MILOS TEODOSIC
Teodosic festeggiato al suo arrivo a Bologna (foto tratta da www.virtus.it)
nato a: Valjevo (Serbia)
il: 19/03/1987
altezza: 196
ruolo: playmaker
numero di maglia: 44
Stagioni alla Virtus: 2019/20 - 2020/21 - 2021/22 - 2022/23
statistiche individuali del sito di Legabasket
palmares individuale in Virtus: 1 scudetto, 1 SuperCoppa, 1 Eurocup
WELCOME, MILOS!
Virtus Pallacanestro Bologna comunica di aver raggiunto un accordo triennale con il giocatore di nazionalità serba Milos Teodosic.
Playmaker di 195 cm, in carriera ha vinto 2 Coppe di Serbia, 2 Coppe di Grecia, 2 campionati russi, 6 VTB United League, 1 Eurolega; con la Nazionale Serba ha vinto 3 medaglie d’argento.
A livello individuale, è stato premiato 2 volte miglior giocatore del Mondiale 2010 e 2014, miglior giocatore dell’Europeo 2009, miglior giocatore dell’Europeo Under 20 nel 2007, 2 volte MVP della Coppa di Grecia 2010 e 2011, MVP Eurolega 2010, FIBA Europe Player of the Year Award 2010, All-Euroleague Basketball Team 2010, 2015, 2016, VTB United League Final Four MVP 2014 e 2016, Serbian Basketball Player of the Year 2016; nel 2019 è entrato a far parte della VTB United League Hall of Fame
TEODOSIC, UN COLPO DA NON CREDERE
"Il colpo del secolo", s’è allargato qualche sito in preda all’euforia, dandogli tratti epocali. Bum. Eppure lì siamo, perchè è un botto enorme l’arrivo di Milos Teodosic alla Virtus, per esserne nella stagione che verrà il play titolare e l’uomo immagine. Fra i 5 e i 6,5 milioni di euro (netti) per tre anni, pure sulla paga radiomercato s’è sbizzarrita: più realistica la prima, con ricchi premi e cotillons se la Vu approderà in Eurolega. Si salirà, fra parte fissa e (minima) parte mobile, poco oltre i cinque, conteggia all'indomani, per la casa Segafredo, Luca Baraldi. Strapagato, non c’è dubbio, si vedrà se più o meno il milione e otto elargito da Milano a Mike James, attuale picco del basket nostrano. Qui, sovviene il raffronto col Danilovic che riabbracciò Bologna dopo la Nba. "Per due milioni di buoni motivi", sorrise Sasha. Ventidue anni fa.
L'affare si chiude ufficialmente poco prima delle 23 di sabato, ma il rush finale vive venerdì l’atto decisivo. All’ultimo chilometro s’affacciano tre velocisti, tanto per usare una metafora cara alla Segafredo, che al Tour s’è goduta Ciccone in maglia gialla. Virtus, Cska, Maccabi. Tel Aviv non seduce Milos, ma da Mosca hanno appena sferrato l’assalto, allarmando i vertici bianconeri. Così, qui ritoccano l’offerta (più soldi, tre anni anzichè due), e là intanto si confrontano. Il grande ritorno piace più alla dirigenza che alla guida tecnica, e nella crepa di quei dubbi la Virtus s’infila con tempismo, incrociando venerdì la discesa in città del procuratore, il greco-americano Nick Lotzos. O l’accordo o la fine dei giochi. Avuto l’assenso alle condizioni volute, la Virtus ha atteso le firme per dare gli annunci, finalmente chiusa la lunga e paziente trattativa "in concorrenza col club campione d’Europa", detto pure con venature d’orgoglio.
Serbo di Valjevo, Teodosic parte dallo Zenerlik per approdare all’Olympiacos (quattro stagioni, 2007-11), poi al Cska (sei, 2011-16, un’Eurolega vinta), poi due ai Clippers. Nella Nba gioca poco, soffre di guai fisici e non inediti problemi d’ambientamento (vedi Djordjevic, toh). Deciso il ritorno in Europa, è proprio Sasha a contattarlo, suo coach in nazionale. Le prime notizie sui colloqui filtrano agli inizi di aprile, svelati da "Repubblica", con intuibili code di sorrisini diffidenti e pervicaci negazioni. Perché l’azzardo pareva davvero inosabile, su un pezzo che valeva tanto di più del ranking della squadra che lo cercava, relegata alla terza coppa in Europa e fuori dai playoff in Italia. Così, intanto che continuava a tessere la tela, la Virtus virava pure in politica estera. Perché serviva almeno l’Eurocup, per allettare uno che voleva l’Eurolega, e a costo di una sanguinosa guerra civile poi rimarginata in una pace di comodo con i governi italiano ed europeo, la Virtus cambiò coppa. E non allentò la corte serrata che, spesa più tenacia, più voglia, più soldi d’ogni altro club (qualcuno pure evocato gratis, tanto non costa nulla), sta per consegnarle l’oggetto del desiderio.
Che avrà anche il meglio della carriera dietro le spalle, ma vanta un tale livello di qualità, inventiva registica, leadership che pure quel che gli resta del giorno rappresenta qui, dopo un quindicennio di stenti, una vertiginosa suggestione. Pur con la fisima di una Nba solo sfiorata, fanno fede per Teodosic le ultime uscite con la Serbia dei tre argenti (Olimpiadi, Mondiali, Europei), dov’è stato primattore, e non comparsa, tanto per definire la linea di confine con un’ipotesi di Chalmers 2. Certo, l’operazione ha tratti comuni, la casa Segafredo sborsa tanto per fare marketing coi grossi nomi (come già nel ciclismo, vedi prossimo arrivo di Nibali). Ma se questa è la filosofia di Massimo Zanetti, ossia di chi paga l’olio, si potrà pure dibatterne, ma non si casca così male ad accettarla.
TEODOSIC: “SONO A BOLOGNA PRINCIPALMENTE PER DJORDJEVIC! VOGLIO RIPORTARE LA VIRTUS SULLA MAPPA DEL BASKET EUROPEO”
tratto da La Gazzetta dello Sport - 26/09/2019
«Da quello che ho visto, c’è già una bella chimica, con ragazzi che sono pronti a battersi sul campo. Coach Djordjevic si è unito a noi qualche giorno fa e questo è un ulteriore plus. Sarà sicuramente una stagione molto lunga, richiederà del sacrificio, dovremo giocare l’uno per l’altro con grande altruismo».
ALTERNATIVA A MILANO?
«L’Olimpia è naturalmente la favorita di questo campionato. Noi abbiamo bisogno di concentrarci sul nostro gioco, pensare solo a noi stessi e a quali possono essere le cose migliori per la nostra squadra. Se penseremo in questo modo, i risultati arriveranno».
DJORDJEVIC
«È stata una delle principali ragioni per cui sono arrivato alla Virtus. Ne abbiamo cominciato a parlare già lo scorso febbraio e abbiamo continuato per 4-5 mesi».
DANILOVIC
«Ho parlato molto con lui quando è nata la possibilità di venire alla Virtus e anche quando poi si è concretizzata. Mi ha detto che non avrei commesso un errore se fossi andato a Bologna e che sarebbe stato un posto ideale per giocare a pallacanestro».
OBIETTIVO EUROLEGA?
«Adesso giocheremo l’Eurocup e dovremo fare il nostro massimo per andare il più avanti possibile in questa competizione. Il progetto di riportare la Virtus sulla mappa del basket europeo è un’altra delle molle che mi ha spinto a venire qui. La Virtus è una società storica del basket ed è a quei livelli che merita di tornare».
ESPERIENZA NBA
«L’esperienza con i Clippers è stata eccellente, sono contento di averla vissuta per quasi due anni e mi sono trovato molto bene anche in un contesto completamente diverso da quello europeo».
Teodosic nella sera del suo meraviglioso esordio contro Venezia: 22 punti (4 su 6 da tre, 3 su 3 da due e 4 su 4 ai liberi), 7 assist e 27 di valutazione in 21' (foto tratta da bolognabasket.it)
MILOS TEODOSIC È L’MVP DEL 3° TURNO LBA SERIE A
È Milos Teodosic il FansMVP del 3°turno LBA Serie A. Il play della Segafredo Virtus Bologna è stato protagonista di un esordio da sogno al PalaDozza contro i campioni d’Italia dell’Umana Reyer Venezia: 21 minuti giocati, 22 punti, 7 assist e 1 rimbalzo.
La prestazione ha portato Teodosic alla candidatura social sulla pagina Facebook della LBA, assieme a Michael Roll (22 punti, 3 rimbalzi e 3 assist), Jerome Dyson (25 punti, 1 rimbalzo e 3 assist) e Adrian Banks (31 punti, 5 rimbalzi e 6 assist). Proprio il capitano di Brindisi è stato il maggior avversario di Teodosic il quale alla fine, con oltre 400 preferenze di scarto, è stato eletto miglior giocatore di giornata dai follower della LBA.
MILOS TEODOSIC MVP DELLA SESTA GIORNATA
tratto da bolognabasket.it - 28/10/2019Milos Teodosic è il FansMVP del 6°turno LBA SerieA!
Il play serbo è stato il miglior marcatore delle Vnere nella combattuta gara di sabato contro Brescia, vinta 82-80 anche grazie ai suoi 25 punti a referto.
TEODOSIC, L'ULTIMO DEI GRANDISSIMI
C’è chi può e chi non può, diceva ai suoi bei dì quell’altro serbo, e non ci piove che pure quello d’adesso possa, e spesso. Milos Teodosic strappa con il tiro dell’ultimo secondo una decisiva gara di coppa contro Monaco, dopo che già sabato aveva fatto svoltare, pochi attimi prima, quella di Brescia. Avere assi nel mazzo aiuta a vincere le briscole, e avendone avuti tanti, nella sua storia, la nobile Virtus, il dibattito su dove collocare costui divampa in queste ore liete, lambendo leggende dorate e scontate, da Danilovic a Ginobili, da Richardson a Brunamonti, il più testuale per ruolo, anche se oggi, sul play, prevale il solutore ( più che abile). L’ultimo idolo s’accosta a tutte le suggestioni: il tiro e l’etnia in comune con Sasha, certe balenanti traiettorie di passaggio con Manu, il ruolo di chi riaccese la fiamma, dopo troppi anni bui, con Sugar. Ci sarà anche altro, il gioco è appagante e creativo, declinabile da ciascuno a piacere. Resta solo che la magìa non dovrebbe confinare con la sorpresa.
Teodosic è il giocatore più pagato della serie A, a 5 milioni per tre anni, e ha alle spalle di maturo 32 enne una carriera enorme, tale da rendere le odierne prodezze perfino attese, incluse in una loro abbagliante “ normalità”. Ha vinto tre medaglie d’argento con la Serbia ( Olimpiadi, Mondiali ed Europei), ha alzato un’Eurolega con il Cska ( 2016), giocandone da protagonista otto Final Four (6 con Mosca, 2 con l’Olympiacos). E’ andato a vedere cosa c’era dall’altra parte dell’oceano, sbirciando appena per via degli infortuni, dopodichè è atterrato qui, fra mille scetticismi. Prima quelli che non fosse trattabile al mercato dalla piccola Virtus, poi quelli che fosse irrimediabilmente rotto: la solita boccia di champagne al sughero. Di certo è fragile, assediato da un malanno che minaccia ricadute come la fascite plantare, ma per adesso sta giocando tanto e bene, due avverbi entrambi dilatati oltre ogni speranzosa previsione. Goderselo come un pezzo unico è il minimo, dopodichè del doman non v’è certezza, non solo dentro i 28 per 14.
Sulle spalle del suo elegante Titano, la Virtus ha salito intanto un altro bel gradino. La sua più stentata prova stagionale l’ha issata a 10 vittorie su 11 partite, prima e sola in campionato e virtualmente intascato, già a fine andata, il passaggio al secondo turno d’una coppa che, di 24 iscritte, vede il solo Partizan imbattuto. Poi, Sasha Djordjevic è stato il primo a condividere, dopo il successo sul Monaco, le analisi meno trionfalistiche sulla serata. Spesa tanta fatica, si potrà, e si dovrà, fare di più. Ne mancavano due, Weems di rientro per domenica a Reggio e Cournooh, scavigliato, forse no, e di nuovo ha balbettato Gaines, dopo un avvio promettente. La guardia tiratrice che poco tira e meno segna è oggi l’emergenza più seria, in un contesto in cui la buona balistica va e viene: nella prima decade di triple, l’altra sera, zero centri, nell’ultima sei. Fatte da Teo, suggerite da Teo. L’uomo che fa allegro il padrone pure quando sfoglia il libro paga.
