - perché l'arrivo di Andrew contribuisce a dare qualcosa in più al gruppo. Quando sono arrivato eravamo sbilanciati con troppe alternative sotto canestro. Poi l'infortunio di Andersen, quello di Smodis e i problemi di Frosini hanno cambiato la situazione. Siamo stati fortunati a trovare subito un giocatore del genere, che si è subito reso disponibile". Domenica, a Biella, cercherà di offrire qualcosa al gruppo, per rappresentare un'alternativa a Frosini, Koturovic e Avleev. E chissà che la sua incoscienza non possa servire alla Virtus per evitare di chiudere la stagione regolare con una striscia di 17 sconfitte consecutive. Finora i bianconeri sono caduti 16 volte: in Piemonte l'ultima chance.
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