STAGIONE 1958/59
F. Johnson, Giovanelli, Lombardi, Calebotta, Alesini, Gambini
Gardini, Testoni, Pellanera, Porcelli, Lucev, Canna
Oransoda Bologna
Serie A: 2a classificata su 12 squadre (18-22)
FORMAZIONE |
Germano Gambini (cap.) |
Mario Alesini |
Antonio Calebotta |
Achille Canna |
Enrico Giovanelli |
Fletcher Johnson |
Gianfranco Lombardi |
Silvio Lucev |
Corrado Pellanera |
Nicola Porcelli |
Emidio Testoni |
Solo amichevoli: Umberto Borghi, Alberto Cremonini, Fiero Gandolfi, Gianni Fiorini, Raniero Lebboroni, Gianfranco Mandelli, Giuseppe Nannucci, Sandro Samoggia, Vittorio Tracuzzi, Mario Viscardi, Piero Angelini (in prestito dal Gira Bologna), Alfredo Barlucchi (anche in prestito dalla Mens Sana Siena), Maurizio Fontana (in prestito dall'Ex Alunni Liceo Massimo Roma), Guido Carlo Gatti (in prestito dal Gira Bologna), Angelo Masocco (in prestito dalla Levissima Cantù), Franco Gironi |
Allenatore: Vittorio Tracuzzi |
Partite della stagione
Statistiche individuali della stagione
Giovanili
Tratto da "Virtus - cinquant'anni di basket" di Tullio Lauro
Ci avviciniamo agli anni '60, ma lo scudetto, per la Virtus, è sempre lontano, Milano comanda ancora con il Simmenthal che, assieme agli ormai mitici Pagani, Riminucci, Pieri e Gamba, ma senza più Romanutti, presenta anche due giovani prelevati da altre formazioni: Bertini e Cescutti. Nonostante ciò la Virtus di Lombardi è seconda, staccata di un solo punto in classifica, con 3 sconfitte contro 4 (e per chi fa i conti ricordiamo che in quegli anni si davano 2 punti per la vittoria e 1, non sappiamo con che logica, per la sconfitta). I punti segnati dalla Virtus saranno alla fine 1621 (73,6 di media) e quelli subiti 1292 (58,7 di media). Nella classifica marcatori l'americano Johnson al secondo anno in maglia Virtus, è al 6° posto con 353 punti (16 di media).
In quell'anno erano tre le formazioni bolognesi nel massimo campionato: la Virtus Minganti seconda, il Motomorini quarto e il Gira Santipasta sesto. Uno dei tanti record del basket bolognese.
F. Johnson, Giovanelli, Lombardi, Zambonelli (Dir.), Calebotta, Alesini, Gambini
Gardini, Testoni, Porcelli, Pellanera, Lucev, Canna
Tratto da "100MILA CANESTRI - Storia statistica della Virtus Pallacanestro" di Renato Lemmi Gigli
La Virtus diventa Oransoda col quintetto riconfermato e due primi cambi come Porcelli e un diciassettene Lombardi. Al Palazzo vince ancora il Simmenthal rimontando 14 punti negli ultimi 6 minuti, però nel ritorno la Virtus con 23 punti di Lombardi si riabilita a Milano. Sarebbe quindi spareggio sicuro se all'ultima giornata i bianconeri non perdessero incredibilmente a Pesaro. Campionato buttato. Un quintetto Virtus (Alesini, Calebotta, Canna, Lombardi, Lucev) all'Europeo di Istambul.
ORANSODA - VIRTUS QUESTO IL NUOVO ABBINAMENTO
Approvato nell'assemblea dei soci bianconeri. Lello Zambonelli riconfermato alla presidenza. L'industria milanese si è assunta l'onere finanziario per l'intero prossimo triennio. Immutati i colori sociali
Stadio - 26/05/1958
Assemblea non proprio all'acqua di rose quella dei Soci della Sezione pallacanestro della Virtus Minganti. E non certo per l'annuncio ufficiale del nuovo abbinamento quanto invece sul piano puramente elettorale (tanto per restare nel clima delle votazioni nazionali). Si deve però dire che tutto si è concluso in bene e le diatribe - in qualcuna è apparso evidente il "fatto personale" -, alla resa dei conti, vanno considerate positive tutte denunciando la simpatia e l'affetto che circonda ed accompagna il sodalizio bianconero di piazza S. Martino.