MILOS COME SASHA
di Ezio Liporesi per Virtuspedia - 17/11/2019
Un serbo al 40' firma, dalla lunetta, il 72-72 e si va ai supplementare, nel quale quello stesso serbo segna nove punti, portando la Virtus al successo. Sasha 31 maggio 1998 - Milos 17 novembre 2019.
A Trieste, alla nona giornata, al 40' le squadre sono sul 72-72, fissato in lunetta dal serbo Teodosic, come era 72-72 il 31 maggio 1998 ottenuto con un libero da Danilovic. Poi nel supplementare allora 9 punti di Sasha, oggi 9 punti di Milos. In entrambi i casi trionfo V nere.
THE TEODOSIC SHOW
di Marco Pagliericcio - lagiornatatipo.it - 02/12/2019
Sono venuto in NBA, l’ho vista e ho capito che l’Europa è molto più adatta a me
Milos Teodosic, 26 novembre 2018
Più o meno un anno fa, di questi tempi, Milos Teodosic toccava il punto più basso della sua carriera. Flagellato dagli infortuni (in particolare da un piede che ha continuato fino a questa estate a dargli noie, facendogli saltare anche il Mondiale) e da una inconsistenza difensiva mascherabile alle nostre latitudini ma meno a quelle americane, l’asso da Valjevo era finito ormai ai margini delle rotazioni di dei Clippers che, senza di lui, trovavano un inaspettato equilibrio. «Credo me ne andrò, forse già a fine anno», si sfogava in quei giorni di fine novembre, nonostante le parole al miele di Doc Rivers, che delle sue magie, nell’estate 2017, si era a tal punto invaghito da consegnargli le chiavi del quintetto: «Non credo se ne andrà, Milos è un grande giocatore e ci piace averlo qui». Doc non era stato l’unico ad innamorarsi della visione di gioco paradisiaca e del talento sconfinato del serbo: a ottobre 2016 l'annuale sondaggio tra i 30 general manager delle franchigie NBA con ampio margine sugli inseguitori (il 53,6% dei voti era per Teodosic, inseguito da Llull al 28,6% e dal suo allora compagno di squadra De Colo 14,3%) e a 30 anni superati e con una Eurolega finalmente sul comodino i tempi erano più che maturi per tentare il grande salto.
L’esperienza americana non era in realtà iniziata male, anzi. Nella preseason 2017 Milos aveva fatto faville, prendendosi rapidamente il posto in quintetto. Ma la sorte ha iniziato a fare le bizze già alla seconda gara della regular season 2017/2018: fascite plantare, out un mese e mezzo. Al rientro, il rendimento del serbo si fa altalenante, tra giocate da stropicciarsi gli occhi e denti stretti per non lasciarsi andare al dolore. Così, anche se i Clippers viaggiano molto meglio con lui (29-16 quando è in campo) che senza (13-24), alla fine la squadra resta fuori dai playoff ma Rivers decide comunque di esercitare l’opzione per prolungare il suo contratto anche per la stagione 2018/2019. Milos lavora duro per farsi trovare pronto in estate, ma l’imprevista esplosione di Gilgeous-Alexander e l’altrettanto ottimo rendimento di un team che nel backcourt vede anche Lou Williams, Avery Bradley ed il suo ex compagno al Cska Pat Beverley lo spingono ai margini della rotazione. L’inevitabile taglio, nonostante le rassicurazioni di Rivers, arriva a febbraio: «Ci sentiamo privilegiati per il fatto che Milos abbia deciso di giocare per noi dopo una fantastica carriera in Europa– queste le parole di “liquidazione” del presidente delle basketball operations Lawrence Frank – è stato un playmaker terrificante, gli siamo grati per il suo contributo all’organizzazione».
Parole al miele, ma che lasciano una certa malinconia, come si stesse parlando di un ex giocatore al ritiro dal basket giocato. Eppure parliamo che ha sì problemi fisici da risolvere ma che non aveva mai avuto infortuni gravi in passato e che sulla carta d’identità ha scritti 32 anni, non certo 40. E con l’Eurolega che entra nel vivo qualche squadra ci fa più di un pensiero. L’unica pista concreta è quella che porta all’Efes e a svelarlo è coach Ataman. Con il Larkin della prima metà della scorsa stagione non ancora ben inserito nei meccanismi dei turchi e le sirene NBA a suonare, il team aveva davvero valutato l’operazione: se esce il folletto americano si punta tutto su Teodosic. Anche il Cska sonda il terreno, ma con scarsa convinzione. Quella scarsa convinzione che ha lo stesso Milos. «Quando abbiamo parlato, ho capito che non aveva ancora deciso se tornare in Eurolega o pensare a recuperare in pieno in vista dei Mondiali– svelò Andrei Vatutin, presidente dei moscoviti, a metà febbraio – inoltre sua moglie sta per avere il loro primo figlio: diciamo che il basket, ora, non è il suo primo pensiero». I fatti lo confermano: nessuna pista si concretizza e Milos e famiglia tornano a casa per ritrovare la giusta serenità. Primo obiettivo diventare papà, secondo i Mondiali in Cina, terzo il ritorno in Europa.
Mentre, come suo costume, si allena lontano dai riflettori, le voci sul suo futuro impazzano. Ritorno al Cska, Maccabi, Stella Rossa, Efes… sembra scontato che torni a vestire la canotta di una big di Eurolega. Ma forse nessuno è davvero convinto che possa essere quello di appena qualche stagione fa, intristito dall’infausto viaggio americano, ammaccato in un fisico mai stato scultoreo e che mostra i primi segni del tempo. E allora ecco che si infila la Virtus Bologna, che ha ambizione e un paio di carte speciali da giocarsi: coach Djordjevic, cui è legato da un rapporto speciale, e una bandiera bianconera come Danilovic. «Sono qui principalmente per Sale– chiarisce Milos al suo sbarco all’ombra delle due torri – ne abbiamo cominciato a parlare lo scorso febbraio e lo abbiamo fatto nei successivi 4-5 mesi. Con Sasha ho parlato molto quando è nata la possibilità di venire alla Virtus e anche quando poi si è concretizzata. Mi ha detto che non avrei commesso un errore se fossi andato a Bologna e che sarebbe stato un posto ideale per giocare a pallacanestro».
Ma è ovvio che accettare la sfida bolognese non sia solo un fatto di amicizie. È anche questione tecnica ed emotiva che accomuna la Virtus del nuovo corso Zanetti e il genio di Valjevo: ritornare in Eurolega e farlo con un progetto tecnico ed economico che passi dalla conquista sul campo di quello che verrà. Perché se Teodosic è fuori dalla massima competizione europea dal 2017, le V Nere attendono dal 2008. Un decennio nel quale i bianconeri hanno vissuto l’onta della retrocessione, la risalita e ora il sogno di tornare ai fasti di un glorioso passato. Ma il blasone da solo non può bastare: ci vogliono soldi (per il solo Teodosic sul piatto ci sono 5 milioni da spalmare su tre anni più un bonus in caso di accesso all’Eurolega), ci vuole un’arena all’altezza (non il PalaDozza per questioni di capienza, non la Unipol Arena sovraffollata da concerti ed eventi, lo sguardo è rivolto alla Fiera dove realizzare una nuova struttura), ci vuole una squadra che riesca a strappare un pass per l’Europa che conta. Ma per arrivare in Eurolega si passa o dalle aleatorie wild card assegnate dal patron Jordi Bertomeu o dalla conquista “sul campo” arrivando almeno in finale di Eurocup. Da qui la scelta: abbandonare la Champions League da campioni in carica e accettare la sfida di costruire intorno a Teodosic una squadra che abbia questo obiettivo come primario. «Dopo aver preso Teodosic non possiamo prendere micio micio bau bau», rilancia l’amministratore delegato Luca Baraldi nei giorni successivi al botto dell’estate. E in effetti la squadra assemblata non è mica da ridere, ma proprio uno degli ingaggi più importanti della campagna estiva, quello di Stefan Markovic, fa alzare qualche sopracciglio. Veteranissimo delle coppe europee, playmaker di grande visione di gioco e solidità anche difensiva, il suo innesto sembra la classica valvola di sicurezza nel caso l’operazione Teodosic non funzioni. L’ex Khimki sarebbe il perfetto leader di una squadra come quella bianconera, ma conosce bene Milos (e Djordjevic), con lui ha condiviso le ultime avventure in Nazionale e la complementarità dei due è già stata dimostrata sul campo. Il dubbio che Milos non sia al 100% serpeggia e quando l’11 agosto, un paio di settimane dopo la firma di Markovic, arriva la notizia della ricaduta di fascite plantare per Teodosic durante l’amichevole della sua Serbia contro la Lituania i fantasmi tornano a circolare.
Saltati i Mondiali e praticamente tutta la preparazione col club per seguire un piano di recupero in stretta sinergia con lo staff virtussino, Milos resta a guardare nelle prime due partite di campionato contro Roma e Pistoia e nell’esordio in Eurocup a Ulm, tre partite che corrispondono a tre vittorie con un Markovic nelle vesti di generale in campo (34 assist smazzati nelle tre partite). Per la prima in bianconero dell’ex Cska la serata è di gala: la sfida ai campioni d’Italia uscenti di Venezia, il primo test “vero” alle ambizioni virtussine. «Teodosic ieri si è allenato per la prima volta con la squadra– precisa coach Djordjevic alla vigilia – valuterò se questo basta per farlo giocare: dobbiamo guardare soprattutto alla sua crescita fisica ed essere cauti. Lui ha una voglia matta, quasi mi salta addosso ma in alcuni momenti con lui faccio finta di non capire il serbo».
L’inizio della gara è una doccia non fredda, gelata per la truppa targata Segafredo: la Reyer domina, Austin Daye è cattedratico e gli orogranata, dopo una tripla di De Nicolao, sono già a +13 (6-19) dopo neanche 7’ di gioco. Il primo momento di difficoltà della stagione bianconera è quello che sceglie Sale per far iniziare la nuova vita europea di Teodosic, che prende il posto di Kyle Weems andando ad affiancare l’amico-compagno in regia Markovic.
L’ambientamento dura 42”: il tempo di alzarsi a cavallo tra le posizioni di guardia e ala della zona 2-3 di De Raffaele e punirla con una tripla. Il primo tempo di Milos è un tuffo indietro nel tempo, in un passato che sembra remoto ma che è in realtà è distante solo qualche stagione. La stella virtussina non lascia trapelare la voglia matta descritta da Djordjevic, mascherandola sotto quel suo solito incedere dinoccolato e la capacità di pennellare basket come una tela di Van Gogh. Ma sono le sue giocate a parlare per lui, ad urlare all’Europa “hey ragazzi, sono tornato”: nei suoi primi 9’ italiani, Teodosic mette a segno 17 punti con un solo errore dal campo, rimettendo in pista una Segafredo pronta ad azzannare la partita nella ripresa. Djordjevic, come logico, lo centellina, ma il talento che sgorga è talmente forte che i suoi ingressi in campo hanno l’effetto di un concentrato di habanero su un riso in bianco. Arrivano un altro paio di canestri, quelli che spingono la Virtus a riavvicinarsi a Venezia, ma nella ripresa è il Teodosic direttore d’orchestra a far strabuzzare gli occhi. Un paio di palle col contagiri per Hunter sull’amato pick and roll, poi lo scarico al bacio per Weems che spezza le gambe alla Reyer in vista del rush finale: la prima italiana si chiude con 22 punti e 7 assist in 21’. The Milos Show is in da house...
«E’ stato straordinario finché ha avuto benzina– conferma Djordjevic nel post-gara – ha grandi qualità e questo lo sappiamo, ma lui è un leader dentro e fuori dal campo. Nei timeout in momenti delicati della gara ha parlato lui ai compagni dicendo “tranquilli, ci siamo”. Deve solo continuare a lavorare, è ancora lontano dalla forma fisica necessaria per giocare ogni tre giorni, non mi sorprenderebbe se andasse giù nei prossimi tre giorni».
