STEFANO SACRIPANTI

(detto "Pino")

Sacripanti tra i trofei Virtus il giorno della presentazione (foto tratta da www.virtus.it)

 

nato a: Cantù (CO)

il: 15/05/1970

Stagioni in Virtus: 2018/19

DANIELE CAVICCHI

 (foto tratta da www.virtus.it)

Nato a: Bologna

Il: 17/06/1980

Stagioni alla Virtus (come viceallenatore): 2005/06 - 2006/07 - 2007/08 - 2011/12 - 2012/13 - 2013/14 - 2014/15 - 2015/16 - 2016/17

biografia su wikipedia

palmares individuale in Virtus: 1 Champions League

VIRTUS, PERCHÈ SACRIPANTI

di Walter Fuochi - repubblica.it - 13/06/2018

 

Sceneggiati i mutevoli intrecci da una bella mano, tutto si svolge in un solo giorno. Un allenatore annunciato, uno presentato (e poco lontano, fra i prati di Casteldebole, pure un altro sceso a insediarsi nel regno). Vacanti fino a ieri, le panchine di Virtus e Fortitudo vengono in poche ore occupate. Antimo Martino entra in punta di piedi laddove due sulfurei estremisti avevano fino a poco prima riempito la scena. Boniciolli con fioche speranze iberiche, Pozzecco con la dolce Formentera all’orizzonte, dato che Torino è toccata al quasi 80enne Larry Brown, restano per ora a piedi. Ne sentiremo riparlare.

Il botto però lo fa la Virtus. Accelera le operazioni e ingaggia Sacripanti. A sorpresa, di sorpresa. Usando metafore immobiliari, dopo aver trattato per settimane un attico vista mare, rogita alla fine l’appartamento al terzo piano: forse il migliore disponibile, col timore che andasse via pure quello, eppure non si farà peccato a pensare che la piazza s’era fatta la bocca a nomi più seducenti. A sbloccare il decisionismo di Alessandro Dalla Salda è una pressione che giorno dopo giorno si intensifica, più dentro casa, fra le note e variegate proprietà, che fuori.

L’ad punta sul veterano già seguito in passato per Reggio e chiude i giochi prima che la candidatura Djordjevic, sostenuta da influenti sponsor, diventi scomoda, per via del non gradito part time, ancorchè tutt’altro che definita, nei soldi e nei piani. Non riscuote l’unanimità dentro il club, ma da neo-premier non può neppure accettare che il primo atto di governo sia una vidimazione di indirizzi altrui. Sceglie Pino e lo sceglie lui. Convinto che quello abbia testa fina e spalle larghe. Benvenuti a Basket City, mezza città contro per fede, l’altra mezza pronta a dividersi su tutto.

VIRTUS, PRESENTATO STEFANO "PINO" SACRIPANTI

tratto da www.bolognabasket.it - 15/06/2018

 

Il nuovo coach della Virtus, Stefano “Pino” Sacripanti, è stato presentato oggi a stampa e tifosi alla palestra Porelli.
Ecco le parole degli intervenuti alla conferenza.

Giuseppe Sermasi, vicepresidente Virtus – E’ una data importante per la Virtus, si apre un ciclo. Ringrazio Stefano per aver accettato la nostra proposta e di essere entrato in casa Virtus. Questa è la nostra casa.
Dico solo grazie a tutto il CDA che ci ha permesso di fare questa scelta.