La Virtus basket, dunque, da oggi ha cambiato denominazione; si chiama ORANSODA - VIRTUS e tale si chiamerà per il prossimo triennio tale essendo l'impegno assunto dai nuovi finanziatori. Questa la nuova denominazione che noi avevamo anticipato alla vigilia dell'assemblea. Non diversamente poteva risultare la soluzione del problema una volta venuto a cessare l'abbinamento con la Minganti. I Soci per la signora Gilberta Minganti, portavoce Ludergnani, hanno avuto espressioni di riconoscenza per il suo deciso e decisivo intervento in favore del sodalizio; una gestione che si riassume in due scudetti e due secondi posti. Va però posto in evidenza che lo spirito non è stato diverso nei confronti della nuova industria che viene a vestirsi dei colori bianconeri. L'esito delle votazioni che hanno confermato i vecchi dirigenti hanno altresì porto un significativo benvenuto ai nuovi capeggiati dal comm. Ettore Casella, titolare della SAGA, produttrice, tra le altre bevande, anche dell'Oransoda.
L'assemblea, come detto, non è filata proprio del tutto liscia; l'opposizione si è fatta avanti e si è fatta sentire. Qualche buona ragione l'ha posta sul tavolo della discussione, ma in linea generale non ci è parsa proprio appropriata. A nostro parere alcuni rilievi non meritavano di essere posti; molto più saggio sarebbe stato parlare di problemi tecnici o quasi, di argomenti cioè legati alla squadra maggiore e alla sezione per quanto concerne il suo vivaio. Ad ogni modo, ripetendoci, le critiche, anche quelle violente, vanno viste solo in funzione della passione che appunto stimola i sostenitori virtussini. risultanze pertanto positive e lavori finiti felicemente in porto anche per merito del comm. Aurelio Brini, pacato ma fermo presidente dell'Assemblea.
I lavori hanno registrato il loro intoppo polemico alla "voce" modifiche allo statuto e più precisamente per quanto concerne la composizione del Consiglio elevato al numero di tredici membri. A nostro avviso soltanto un perditempo ed un cavillo inutile. La morale è chela situazione non si è per nulla modificata ed il responso delle urne ha portato alla ribalta anche il dottor Giorgio Neri, l'attuale delegato provinciale del CONI, e mantenuto in seno all'organico dirigenziale il bravo Medini, dopo che alla presidenza era stato confermato a stragrande maggioranza il rag. Lello Zambonelli. Questo pertanto il risultato delle elezioni del nuovo Consiglio dell'Oransoda-Virtus:
Rag. Lello Zambonelli, presidente. Consiglieri: comm. Ettore Casella, Attilio e Alberto Mascetti, Carlo Negroni, Giorgio Neri, Eugenio Ramponi, Mario Manzini, Beppe Calori, Riccardo Rocchi, Mario Medini e dr. Foscolo Aggio. Sindaci revisori: rag. Ivo Monari e Maggiorino Maestrani.
Il nuovo Consiglio terrà la sua prima riunione giovedì prossimo e nell'occasione sarà preceduto alla distribuzione delle cariche sociali. Nella circostanza certamente si avrà la conferma di Vittorio Tracuzzi ad allenatore e la nomina ufficiale del medico sociale e del consulente legale. Il primo atto del terzo ciclo della vita del sodalizio bianconero interessante la pallacanestro è stato compiuto; tutto si è risolto per il meglio della Società ed ora non resta che attendere di conoscere il programma di lavoro, un programma che non potràessere inferiore a quelli tradizionali e già realizzati con piena soddisfazione dalla Virtus.
La formazione che ha vinto il torneo di Roseto, escluso Johnson che non poteva giocare
F. Gandolfi, Borghi, Gambini, F. Johnson, Alesini, Giovanelli
Pellanera, Calebotta, Mandelli, Porcelli, Lucev
VITTORIO TRACUZZI CONFERMATO ALLENATORE
La prima riunione del Consiglio Direttivo dell'Oransoda-Virtus. Il comm Casella e il rag. Mascetti eletti vicepresidenti
Stadio - 31/05/1958
Il Consiglio Direttivo dell'Oransoda-Virtus, eletto nell'assemblea generale dei soci il 24 u.s., ha tenuto nella giornata di giovedì 29 corrente mese la sua prima riunione sotto la presidenza del rag. Lello Zambonelli, nominando alla duplice vicepresidenza i signori Caselli comm. Ettore e Mascetti rag. Attilio. Ha riconfermato piena fiducia all'opera dell'allenatore signor Vittorio Tracuzzi, preposto alla conduzione tecnica della squadra.