Tre giorni passano ed è tempo di tornare a mettersi in mostra anche sui palcoscenici europei per il match contro il Maccabi. Rishon, non Tel Aviv, cui certamente è più abituato. L’Eurocup non è l’Eurolega, anche se è la competizione che gli aveva spalancato le porte dei palcoscenici più grandi: nel 2006/2007, infatti, era il ventenne play di riserva dell’FMP Belgrado che si spinse sorprendentemente fino alle semifinali, facendo soffrire eccome il Lietuvos Rytas.
L’amarcord è piacevole, ma stavolta il sacro fuoco dell’esordio non arriva a sopperire ad una condizione ancora lontana dall’ottimale. I lampi sono sempre lì, ma un avversario non certo irresistibile non stuzzica troppo il genio di Valjevo, che tanto contro gli isrealiani quanto la domenica successiva contro Pesaro in campionato si limita all’ordinaria amministrazione.
Il mirino è puntato sul primo spartiacque della campagna europea virtussina: la sfida casalinga contro Andorra, squadra abituata a stare ai piani alti nelle ultime stagioni tra Acb ed Eurocup. Milos parte piano, sbaglia un paio di triple e getta alle ortiche alcuni palloni. Ma è il serbo a propiziare il mini-allungo bianconero prima dell’intervallo e a far uscire dalle mani gli assist per i canestri che scavano il solco decisivo nel terzo periodo: c’è il suo marchio in calce sulla vittoria consecutiva numero sette della Segafredo versione 2019/2020. Una striscia che arriva a toccare quota otto con la vittoria in campionato su Varese, che porta la firma, tanto per cambiare, della stella che viene dai Balcani: 19 punti e 5 assist in 24’, compresa la tripla che manda i titoli di coda e issa la Virtus solitaria in vetta alla classifica della Serie A, come non succedeva da oltre un decennio.
Forse solo i più ottimisti riuscivano a immaginare, qualche mese prima, un tale impatto sin dal primo secondo al ritorno in Europa. Una rivelazione, la venuta di un Messia in una (mezza) città che ne aspettava la venuta dai tempi di Ginobili. Ma la venuta di Milos ha sembianze tutte diverse: quelle di un leader silenzioso, che usa le sue mani come bacchette magiche per elevare l’assist ad opera d’arte, il canestro a redenzione di un popolo che da tanti anni aspetta di tornare a bearsi della bellezza del basket dei grandi. E pensare che tanti detrattori gli hanno contestato negli anni proprio la mancanza di leadership, la tendenza a tremare nei momenti importanti finendo ad un passo della gloria riuscendo solo raramente ad assaporarla. Tutto il contrario di quanto ha fatto vedere Teodosic nei suoi primi mesi bolognesi. Di esempi, oltre ai sopracitati, ce ne sono almeno un altro paio.
30 ottobre, PalaDozza, Segafredo Bologna-Monaco. In palio punti pesanti in Eurocup, determinanti per cancellare il ko di Patrasso che ha frenato la corsa in vetta di Bologna. I bianconeri sono senza Kyle Weems e, dopo un buon inizio, smarriscono la bussola peccando di frenesia. I francesi ringraziano decollando fino al +11 con meno di 7’ da giocare, ma non hanno fatto i conti con la divinità laica col numero 44. La prima pennellata spezza l’incantesimo monegasco suonando la carica virtussina con la tripla del -8; la seconda scrive il -2 che sancisce il pieno ritorno in gara della Segafredo; i due liberi del sorpasso a 5” dalla sirena sono le finiture che incorniciano l’opera; e infine, per completare l’affresco…
Statistiche finali della gara di Teodosic: 24 punti con 5/9 da 3 e 7 assist per 27 di valutazione in 29’
17 novembre, PalaRubini-Allianz Dome, Pallacanestro Trieste-Segafredo Bologna. La Virtus è impantanata in una partita fattasi complicata già all’intervallo, chiuso sotto di 13, ma che almeno riesce a tenere aperta fino al rush finale. A 9” dalla fine, è proprio Teodosic ad andare in lunetta per siglare i liberi del pareggio che si traducono in overtime grazie all’errore sulla sirena di Cavaliero. E i 5’ aggiuntivi diventano il palco sul quale recitare una nuova replica del Milos Show: gancio in area di jabbariana memoria per prendere confidenza, palleggio arresto e tiro direttamente sul pick and roll per riportare avanti le V Nere all’ingresso dell’ultimo minuto e poi il colpo di biliardo per chiudere i conti con la tripla dall’arco in faccia al volenteroso ma impotente Strautins. E pensare che l’ultima volta di Teodosic a Trieste non era stata proprio indimenticabile
Il problema per la Virtus ora è uno solo: e senza Teodosic? Imbattuta in campionato, già qualificata alle Top 16 in Eurocup senza particolari sofferenze, la Segafredo si trova nella paradossale situazione di dover convivere con i dubbi sulla tenuta fisica del serbo, che comunque dal suo rientro non ha saltato nessuna gara, pur se Djordjevic ne ha voluto gestire i minutaggi in maniera assai meticolosa (22,7 minuti di media in campionato, un paio in più in Eurocup, sempre alzandosi dalla panchina). Un Milos-dipendenza che finora non ha avuto modo di emergere ma che, sotto sotto, serpeggia eccome. Non è un caso che sia subito scattato l’allarme rosso dopo la gara di ritorno contro Andorra nella quale Milos, dopo un primo tempo stellare (19 punti con 7/10 dal campo in 14’), è rimasto a guardare per tutta la ripresa mentre i suoi compagni affogavano al PalaEsportiu. Ok, la partita non aveva troppa importanza, con la Virtus già certa del passaggio del turno, ma i tremori sono scattati in men che non si dica. Ci ha pensato Djordjevic stesso a placare gli animi. «E’ stata una mia decisione per avere risposte dagli altri giocatori», ha svelato a fine gara l’allenatore serbo. Facendo tirare un sospirone di sollievo a tutta la Bologna bianconera e a tutta l’Italia dei canestri, tutta già ai piedi del fenomeno che ha preferito le Due Torri a Sunset Boulevard.
Un campione di questo livello, di questa classe, non si vedeva in Italia probabilmente dai tempi della Virtus del Grande Slam. Comprensibilmente, l’hype scatenato dal suo arrivo è stato notevole. Eppure, come purtroppo spesso accade in Italia in tutti gli sport che non siano il calcio, mediaticamente non si è visto per davvero un “effetto Teodosic”. Stampa e web hanno dato ampio risalto alla news del suo arrivo e alle sue “imprese settimanali” ma ci si è fermati lì. Ok, Teodosic non è esattamente lo sportivo che buca lo schermo o che usa i social per interagire e aumentare la schiera dei suoi seguaci. Anzi. Ma non ci vorrebbe molto per soffiare su una fiammella che potrebbe diventare fuoco.
Di fatto, dopo la presentazione ufficiale di metà luglio, il volto di Milos è raramente comparso davanti alle telecamere o ai microfoni. Sarebbe suggestivo vedere la star serba in una intervista a cuore aperto mentre racconta il Milos lontano dai riflettori, quello fuori dai campi, il rapporto con Djordjevic, il tutto magari sotto i portici di Bologna o da San Luca guardando la città al tramonto. Esageriamo: pensiamo a qualcosa di “gigante” e la mente va a Napoli con Maradona o più “modestamente” a Bergamo…
Ok, ci siamo fatti prendere un po’ la mano, ma il concetto si è capito: valorizzare un investimento non solo sul versante tecnico ma anche economico. E in tal senso ben venga, se si concretizzerà, una sfida in tv in prima serata su Rai 2 contro altri due fenomeni del canestro arrivati la scorsa estate dalle nostri parti: i “milanesi” Rodriguez e Scola. Il meglio che il basket europeo possa offrire, a casa nostra. La fantasia al potere. Non lasciamoci scappare l’occasione.
Meraviglioso assist di Teodosic per un esterefatto Pajola (foto di Bianca Costantini di 1000 Cuori Rossoblu)
L'immarcabile Teodosic contro Brindisi (video fornito da Alessio Mannarelli)
TEODOSIC, “L’ASSIST E’ IL MOMENTO PIU’ BELLO DEL BASKET. IL DERBY? E’ SPECIALE IN QUALSIASI PAESE”
tratto da bolognabasket.it - 21/12/2019
Nell’inserto settimanale della Gazzetta Sportweek c’è un lunghissimo speciale derby. Qui un estratto dell’intervista a Milos Teodosic.
“Cos’è un assist? Quando segno, sono felice io e la squadra intera, il gruppo indistinto. Quando servo un assist, sono felici due persone: io e il compagno che ha ricevuto il passaggio. All’assist successivo, farò contento un compagno diverso, e così via. Capisci cosa intendo? Quando offro un passaggio vincente rendo felice un compagno preciso, posso leggere nei suoi occhi, sul suo volto, soddisfazione e gratitudine. È qualcosa di più personale, di più intimo. Per questo considero l’assist il momento più bello del basket.
Il mio gioco troppo geniale? No, non penso. O, per lo meno, compagni di squadra e allenatori lo hanno sempre capito. In caso contrario non sarei mai potuto arrivare a questi livelli.
La guerra in Jugoslavia? Ricordo quella del ’99, avevo 12 anni; di quella del ’95 ero troppo piccolo per averne memoria. Ricordo i missili: volavano, poi colpivano, e poi tutto intorno era solo macerie. Ricordo il suono delle sirene d’allarme e la gente che correva a nascondersi. Cosa mi ha tolto? È stata più dura per gli adulti. I miei amici e io eravamo ragazzi: continuavamo a pensare alle nostre partite di calcio, di basket. In fondo, abbiamo continuato a giocare.
I serbi il popolo eletto tra i Balcani? Non è che ci consideriamo tali. Lo siamo.
Le esperienze all’estero? In Grecia sono andato che ero molto giovane, non conoscevo l’inglese e un sacco di altre cose. A Mosca ho imparato cosa vuol dire avere addosso tante aspettative e cosa significa giocare con grandi compagni di squadra . Gli States hanno rappresentato una sfida, un cambiamento, un’opportunità.
Il derby? Non posso paragonare questa partita a nessun’altra perché devo ancora giocarla, ma ogni derby in qualsiasi Paese è speciale. Ogni volta sfugge ai pronostici e produce nuovi eroi.
I miei compagni? Li conoscevo tutti perché studio e guardo molto basket. Quel che importa è che non abbiamo fatto ancora niente come squadra, sono state giocate troppe poche partite per dire dove possiamo arrivare.”
MILOS TEODOSIC MVP DELLA REGULAR SEASON DI EUROCUP
Milos Teodosic è stato nominato MVP della Regular Season di Eurocup. Il #44 della Virtus ha guidato la Virtus a vincere il girone A con il record di 8 vinte e 2 perse, ed è primo tra i suoi compagni per punti, assist e valutazione. Teodosic è anche secondo in tutta la competizione per la proiezione dei punti segnati su 40 minuti (26.8).
SEDICI PUNTI CONSECUTIVI DI TEODOSIC
di Ezio Liporesi per Virtuspedia - 05/01/2020
La Virtus vince a Trento 77-83, dopo essere stata avanti di 19, sul 23-42, un attimo prima della fine del secondo quarto, ed essere andata sotto di due a inizio ultimo periodo, sul 57-55, parziale di 34-13. Trenta punti per Teodosic, con 4 su 8 da due, 5 su 12 da tre e 7 su 8 ai liberi, 5 rimbalzi e 3 assist, 10 falli subiti, 34 di valutazione. Straordinario quello che fa nei cinque minuti scarsi che vanno dal 34'35" al 39'24". La Virtus è tornata avanti, 61-65, e Milos comincia il suo show: triple del 61-68, 65-71 e 68-74, canestro da sotto su rimessa di Markovic, 71-76, poi sui falli di Trento, 5 liberi su 6, sbagliando solo il primo, per il 73-77, il 73-79 e il 76-81. Mancano 36 secondi e Trento è alle corde. In questa striscia di 16 punti consecutivi fallisce solo il libero citato, un tiro da tre e uno da due, quindi 3 su 4 da tre, 1 su 2 da due e 5 su 6 in lunetta.