Alessandro Dalla Salda, AD Virtus – E’ bello e stimolante partire con tanti tifosi e affetto. Pino Sacripanti ha firmato un contratto di due anni, con uscita a favore del club a fine prima stagione. Avevo detto che avrei voluto un profilo internazionale, non necessariamente straniero. Pino ha personalità, le sue squadre giocano molto bene, e ha allenato in piazze storiche e con tanta pressione. Le sue squadre prima di arrendersi danno sempre il 110%, ogni vittoria contro di lui te la devi sudare fino all’ultimo secondo. E’ vincente, non solo perché ha vinto dei titoli, ma è da 18 anni consecutivi in serie A e con esperienza internazionale. La Virtus tornerà in Europa e serviva un tecnico che sapesse cosa voleva dire abbinare campionato e coppa. Volevo un allenatore full-time, che possa dedicare al club 24 ore su 24, soprattutto nel periodo strategico da oggi a inizio campionato.
Le dimissioni di Albertini? Sono dispiaciuto, l’avevo conosciuto e per quel che mi riguarda il rapporto era ottimo. Per il budget ci ritroveremo col CDA, io ho già impostato le mie analisi e sulla squadra sono convinto che abbiamo una disponibilità molto interessante per il campionato italiano. Non siamo certo il team di Eurolega ma se saremo in grado di coniugare bene scelte tecniche e disponibilità di spese sarà una Virtus molto competitiva.

Pino Sacripanti – Ringrazio tutti del calore con cui sono stato accanto. Ho ricevuto una telefonata a mezzanotte, ci siamo incontrati il giorno dopo e ho accettato subito. Qui è Basket City, si respira pallacanestro. So benissimo il calore e la passione che c’è. Dobbiamo essere all’altezza di questa passione qua, c’è pubblico, passione, società, dobbiamo riportare la squadra all’altezza, e giocare faccia a faccia con tutti senza non aver mai paura di nessuno. Lavorare con Alessandro, di cui ho grandissima stima, è una cosa molto bella.
Giocheremo due competizioni. Il campionato italiano, obiettivo arrivare tra le prime otto e poi giocarcela ai playoff. Poi è tanti anni che faccio una coppa europea, ed è impegnativo, duro ma stimolante, fa crescere una squadra in brevissimo tempo, bisogna avere giocatori pronti. Ci diamo come obiettivo passare il primo turno, credo ci siano tutti i presupposti per fare bene.
Vengo a casa Virtus, in un tempio, qui si respira quest’atmosfera. Ed essere stato assistente di Messina è stato un onore grandissima, so cosa rappresenta per la Virtus.
Quanti giocatori per il doppio impegno? Dieci che possono stare in campo, più 11 e 12 per dei buoni allenamenti. Dieci che possano ruotare tutti sì, poi ci vogliono giocatori che possano stare in campo 20′ e non 30-35′.
Partiamo da tre giocatori sotto contratto, Baldi Rossi e Aradori – che conosco bene – e Pajola che mi pare abbia fisico e attitudine per fare bene ad altissimo livello. Ricominciamo da tre, come Troisi. Conta la fisicità, l’atletismo, una pallacanestro che è sempre più fisica.
Firmare per 10 anni? Io dico che non ho nemmeno guardato l’offerta del club, ho firmato subito. Ma la mia carriera dice che sono sempre stato molti anni, ci si affeziona e c’è senso di appartenenza. Spero di rimanere a lungo.
Partire da miei “pretoriani”? Ne ho avuti in carriera, da Ragland a Leunen, ma la cosa più importante è da fare in estate, mettendo un giocatore accanto all’altro e non sopra l’altro. Cercheremo di fare un mercato che crei una buona chimica. Vedremo, ma la mia prima idea è di mettere insieme giocatori in maniera intelligente, e che siano contenti del ruolo. Il resto è prematuro, è stato tutto così veloce. Da oggi pomeriggio sono qua per lavorare alla Virtus, e non avevo ancora firmato che già mi chiamavano procuratori e offrire giocatori.
In carriera ho avuto centri “pesanti”? Centri bravi, per prima cosa, ho sempre cercato di alternare due giocatori diversi, anche perché per un centro è difficile giocare più di 20′, di solito alterno uno di post basso a uno atletico. Ma non ho preclusioni.
Possibile Pajola in prestito? Non ne abbiamo ancora parlato
La cosa che deve pesare di più nelle scelte? Una buona chimica di squadra, e che i giocatori siano contenti. Quest’anno si tolgono i passaporti, bisogna stare attenti a mettere insieme i giocatori giusti.
Il mio basket? Essenziale il più possibile, sperando di usare al meglio le caratteristiche dei giocatori. E spumeggiante, correre, far divertire il pubblico. Anche perché a Bologna c’è un grande clima, un grande pubblico, speriamo che il pubblico ci aiuti.
La strategia del mercato? Dobbiamo confrontarci, ma vorrei mettere giocatori chiave, che possano anche sopportare la pressione di basket city. Ci vuole un po’ di esperienza, mixata a gioventù e atletismo. Io nel corso dell’anno mi segno i giocatori che mi piacciono, inizierò da quelli.
Il vice? Non lo so, è molto prematuro. Servirà uno staff che segua questa filosofia e ci dedichi del tempo. Fare coppa e campionato richiede moltissime energie.

