FRANCESCO BERTOLINI

Francesco Bertolini (foto tratta da bologna.repubblica.it)

Nato a: Bologna

il: 15/08/1955

Stagioni in Virtus: 2015/16

FUTURO BIANCONERO

L'ottimismo del presidente: "Stiamo guarendo, la nostra situazione non è drammatica. Altri soci e uno sponsor per rivedere la grande Virtus". Le certezze di Bertolini, numero uno della Fondazione. La rabbia dei tifosi: "Sabatini è stato un mecenate, ma ora grazie al nostro ente tutti possono dargli una mano". Stipendi in ritardo?: "Proprio no, se ci fossero problemi di soldi basterebbe fare una telefonata"

di Alessandro Gallo - Il Resto del Carlino - 11/02/2013

 

"Siamo in via di guarigione, la nostra situazione non è drammatica".

Parla l'ingegner Francesco Bertolini, presidente della Fondazione Virtus.

"E se le cose non funzionano la responsabilità è di tutti i soci che in estate hanno avvalorato la scelta dei cinque stranieri e dei cinque italiani, valorizzando i nostri giovani".

Pentito?

"No, perché credo che il nostro problema sia legato alla chimica e non alle scelte individuali. Io sono un imprenditore nel campo della chimica e posso dire che a volte basta un piccolo particolare perché la reazione non avvenga. Il basket non è una scienza esatta per cui diventa ancora più difficile fare delle scelte. Desidero, però, ribadire come la Fondazione non entri nelle questioni tecniche, ma si occupi solo di garantire un futuro economicamente tranquillo al club".

Pensa che questo progetto non sia stato del tutto compreso dai tifosi?
"I tifosi sono arrabbiati, vorrebbero vedere sempre vincere la loro squadra. La pallacanestro oggi non produce ricavi: i diritti televisivi sno poca cosa, dai biglietti non si guadagna molto e tutto è sulle spalle della proprietà, Per nove anni Claudio Sabatini è stato un vero mecenate che ha versato tanti soldi nelle casse della Virtus. Il fatto che ci siano tanti club in difficoltà dimostra come non sia più possibile gestire le cose in questo modo. La Fondazione è uno strumento semplice in cui chi vuole può versare il suo contributo senza problemi di quote o equilibri societari. Bisognerebbe avere qualche socio in più e uno sponsor di maglia che sostituisca Saie 3 per avere la squadra di livello che una città come Bologna merita".

Tra le operazioni per dare un contributo economico al club vi è anche la costruzione di una foresteria da parte di Virtus College.

"Per la Virtus questo è un buon affare. Viene ceduto il diritto di susuperficie a una società che si accolla la costruzione della foresteria. In cambio il club per 12 anni si impegna a versare quanto paga oggi per gli affitti a questa impresa. È un no-profit talmente vantaggioso per i soci che aderiscono a Virtus College che siamo pronti a cedere ad una cifra inferiore il diritto di superficie se qualcuno si fa avanti. Cifre alla mano non c'è nessun guadagno ma qualche perdita certa".

Seccato delle voci che vorrebbero la Virtus in ritardo con il pagamento degli stipendi?

"Quando gli americani giocano male è la prima cosa a cui si pensa, per cui ho chiesto all'amministratore delegato Sabatini. La risposta è stata negativa come immaginavo, perché se ci sono problemi in tal senso, basta un giro di telefonate tra noi soci e la cosa si risolve in un giorno".

Sarebbe andato sul mercato per inserire un nuovo giocatore?

"La decisione non mi compete perché tutte le scelte tecniche sono responsabilità dell'amministratore delegato Sabatini e visto i soldi che ha speso per la Virtus nelle passate stagioni, tutto quello che lui fa a noi va bene. Per vedere una squadra forte non serve  un rimedio oggi ma un progetto di alto livello domani e questo lo si può realizzare solo se la Fondazione aumenta il numero dei suoi soci e si alza il budget".

BERTOLINI TORNA PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE VIRTUS

Fino a giugno, poi sarà nominato un nuovo capo: potrebbe essere l'ex patron Alfredo Cazzola.

di Francesco Forni - La Repubblica - 28/02/2014

 

Francesco Bertolini è il nuovo presidente della Fondazione Virtus, succedendo a Claudio Sabatini. La cena dei soci di ieri sera s’è conclusa con un déjà vu. Bertolini, amministratore unico della Bertolini Spa e presidente ed amministratore delegato di Caffaro Industrie Spa, colossi dei prodotti chimici, era già stato a capo della Fondazione, nel 2012/13. Un ritorno quindi per il primo presidente, dopo le dimissioni di Sabatini, da mesi in aperto contrasto con Renato Villalta, a comando della società sportiva.
La Fondazione bianconera, deputata a raccogliere denari per garantire e decidere di fatto le sorti della Virtus Pallacanestro, è comunque lontana da un assetto definitivo.
Il Bertolini bis infatti sarà un mandato a tempo, sino al termine della stagione sportiva. All’inizio dell’estate la struttura della Fondazione dovrebbe cambiare ancora, con l’ingresso di nuovi soci, e liquidi, per un potenziamento che dovrebbe portare a una solidità maggiore. Con superiori possibilità di cominciare a mettere basi rendere competitiva la Virtus sul campo, cosa che non è accaduta in questo campionato. Tra i nuovi ingressi dovrebbe esserci il ritorno di Alfredo Cazzola, il dirigente più vincente della storia bianconera e personaggio di indubbio carisma, e l’arrivo di Best Union, azienda bolognese quotata in borsa e leader nelle biglietterie elettronica e nella gestione, accoglienza e sicurezza, dei grandi eventi. E proprio il nome di Cazzola potrebbe essere uno dei più prestigiosi, e motivanti per la piazza, quale futuro presidente della Fondazione.