TEODOSIC: I RECORD DIPENDONO DALLA SQUADRA E NON DAI SINGOLI. E’ ANCORA TROPPO PRESTO PER GIUDICARE
tratto da bolognabasket.it - 20/01/2020
Milos Teodosic è stato intervistato dal sito di Eurocup.
Ecco le parole del #44 bianconero.
Teo, bentornato in EuroCup dopo oltre un decennio. Com’è cambiata la competizione dai tempi in cui giocavi con FMP?
“È passato un po’ di tempo, ma l’EuroCup è ancora una competizione molto entusiasmante con grandi squadre. Ora che abbiamo iniziato le Top 16, il livello è aumentato ulteriormente, ma essere in un processo di crescita significa che il club deve superare questo tipo di difficoltà”.
Congratulazioni per il tuo premio da MVP per la stagione regolare, con la Virtus che ha avuto un record di 8-2 nonostante molti nuovi giocatori. Come sono andate le cose?
“I record dipendono sempre dalla squadra e mai dai singoli; questo gruppo sta dimostrando partita dopo partita ciò di cui siamo capaci. Non ci sono segreti. Come dice il nostro allenatore: ‘Come ti alleni è come giochi.’ E ci siamo allenati con la giusta concentrazione ed energia dall’inizio della stagione. Dobbiamo continuare in questo modo per essere pronti per la fase decisiva della stagione”.
Stai iniziando in panchina in tutte le partite di Eurocup. Come usi i minuti di apertura mentre guardi la partita dalla panchina?
“È iniziata in quel modo a causa di un infortunio, ma sono entrato in una dinamica che stava producendo buone prestazioni ed è stato bello continuare. In realtà, non c’è troppa differenza tra iniziare il gioco o entrare dopo pochi minuti.”
Conosci l’allenatore Sasha Djordjevic e Stefan Markovic dalla Nazionale. Quanto ti hanno aiutato?
“È una relazione importante, lunga e duratura, ma è qualcosa che si aggiunge a un gruppo già forte.”
Uno dei tuoi momenti che tutti ricordano è stato il tiro vincente contro il Monaco. Cosa ricordi di quell’azione?
“Ricordo di aver vinto con meno di un secondo alla fine. Avevamo lavorato per un gioco leggermente diverso, ma in un momento così intenso, ciò che spesso fa la differenza è la nostra capacità di leggere le situazioni e fare le cose giuste. Ho apprezzato l’abbraccio dei miei compagni di squadra; è stato un momento molto significativo anche per il proseguimento della nostra stagione regolare”.
Tutte e quattro le squadre italiane sono entrate nella Top 16 di EuroCup. Quanto sta crescendo il basket italiano?
“La pallacanestro italiana sta crescendo, ma c’è ancora molto lavoro da fare per essere veramente competitivi nelle fasi finali dell’EuroCup. Far passare quattro squadre in questa fase è stimolante e dobbiamo continuare il lavoro in questa direzione”.
Dopo aver battuto il Darussafaka, la Virtus è 6-0 in casa. Quanto vantaggio dà giocare davanti ai fan?
“In casa, siamo riusciti a creare un buon feeling con i nostri fan, ed è importante sentire il supporto dei fan che hanno avuto la possibilità di vedere e applaudire grandi campioni in passato. È un circolo virtuoso: i tifosi stimolano noi, li stimoliamo “.
Bologna è sempre stata conosciuta come Basket City. Quanto sono ben informati i fan?
“Bologna ama la pallacanestro e vive per la pallacanestro. Quando sono arrivato quest’estate, 500 fan mi hanno accolto all’aeroporto. Capisci subito quanto sia importante la Virtus e quanto amore per lo sport ci sia in città.”
Oltre alla Virtus, quali squadre sono le principali candidate per il titolo in EuroCup?
“Vincere l’EuroCup non è affatto facile ed essere favorito non ti dà la certezza di vincere il trofeo. Non guardo le altre squadre; siamo tutti concentrati sulla prossima partita, che è la più importante. È ancora troppo presto per giudicare la finale”.
La Virtus non ha nascosto il suo obiettivo di giocare in EuroLeague. Quanto sarebbe importante per il club arrivarci vincendo l’EuroCup?
“Il club sta crescendo, sta facendo importanti investimenti, come dimostrato dall’arena in costruzione per il mese di dicembre. Sicuramente, l’EuroLeague è la competizione più importante a livello europeo, ed è giusto che un club distinto come il nostro aspiri per tornare in esso. Questo è un obiettivo ambizioso, per il quale è essenziale lavorare un giorno dopo l’altro “.
LBA BEST FIRST TEAM, TEODOSIC INSERITO NEL MIGLIOR QUINTETTO DEL CAMPIONATO
tratto da www.virtus.it - 24/05/2020
Milos Teodosic è stato inserito all’interno del Best First Team!
Il play bianconero è stato selezionato attraverso una votazione social nei canali di LBA.
Di seguito il quintetto completo: Play: Milos Teodosic, Guardia: Adrian Banks, Ala piccola: Dyshawn Pierre, Ala grande: Austin Daye, Centro: Mitchell Watt.
LA STAGIONE DI MILOS TEODOSIC
tratto da www.virtus.it - 25/05/2020
Milos Teodosic: “Questa Società, queste persone e questa squadra, devono far parte di Eurolega; per la storia, ma non solo, questa città si merita un posto in questa competizione.”
Sabato 13 luglio, ore 22.35. Milos Teodosic è ufficialmente un giocatore di Virtus Segafredo Bologna. L’annuncio arriva in tarda in serata e spiazza letteralmente una intera città, addetti ai lavori compresi. I canali social di Virtus fanno registrare un numero di altissimo di visualizzazioni, mentre il sito web, dopo poche ore, risulta momentaneamente non raggiungibile per l’elevato traffico di utenti.
E’ la notizia più attesa dell’estate, un lavoro lungo, importante e costantemente sottotraccia, da parte del General Manager Paolo Ronci, che porta alla conclusione più dolce.
Esplodono le congetture sulla trattativa, c’è chi dice che il procuratore del giocatore fosse stato avvistato in centro a Bologna il giorno prima; altri dicono che sia stata una trattativa telefonica; qualcun altro dice che in Casa Virtus siano transitati giocatore e procuratore. Quale sia la verità, al momento, non c’è dato saperlo…
All’arrivo al Marconi, ad attenderlo ci sono più di 400 tifosi bianconeri, pronti per accoglierlo e fargli sentire tutto il calore che solo questa città può darti; il giorno dopo, nella Palestra Porelli, la presentazione del neo acquisto si trasforma in una vero e proprio bagno di folla, con più di 1.000 persone ad ascoltare le prime parole del loro beniamino.
Milos, da campione quale è, non si nasconde dietro a un dito. “Non abbiamo l’Eurolega? La conquisteremo. Sono qui per questo. Vogliamo riportare la Virtus nel torneo più importante attraverso l’Eurocup. L’obiettivo è arrivare in finale e vincere. Vedrete, ci toglieremo delle soddisfazioni.”
Indosserà la numero 44, una maglia che, nel capoluogo emiliano, in poco tempo diverrà un simbolo.
Sabato 10 agosto, ore 21.15. In amichevole con la Nazionale Serba, Teodosic entra in campo, gioca qualche pallone, ma è costretto a fermarsi subito, zoppica ed esce. “TEODOSIC KO LA VIRTUS TREMA”, ALLARME TEODOSIC LA VIRTUS TREMA” CHE COS’HA TEODOSIC ? “, sono solo alcuni dei titoli che alcuni quotidiani riportano il giorno dopo l’infortunio. Certo è che ,a leggerli ora, dopo la grande cavalcata della Segafredo, dopo la stagione e le giocate del giocatore serbo, un po’ viene da sorridere. Ma il caso tiene banco a Bologna, i social impazzono e non solo, la Virtus no. La Società dà prova di grande compattezza, non si lascia prendere dal panico o trascinare in isterismi inutili, si concentra subito sul recupero fisico del giocatore.
Domenica 6 ottobre, ore 21.10, Virtus Segafredo Bologna – Umana Reyer Venezia. Milos Teodosic debutta con la maglia della Segafredo, è il momento più bello e più atteso di un’ intera estate. Lui ricambia la fiducia con una prova da 22 punti in 21 minuti: “Il basket mi è mancato. Non aspettatevi che giochi sempre così tutte le partite segnando tanto. Abbiamo vinto di squadra e con una grande difesa”. La vittoria della Virtus, che interrompe una striscia negativa di cinque k.o. consecutivi contro la Reyer, è tutta sua: “Quando non c’era lui in campo le cose cambiavano – sottolinea il patron Massimo Zanetti -. lo abbiamo aspettato parecchio ma si è confermato un numero uno”. Coach Djordjevic, a fine gara, esalta chiaramente la partita della squadra, ma un accenno al play che ha ritrovato è inevitabile: “Milos è stato straordinario nel primo tempo: quando ha benzina nel suo serbatoio ha anche la qualità e sa come si giocano queste partite – sottolinea il coach –. Anche nei timeout, sotto di 8-10 punti tranquillizzava la squadra. È un leader, un giocatore straordinario che sente questo suo ruolo”.
MVP Regular Season Eurocup 19/20,“Best Team” LBA 19/20, il tiro all’ultimo secondo contro Monaco, il passaggio no-look dietro la testa per Pajola contro Cantù, la giocata e l’assist impossibile per Hunter contro Milano e il passaggio dietro la schiena ancora contro Monaco, sono solo alcune delle giocate che l’asso serbo ha voluto regalare a Bologna e a tutta Europa.
LBA: 24.8 minuti, 15.1 punti, 6.1 assist.
EuroCup: 26.16 minuti, 17.8 punti, 5.5 assist.
TEODOSIC RAGGIUNGE MARKOVIC NELLA STORIA DEGLI ASSIST
di Ezio Liporesi per Virtuspedia
Il 22 novembre 2020, nel derby vinto 71-91 dalla Virtus a Casalecchio, Teodosic confeziona 14 assist, di cui uno meraviglioso cieco per la tripla di Ricci. Così raggiunge il record che aveva stabilito Markovic nella stagione precedente, in occasione della vittoria a Pistoia. Nessuno nella storia della Virtus ha mai fatto meglio di loro in una gara.
PER LA SECONDA VOLTA MILOS TEODOSIC È STATO NOMINATO MVP DELLA REGULAR SEASON DI EUROCUP
Il play bianconero è il primo giocatore in assoluto ad essere stato nominato per due volte consecutive MVP. Oltre a questo record bisogna registrare anche il record di squadra della Virtus, che con 10 – 0 eguaglia quello del 2017. Teodosic ha segnato una media di 14.6 punti, 6.4 assist e 18.4 di PIR in 25 minuti giocati a partita.
Nella gara con Monaco, valida per la quarta giornata, alla Segafredo Arena il playmaker bianconero ha messo a segno il suo record di Valutazione (31), chiudendo per la seconda volta in EuroCup con una doppia- doppia con 14 punti e 12 assist.
Infine, nella vittoria in trasferta sul difficile campo del Lokomotiv Kuban, Milos si è reso protagonista con 29 punti a referto, aggiornando così il suo career-high nella competizione e portando i suoi compagni alle TOP 16.
I 5 MINUTI DI TEODOSIC RICORDANO I 5 MINUTI DI SASHA
di Ezio Liporesi - 06/04/2021
Gara uno di semifinale di Eurocup contro Kazan si decide nei 5 minuti finali e Teodosic risulta decisivo: siamo 64-64 a 5'02". Milos ha già fatto ottime cose, ma ora entra in cattedra: canestro del 66-64, assist per Ricci prima e Hunter poi, 70-68, canestro del più quattro e del più sei, 74-68. Tripla del 78-72 e liberi per il definitivo 80-76, mancano 27 secondi e il punteggio non cambierà più. In poco meno di 5 minuti Milos produce 3 su 3 da due punti, 1 su 1 da tre, 2 su 2 ai liberi, 2 assist. Degli ultimi sedici punti bianconeri, 11 li segna, 4 li fa segnare tramite assist.
