MARCO CERON

Marco Ceron sulla panchina della Porelli

 

nato a: Mirano (VE)

il: 16/06/1992

altezza: 195

ruolo: guardia

numero di maglia: 17

Stagioni alla Virtus: 2021/22

statistiche individuali del sito di Legabasket

biografia su wikipedia

palmares individuale in Virtus: 1 Eurocup



 

MARCO CERON È UN NUOVO GIOCATORE DI VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA

tratto da www.virtus.it - 13/08/2021

 

Virtus Pallacanestro Bologna S.p.A. comunica di aver raggiunto un accordo con Marco Ceron.

Le dichiarazioni di Luca Baraldi, Amministratore Delegato di Virtus Pallacanestro Bologna: “Con l’arrivo di Ceron chiudiamo il mercato di Virtus. Ritengo che Marco possa dare un contributo importante in termini di esperienza e che completi in maniera definitiva il nostro roster. A nome di Virtus Segafredo Bologna diamo il benvenuto a Marco nella famiglia bianconera”.

Guardia di 195cm, Marco Ceron nasce a Mirano il 16 giugno 1992.
Dopo le giovanili a Treviso, Ceron viene ceduto in prestito prima a Recanati e poi a Napoli. Nella stagione 2014/2015 indossa la canotta della Reyer per poi passare successivamente a Pesaro. Con la squadra marchigiana gioca per tre stagioni fino al 2018, diventa capitano e chiude con quasi 6 punti di media in Serie A la sua esperienza in riva all’adriatico. Nelle due stagioni successive indossa la canotta di Brescia e debutta in EuroCup.

Con la Nazionale azzurra è stato un punto fermo delle selezioni giovanili, fino ad arrivare a vincere la medaglia d’argento agli Europei under 20 nel 2011.

Virtus Segafredo Bologna dà il benvenuto ufficiale a Marco Ceron nella grande famiglia bianconera.


 

LA VIRTUS HA FATTO TREDICI

di Ezio Liporesi - Cronache Bolognesi - 20/08/2021

 

Un nuovo arrivo in casa Virtus. Si tratta di Marco Ceron, guardia classe 1992. Marco fece tutta la trafila delle nazionali giovanili, ma non ha mai esordito nella nazionale maggiore. Nel 2018, quando militava nella Leonessa Brescia, in uno scontro fortuito con il giocatore di Torino Jaiteh, riportò danni gravi e solo una delicata operazione lo salvò e gli permise anche di proseguire l'attività agonistica. Quest'anno ritroverà alla Segafredo proprio Jaiteh, giunto in bianconero dopo la rescissione del contratto appena rinnovato con Hunter. Ceron è il tredicesimo giocatore della Virtus che così nell'organico ne ha uno un più dei dodici che normalmente vanno a referto. Un gusto equilibrio tra i sette confermati e i sei nuovi arrivi. Intanto in forma strettamente privata martedì si è riunita la nuova Virtus campione d'Italia. Unico assente giustificato Nico Mannion, che si aggregherà alla squadra nei prossimi giorni.

 

 

 

Ceron ha appena segnato i suoi primi tre punti in bianconero il 15 dicembre 2021 contro Patrasso

(foto di Bianca Costantini - 1000cuorirossoblu/basketcity)

LA GIOIA DI CERON

di Andrea Marcheselli - 1000cuorirossoblu/basketcity - 16/12/2021

 

La gioia di Marco Ceron dopo aver segnato la sua prima tripla in Bianconero è stata condivisa dall'intera Virtus Segafredo Arena, che ne ricorda le vicissitudini umane e sportive e ne apprezza lo spirito col quale si è affacciato alla nuova avventura con le Vu Nere: la speranza di tutti è che sia la prima di tante: il giocatore c'è, anche se ha accettato un ruolo di rincalzo non può aver scordato il proprio talento.

CERON 1147 GIORNI DOPO

tratto dalla pagina facebook de La gironatat tipo - 17/01/2022

 

- 25 novembre 2018, Brescia-Torino. Marco Ceron è in campo da sei minuti e ha già segnato 7 punti. In un contatto fortuito con Jaiteh, lungo di Torino, viene colpito da una gomitata alla testa. Cade a terra. Perde per un attimo i sensi e i sanitari lo portano di corsa in ospedale. La diagnosi è pesantissima: frattura profonda 6 centimetri al cranio, con frammenti di osso che rientrano all'interno. Operato d'urgenza.

- 28 luglio 2019, nove mesi dopo la situazione torna alla normalità. Ma per avere l'idoneità sportiva servono garanzie superiori, vista la professione di Marco. All'ospedale di Torino ritorna sotto i ferri: gli viene impiantata una protesi di titanio in testa.

- Ottobre 2020, quasi due anni dopo torna ad assaporare il campo ripartendo dalla A2, prima a Verona e poi a Mantova.

- 15 gennaio 2022, 38 mesi dopo, sabato scorso, Marco torna a segnare un canestro in Serie A. L'ultima volta fu proprio durante quel Brescia-Torino.

