KENNEDY WINSTON

(Kennedy Lawrence Winston)

Kennedy Winston in avvicinamento a canestro (foto tratta da www.virtus.it)

nato a: Prichard (USA)

il: 29/07/1984

altezza: 198

ruolo: guardia/ala

numero di maglia: 12

Stagioni alla Virtus: 2010/11

statistiche individuali del sito di Legabasket

biografia su wikipedia

 

LA VIRTUS SI COMPLETA CON WINSTON

di Daniele Labanti - Corriere di Bologna - 28/08/2010

 

Kennedy Winston ha deciso di portare il suo talento a Bologna. L’ex ala della Lottomatica Roma deve solo firmare il contratto con la Virtus, con la quale è già d’accordo su tutto compreso lo stipendio che dovrebbe aggirarsi sui 400 mila dollari. Il blitz bianconero è scattato nel primo pomeriggio di giovedì, quando l’agente Nick Lotsos ha offerto il giocatore appena «scartato» dal Valencia subito prima di siglare il contratto. Ufficialmente, Winston non ha superato le visite mediche. Ora toccherà alle Vu Nere guardarci bene, perché il problema ad un ginocchio è datato e non ha impedito al giocatore di scendere in campo in campionato e coppa durante le ultime stagioni.

Winston è un vecchio pallino della proprietà, finito in cima alla lista già a giugno quando però il prezzo era altissimo. A Valencia, si dice, l’ala si era accordata per cifre leggermente superiori a quelle percepite a Roma (oltre 700 mila dollari). Le strade poi si sono divise e la Virtus nel frattempo ha firmato Marcelus Kemp. Ora la porta si è riaperta e i bianconeri hanno deciso di cavalcare la loro prima idea: si apre quindi un altro fronte spinoso, entra un giocatore di talento ma quasi del tutto sovrapponibile a Kemp. Il rischio, concreto, è di ripetere il nodo Holland-Anderson creato tre stagioni fa. Lo scorso anno Winston ha chiuso con 13,4 punti, 3,9 rimbalzi e il 35% da tre in campionato. A Roma ha fatto vedere di saper giocare, lasciando però il ricordo di atleta poco consistente. Bello, ma non «d’impatto». A Bologna arriva da giocatore più importante - e più pagato - della squadra, non avrà la coppa e potrà quindi sviluppare meglio il suo gioco. Le perplessità restano: in una squadra in cui ci sono carenze evidenti nei settori di play e guardia - dando per scontato, e non lo è, che il reparto lunghi funzioni - arriverà un giocatore nell’unico spot in cui era stata fatta una ragionevole scommessa. Ovviamente all’inizio Winston dovrà spendersi molto da numero due, dove non dà garanzie.

C’è un però, del quale anche in Virtus sanno poco o nulla. A giugno, nell’ambito delle operazioni per rendere macedoni McCalebb e Green, anche Winston ha avviato la pratica per ottenere il passaporto europeo. I lavori sono in fase molto avanzata - non come quelli di David Moss lo scorso anno, per intenderci: a proposito, Moss potrebbe iniziare la stagione a Siena a causa dei problemi fisici di Hairston - e nel giro di un mese o due il documento sarà nelle mani del giocatore. Questo consentirà alla Virtus di trovare una collocazione all’imberbe Gailius, inserendo un americano - budget permettendo - dove si saranno manifestate le maggiori lacune. Oggi quando arriverà la firma di Winston, il puzzle sarà formalmente completo. Ma tecnicamente, è tutto in altissimo mare.