Prestazione che ricorda molto da vicino altri 5 minuti famosi, quelli di Danilovic nella gara che decise lo scudetto 1998, quando cominciò lo show a 18 secondi dalla sirena dei 40 minuti con la Virtus sotto 72-68, terminandolo a 20 secondi dalla fine del supplementare quando il punteggio era diventato 86-75, poi ritoccato in quello finale, 86-77. Di quei 18 punti della Virtus Sasha ne segnò 13 e altri 3 li fece segnare con due assist e queste furono le sue cifre in poco meno di 300 secondi: 2 su 2 da due punti, 2 su 2 da tre, 3 su 3 ai liberi e due assist.
MILOS TEODOSIC NEL QUINTETTO IDEALE DI EUROCUP 2020-21
Euroleague Basketball è orgogliosa di onorare ancora una volta i migliori giocatori della prossima stagione che si concluderà come membri della All-7DAYS EuroCup First Team. È stata una stagione elettrizzante, che sarà coronata dalla serie di finali al meglio delle tre EuroCup che inizierà martedì prossimo, e in essa ogni membro della prima squadra ha goduto di una straordinaria campagna individuale. Milos Teodosic di Segafredo Virtus Bologna, Jamar Smith di UNICS Kazan, Isaia Cordinier di Nanterre 92, Mathias Lessort di AS Monaco e Willie Reed di Buducnost VOLI Podgorica sono stati tutti tra i migliori giocatori della competizione, offrendo alcune delle migliori prestazioni della stagione, spesso nei momenti chiave. Per la quarta volta, il processo di selezione ha combinato i risultati del voto dei fan con le opinioni della giuria di esperti interna di Euroleague Basketball.
Milos Teodosic, Segafredo Virtus Bologna
Un mago con la palla, il playmaker veterano ha brillato per tutta la stagione come leader indiscusso di una squadra dominante della Virtus, che ha avuto una striscia di 19 vittorie consecutive per aprire la stagione prima di uscire in una serie di semifinali di tre partite contro l’UNICS. Teodosic si è classificato secondo in questa stagione con 6,9 assist a partita ed è stato coerente nel trovare i suoi compagni di squadra, avendo servito 6 o più assist in 13 delle sue 19 presenze in questa stagione. Teodosic si è anche classificato quarto nella media dell’indice di prestazione (19,1) e ha guidato la Virtus nel punteggio (15,4 punti a persona). Il regista di 34 anni ha registrato una media di 3,0 rimbalzi su 27:30 minuti a terra. Teodosic è stato selezionato come MVP della stagione regolare di 7DAYS EuroCup, una fase durante la quale è uscito dalla panchina in ogni partita prima di passare alla formazione titolare nel corso della stagione. Teodosic ha avuto molti momenti salienti durante la stagione, comprese le semifinali quando ha guadagnato gli onori di MVP settimanali per la sua prestazione in una vittoria in Gara 1 in cui aveva 27 punti, 6 rimbalzi e 5 assist. Sei volte vincitore di All-EuroLeague, questa è la prima selezione All-EuroCup per Teodosic alla sua quarta stagione nella competizione.
TEODOSIC: SONO ORGOGLIOSO DELLA VIRTUS, ABBIAMO BATTUTO UNA GRANDE SQUADRA. I TIFOSI CI HANNO AIUTATO
tratto da bolognabasket.it - 03/06/2021
Le parole di Milos Teodosic a fine partita, intervistato da Giulia Cicchinè su Eurosport
E’ stata una serie dura, e una stagione dura. Sono molto orgoglioso, abbiamo vinto stasera e due partite a Brindisi, che ha giocato il miglior basket per tutta la stagione, e avrebbe meritato di arrivare prima, e invece è arrivata seconda per i problemi Covid. Sono davvero orgoglioso della mia squadra, perchè abbiamo giocato contro una grande squadra, e ben allenata.
Il ritorno del pubblico? E’ stato un po’ strano entrare e vedere i tifosi, non eravamo più abituati. Ma sono contento di averli visti, e stasera ci hanno aiutato.
TEODOSIC: SIAMO DOVE VOGLIAMO ESSERE. LA VIRTUS IN FINALE DEVE DIVENTARE UNA REGOLA
Milos Teodosic è stato sentito da Andrea Tosi per la Gazzetta dello Sport. Un estratto dell’intervista.
“Per qualunque giocatore è importante arrivare al top nei momenti chiave della stagione, sia a livello individuale che a livello di squadra. In alcuni momenti particolari serve anche l’esperienza e penso di essere uno di quei giocatori che può garantirla. Ci tengo adire che sono molto orgoglioso della squadra. Nei playoff cambiano tante situazioni, il livello si alza sempre di più. Siamo dove volevamo essere. È stata una stagione strana e particolare per tanti motivi. Non abbiamo mai mollato perciò la nostra finale è meritata.
Quando iniziano i playoff tutto si azzera e si riparte quasi daccapo. Rispetto alla stagione regolare possono succedere tanti cambiamenti. Una finale playoff non è una gara secca, si gioca contro la stessa squadra ogni due giorni e quindi sono i dettagli che determinano il risultato. Per vincere le finali oltre all’aspetto tecnico serve anche altro. Tra una serie e l’altra cambia tutto. Le sei vittorie sono importanti ma adesso sono solo un bel ricordo. Il nostro obiettivo nelle prossime gare è lottare fino all’ultimo possesso. Vogliamo finire come tutti noi speriamo.
Dopo 14 anni, la Virtus torna a giocare una finale per il titolo italiano e questo traguardo dovrà diventare la regola per il futuro. Ogni anno dobbiamo mettere un mattone per continuare la nostra crescita. Nelle partite che abbiamo giocato contro Milano quest’anno abbiamo sempre lottato, non abbiamo ancora vinto, ma siamo stati sempre in partita fino alla fine. Mi aspetto una finale dura, tra una partita e l’altra dovremo resettare tutto e in fretta, sia in caso di vittoria che di sconfitta”.
TEODOSIC: ORGOGLIOSO DELLO SCUDETTO E DI COME CI SIAMO UNITI. AL MOMENTO NON HO PENSATO AL FUTURO
tratto da bolognabasket.it - 23/06/2021
Milos Teodosic è stato intervistato dal sito serbo mozartsport.
Un estratto delle sue parole.
Il 4-0 l’Olimpia è stato inaspettato. Ha sorpreso anche noi. L’Olimpia una squadra di grande qualità. Una grande favorita non solo nella serie ma anche in EuroLeague dove è stata tra le prime cinque-sei squadre. Abbiamo giocato come lo scorso anno fino allo stop per la pandemia.
Nell’ultimo mese e mezzo ci siamo uniti ed abbiamo giocato alla grande. Sono orgoglioso di come abbiamo giocato. Ed anche se avessimo perso avrei detto lo stesso. Sarei comunque stato
orgoglioso.
Il futuro? Con Scariolo ho parlato. Abbiamo parlato della squadra, del club ed in generale. Vuole conoscere meglio l’ambiente in cui si trova ed è normale aver parlato con lui. Io ho la possibilità di uscire dal contratto (sino al 10 luglio, ndr) ma sinceramente al momento non ci ho pensato. C’è una persona che si occupa della situazione e d’accordo con lui vedremo cosa fare. È bello per me stare a Bologna
Le parole di Belinelli? Sono felice di quello che ha detto. Non conoscevo Marco prima di Bologna. Una grande persona e compagno di squadra. Un giocatore di esperienza che ha giocato
in grandi squadre con compagni fortissimi. Cerca sempre di trasmettere la sua esperienza ai tutti noi, soprattutto ai più giovani. Sono contento di aver avuto la possibilità di giocare con lui.
Markovic? Siamo riusciti finalmente a giocare insieme. Gli voglio bene e dopo questi due anni siamo diventati ancora più amici. Volevamo vincere qualcosa insieme ed alla fine lo abbiamo
fatto in maniera dominante. Non sappiamo cosa accadrà in futuro ma ci piacerebbe giocare assieme ancora. Vediamo se sarà possibile.
Il rapporto con Djordjevic? Avevo già un ottimo rapporto con Sasha. A partire dalla nazionale. Sasha è stato il motivo della mia firma a Bologna. Mi dispiace che sia finita così dopo un grande successo. Speravo non accadesse e pensavo che non sarebbe successo. È vero che il basket, come altri sport, sta diventando sempre più solo un lavoro, dove non ci sono troppe emozioni. E poi chiedono ai giocatori di provare emozioni.
MILOS TEODOSIC E VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA ANCORA INSIEME!
tratto da www.virtus.it - 08/07/2021
Virtus Pallacanestro Bologna S.p.A. comunica di aver raggiunto un accordo con Milos Teodosic per il prolungamento del contratto fino al termine della stagione sportiva 2022/23.
Il commento di Milos Teodosic, fresco di rinnovo contrattuale: “A luglio del 2019 ho dichiarato che ero venuto qui per vincere e siamo Campioni d’Italia. A luglio 2021 dico che rimango per vincere ancora. Ringrazio il Signor Zanetti, so quello che si aspetta da noi.”
Le parole di Paolo Ronci, Direttore Generale delle V Nere: “Milos ha scelto di continuare il percorso tecnico iniziato nel luglio 2019 e di legarsi al progetto del nostro Patron Massimo Zanetti per la missione di una Virtus stabilmente al top Italiano ed Europeo. L’ho sentito molto orgoglioso di ricominciare con lo Scudetto sul petto. Siamo felici che rimanga con noi, con un nuovo contratto garantito al 30 giugno 2023.”
Le dichiarazioni di Luca Baraldi, Amministratore Delegato di Virtus Pallacanestro Bologna: “La conferma di Teodosic certifica ancora una volta, dopo questa straordinaria vittoria dello Scudetto, la volontà del nostro azionista, Massimo Zanetti, di raggiungere altri importanti traguardi sportivi ed assicurare un futuro sempre più luminoso alla Virtus Segafredo Bologna.”
L’MVP dei playoff LBA, uno degli assoluti protagonisti delle ultime due stagioni bianconere, continuerà a far sognare ed emozionare tutti i tifosi della Virtus Segafredo Bologna.