Agosto 1958: la Virtus vince il Torneo di Roseto degli Abruzzi e Calebotta viene premiato
ONOREVOLE SCONFITTA DEI LIVORNESI CONTRO LA VIRTUS A BOLOGNA: 71-41
Rocchi, F. Johnson, Lombardi, Giovanelli, Calebotta, Alesini, Gambini, Zambonelli
Gardini, Porcelli, E. Testoni, Tracuzzi, Pellanera, Lucev, Canna.
GIRA - VIRTUS DI 63 ANNI FA FU IL DERBY DI ALESINI
Campionato 1958/59, decima giornata, 14 dicembre 1958. Si gioca il derby Gira - Virtus al Palasport. Sono tanti i derby in quella stagione, perché nella massima serie oltre a Virtus e Gira c'è anche la Motomorini. Le Vu nere termineranno seconde con una sola vittoria in meno del Simmenthal Milano, la Motomorini quarta dietro a Varese, il Gira sesto dietro a Cantù. Quella stracittadina del 14 dicembre, in casa Gira, fu il derby di Mario Alesini, che mise a segno 34 punti. Alesini, nel campionato precedente, il 13 aprile contro la Stella Azzurra Roma (98 a 66), ne aveva messi a segno 42, ma chiaramente tutto un altro peso ebbero quelli segnati nella sentita partita tra virtussini e girini.La squadra di Tracuzzi prevalse 85 a 64, grazie anche ai 17 punti di Calebotta, ai 14 di Fletcher Johnson, ai 7 di Canna (per un totale di 58 punti del trio Galliera Alesini-Calebotta-Canna), ai 6 di Porcelli, ai 3 di Lombardi e ai 2 di Lucev e Gambini. Completavano la formazione Pellanera e Testoni.
GRAN VITTORIA A MILANO MA SI ROVINA TUTTO A PESARO
di Ezio Liporesi - 1000cuorirossoblu - 08/03/2022
1958/59, uno dei nove massimi campionati con tre squadre bolognesi, terminate seconda, la Virtus, quarto il Motomorini, sesto il Gira. Uno dei campionati che lasciarono più l'amaro in bocca per le Vu nere, perché si ebbe la netta sensazione di poterlo vincere. La Virtus terminò con 4 sconfitte in 22 gare, una partita persa in più dell'Olimpia Milano. Ognuna delle quattro sconfitte, però, fu fonte di recriminazioni. Alla sesta giornata la Virtus, vincendo il derby con il Motomorini collezionava il sesto successo consecutivo e si apprestava a ricevere Milano. Dominio bianconero, poi Tracuzzi sul +14 toglie il quintetto, i milanesi recuperano impattano e vincono al supplementare. Ancora sotto choc la Virtus perde la settimana dopo a Varese. Poi riprendono le vittorie, alcune molto larghe, altre di misura, come quella di Cantù, 68-70. La Virtus si presenta al derby di ritorno con il Motomorini con una storia di 7 vinti e nessuno perso, ma in quello che sarà l'ultimo della storia tra le due squadre arriva la prima vittoria della formazione del Comm. Morini contro la Virtus. Milano si avvantaggia in classifica, ma nella giornata successiva, l'8 marzo 1959 c'è lo scontro diretto contro i bianconeri di Bologna. La Virtus vince 66-73 e riaggancia i rivali. Si andrebbe filati allo spareggio se i bolognesi non perdessero all'ultima giornata a Pesaro.
L'ORANSODA-VIRTUS A ROSETO VITTORIOSA SUL SIMMENTHAL
Nel primo round stagionale tra le due "grandi" del basket
di Roberto Tranquillo Fabbri - Stadio - 13/08/1958
Roseto degli Abruzzi, 12 agosto - L'Oransoda-Virtus ha vinto ieri sera, imponendosi al termine di un'avvincente contesa sul Simmenthal, la tredicesima edizione del Trofeo "Lido delle Rose", il tradizionale torneo nazionale di basket al quale gli organizzatori rosetani quest'anno sono riusciti ad avere contemporaneamente i campioni ed i loro irriducibili avversari bolognesi. Gremita l'arena "4 Palme", ieri sera, in occasione del turno conclusivo. Presenti le maggiori autorità civili e militari della regione ed alcuni parlamentari. Gran tifo sugli spalti da quando è stata di scena la squadra locale e dopo le due "grandi" del basket italiano. Parliamo subito dell'incontro principale, di quello tra Simmenthal e Oransoda-Virtus, che costituiva la finale del torneo. Lo abbiamo detto in apertura: ha vinto la squadra do Tracuzzi; un successo regolare e nitido, accortamente costruito con un gioco studiato, a volte fin troppo meticoloso, ma sostenuto dalla volontà di sfatare il mito che vorrebbe la compagine bolognese sempre battuta dai campioni d'Italia. Sapete che le due squadre si affrontavano in una formazione tutta "nazionale" mancando nell'una e nell'altra squadra gli stranieri Bon Salle e Johnson. E proprio questo rappresentava il motivo di maggiore interesse esposto dal confronto fuori stagione tra le due note formazioni.
