1958-59

di Ezio Liporesi per Virtuspedia

 

IL MIO ARRIVO IN VIRTUS

di Marco "Pelo" Testoni

 

Io, dopo un provino nel campo all'aperto del dopolavoro ferrovieri fattomi dal grande Gigi Rapini, fui tesserato dalla Virtus Oransoda come pivot in coppia con Beppe Nannucci (molto più bravo di me).
Mentre ricordo che quell'anno venne a giocare con noi, dal Budrio, Ettore Zuccheri. Nella sua prima partita nella palestrina di via San Felice in pochissimi minuti riuscì a farsi fischiare 5 falli ed un tecnico per le sue lunghissime braccia e gambe e per la voglia di fare.

QUANDO M'INFORTUNAI, LUCIO DALLA VENIVA A TROVARMI TUTTI I GIORNI

di Sandro Muciarelli - 16/11/2018

 

Arrivai in Virtus nel 1958 e Lamberti mi mise subito negli allievi, anche se avevo solo 13 anni. L'anno dopo m'infortunai, rottura di anca e femore, m'ingessarono, e Lucio Dalla veniva a trovarmi tutti i giorni con uno strumento nuovo e mi portava il gelato. Poi andavo le gare dei miei compagni e Lamberti mi faceva fretta per togliere il gesso e tornare a giocare. Ero capitano nel 1963 quando arrivammo terzi alle finali nazionali, l'allenatore era Ferriani, una persona di grande umanità; mi facevano spesso capitano (Ciamaroni ancora oggi quando mi vede mi chiama capitano), forse perché ero in Virtus da tempo. L'ultimo anno fu il 1963/64, con la Virtus B disputammo la serie B. Quando giocavo mi chiamavo Mucciarelli, poi quando smisi vennero fuori dei documenti e l'anagrafe mi chiese di togliere una c, così ora sono Muciarelli.

I RICORDI DI FRANCO LANFRANCHI

di Franco Lanfranchi - 18/11/2018

 

Cominciai nel 1958, giocavo playmaker e in squadra con me c'era Guandalini, dotato di un efficace tiro ad uncino ed appassionato di basket americano. L'allenatore era Lamberti, che inizialmente abitava in San Felice come me, poi si trasferì nei pressi del Tribunale e ci invitava a cena a casa sua per potere fare una riunione di squadra. Poi andai a Macerata e in una trasferta a Bologna incontrammo la Fortitudo allo Sferisterio e il playmaker che mi trovai ad affrontare era proprio Lamberti. Tornai a Bologna nel 1966 e cominciai ad allenare: feci il secondo di Augusto "Gianni" Giomo nella squadra allievi che vinse il titolo. Poi Gianni non volle più fare il capo allenatore delle giovanili, perché voleva dedicarsi pienamente agli ultimi anni da giocatore e così mi trovai ad allenare la juniores. Giomo era molto bravo e anche generoso di consigli per chi si avviava alla carriera di allenatore, fu lui a passarmi la passione per la zona press. A proposito di allenatori mi ricordo un consiglio che mi diede Tracuzzi, che non fu mai mio allenatore ma che era in Virtus quando arrivai. Mi disse che dovevo farmi dare del tu dai giocatori, perché se un giorno ti dicono "Sei un cretino" si può intendere come uno scherzo, ma se ti dicono "Lei è un cretino"...no. Tutti questi insegnamenti mi sono poi stati utili nella mia carriera di allenatore.

I RICORDI DI ALFREDO TARANTINI

di Alfredo Tarantini - 04/01/2021
 
Ho fatto due anni negli allievi e due negli Juniores. Ci allenavamo alla chiesa dell'Abbadia, un luogo non molto confortevole. Quello che ha fatto più strada è stato Ettore Zuccheri, ma ricordo come fosse difficile marcare Glauco Zucchini, perché era mancino. Molto bravo era anche Fiero Gandolfi. Come allenatori ricordo negli allievi Palmieri, poi negli juniores Corsolini. Siccome sapevo l'inglese, quando ci fu il torneo per olimpico a Bologna feci l'accompagnatore di Inghilterra, alloggiata al Jolly, Thailandia (al Tre Vecchi) e Sudan. Accompagnai anche Inghilterra, Tailandia e Australia al torneo di Roseto degli Abruzzi.

ORANSODA VIRTUS - GORIZIANA 56-45

Campionato Juniores

Stadio - 03/05/1959

 

Oransoda-Virtus Bologna: Fiorini (4), Guandalini (20), Mandelli, Samoggia (12), Cremonini (7), Nannucci (13), Romagnoli, Benefenati, Lanfranchi, Testoni.

Goriziana: Rossi (12), Turra (4), Travan (2), Blasizza (15), Bancon (11), Niesutta (1), Cella, Prencis, Krainer, Tonasi.

Arbitro: Marchesi di Pavia.

Sconfitti per un punto nell'incontro di andata, i bolognesi di Lamberti non si sono lasciati sfuggire l'occasione, giocando sul terreno di casa, per qualificarsi per la finale nazionale che la prossima settimana verrà disputata a Padova. La partita non ha offerto particolari motivi tecnici interessanti; è stata invece molto combattuta, tesa fino al termine ché i goriziani mai sono apparsi rassegnati alla sconfitta. Sotto il profilo agonistico una contesa dunque attraente: l'importanza della posta, è evidente, ha impedito che il bel gioco, quale le due formazioni erano in grado di svolgere, potesse risultare il vero protagonista. Nel complesso, tuttavia, qualche individualità ha trovato modo di porsi in evidenza  e va ancora rilevato che la Goriziana si è fatta ammirare. Nelle file bolognesi non tutti sul rendimento delle loro effettive possibilità: in particolare Mandelli, Romagnoli e Fiorini. Forse effetto di una precaria condizione fisica. L'arbitro Marchesi ha avuto il suo da fare a condurre l'incontro, che ha ben diretto, per l'animosità dei contendenti. Primo tempo: 24 a 21 in favore dei goriziani. Nel particolare può intuirsi la fisionomia della partita.