LE MAGIE DI MAGO MILOS
di Ezio Liporesi - Corriere dello Sport - Stadio - 13/07/2021
Era il 13 luglio 2019 quando la Virtus annunciò Milos Teodosic, campione serbo, con già un curriculum invidiabile. L'Isokinetic curò la fascite plantare che gli aveva fatto abbandonare la NBA e, dopo aver saltato l'inizio della stagione entrò in campo la prima volta, a gara iniziata, contro la Reyer Venezia, alla terza giornata. Rivoltò letteralmente la partita, con 22 punti, 3 su 3 da due, 4 su 6 da tre, 4 su 4 ai liberi, 7 assist, conducendo la Segafredo al successo 75-70. Da allora è entrato nel cuore dei tifosi bianconeri in un crescendo culminato con lo scudetto dell'11 giugno scorso. Nella prima stagione, purtroppo interrotta a causa del covid, occorre ricordare alcune perle. Contro Monaco in coppa, Milos veniva già da due triple della staffa contro Varese e Brescia, ma quella sera si superò dopo un secondo tempo sempre a inseguire, il sorpasso con tripla di Markovic nell'ultimo minuto e il pareggio transalpino con un libero, Teodosic sembra già decidere con due liberi a 4 secondi e 8 decimi, ma i francesi pareggiano a 1 secondo e 3 decimi, sufficienti a Milos (24 punti di cui 14 nell'ultimo quarto, 5 su 9 da tre, 1 su 2 da due e 7 assist) per realizzare con i piedi a cavallo dell'arco, quindi un canestro da due, subendo anche fallo (libero sbagliato per far trascorrere i 4 decimi rimanenti): 77-75. Poi a Trieste a 9" segna i liberi del pareggio che garantiscono il supplementare 72-72; poi nei 5 minuti aggiuntivi segna 9 punti, tra cui il canestro da due dell'ultimo sorpasso, 81-82, la tripla splendida per l'81-85 e i liberi dell'83-87. Una sequenza che ricordò il magnifico Danilovic della finale scudetto 1998: Sasha allora pareggiò dalla lunetta, un identico 72-72, dopo la famosa tripla, poi segnò nove punti nel supplementare, proprio come Milos, anche se la gara di Trieste del 17 novembre 2019 non aveva lo stesso peso specifico. Pochi giorni prima di Natale è nominato MVP della regular season di Eurocup. Il giorno di Natale nel derby vinto con 32 punti di scarto, confeziona dieci assist, esattamente come il compagno Markovic, prima volta che in una stessa gara di serie A due giocatori della stessa squadra raggiungono la doppia cifra in questa voce. A inizio gennaio gioca una partita superlativa a Trento, dove la Virtus vince 77-83, dopo essere stata avanti di 19, sul 23-42, un attimo prima della fine del secondo quarto, ed essere andata sotto di due a inizio ultimo periodo, sul 57-55, parziale di 34-13. Trenta punti per Teodosic, con 4 su 8 da due, 5 su 12 da tre e 7 su 8 ai liberi, 5 rimbalzi e 3 assist, 10 falli subiti, 34 di valutazione. Straordinario quello che fa nei cinque minuti scarsi che vanno dal 34'35" al 39'24". La Virtus è tornata avanti, 61-65, e Milos comincia il suo show: triple del 61-68, 65-71 e 68-74, canestro da sotto su rimessa di Markovic, 71-76, poi sui falli di Trento, 5 liberi su 6, sbagliando solo il primo, per il 73-77, il 73-79 e il 76-81. Mancano 36 secondi e Trento è alle corde. In questa striscia di 16 punti consecutivi fallisce solo il libero citato, un tiro da tre e uno da due, quindi 3 su 4 da tre, 1 su 2 da due e 5 su 6 in lunetta. La stagione non si conclude, ma Milos è inserito nel miglior quintetto del campionato. Il 22 novembre 2020 nel derby vinto 71 a 91 in trasferta, con 14 assist eguaglia il record societario della Virtus detenuto dal compagno Markovic. A inizio gennaio 2021 è nominato per la seconda stagione consecutiva MVP della regular season di Eurocup. Il 6 aprile, in gara uno di semifinale di Eurocup contro Kazan, Milos esibisce una prestazione, che riporta ancora una volta alla mente il Danilovic del 31 maggio 1998. siamo 64-64 a 5'02". Milos ha già fatto ottime cose, ma ora entra in cattedra: canestro del 66-64, assist per Ricci prima e Hunter poi, 70-68, canestro del più quattro e del più sei, 74-68. Tripla del 78-72 e liberi per il definitivo 80-76, mancano 27 secondi e il punteggio non cambierà più. In poco meno di 5 minuti Milos produce 3 su 3 da due punti, 1 su 1 da tre, 2 su 2 ai liberi, 2 assist. Degli ultimi sedici punti bianconeri, 11 li segna, 4 li fa segnare tramite assist. 23 anni prima, Danilovic a 18 secondi dalla sirena dei 40 minuti con la Virtus sotto 72-68, terminandolo a 20 secondi dalla fine del supplementare quando il punteggio era diventato 86-75, poi ritoccato in quello finale, 86-77. Di quei 18 punti della Virtus Sasha ne segnò 13 e altri 3 li fece segnare con due assist e queste furono le sue cifre in poco meno di 300 secondi: 2 su 2 da due punti, 2 su 2 da tre, 3 su 3 ai liberi e due assist. Purtroppo la Virtus non è riuscita a bissare quel successo mancando l'approdo in finale e in Eurolega, ma si è ampiamente rifatta con il percorso netto dei playoff, un 10 a 0 culminato nel cappotto in finale rifilato all'Olimpia Milano, andando a vincere il sedicesimo scudetto sul quale Teodosic ha messo una grande firma, che va al di là del titolo di MVP delle finali, ma è insita nel suo ruolo di leader, nelle sue giocate decisive, nel sapere giocare al contempo concretamente e in maniera spettacolare. Una sigla quella di Teodosic che è impressa anche nei tanti record societari di squadra stabiliti dalla Virtus in queste ultime due stagioni, ma anche nella crescita dei compagni si squadra, uno su tutti Pajola, che in Nazionale ha fatto veramente soffrire Milos. La vicinanza del compagno serbo Markovic è stata fondamentale, basti pensare a quante volte è stato citato in quest'articolo, ma se Teodosic ha deliziato ed emozionato per due stagioni il pubblico bolognese e lo farà anche nelle prossime due annate, perché ha esteso fino al 2023 il contratto che aveva già anche per la prossima stagione, grande merito va anche all'ex allenatore della Virtus Djordjevic che tanto lo ha voluto due anni fa, senza dimenticare naturalmente la proprietà che ha assecondato l'allenatore nel 2019 e oggi allunga l'impegno economico per altri due anni con l'asso serbo, punta di diamante di una squadra che sarà ancora molto competitiva.
ALTA FEDELTÀ
Teodosic inizierà la sua terza stagione a Bologna, entrando nel club dei giocatori stranieri con più anni in bianconero. Il record di stagioni spetta a Predrag Danilovic e Antoine Rigaudeau con sei
Era il 13 luglio 2019 quando la Virtus annunciò Milos Teodosic, campione serbo, con già un curriculum invidiabile. L'Isokinetic curò la fascite plantare che gli aveva fatto abbandonare la NBA e, dopo aver saltato l'inizio della stagione entrò in campo la prima volta, a gara iniziata, contro la Reyer Venezia, alla terza giornata. Rivoltò letteralmente la partita, con 22 punti, 3 su 3 da due, 4 su 6 da tre, 4 su 4 ai liberi, 7 assist, conducendo la Segafredo al successo 75-70. Da allora è entrato nel cuore dei tifosi bianconeri in un crescendo culminato con lo scudetto dell'11 giugno scorso. Nella prima stagione, purtroppo interrotta a causa del covid, occorre ricordare alcune perle. Contro Monaco in coppa, Milos veniva già da due triple della staffa contro Varese e Brescia, ma quella sera si superò dopo un secondo tempo sempre a inseguire, il sorpasso con tripla di Markovic nell'ultimo minuto e il pareggio transalpino con un libero, Teodosic sembra già decidere con due liberi a 4 secondi e 8 decimi, ma i francesi pareggiano a 1 secondo e 3 decimi, sufficienti a Milos (24 punti di cui 14 nell'ultimo quarto, 5 su 9 da tre, 1 su 2 da due e 7 assist) per realizzare con i piedi a cavallo dell'arco, quindi un canestro da due, subendo anche fallo (libero sbagliato per far trascorrere i 4 decimi rimanenti): 77-75. Poi a Trieste a 9" segna i liberi del pareggio che garantiscono il supplementare 72-72; poi nei 5 minuti aggiuntivi segna 9 punti, tra cui il canestro da due dell'ultimo sorpasso, 81-82, la tripla splendida per l'81-85 e i liberi dell'83-87. Una sequenza che ricordò il magnifico Danilovic della finale scudetto 1998: Sasha allora pareggiò dalla lunetta, un identico 72-72, dopo la famosa tripla, poi segnò nove punti nel supplementare, proprio come Milos, anche se la gara di Trieste del 17 novembre 2019 non aveva lo stesso peso specifico. Pochi giorni prima di Natale è nominato MVP della regular season di Eurocup. Il giorno di Natale nel derby vinto con 32 punti di scarto, confeziona dieci assist, esattamente come il compagno Markovic, prima volta che in una stessa gara di serie A due giocatori della stessa squadra raggiungono la doppia cifra in questa voce. A inizio gennaio gioca una partita superlativa a Trento, dove la Virtus vince 77-83, dopo essere stata avanti di 19, sul 23-42, un attimo prima della fine del secondo quarto, ed essere andata sotto di due a inizio ultimo periodo, sul 57-55, parziale di 34-13. Trenta punti per Teodosic, con 4 su 8 da due, 5 su 12 da tre e 7 su 8 ai liberi, 5 rimbalzi e 3 assist, 10 falli subiti, 34 di valutazione. Straordinario quello che fa nei cinque minuti scarsi che vanno dal 34'35" al 39'24". La Virtus è tornata avanti, 61-65, e Milos comincia il suo show: triple del 61-68, 65-71 e 68-74, canestro da sotto su rimessa di Markovic, 71-76, poi sui falli di Trento, 5 liberi su 6, sbagliando solo il primo, per il 73-77, il 73-79 e il 76-81. Mancano 36 secondi e Trento è alle corde. In questa striscia di 16 punti consecutivi fallisce solo il libero citato, un tiro da tre e uno da due, quindi 3 su 4 da tre, 1 su 2 da due e 5 su 6 in lunetta. La stagione non si conclude, ma Milos è inserito nel miglior quintetto del campionato. Il 22 novembre 2020 nel derby vinto 71 a 91 in trasferta, con 14 assist eguaglia il record societario della Virtus detenuto dal compagno Markovic. A inizio gennaio 2021 è nominato per la seconda stagione consecutiva MVP della regular season di Eurocup. Il 6 aprile, in gara uno di semifinale di Eurocup contro Kazan, Milos esibisce una prestazione, che riporta ancora una volta alla mente il Danilovic del 31 maggio 1998. siamo 64-64 a 5'02". Milos ha già fatto ottime cose, ma ora entra in cattedra: canestro del 66-64, assist per Ricci prima e Hunter poi, 70-68, canestro del più quattro e del più sei, 74-68. Tripla del 78-72 e liberi per il definitivo 80-76, mancano 27 secondi e il punteggio non cambierà più. In poco meno di 5 minuti Milos produce 3 su 3 da due punti, 1 su 1 da tre, 2 su 2 ai liberi, 2 assist. Degli ultimi sedici punti bianconeri, 11 li segna, 4 li fa segnare tramite assist. 23 anni prima, Danilovic a 18 secondi dalla sirena dei 40 minuti con la Virtus sotto 72-68, terminandolo a 20 secondi dalla fine del supplementare quando il punteggio era diventato 86-75, poi ritoccato in quello finale, 86-77. Di quei 18 punti della Virtus Sasha ne segnò 13 e altri 3 li fece segnare con due assist e queste furono le sue cifre in poco meno di 300 secondi: 2 su 2 da due punti, 2 su 2 da tre, 3 su 3 ai liberi e due assist. Purtroppo la Virtus non è riuscita a bissare quel successo mancando l'approdo in finale e in Eurolega, ma si è ampiamente rifatta con il percorso netto dei playoff, un 10 a 0 culminato nel cappotto in finale rifilato all'Olimpia Milano, andando a vincere il sedicesimo scudetto sul quale Teodosic ha messo una grande firma, che va al di là del titolo di MVP delle finali, ma è insita nel suo ruolo di leader, nelle sue giocate decisive, nel sapere giocare al contempo concretamente e in maniera spettacolare. Una sigla quella di Teodosic che è impressa anche nei tanti record societari di squadra stabiliti dalla Virtus in queste ultime due stagioni, ma anche nella crescita dei compagni si squadra, uno su tutti Pajola, che in Nazionale ha fatto veramente soffrire Milos. La vicinanza del compagno serbo Markovic è stata fondamentale, basti pensare a quante volte è stato citato in quest'articolo, ma se Teodosic ha deliziato ed emozionato per due stagioni il pubblico bolognese e lo farà anche nelle prossime due annate, perché ha esteso fino al 2023 il contratto che aveva già anche per la prossima stagione, grande merito va anche all'ex allenatore della Virtus Djordjevic che tanto lo ha voluto due anni fa, senza dimenticare naturalmente la proprietà che ha assecondato l'allenatore nel 2019 e oggi allunga l'impegno economico per altri due anni con l'asso serbo, punta di diamante di una squadra che sarà ancora molto competitiva.
TERZO PER ASSIST IN CAMPIONATO NELLA STORIA VIRTUS
TEODOSIC
di Ezio liporesi - 19/0472022
A Pesaro il numero 44 ha fatto 4 su 4 da tre nella gara numero 4444 della storia Virtus, amichevoli comprese.
TEODOSIC E JAITEH NEL MIGLIOR QUINTETTO DI EUROCUP
tratto da bolognabasket.it - 07/05/2022
Ci sono due giocatori della Virtus nel miglior quintetto di Eurocup. Milos Teodosic e Mam Jaiteh sono infatti stati scelti assieme a Jaron Blossomgame di Ulm, Will Cummings dei Boulogne Metropolitans 92 e Derek Needham di Bursaspor.