...
Ha vinto l' Oransoda-Virtus, che ha così iscritto il suo nome nell'albo d'oro del torneo rosetano, mentre il Simmenthal - vittorioso lo scorso anno, questa volta ha dovuto cedere il passo ai classici avversari terminando però con tutti gli onori al loro fianco. L'Ignis Varese si è classificata al terzo posto superando la simpatica formazione locale. Ultima la Lazio. Il tutto, con l'eccezione che appresso esporremo, nel segno delle previsioni. Vale a dire che i valori in campo, anche se al torneo le squadre non si sono potute presentare nella loro formazione e condizione di forma standard, non sono stati falsati.
La curiosità si riversa sul successo virtussino. Non lo avevamo posto in preventivo (anche se abbiamo scritto nei giorni scorsi che all'Oransoda-Virtus non mancava la possibilità di superare i milanesi) perché convinti della superiorità del Simmenthal. E ci sia concesso di mantenere anche oggi tale opinione. Non significa che non meriti considerazione il successo dei petroniani; anzi a nostro avviso tanto ne eleva il valore. Gli è che il Simmenthal impreparato fin che si vuole, non ha tradito l'aspettativa e non ha mancato di ribadire appieno la sua potenza che la presenza del triestino Cescutti ha accresciuto notevolmente. Aggiungasi che proprio ieri sera Rubini si è trovato privo di un uomo, di Bertini; e il pesarese - anche se noi lo poniamo come valore, almeno per il momento, una linea sotto a Cescutti - costituisce sempre una pedina non trascurabile nello schieramento di una squadra.
Per noi, tuttavia, la sconfitta dei campioni d'Italia non può trovare l'attenuante nell'indisponibilità di Bertini. Perché in ogni caso anche l'Oransoda-Virtus aveva il suo guaio costituito dall'infortunio occorso a Lucev che Tracuzzi ha presentato per alcuni minuti in quanto il bravo giocatore dopo il primo salto aveva mostrato subito di non essere nella condizione di giocare. Ad armi pari, dunque, è avvenuto l'incontro: alla fine ha vinto la squadra che pur giocando con lodevole spirito agonistico ha saputo prevalere per freddezza. Pensate infatti che il Simmenthal per tre volte ha raggiunto e superato l'Oransoda-Virtus che pure si era portata in vantaggio di una decina di punti. Ogni volta i campioni d'Italia avevano realizzato il loro exploit - che poteva essere preludio dell'affermazione preventivata - con quella caratteristica grinta e il generoso prodigarsi in altre occasioni forieri di successo.
Ma questa volta il Simmenthal ha avuto la sfortuna di trovarsi di fronte una Oransoda-Virtus che giocava conscia di poter perdere così come alla stessa maniera poteva vincere. Ma quel che conta è lo spirito con il quale i bolognesi si sono battuti mostrando di possedere, finalmente, spina dorsale oltreché gioco e valore. Dobbiamo guardare all' Oransoda-Virtus negli episodi della sua rimonta più che nelle prodezze dei singoli o negli sviluppi del gioco attuato. In altre parole ci è sembrato, ed a questo senza dubbio Tracuzzi tendeva, che i virtussini abbiano dato dimostrazione di non essere bravi e forti solo quali eterni secondi; bensì di esserlo alla pari e sullo stesso piano dei campioni d'Italia. Ripetiamo che il risultato non può fare testo in assoluto; ma sarebbe voler essere ciechi se non vi vedessimo i sicuri sviluppi di una futura attraente situazione agonistica in campionato.
Restiamo, per ora, nel binario tracciato dalla partita. Vi confermiamo che è stata veramente bella e che non è mancata nemmeno sul piano tecnico dopo aver brillato su quello agonistico. Hanno fatto cose egregie i campioni sconfitti, alcune triangolazioni in contropiede sono state condotte e concluse proprio nel segno della classe. Ha brillato di vivida luce Cescutti, tra i meno noti l'atleta che maggiormente è emerso; ed ha giocato ancora molto bene Sardagna. Poco si è notato Volpato, superato nettamente da Calebotta e in scarsa luce anche Riminucci ottimamente neutralizzato da Porcelli e Pellanera; attivi Pieri e Pagani ma su un piano di rendimento che non ha potuto raggiungere vette elevate per il meglio compiuto dall'avversario. Qui infatti tutti hanno risposto al compito loro assegnato ed il quintetto Gambini, Pellanera, Porcelli, Calebotta, Alesini (che ha sostenuto la fatica del confronto) merita di essere citato senza specifica graduatoria. L'intelligenza che ha caratterizzato il loro gioco è stata notevole e la si può riscontrare nell'uscita per i regolamentari cinque falli di Riminucci, Volpato, Sardagna e Cescutti.