Poi, altre parole di Sacripanti alla radio.

E’ stata una cosa fulminea, chiamato alle 11.40 di sera e il giorno dopo abbiamo chiuso. Ho detto al mio procuratore che era la mia prima scelta e si doveva fare subito. Vengo da tre anni molto belli ad Avellino, ma le avventure finiscono, e c’è grande orgoglio per allenare la Virtus.
Obiettivo? Arrivare a competere con le grandi, a Bologna c’è una pressione incredibile, si respira pallacanestro. Con un pubblico e una società così dovremo essere all’altezza. Il doppio impegno non è facile però dobbiamo riuscire ad allestire una squadra di una certa forza. Una base ce l’abbiamo, poi vediamo se sarà confermata o no. Il primo step è sondare il mercato per trovare qualche giocatore solido.
Messaggio ai tifosi? Daremo tutto e lavoreremo 24 ore al giorno. Quest’estate ho lavorato con Messina e Consolini ed è stata davvero una grande fortuna.

 

SACRIPANTI: "L'AFFETTO DELLA GENTE MI HA EMOZIONATO. SIAMO PRONTI A DARE IL MASSIMO"

tratto da www.virtus.it - 20/08/2018

 

Nel giorno in cui Virtus Segafredo prende la strada di Sestola, per iniziare il training camp che apre di fatto la stagione 2018-2019, tocca a Stefano “Pino” Sacripanti parlare di tutto, del gruppo che è pronto a partire e di ciò che lo aspetta lungo il cammino di questa stagione. E’ il primo incontro con i media, da quando è a Bologna, e il timoniere bianconero srotola il suo pensiero a 360 gradi, tra le mura della palestra Porelli.

“E’ bello, nel nostro mestiere, vivere di emozioni. Ieri pomeriggio i tifosi ci hanno accolto con un calore impressionante. Questo ci ha trasmesso fiducia. Ci siamo sentiti subito tutti a casa, proprio a Casa Virtus, e questa idea di familiarità è bellissima. Sento tanta voglia di basket, è nell’aria, quando giro per la città mi ferma tanta gente, anche dell’altra sponda, in modo simpatico, e da queste cose si capisce perché questa sia davvero Basket City. Devo ringraziare i tifosi per la manifestazione di affetto di ieri, mi ha colpito la loro vicinanza, come le parole del presidente Bucci, che li ha invitati ad essere vicini alla squadra in qualunque situazione. Noi siamo pronti ad affrontare la responsabilità di essere la Virtus

“Partiamo con una squadra nuova, che affronterà il doppio impegno in campionato e in Europa. Ci attendono sette settimane in cui dovremo fare molte cose: lavorare su attacco, difesa, sulle gerarchie all’interno del gruppo. Credo ci siano sei-otto squadre che puntano a traguardi importanti, e noi faremo di tutto per essere tra quelle”

“Partivamo da tre punti fermi, nella costruzione della squadra: la voglia ma anche l’inesperienza di Pajola, a cui abbiamo affiancato Taylor; il talento offensivo di Aradori, cui accosteremo l’atletismo di Martin; la tecnica di Baldi Rossi, completato dall’atletismo di M’Baye. Abbiamo scelto un lungo di movimento ed uno più statico, abbiamo aggiunto una guardia che può essere una importante prima punta, e l’esperienza anche difensiva di Cournooh. Non decidiamo ora chi partirà titolare e chi in panchina, in questo senso c’è massima apertura e nessun pregiudizio. Il lavoro in palestra ci darà indicazioni”.