Teodosic MVP della finale Eurocup 2022
IL MINUTO (SCARSO) MAGICO DI MILOS TEODOSIC
Virtus - Tortona gara due. Teodosic aveva iniziato la sua gara fallendo una tripla, poi segnando i primi punti bianconeri, quelli del 3-5 da oltre l'arco, ma aveva poi perso 4 palloni e si era andato a sedere in panchina a metà periodo per poi rientrare intorno alla metà del secondo quarto, per dare l'assist a Cordinier della tripla e subito dopo a segnarne una in proprio, i sei punti che concludevano il parziale di 13-0 che dal 22-28 portava il punteggio sul 35-28. Milos segnava poi il canestro del 37-31 e dava l'assist a Shengelia per il 41-33, ultimo canestro della Virtus nei primi venti minuti. Nel terzo quarto Tortona tornava a meno due, 45 a 43. Qui sono iniziati 53 secondi meravigliosi di Teodosic: a 7'43", sfruttando il pallone consegnato da Jaiteh, ha centrato una sospensione da due punti, a 7'18", altro assist di Mam (che per due azioni consecutive ha invertito l'ordine naturale delle cose) e Milos ha piazzato la tripla laterale; a 7'00" ha subito lo sfondamento di Macura, terzo fallo, e subito dopo ha subito anche il quarto del numero 55 avversario, costringendolo in panchina; infine, dopo ulteriori cinque secondi è arrivata la tripla che ha concluso il suo personale 8-0 che ha portato la Virtus al più dieci. Al termine 17 punti, 4 su 5 da tre, 2 su 3 da due, 1 su 2 ai liberi, 4 assist, 2 rimbalzi, 5 palle perse, però anche 5 falli subiti in 18 minuti, ma non sono i numeri che contano, bensì quei 53 secondi già entrati nella storia.
TEODOSIC SUPERA BRUNAMONTI E DIVENTA IL MIGLIOR ASSISTMAN NELLA STORIA DELLA VIRTUS BOLOGNA NELLE FINALI SCUDETTO
tratto da legabasket.it - 11/06/2022
All'asso serbo mancano 3 assist per entrare nella top 10 all-time delle finali
Grazie alla prova da 8 assist di Gara 2 contro l’A|X Armani Exchange Milano, Milos Teodosic sale a quota 38 passaggi vincenti nelle finali LBA, scavalcando Roberto Brunamonti (fermo a quota 33) in testa alla classifica bianconera di categoria. Il fuoriclasse serbo è a un passo dalla top 10 all-time nelle Finals, dato che Nikos Zisis al 10° posto è distante solo 3 assist. Questa classifica è comandata da Andrea Cinciarini (85 assist).
Considerando in toto i playoff, Teodosic è al 2° posto in solitaria nella storia della Virtus Bologna con 90 assist distribuiti in 15 partite di post-season giocate in Italia. In testa c’è sempre Roberto Brunamonti con 143 assist.
OMAGGIO AI CAMPIONI: MILOS TEODOSIC
Un maestro in campo e un insostituibile leader della squadra fuori, Milos Teodosic ha vissuto un'altra stagione speciale in cui ha aggiunto più trofei e riconoscimenti alla sua straordinaria carriera.
L'ex MVP dell'EuroLeague della Turkish Airlines si è ripetuto come selezione della Prima Squadra All-EuroLeague ed è stato votato MVP delle finali di EuroCup dopo aver guidato la Virtus Segafredo Bologna alla corona della 7DAYS EuroCup. Gli infortuni hanno costretto il 35enne Teodosic a saltare sette partite di regular season, che includevano un'assenza di due mesi a causa di un infortunio al ginocchio. Tuttavia, nulla di tutto ciò ha impedito al regista esperto di mostrare coerenza per tutta la campagna e di giocare al meglio quando contava di più.
Teodosic ha guidato la competizione con 7,9 assist a partita. Durante la stagione regolare, ha ottenuto almeno 6 assist in ciascuna delle sue 11 presenze e almeno 10 in quattro di quelle partite, il tutto con una media di 11,6 punti in meno di 25 minuti sul campo. Il playoff ha quindi superato un inizio lento della postseason per guidare la Virtus attraverso il buon e il sottile dei playoff, fino al titolo.
Milos Teodosic ha fornito 8 assist nei quarti di finale vinti sul Ratiopharm Ulm e poi ha segnato 12 punti con 4 assist in una semifinale trionfante su strada sul Valencia Basket. Nel gioco del titolo, Teodosic ha brillato più di qualsiasi altro giocatore. Solo 23 minuti sul campo gli sono bastati per incassare 21 punti, tirando 4 su 8 da dietro l'arco dopo aver realizzato solo 3 triple su 18 nelle precedenti tre gare di eliminazione. Anche Teodosic ha contribuito con 3 assist. Quella prestazione gli è valsa il premio MVP della finale mentre vinceva il trofeo EuroCup ha inviato Teodosic in un gruppo selezionato di giocatori che hanno vinto sia l'EuroLeague che l'EuroCup nelle loro carriere.
A Milano in Eurolega il 9 novembre 2022: Milos ha appena segnato la sua quinta tripla su sei, la vittoria è ormai in tasca e Milos fa la dedica ai tifosi
MILOS TEODOSIC
Il basket è uno sport semplice: 10 giocatori scendono in campo, corrono, battagliano, danno tutto, anche in una serata con percentuali bassissime, anche in una partita a tratti orrenda, poi, d'un tratto, il grigiore generale viene interrotto da uno che entra in campo con l'espressione di chi si è svegliato due minuti prima, gioca con le ciabatte DeFonseca, ha un pacchetto di Marlboro nelle mutande, piazza 5 triple tirando 6 volte, fa segnare chiunque piedi per terra, inventa traiettorie di passaggi geometricamente non spiegabili, alza mezzo indice per dedicare un canestro alla curva, in appena 17 minuti.
Senza sudare.
Senza correre.
Senza impegnarsi.
Poi, facendo trasparire la stessa emozione di uno in fila alla posta per pagare la bolletta dell'Enel di ottobre, si rimette la tuta, e risale sul pullman per tornare a casa.
La Virtus vince a Milano.
IL RECORD DI MILOS
Due anni fa finì 77-83. Nel 2020 la prima vittoria a Trento della Virtus grazie ai 30 punti di Teodosic, il suo massimo fin qui in Serie A
La prima gara dell'anno 2020 è a Trento, dove la Virtus non ha mai vinto, quattro sconfitte in quattro incontri. Subito Markovic pesca Gamble per lo 0-2, poi vanno avanti i padroni di casa fino al 12-6. La Segafredo si riporta sopra con un parziale di 0-7. Dopo un po' di equilibrio le V nere con concludono il primo quarto avanti 17-21 per poi volare via fino al 23-42 che precede di poco il riposo a cui si va sul 25-42. Favorevole a Trento l'inizio del terzo quarto, con un 9-4 si riporta a meno dodici, 34-46. È Teodosic a mettere la tripla del più 15, 34-49. Un altro parziale, 6-0, avvicina nuovamente l'Aquila, 40-49. due canestri di Gamble fanno respirare Bologna, 40-53. Trento va avanti con i parziali, un 10-0, 50-53. frena l'emorragia Teodosic con due liberi, 50-55 al 30'. Continua l'inerzia casalinga anche nell'ultimo quarto, che comincia con un 7-0, per il vantaggio interno 57-55 (parziale 34-13). Un canestro e due liberi di Gamble riportano sopra Bologna 57-59. Craft pareggia, ma la Virtus si riporta sopra il canestro da tre punti di Teodosic del 61-68 costringe Trento al timeout. Milos continua lo show, da 65 a 81 i punti della squadra bolognese sono tutti suoi, la serie Teodosic la chiude con i due liberi del 76-81, poi la gara termina 77-83. Per il numero 44 i punti segnati sono 30 con 4 su 8 da due, 5 su 12 da tre e 7 su 8 ai liberi, 5 rimbalzi e 3 assist, 10 falli subiti, 34 di valutazione. Per l'asso serbo si tratta tuttora del suo record di punti in serie A, Ottimo anche Gamble, 19 punti e 9 rimbalzi. Prima vittoria a Trento. Due stagioni prima la Virtus aveva sprecato un più diciotto, questa volta ha vinto dopo essersi fatta rimontare un vantaggio di diciannove punti. Termina il girone d'andata con la Segafredo capolista. Sedici giorni dopo la Virtus tornerà a Trento, questa volta per l'Eurocup. Partita fotocopia di quella di campionato: Virtus subito nettamente avanti, non di 19 punti, ma di 16, poi il recupero e il sorpasso dei locali, questa volta fino al più quattro. Poi il gran finale di Teodosic, in campionato 30 punti totali e 16 negli ultimi dieci minuti, in coppa, rispettivamente, 23 e 10: in campionato dal 61-65 al 76-81 furono 16 punti tutti di Milos, in coppa dal 57-54 al 65-69 15 punti bianconeri, 10 segnati dal numero 44 e 5 su suoi assist. Per concludere stesso punteggio finale, unica differenza 10 punti in meno per entrambe le squadre nella gara europea, 67-73, invece di 77-83.
DE RAFFAELE: "PUNITI DAL TALENTO IMMENSO DI TEODOSIC"
di Walter De Raffaele - 15/01/2023
Coach Walter De Raffaele in conferenza stampa dopo la sconfitta all'ultimo tiro a Bologna.
"Iniziando dalla fine, siamo stati puniti dal talento immenso, smisurato del campione che è Teodosic. Ho rivisto il suo tiro e abbiamo fatto una buona difesa, ma onestamente altri giocatori come lui non ce ne sono, fortunata Bologna ad averlo.
GARA TRE DI FINALE SPECIALE PER TEODOSIC
di Ezio Liporesi - 14/06/2023
Per Milos una serata speciale: con i 7 assist di stasera diventa il migliore nella specialità assist della storia Virtus nei playoff, arriva a 147 e supera i 143 di Brunamonti.
I CANESTRI DECISIVI DEI GIOCATORI DELLA VIRTUS - TRENTATREESIMA PUNTATA: MILOS TEODOSIC
di Ezio Liporesi - 1000cuorirossoblu - 30/06/2023
Milos Teodosic, da quattro stagioni alla Virtus, nelle quali ha conquistato trofei, stabilito record, ma soprattutto ha fatto sognare e innamorare la Bologna bianconera e ha anche segnato anche canestri decisivi:
- nel 2019/20 dopo due triple della staffa contro Varese e a Brescia, in Eurocup contro Monaco, dopo un secondo tempo sempre ad inseguire, il sorpasso con tripla di Markovic nell'ultimo minuto e il pareggio transalpino con un libero, Milos sembra già decidere con due liberi a 4 secondi e 8 decimi, ma i francesi pareggiano a 1 secondo e 3 decimi, sufficienti a Teodosic (24 punti di cui 14 nell'ultimo quarto, 5 su 9 da tre, 1 su 2 da due e 7 assist) per realizzare con i piedi a cavallo dell'arco, quindi da due, subendo anche fallo (libero sbagliato per far trascorrere i 4 decimi rimanenti): 77-75;
- a Trieste a 9" segna i liberi del pareggio che garantiscono il supplementare 72-72; poi nei 5 minuti aggiuntivi segna 9 punti, tra cui il canestro da due dell'ultimo sorpasso, 81-82, la tripla splendida per l'81-85 e i liberi dell'83-87;
- nel 2022/23 contro Venezia sul 76-78 a 8 secondi dal termine segna la tripla del 79-78.
GRAZIE DI TUTTO, TEO
Potremmo dire tante cose, postare tanti highlights, canestri, assist, magie… ma questa istantanea riassume perfettamente tutto quanto.
“A tutta la Virtus vorrei dire grazie. Grazie per la possibilità e l’onore che mi avete dato di indossare la canotta della Virtus e di essere protagonista di alcuni grandi momenti. Per questi quattro anni speciali un grande grazie al Presidente Massimo Zanetti! Grazie per avermi dato la possibilità di lavorare con due grandi allenatori, Aleksandar Djordjevic e Sergio Scariolo, è significato molto per me questo perché ho avuto la possibilità di imparare ancora qualcosa di nuovo. Ricorderò questi quattro anni con il sorriso grazie anche a tutti i collaboratori del club e ovviamente grazie ai tifosi della Virtus. Ci siete stati sempre, al di là del risultato, regalando sempre tifo e cori. Per ultimo ma molto importante, grazie a tutti i miei compagni di squadra! Sono sicuro che ci rincontreremo in futuro e non vedo l’ora!”