Marco ha finalmente messo un punto su una vicenda che ha rischiato di rovinargli la carriera e non solo. Un canestro ininfluente se a segnarlo fosse stato chiunque altro, perchè arrivato sul +22 a 1 minuto dal termine. Ma quel canestro, per lui, significa la definitiva ripresa di quello che temeva di aver perso per sempre.

Scherzo del destino... sabato in campo con lui c'era ancora una volta Jaiteh: 1147 giorni fa fu l'involontario colpevole di quella gomitata, oggi, da compagno di squadra, è stato probabilmente il compagno più felice di vederlo segnare.

15 gennaio 2022. Virtus - Universo Treviso: Ceron torna a segnare in campionato dopo 1147 giorni (foto tratta da bolognabasket.it)

CERON, “L’EMOZIONE DI TORNARE A SEGNARE IN CAMPIONATO”

tratto da Bolognabasket.it - 18/01/2022

 

Nel corso di Sky Sport 24 Marco Ceron è stato ospite di Geri de Rosa, queste le parole del giocatore virtussino: “E’ stata una bella emozione tornare a segnare in Campionato. Se penso a quello che c’è stato prima, agli ultimi mesi, anche un piccolo canestro può avere un significato speciale.”

Sul compagno di squadra Jaiteh, protagonisa insieme a lui dell’infortunio: “Quando ci siamo visti abbiamo subito parlato, sono cose che capitano su un campo di Basket, diciamo che ho “preso male le misure”, Mam è un po’ grandino e io ho avuto la peggio. Però abbiamo chiarito subito ed insieme abbiamo creato una bella storia, il ritorno in serie A insieme dopo due anni.”

Sull’Olimpia come diretta concorrente: “Milano è una buona squadra, roster profondo e con giocatori che sanno fanno la differenza, come noi del resto. Vedo due belle squadre, con Virtus e Milano sarà un bel Campionato”.

Sulla stagione in EuroCup e la gestione del gruppo relativa alle tante gare da disputare: “E’ una stagione lunga, con tante partite e con l’incognita del covid. Una squadra che, come la nostra, vuole arrivare in fondo a tutte le competizioni deve avere tanti giocatori e avere anche un pizzico di fortuna e cioè arrivare in salute nei momenti giusti. Nel mio ruolo c’è tanta concorrenza, ma io do sempre il massimo perchè gli allenamenti sono le mie partite. Beli (Belinelli) e Teo (Teodosic) sono grandi campioni e condividere lo spogliatoio tutti i giorni con loro è una emozione grande. Mannion è stato un po’ sfortunato per via del suo infortunato di inizio stagione, il fisico necessita di tempo prima di essere nuovamente al top, io lo so bene. Grazie al nostro staff medico ora sta tornando ed è importante che trovi continuità”.


 

CERON: LA CHIAMATA DELLA VIRTUS MI HA LASCIATO SENZA FIATO. ALLENARSI CON TEODOSIC E BELINELLI E’ UN MASTER PAGATO

tratto da bolognabasket.it - 20/01/2022
 

Marco Ceron è stato sentito da Luca Aquino per il Corriere di Bologna. Un estratto dell’intervista.

“Il canestro di sabato per me ha rappresentato molto, anche se per altri magari è stato solo un canestro. È stato come mettere uno stop a un lungo digiuno e alle sofferenze che mi hanno accompagnato in questi anni. Un punto di ripartenza per il quale magari bastano piccole cose che però dentro di me sono significative.
Sono stati anni lunghi, soprattutto perché tutto ha subito dei ritardi. Ho dovuto aspettare il secondo intervento perché non ero idoneo a tornare dopo il primo e non ero nemmeno in grado. C’erano pezzi del cranio non ancora ben saldi, anche col caschetto protettivo non sarebbe stato sicuro iniziare.
Tutto quello che avevo sacrificato in termini di tempo e di energie, il mio sogno da bambino stava svanendo velocemente. Appena ricevuto il via libera per giocare mi sono infortunato di nuovo e quando sarei potuto rientrare si è fermato il campionato per il Covid: sembrava una maledizione. Però amo guardare il bicchiere mezzo pieno, oggi sarei anche potuto non essere qui o magari avere gravi danni per la mia vita quotidiana. Mi sento fortunato, però un po’ di credito credo di averlo.
Ritrovare Jaiteh? Una bella storia. Se nella mia testa dovevo mettere un punto e ricominciare, la ciliegina sulla torta è aver ritrovato la persona con la quale è successo l’incidente, un cerchio che si chiude. Vederlo tutti i giorni in palestra e allenarmi con lui mi ha ulteriormente sbloccato. Forse è più significativo che segnare un canestro.
La chiamata della Virtus mi ha lasciato senza fiato, non ci credevo. Ho pensato che un’occasione del genere non mi sarebbe capitata nemmeno se non mi fossi fatto male. Dopo tutto quello che ho passato, anche solo avere la possibilità di conoscere e vedere come lavorano certi campioni è una benedizione. Ai miei amici dico che essere in palestra con Belinelli e Teodosic è come fare un master per il quale vengo anche pagato. Prendete Beli: in camera mia a casa dei miei genitori ho ancora il poster di una sua schiacciata 360° che fece al PalaDozza con la maglia della Fortitudo “