 

FONDAZIONE VIRTUS, PARLA IL PRESIDENTE BERTOLINI

di Massimo Selleri - Il Resto del Carlino - 24/04/2015

 

Bologna una squadra che lotta per i playoff, una Fondazione che zitta zitta continua ad aggiungere nuovi soci garantendo un futuro sempre più roseo alla V Nera. «Nello sport - spiega il presidente della Fondazione Virtus Francesco Bertolini - non vi è nulla di matematico. Si possono spendere tanti soldi e avere risultati scarsi e viceversa. Quest'anno la società guidata dal presidente Villalta e dal vice Albertini ha lavorato bene. Ora speriamo che la stagione non finisca con la trasferta di Trento».

In ordine di tempo sono arrivati due in gressi prestigiosi come Crif e Macron. Che cosa rende la Fondazione così allettante?

«Due aspetti. Il primo è che siamo un gruppo di appassionati, il secondo è non vi sono le logiche della società di capitali. Ognuno mette in base alle disponibilità del momento: nessuna scalata o corrente, ma tutti remano nella stessa direzione».

Dieci mesi ci disse che la sua esperienza di presidente era quasi al capolinea. Chi l'ha convinta a rimanere?

«Nessuno. Vivo questo ruolo con grande spirito di servizio verso una squadra di cui sono tifoso. Andavo a palazzo a 15 anni e sono andato a Porto San Giorgio per la finale che ci ha promosso in serie A. In mezzo ci sono state 4 finali di Eurolega e diversi scudetti. Penso che ogni socio a turno dovrebbe ricoprire questa carica, anche perché viviamo tutti la stessa passione. Non ci sono rendite di posizione».

Nello sport normalmente tante teste difficilmente vanno d'accordo. Voi siete in 27, come ci riuscite?

«Quando partimmo tanti dissero che non saremmo andati da nessuna parte proprio per questo motivo. Dopo quasi tre anni siamo qui, facciamo un buon campionato con un budget inferiore rispetto agli altri anche perché i nostri contratti sono tutti depositati in Lega. La fondazione è stata una grande intuizione di Claudio Sabatini proprio perché dà la possibilità ai soci di finanziare una società senza sentirsi obbligati a farlo. E' una sorta di club tra realtà che, avendone la possibilità, sostengono la V nera e in questo modo esprimono la loro passione sportiva».

Come presidente della Fondazione, lei risponde al prefetto del suo operato. Che Virtus intende restituire alla città?

«Una squadra che al di là del risultato diverta. Si può vincere e si può perdere, l'importante è che i giocatori si impegnino al massimo. Io penso che per statuto la Virtus non possa retrocedere, per cui anche quest'anno fin dall'inizio avevo la sensazione che tutto sarebbe andato per il meglio. Ognuno ha svolto al meglio il suo compito, a partire dal nuovo cda con le presenze di Maurizio Mazzieri e Daniele Fornaciari. Noi della Fondazione ci occupiamo di reperire le risorse, la gestione della società spetta a loro».

Il gioco di Valli la diverte?

«Molto. Non lo conoscevo personalmente, ma il nostro coach mi sembra la persona giusta al posto giusto».

Più soddisfatto per un canestro di Simone Fontecchio o per uno di Allan Ray?

«Per uno di Fontecchio sicuramente. E' un nostro prodotto, non so se riuscirà ad andare in Nba, ma di giovani così non ne escono tutti gli anni dal settore giovanile. Se oggi gioca con noi il merito è di Sabatini che lo portò qui e lo blindò con un lungo contratto».

Che cosa le ha insegnato il -2 in classifica?

«Come dissi allora i soldi erano presenti, per cui le cause di quella penalizzazione non vanno cercate nell'ambito economico. Mi è stato comunicato che l'amministratore delegato di allora, Piergiorgio Bottai, ha fatto recapitare alla Virtus una richiesta di risarcimento. Personalmente non sono affatto contento».

 

 

VIRTUS, FRANCESCO BERTOLINI È IL NUOVO PRESIDENTE

Cambio ai vertici dopo le dimissioni di Crovetti. Pietro Basciano nuovo vicepresidente e presidente della Fondazione Virtus

tratto da www.ilrestodelcarlino.it - 26/09/2015

 

Francesco Bertolini è il nuovo presidente della Virtus. Pietro Bascianoè il nuovo vice presidente e amministratore delegato, mentre restano in carica come consiglieri di amministrazione di Claudio Albertini, Daniele Fornaciari e Maurizio Mazzieri. Basciano diventa anche presidente della Fondazione Virtus, di cuiAlberto Marchesini diventa vicepresidente

E’ l’annuncio che arriva al termine del consiglio di indirizzo della Fondazione, che si è riunito oggi pomeriggio presso la sede della Lighthouse Group in Zola Predosa. Il consiglio era stato convocato dopo le dimissioni del consigliere  Alessandro Crovetti, per incompatibilità col presidente Villalta. A suo volta oggi renato Villata ha comunicato la propria disponibilità a dare a sua volta le dimissioni così da consentire alla Fondazione di operare le sue scelte in piena libertà e nel solo interesse della Virtus. Il cdI  ha ritenuto di accettare le dimissioni di entrambi, esprimento a Villata e Crovetti  il proprio ringrazimento “per l’ottimo lavoro svolto e per l’impegno profuso“.