“Il capitano di questo gruppo? Lo decideremo a ridosso dell’inizio del campionato, quando avremo conosciuto meglio le caratteristiche dei singoli e della squadra. Dovrà avere grande personalità e avrà responsabilità importanti”.

“La Basketball Champions League? Intanto, ci aiuta il fatto di non avere trasferte pazzesche. La logistica, i tempi del riposo, li analizzeremo di settimana in settimana. Quando ci si batte sia in campionato che nelle coppe europee, bisogna anche saper navigare un po’ a vista. La Coppa ha un grande pregio, ti smaschera subito. Magari passi meno tempo in palestra, ma in campo vedi subito quali difetti ci sono, e affronti i problemi più velocemente”.

 

Sacripanti applaude la sua squadra nel Memorial Porelli, vinto contro la Fortitudo (foto tratta da www.virtus.it)

SACRIPANTI COMMENTA IL NATALE BIANCONERO

tratto da bolognabasket.it - 25/12/2018

 

Voglio dire due cose che mi hanno reso particolarmente contento. La prima è la vittoria e lo dico soprattutto per questo gruppo che penso abbia raccolto meno in partita di quello che ha seminato in allenamento. I ragazzi non si sono mai lamentati anche nelle situazioni difficili, con le rotazioni corte. Penso sia un gruppo molto compatto e questo risultato porterà qualcosa di positivo. Voglio poi fare i complimenti, senza entrare nel merito della questione, a chi ha organizzato un evento come questo in un palazzo pieno con 7000 e più persone. Faccio i complimenti alla Virtus Bologna e Alessandro Dalla Salda che era convinto che ci sarebbe stata questa risposta. I nostri tifosi ci hanno sospinto in ogni parte del palazzo ed è stato qualcosa di stupendo. Dopo Brindisi siamo venuti qui un’oretta per allenarci con grande serietà, poi ho portato la squadra di sopra a vedere quella meraviglia che é il museo Virtus ed è stata una grande emozione che mi ha suscitato grande senso di responsabilità. I giocatori hanno visto la storia e cosa vuol dire vincere scudetti ed Eurolega. Non si vive di solo pane ma anche di emozioni e per questo sono contento perché i ragazzi hanno capito bene dove si trovavano. E’ stato un Natale veramente molto molto bello e ringrazio tutti per questo.
David penso abbia fatto 28 buoni minuti a parte qualche errore dovuto alla stanchezza. Giocare con 3 lunghi era comunque nel piano partita per controllare i rimbalzi e i giochi sotto canestro, potevo rimettere David prima forse ma credevo in quello che stavo facendo. Oggi Baldi Rossi ha preso 7 rimbalzi e con lui così volevo prolungare lo stare in cambio con M’baye. Volevo attaccarli in pick&roll o attaccarli in post basso. Il recupero di Martin sta andando abbastanza bene sia con gli allenatori e con me che con il preparatore atletico. Andiamo avanti.
Pietro sarà monitorato giorno dopo giorno ma nella mia testa entrambi non giocheranno a Trento, poi vedremo. Martin non ha fatto lavoro con la squadra e domani sarà l’unico che lavorerà. Credo che da dopo Trento se tutto va come deve potrà fare qualcosa con gli altri. Non voglio anticipare i tempi. Se rientra con Brescia avrà saltato 17 partite, non penso sarà una a fare la differenza perchè l’importante è il suo pieno recupero.
Oggi dopo la partita ho parlato con Cappelletti. E’ bravissimo, non ha paura di nulla. Ma deve capire che il suo ruolo è anche quello di spendere falli, gli ultimi due minuti di secondo quarto doveva spendere lui due falli sul playmaker avversario. Ha fatto comunque bene considerando la partita, deve fare il salto di categoria rispetto al suo ruolo in questa squadra. Sulla difesa posso dire che ci sono alcuni momenti in cui siamo un po’ troppo superficiali, ad esempio nello spendere i falli. Reggio penso stia cambiando,non era la squadra da fondo classifica e penso che se non si fanno prendere dallo sconforto faranno bene. Sono andato a vedere Trieste e sapevo come possono rientrare in partita se non si lasciano abbattere.

