GIORGIO GIOMO

nato a: Treviso

il: 24/05/1949

altezza: 182

ruolo: playmaker

numero di maglia: 4

Stagioni alla Virtus: 1968/69

biografia su wikipedia

 

GIOMETTO: BUON SANGUE NON MENTE MAI

di Gianfranco Civolani - Giganti del Basket - n. 9 dicembre 1968

 

Ecco un modo sicuro per garantirsi dieci anni di gran fosforo in squadra. La Candy si butta nel solco tracciato e difeso da Gianni Giomo. Buon sangue non mente, si dice in genere. Stavolta più che mai. Va via Giomone, viene Giometto. Prestito contro prestito. Ma è prestito garantito, quello di Giomo junior, se è vero che c'è la formula del riscatto.

Chi ci guadagna nel cambio? Senza offesa per Gianni, ci guadagna sicuro chi si pappa il Giorgio. Spiego subito: il bocia ricalca il gran modello del fratellone. Playmaker nato, diciamo a chiare lettere. Giomone lancia il basket nella nuova era. L'era degli scouts, delle valutazioni percentualistiche, dei meno e dei più, che si accavallano in ogni giudizio tecnico attendibile. Giomone anticipa quanto meno un lustro di basket moderno, mi sembra di aver detto in altra occasione. E il fratellino porta vanti il nobile discorso. Un suo ritratto è presto fatto: eccezionale tempismo negli interventi difensivi, temperamento a tutto campo, sospensione che fora il canestro, senso innato del contropiede e soprattutto straordinaria visione periferica.

Vedo Giometto preso in mezzo dal contropiede avversario. Bene, lo vedo stoppare il pallone solo perché lui sa dove può finire la palla! Gli vedo perdere un pallone e dopo due secondi quella palla è già recuperata e rilanciata in fase offensiva. Lo vedo primeggiare a getto continuo negli scouts, lo vedo insomma grande, molto grande. E leggo che solo diciannove anni. E allora capisco che la Candy ha fatto una volta tanto colpo pieno sul tableau verde del gran Gallia cestistico.

I quesiti ora si sprecano: Giometto è già campione? Per me lo è. E lo sarà soprattutto se eviteremo di andarglielo a dire troppo spesso. Ma il tipo è di quelli che non si spezzano e non si piegano. Timidino, autocontrollato, proprio l'immagine del Giomone prima maniera. Poche chiacchiere, molti fatti. La regola del perenne "sissiòr" nella prima annata a certi livelli.

Problemi sussurrati: andrà d'accordo con McLombard? Discorsi che mi fanno rabbia. Il Mc brontola, strilla, magari rompe un po' l'anima ai giovani virgulti che stanno con lui. Ma c'è il rovescio della medaglia. Il Mc carica, galvanizza, fa valere dopotutto un'autorità che gli deriva anche dai gradi di capitano. E poi il Mc stravede per Giometto così come il giovane Giorgio capisce che il Mc è di una sempiterna grandezza.

Basta così. Un azzurrino di Vigo è già in orbita. Il campionato ha fatto uno degli acquisti più preziosi. Giancarlo Primo ha pronta la lettera di convocazione.

Qualcuno mi fa obiettare che a Giometto gli mancano sei-sette centimetri per diventare un campionissimo. Sì, probabile. Ma il nuovo corso del basket italiano non vuole roba spaziale. Cerca giocatori giovani e possibilmente già forti da morire. Cerca gente alla Giometto, direi.

Giorgio Giomo a rimbalzo contro Bernardini (foto tratta da Giganti del Basket)

GIOMO E ALTRI

Giganti del Basket - Maggio 1969

 

La verità è che Giomo, oltre alla classe, ha probabilmente ereditato dal fratello una certa incompatibilità di rapporti, anche tecnica, con Sua maestà Mc Lombard. Inoltre all'inizio, con Sip, qualche partita buona l'ha pur fatta. Si è smarrito quando se ne è andato il ceko e sono arrivati Ranuzzi e De Sisti. Perché?