 

DOMANI SI DECIDE PER WINSTON

di Claudio Limardi - Il Corriere dello Sport/Stadio - 30/11/2010

 

Kennedy Winston continua a fare terapia all'Isokinetic ma siccome la situazione è relativamente precipitata (a organico ridotto sono arrivate due sconfitte di fila: questi sono i fatti), adesso in Virtus c'è una grande voglia di certezze. In sostanza: mercoledì vertice tra lo staff medico della società e i responsabili dell'Isokinetic in particolare il dottor Gianni Nanni. Da quel meeting la Virtus cerca risposte: l'ideale sarebbe che Winston fosse in grado di riprendere ad allenarsi con la squadra già giovedì. Al limite c'è la disponibilità a tollerare che possa non rientrare contro Treviso per spostare la data di rientro alla trasferta successiva di Sassari. Ma se i tempi dovessero essere ancora avvolti nel buio, allora si andrà verso la risoluzione del contratto con un giocatore di grande qualità ma sulla cui integrità fisica è normale adesso avere gli stessi dubbi che hanno convinto Valencia a rilasciarlo in estate. La Virtus si era cautelata quindi è probabile che economicamente il divorzio possa essere indolore. Ma sul piano tecnico il discorso è diverso.

RIMEDI - Quindi a metà settimana, si decide il destino di Winston. E nel caso sia negativo, sarà Lino Lardo a indicare la tipologia di giocatore da seguire su un mercato sconfinato visto che fortunatamente si potrà prendere un americano. Oggi alla Virtus manca più un lungo che un esterno, ma sul fronte Sanikidze le notizie sono buone, quindi l'idea più gettonata è quella di prendere - se necessario - un sostituto definitivo di Winston e basta. Quanto a Sanikidze, oggi toglie le stampelle. La riabilitazione procede spedita, forse anche meglio del previsto. Il mese di prognosi scade il 19 dicembre, giorno della partita interna con Milano. Diciamo che per quella data sarà difficile che possa essere il solito Sanikidze però dovrebbe andare almeno a referto per poi giocare regolarmente il 26 dicembre contro Cremona.

VIRTUS: WINSTON, CAMBIA MARCIA!

di Claudio Limardi - Il Corriere dello Sport/Stadio - 25/02/2011

 

Kennedy Winston ha giocato 17 partite in questo campionato. In casa nel 50% di esse è rimasto sotto la doppia cifra. Se i tifosi della Virtus lo giudicassero solo per le partite interne dovrebbero dire che l'ex romano, è rimasto generalmente al di sotto delle proprie possibilità e della propria fama. Alla Futurshow Station ha giocato molto bene con Roma (22 punti, nove rimbalzi, un apporto cruciale nella rimonta del quarto periodo) e in parte contro Cremona (26 punti e 14 rimbalzi ma 8/22 al tiro e in 48 minuti di utilizzo obbligato visti i tre tempi supplementari). Per fortuna esiste anche un Winston formato esterno. In nove partite disputate lontano da Bologna, Winston ha segnato sempre in doppia cifra. Non solo: delle sei gare ih cui ha superato quota venti punti, quattro sono state giocate fuori casa. Il record della Virtus in queste partite è di quattro vinte e due perse.

LA DIFFERENZA - In casa Winston segna di media 12,8 punti a partita, in trasferta sono 17,8. In casa ha il 41,7% da due, fuori il 62,2%. In casa ha il 71,7% nei tiri liberi, fuori l'82,2%. Solo nei rimbalzi la Futurshow Station lo aiuta. A Bologna ne cattura 5,4 a partita, lontano 3,9. Da tre invece l'imprecisione è simile: 25% in casa, 25,9% fuori. Può sembrare strano ma è così: Winston ha il look del giocatore elegante, tecnico, non quello del leone che si esprime meglio con il pubblico contro e un clima ostile. Ma le apparenze ingannano. Finora Winston è stato nettamente più produttivo fuori casa che a Bologna.

CASERTA - Non è un buon viatico per la partita di domenica con Caserta che non solo è difficile, delicata e importante, si gioca anche a Bologna. Nella gara di andata vinta dalla Canadian Solar, Winston giocò una grande partita; segnando 22 punti con 10/13 da due, nessuna palla persa e quattro recuperate. La sua prova come quella di KC Rivers sarà determinante contro una batteria di esterni che presenta Timmy Bowers come guardia, Ebi Ere da ala piccola e Jumaine Jones da ala forte ma con caratteristiche prettamente perimetrali.