IL SALUTO DI PINO

di Pino Sacripanti - 12/03/2019

 

Ci tengo a ringraziare tutta Bologna che mi ha fatto sempre sentire parte di loro. Il rapporto con la curva, con la gente – pur non essendo mai andato a prendere un caffè o una pizza con nessuno di loro – alle due partite natalizie, al calore che hanno dato l’ultima partita con Venezia e al saluto che mi hanno fatto. Al di là di internet e dei forum quando entravi al palazzo erano solo un grande aiuto e un grande calore.
La società ha fatto una scelta, chiaramente la rispetto. Penso di essere stato in linea con quello che mi avevano chiesto a inizio anno. Abbiamo fatto molto bene in coppa, arrivando primi nel girone e vincendo 11 partite su 14, pareggiando a Le Mans e quindi avendo la partita da poter fare qui. Abbiamo fatto secondo me una bellissima Coppa Italia, con una partita bellissima contro Milano. Gli obiettivi di inizio anno, passare il turno in coppa, entrare in coppa Italia ed entrare ai playoff mi pare che fossero tutti perseguiti. Mi rendo conto anche che la società si aspettava qualche punto in più in campionato, me l’aspettavo anch’io, anche se nella prima parte del girone di ritorno abbiamo affrontato le più forti e ora arriva la discesa. C’è grande dispiacere, mi dispiace tantissimo. In vent’anni è la prima volta che mi succede. Però zero recriminazioni, anzi ringrazio di avere avuto l’opportunità di allenare nella città del basket e una società come la Virtus, a cui faccio un grandissimo in bocca al lupo, e spero possa andare avanti fino in fondo. I ragazzi sono stati bravi e partecipi fino alla fine.
Saluto tutto il pubblico e chi mi è stato vicino con grande affetto.
Mi dispiace per il mio assistente Giulio Griccioli che si era rimesso in discussione facendo l’assistente dopo tanti anni e deve pagare anche lui, e per il mio preparatore atletico Carlo Voltolini. Mi sento un po’ responsabile nei loro confronti.
Credo di aver dato quel che potevo dare. Potevo far meglio? Probabilmente sì, ma potevo fare anche peggio. Ma ripeto, nessuna polemica, nessuna recriminazione e un grande abbraccio a tutti con grande affetto. Le Vu Nere hanno un pubblico grandissimo, e credo che anche la società arriverà prima o poi ai risultati che si prefigge.

Credo che questo gruppo abbia dimostrato delle qualità di alto livello, il problema è che non l’ha fatto con continuità. La stessa partita con Venezia, che immagino sia stato il motivo scatenante, penso sia stata un’ottima gara a livello qualitativo, poi abbiamo sbagliato dei liberi e dei tiri aperti alla fine. Qualitativamente credo sia stata fatta una buona pallacanestro, anche se con alti e bassi all’interno della stessa gara che non ci hanno permesso di essere così feroci. La partita con Venezia, quella con Milano, la grande cavalcata di coppa un pochino troppo sottovalutata. Un difetto, e me ne assumo la responsabilità, è il non avere avuto la cattiveria e la ferocia mentale per dire “siamo a +20, vinciamo di 30”, solo in qualche occasione. Ma qualitativamente siamo cresciuti tanto da inizio anno, sia a livello offensivo, sia a livello difensivo.