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Oransoda-Virtus - Ignis 79-55
Oransoda-Virtus Bologna: Gambini (15), Lucev (5), Pellanera (7), Calebotta (24), Alesini (16), Porcelli (12), Borghi, Giovanelli, Gandolfi, Mandelli. (All. Tracuzzi).
Ignis Varese: Nesti (2), Zorzi (23), Toth (15), Padovan (7), Magistrini (2), Stefanini (1), Marelli, Bandini (5), Vaccaro. (All. Garbosi).
Arbitri: Follati (Livorno) e Fedeli (Milano).
Note: al 17' del primo tempo, in seguito a fortuito incidente, Lucev era costretto ad abbandonare il campo per non più rientrarvi per stiramento della gamba destra. Al 3' della ripresa, per un colpo ricevuto da Stefanini, Porcelli finiva a terra per cui gli arbitri sospendevano la partita per il tempo regolamentare. Primo tempo: 34 a 31 in favore dell'Ignis. L'Oransoda-Virtus ha beneficiato di 34 tiri liberi realizzandone 23; l'Ignis su 29 ne ha posti a segno 19. Per raggiunto limite di falli personali sono usciti, entrambi nella ripresa, Borghi e Nesti.
Oransoda-Virtus - Cartegiungo 86-68
Oransoda-Virtus Bologna: Gambini (8), Borghi (8), Pellanera (6), Calebotta (21), Porcelli (15), Giovanelli (5), Alesini (17), Gandolfi (4), Mandelli (2). (All. Tracuzzi).
Cartegiungo Roseto: Testoni (17), Rocci, Pomilio (9), Angelini (2), Maggetti (29), Marchionetti (9), Bruscia, Bacchetta, Ferrigni (2), Tela. (All. Bruscia).
Arbitri: Bortolami (Padova) e Fedeli (Milano).
Note: l'Oransoda-Virtus ha beneficiato di 30 tiri liberi realizzandone 18; la Cartegiunco su 18 ne ha posti a segno 12. Per raggiunto limite di falli personali è uscito il solo Pomilio nella ripresa. Nessun incidente. Primo tempo: 43 a 25.
Oransoda-Virtus - Lazio 107-73
Oransoda-Virtus Bologna: Gambini (3), Porcelli (28), Pellanera (20), Calebotta (21), Alesini (28), Giovanelli (4), Gandolfi (1), Mandelli (2), Borghi. (All. Tracuzzi).
Lazio: Cannone (2), Di Stefano (18), Coccioni (16), Capitani (2), Bernabei (25), Soppelsa (4), Marzi (4), Donati, Scarpati (2), Olivieri. (All. Perrella).
Arbitri: Reverberi (Reggio Emilia) e Fedeli (Milano).
Note: l'Oransoda-Virtus ha beneficiato di 30 tiri liberi realizzandone 15; la Lazio su 25 ne ha posti a segno 15. Per raggiunto limite di falli personali sono usciti, tutti nella ripresa, Cannone, Bernabei, Marzi. Primo tempo: 50 a 34.
Oransoda-Virtus - Simmenthal 74-70
Oransoda-Virtus Bologna: Gambini (11), Pellanera, Porcelli (13), Calebotta (27), Alesini (20), Lucev (3), Borghi, Giovanelli, Gandolfi, Mandelli. (All. Tracuzzi).
Simmenthal Milano: Pagni (5), Pieri (8), Riminucci (11), Volpato (4), Sardagna (22), Cescutti (19), Galletti (1), Zappelli, Omgaro. (All. Rubini).
Arbitri: Follati (Livorno) e Reverberi (Reggio Emilia).
Note: l'Oransoda-Virtus ha beneficiato di 24 tiri liberi realizzandone 14; il Simmenthal su 28 ne ha posti a segno 22. Per raggiunto limite di falli personali sono usciti, tutti nella ripresa, Porcelli, Riminucci, Volpato, Sardagna e Cescutti. Primo tempo: 40 a 33 per la squadra bolognese.