FORMA - Un infortunio al ginocchio sinistro ballerino ha impedito a Winston di giocare contro Montegranaro e Varese, sesta e settima del girone di andata. Poi è rientrato balbettando contro Treviso. La Virtus - per la cronaca - ha perso tutte quelle partite. A quel punto per un ciclo di sette partite, da quella di Sassari a quella di Teramo (quattro delle quali vinte), in assenza di Marcelus Kemp e anche del sostituto Rivers, responsabilizzato e in forma, Winston ha giocato il miglior basket della sua stagione, segnando 20,3 punti di media. Probabile che abbia pagato quello sforzo extra. Perché nel girone di ritorno, il suo rendimento ha denunciato una piega preoccupante. è il giocatore cui coach Lardo pensa di più quando dice che qualcuno è stato spremuto nel periodo trascorso in costante emergenza. Fatto sta che alla gara di domenica mattina si avvicina un giocatore che nel girone di ritorno ha segnato 10,2 punti di media, in pratica la metà rispetto alla striscia precedente. In queste quattro gare ha fatto 14/31 da due e 1/8 da tre.

SETTIMANA - Come di consueto Winston ha saltato il primo allenamento settimanale, facendo lavoro differenziato insieme a Petteri Koponen. Il suo rendimento in assoluto è ancora buono, è il settimo realizzatore del campionato di Serie A. Ma una cosa sembra certa: entrando nella fase cruciale della stagione, uno scontro diretto dopo l'altro (dopo Caserta, si va a Montegranaro e quindi arriva Varese), la Virtus ha bisogno di un Winston simile a quello che finora è stato visto più spesso in trasferta che in casa. Più spesso un paio di mesi fa che nell'ultimo.

LA SCHEDA - 27 anni, è nato a Prichard negli Stati Uniti, il 27 luglio 1984. è cresciuto cestisticamente nella Alabama University con la quale ha disputato tre stagioni contrassegnate da miglioramenti progressivi: 11,17 e 18 punti di media a partita. Non scelto dai prò è emigrato in Europa. Prima in Spagna al Gran Canaria (26 partite, 9,2 punti), quindi al Panionios di Atene: 14,9 punti, 51% da due, 42% da tre, top scorer della squadra. Ancora in Grecia (siamo nel 2007) ma con il Panathinaikos dove vince campionato e coppa greca. Nella stagione 2008-09 parte indossando la maglia del Turk Telekom Ankara, per passare successivamente al Real Madrid. Nel 2009-10 è acquistato dalla Lottomatica Roma: 415 punti in 31 ^partite, media di 13,4 con il 57,8% da due, il 35% da tre, il 75,8 nei tiri liberi e 4 rimbalzi a partita.

 

QUALCUNO HA NOTIZIE DELLA STELLA WINSTON?

di Walter Fuochi - La Repubblica - 21/03/2011

 

A finirle tutte strette, capita la volta che va male. Ma sarà un destino ricorrente per la Virtus: il pugno per atterrare non ce l' ha, il lavoro ai fianchi talora strema chi lo fa e, detta com'è, a giocare da schifo come ieri è pure giusto che s'anneghi. Poi, le assenze: Poeta il primo, Winston il secondo. Che tutti han visto in campo, certo, ma che tutti, da un pezzo, vedono defilarsi. Le ultime volte però era arrivato il perdono: o per via d'una sola fiammatina finale o, ben di più, per via dei due punti, di fatto procacciati dai compagni. Ed era sparita la sbarra dei processi. Stavolta, persa una chance troppo ghiotta per rassodare il quarto posto, bisogna pur dirlo: in una casa dove s'era rincorso col bastone il povero Homan, onesto boscaiolo che qualche partita ha pure aiutato a portarla a casa, mulinando la scure, può davvero bastare quel che fornisce l'uomo di maggior classe, l'acquisto di pregio voluto direttamente dal patron, la stella che, da vero attore protagonista, recitò l'ultima volta contro Roma, ed erano i primi di gennaio, ossia più di due mesi fa? Ma niente paura, stelline e "peones" al prossimo giro li cambiamo tutti. Quelli indegni e quelli decenti. Come Fajardo e Kangur, già. Perché?