ALMO PADOVANI
Padovani ai tempi dell'atletica (foto tratta dal libro "Il mito della "V" nera")
nato a:
il: 1912
altezza:
ruolo: ala
numero di maglia:
Stagioni alla Virtus: 1929/30 - 1930/31
(in corsivo le stagioni in cui ha disputato solo amichevoli)
PROFILO
di Ezio Liporesi per Virtuspedia
Almo Padovani, atleta della Virtus atletica che si cimentava nei lanci di peso e disco, faceva parte dei sei ragazzi che diedero il via alla storia della Virtus pallacanestro.
DAI RAGAZZI DELL'ATLETICA PARTE LA PRIMA SCINTILLA
di Ezio Liporesi per Virtuspedia
Siamo nel 1929, alcuni ragazzi della sezione Atletica della S.E.F. Virtus decidono di provare con la pallacanestro. La nascita della Virtus pallacanestro ha quindi una matrice che la lega fortemente alla casa madre, perché è proprio da un suo ramo che è sbocciata. Ad avere l'idea sono sei pionieri, Riccardo Chiaffarelli, velocista che si cimentava nei 110 ostacoli, Gastone Colombo, Ermenegildo De Luigi, saltatore con l'asta, Vittorio De Simoni, saltatore in alto e nel triplo, Piero Grigioni, velocista nei 200 e 300 metri, nonché abile staffettista nella 4x100, Almo Padovani lanciatore di peso e disco. In particolare sono De Simoni e De Luigi ad andare dal segretario generale Negroni a illustrare il progetto. Nel 1930 la prima partecipazione a un campionato, anche se, fino al 1932/33, si tratta di campionati con la denominazione emiliana, ma in realtà si svolgono tra squadre di Bologna, come pure il Torneo Invernale di Propaganda. Quelli che insistono di più nell'esperienza sono Colombo e De Simoni, che nel 1932/33 sono ancora in squadra a fianco di giocatori che diverranno veri miti della V nera, Vannini e Marinelli. Ma anche Gastone e Vittorio non parteciperanno al campionato 1933/34, il primo ad uscire dai confini cittadini, che sancirà la promozione in divisione nazionale. La nascita della Virtus pallacanestro si deve quindi a sei ragazzi, che hanno un giorno testare le loro qualità atletiche in un'altra disciplina, facendo scoccare una scintilla, divenuta poi una stella e l'eco di quei primi rimbalzi tra via San Gervasio e via Castiglione è arrivato fino in cima all'Europa e alle sfide con i professionisti americani.