Dal 13 luglio 2019 ad oggi:
1 Scudetto
1 EuroCup
2 Supercoppe
MVP Finale Scudetto 2021
MVP Finale EuroCup 2022
Grazie di tutto, Teo.
Forever #44
I SALUTI DI BELINELLI, SCARIOLO E DEI TIFOSI
IL SALUTO DI SCARIOLO A TEODOSIC
tratto da bolognabasket.it - 11/0772023
Con un messaggio sul proprio profilo Twitter, Sergio Scariolo ha salutato Milos Teodosic ringraziandolo per essersi fatto da lui allenare. “Grazie anche per aver sempre messo la squadra al primo posto e per le tue parole quando già sapevi che non saresti più stato un mio giocatore”
BELINELLI: UN GIORNO TRISTE, SIAMO STATI UNA COPPIA FANTASTICA
tratto da bolognabasket.it - 12/0772023
Anche il capitano della Virtus Marco Belinelli – con un Messaggio su Twitter – ha salutato l’ex compagno e amico Milos Teodosic.
E’ un giorno triste, ma voglio ringraziare Teo e la sua famiglia per questi anni insieme. Ho incontrato una persona fantastica e un grande amico, siamo stati una coppia fantastica.
VECCHIO STILE, STRISCIONE PER RINGRAZIARE TEODOSIC
GENIO E MAGIA… Hvala ti Miloše za sve Grazie Teo. #44
CIAO MILOS, UNO DEI GRANDISSIMI
di Ezio Liporesi - Cronache Bolognesi - 14/07/2023
Milos Teodosic, uno dei Grandissimi della storia delle V nere, uno di quella ristrettissima cerchia per cui non è giusto neppure fare delle classifiche, perché i Grandissimi non meritano di stare dietro a qualcun altro. È arrivato quattro anni fa in una squadra che non faceva i playoff da tempo, che non superava turni di playoff da molto di più e, improvvisamente l'ha trasformata in una squadra dominante in Italia in una stagione purtroppo interrotta da covid, a questa squadra ha fatto vincere lo scudetto, poi l'Eurocup e l'ha portata a competere in Eurolega. E anche in quest'ultima stagione che molti giudicano negativa, ricordando solo gli attimi finali condizionato da una situazione fisica compromessa. Milos ha giocato 52 gare e delle 30 saltate molte (tutta la prima parte di campionato) è stato giù per scelta e non per infortunio. Nelle dieci di regular season giocate la Virtus non ha mai perso. A lungo in Eurolega è stato non solo il migliore della Virtus, ma anche quello che trascinava la squadra correndo più degli altri. E fino a gara 4 di finale è stato decisivo (liberi del pareggio nel primo supplementare, tripla decisiva nel secondo supplementare, 8 assist record societario Virtus in una gara di finale). Purtroppo troppi ricordano solo l'ultima immagine e comunque anche in gara sette è stato quello che ci ha provato fino all'ultimo. Tanti record stabiliti nella sua vita bolognese: per due volte 14 assist in campionato (una volta sola li ha fatti Markovic), il record di assist in una gara di finale (8), il numero di assist in finale (81) e nei playoff (160). I numeri però non rendono giustizia alla Grandezza di Teodosic: ha deliziato il pubblico della Virtus (e non solo) con azioni irripetibili, ha vinto gare con prodezze incredibili. Il 17 novembre 2019, a Trieste, alla nona giornata, Milos al 40' fissò dalla lunetta il 72-72, poi nel supplementare segnò 9 punti e portò al trionfo le V nere con incredibile analogia con il 31 maggio 1998 quando Danilovic con un libero, dopo la tripla, fissò il 72-72, poi segnò 9 punti nel supplementare. Nel gennaio 2020 la Virtus vinse per la prima volta a Trento 77-83, dopo essere stata avanti di 19, sul 23-42, un attimo prima della fine del secondo quarto, ed essere andata sotto di due a inizio ultimo periodo, sul 57-55, parziale di 34-13; il protagonista con trenta punti fu Teodosic, con 4 su 8 da due, 5 su 12 da tre e 7 su 8 ai liberi, 5 rimbalzi e 3 assist, 10 falli subiti, 34 di valutazione; straordinario quello che fece nei cinque minuti scarsi che vanno dal 34'35" al 39'24"; la Virtus era tornata avanti, 61-65, e Milos cominciò il suo show: triple del 61-68, 65-71 e 68-74, canestro da sotto su rimessa di Markovic, 71-76, poi sui falli di Trento, 5 liberi su 6, sbagliando solo il primo, per il 73-77, il 73-79 e il 76-81; quando mancavano 36 secondi e Trento era ormai alle corde; in questa striscia di 16 punti consecutivi fallì solo il libero citato, un tiro da tre e uno da due, quindi 3 su 4 da tre, 1 su 2 da due e 5 su 6 in lunetta. Sedici giorni dopo la Virtus tornò Trento, questa volta per l'Eurocup e partita fotocopia di quella di campionato: Virtus subito nettamente avanti, non di 19 punti, ma di 16, poi il recupero e il sorpasso dei locali, questa volta fino al più quattro; poi il gran finale di Teodosic, in campionato 30 punti totali e 16 negli ultimi dieci minuti, in coppa, rispettivamente, 23 e 10: in campionato dal 61-65 al 76-81 furono 16 punti tutti di Milos, in coppa dal 57-54 al 65-69 15 punti bianconeri, 10 segnati dal numero 44 e 5 su suoi assist e per concludere stesso punteggio finale, unica differenza 10 punti in meno per entrambe le squadre nella gara europea, 67-73, invece di 77-83. In gara uno di semifinale di Eurocup contro Kazan nel 2021 Teodosic risulta decisivo: siamo 64-64 a 5'02". Milos ha già fatto ottime cose, ma ora entra in cattedra: canestro del 66-64, assist per Ricci prima e Hunter poi, 70-68, canestro del più quattro e del più sei, 74-68; tripla del 78-72 e liberi per il definitivo 80-76, mancano 27 secondi e il punteggio non cambiò più; in poco meno di 5 minuti Milos fece registrare 3 su 3 da due punti, 1 su 1 da tre, 2 su 2 ai liberi, 2 assist; degli ultimi sedici punti bianconeri, 11 li segnò, 4 li fece segnare tramite assist (prestazione che ricordò molto da vicino altri 5 minuti famosi, quelli di Danilovic nella gara che decise lo scudetto 1998, quando cominciò lo show a 18 secondi dalla sirena dei 40 minuti con la Virtus sotto 72-68, terminandolo a 20 secondi dalla fine del supplementare quando il punteggio era diventato 86-75, poi ritoccato in quello finale, 86-77; di quei 18 punti della Virtus Sasha ne segnò 13 e altri 3 li fece segnare con due assist e queste furono le sue cifre in poco meno di 300 secondi: 2 su 2 da due punti, 2 su 2 da tre, 3 su 3 ai liberi e due assist). Nell'aprile 2022 a Pesaro il numero 44 fece 4 su 4 da tre nella gara numero 4444 della storia Virtus, amichevoli comprese. In gara due di semifinale contro Tortona nel 2022 firmò 53 incredibili secondi: sul 45-43, a 7'43", sfruttando il pallone consegnato da Jaiteh, centrò una sospensione da due punti, a 7'18", altro assist di Mam (che per due azioni consecutive invertì l'ordine naturale delle cose) e Milos piazzò la tripla laterale; a 7'00" subì lo sfondamento di Macura, terzo fallo, e subito dopo anche il quarto del numero 55 avversario, costringendolo in panchina; infine, dopo ulteriori cinque secondi arrivò la tripla che concluse il suo personale 8-0 e portò la Virtus al più dieci. Poi i canestri decisivi: nel 2019/20 dopo due triple della staffa contro Varese e a Brescia, in Eurocup contro Monaco, dopo un secondo tempo sempre ad inseguire, il sorpasso con tripla di Markovic nell'ultimo minuto e il pareggio transalpino con un libero, Milos sembrò già decidere con due liberi a 4 secondi e 8 decimi, ma i francesi pareggiarono a 1 secondo e 3 decimi, sufficienti a Teodosic (24 punti di cui 14 nell'ultimo quarto, 5 su 9 da tre, 1 su 2 da due e 7 assist) per realizzare con i piedi a cavallo dell'arco, quindi da due, subendo anche fallo (libero sbagliato per far trascorrere i 4 decimi rimanenti): 77-75. Come già scritto a Trieste a 9" segnò i liberi del pareggio che garantirono il supplementare 72-72; poi nei 5 minuti aggiuntivi segnò 9 punti, tra cui il canestro da due dell'ultimo sorpasso, 81-82, la tripla splendida per l'81-85 e i liberi dell'83-87. Nel gennaio 2023 contro Venezia sul 78-76 a 8 secondi dal termine segnò la tripla del 79-78, nel giorno in cui si celebrava il ricordo di un altro campione della Virtus scomparso pochi giorni prima, Fultz, che proprio nel gennaio di 50 anni prima aveva segnato il canestro di una vittoria Virtus per 79 a 78. Teodosic ha vinto lo scudetto, l'Eurocup e una Supercoppa, è stato MVP della finale scudetto e della finale Eurocup, nonché della regular season delle due Eurocup precedenti. Tutto questo però ancora non basta, per vedere tutte le immagini delle sue prodezze ci vorrebbe un lungometraggio, ma non ce n'è bisogno, tutti quelli che lo hanno amato con quella canotta bianconera numero 44 se le ricordano tutte e sempre le ricorderanno.
GRAZIE MILOS
di Andrea Farinelli - 19/10/2023
Buongiorno a tutti, dato che domani sarà il giorno in cui ritornerà Milos Teodosic, anche se d'avversario, mi sembrava giusto omaggiarlo con questo mio video...
Ringrazio tutte le persone e i tifosi che hanno contribuito a rendere speciale e meraviglioso questo piccolo progetto.
Chiedo inoltre di darmi una mano a pubblicarlo ovunque sui vari social taggando me, Milos e la Virtus... Cerchiamo di spaccare con questo video, per noi e per Milos!
Con affetto, Andrea
MILOS E SUGAR 32 ANNI DOPO IL GRANDE RITORNO DI OTTOBRE
di Ezio Liporesi - 20/10/2023
Era il 31 ottobre 1991, in settembre Richardson era stato tagliato dopo un controllo antidoping a sorpresa della società, una vicenda che a distanza di tempo Sugar non ha ancora digerito. Richardson trovò subito casa a Spalato, nella squadra erede della grande Jugoplastika e per ironia della sorte la prima giornata della prima Eurolega che aveva preso il posto della Coppa dei Campioni, in programma quel 30 ottobre vide proprio di fronte Virtus e Spalato. La squadra ospite era alle prese con la guerra nei Balcani, ma quel giorno a Bologna si parlava solo del ritorno del talentuoso giocatore americano. La Virtus alla fine prevalse, ma il clou fu l'ingresso in campo della squadra slava: un lungo, interminabile applauso accolse Sugar, con capo claque (chi non ricorda la sua apertura di braccia che gli permetteva grandi applausi, ma anche la famosa imitazione dell'aeroplano per sbeffeggiare Aza Petrovic) Romano Bertocchi, non ancora assurto a carica presidenziale e che in seguito divenne grande amico di Messina ma quella lui e tutto il popolo bianconero era dalla parte di Richardson. Per Teodosic il distacco è stato meno brusco, un rinnovo contrattuale alle quali le parti non sono giunte, ma il vuoto lasciato da Milos assomiglia molto allo sconcerto del dopo Sugar. Oggi come allora la squadra ha risposto con un inizio di stagione molto promettente, ma questo nulla toglie all'affetto di tutti i virtussini per Teodosic. Nella storia bianconera ci sono stati tanti giocatori fantastici per qualità tecniche e/o agonistiche e/o caratteriali, ma parlando di talento puro e straordinarietà del giocatore solo Kresimir Cosic può stare, secondo me, al livello di Sugar e Milos. E ora tutti alla festa per Milos, poi, finita quella, forza Virtus.
Virtus - Stella Rossa del 20 ottobre 2023: la curva saluta il ritorno a Bologna di Teodosic, premiato da Massimo Zanetti con una foto di Matteo Marchi che ritrae Milos festante tra i tifosi