ANGELA SALVADORES
(Angela Salvadores Alvarez)
Angela Salvadores con la maglia della sua nazionale giovanile
nata a: Oviedo (Spagna)
il: 10/03/1997
altezza: 178
ruolo: playmaker/guardia
numero di maglia: 8
Stagioni in Virtus: 2019/20
DANIELE CAVICCHI
(foto tratta da www.virtus.it)
Nato a: Bologna
Il: 17/06/1980
Stagioni alla Virtus (come viceallenatore): 2005/06 - 2006/07 - 2007/08 - 2011/12 - 2012/13 - 2013/14 - 2014/15 - 2015/16 - 2016/17
WELCOME ANGELA
Bologna, 21 agosto – Virtus Segafredo Bologna comunica di aver raggiunto l’accordo con la giocatrice di nazionalità spagnola Ángela Salvadores Álvarez.
Play/Guardia di 178 cm, in carriera ha vestito le maglie di Rivas Ecòpolis, Perfumerias Avenida, Sopron, ed Ensino conquistando, a livello di Club, una Coppa Spagnola e un Campionato Spagnolo nel 2017, ed un Campionato Ungherese nel 2018.
Con la Nazionale Spagnola, Ángela ha percorso tutta la trafila delle giovanili conquistando 2 Campionati Europei Under 16 nel 2012 e nel 2013, 1 medaglia d’argento al Mondiale Under 17 nel 2014, 1 bronzo ai Campionati Europei Under 18 nel 2014, 1 medaglia d’oro ai Campionati Europei nel 2015 sempre con l’Under 18 e 1 medaglia d’argento all’Europeo nel 2017 con l’Under 20.
Durante la finale giocata contro gli USA dei Campionati del Mondo del 2014, il neo acquisto di Virtus Pallacanestro ha messo a segno 40 punti, vincendo il titolo di MVP del torneo e venendo inserita nel miglior quintetto del Torneo Under 16.
Queste le sue prime dichiarazioni da giocatrice di Virtus Segafredo: “Sono molto orgogliosa e felice di far parte di questo storico club. Penso che questo nuovo progetto con la squadra femminile sia importante non solo per noi giocatrici, ma anche per la Società; speriamo di aver il maggior numero di tifosi al seguito durante la stagione. Ci vediamo presto a Bologna!”
Angela Salvadores in palleggio nella prima amichevole stagionale
QUALCHE COSA DI SPECIALE, IO CERCO DI IMPARARE DA TEODOSIC”
tratto da bolognabasket.it - 25/10/2019
La giocatrice Virtus Angela Salvadores è stata sentita da Luca Aquino per la Gazzetta. Un estratto dell’intervista.
“Indossare questa maglia è qualcosa di speciale, quando arrivi al PalaDozza o a casa Virtus capisci di essere in posti che hanno fatto la storia del basket. La squadra femminile è appena nata, quindi essere qui per la stagione d’esordio è qualcosa già di per sé di unico. Il progetto è molto interessante, l’organizzazione perfetta e tutti mi stanno aiutando tantissimo per farmi sentire a mio agio.
Ho iniziato a giocare a 5 anni insieme a mia sorella di un anno più grande. La Virtus la ricordo dai tempi di Ginobili e una delle parti migliori dell’essere qui adesso è poter vedere da vicino Teodosic allenarsi. È sempre stato uno dei miei modelli e in palestra mi fermo spesso a studiarlo cercando di imparare qualcosa da lui.
Drazen Petrovic è il mio idolo. Ero molto piccola e mio padre mi fece vedere il documentario su di lui, “Once Brothers”: da quel momento è diventato il mio giocatore preferito e ho rivisto mille volte quella pellicola. La scorsa estate sono stata al museo in suo onore a Zagabria e ho incontrato sua madre. È stato un momento emozionante, abbiamo parlato a lungo e lei mi ha dato libri e foto su di lui.
Il mio obiettivo è quello, disputare una buona stagione alla Virtus e guadagnarmi una chiamata al training camp delle Los Angeles Sparks.
L’esordio al Paladozza? Volevamo vincere per il club che per noi fa di tutto. Speriamo di poterci giocare spesso e mi auguro di vedere sempre più gente in modo che il tifo diventi un’arma in più per noi come lo è per la squadra maschile”
TALKING ABOUT... ANGELA SALVADORES!
1- Nome, cognome, ruolo e numero di maglia?
1- Ángela Salvadores, guardia, numero 8.
2- Perché hai scelto questo numero?
2- Ho iniziato a giocare da bambina, con i compagni di scuola; all’epoca il mio giocatore preferito era Josè Calderon e il suo numero di maglia era il numero 8.
3- Da dove nasce la tua passione per la pallacanestro?
3- Nella mia famiglia tutti hanno giocato o giocano a Basket, sono stati loro a trasmettermi la passione per questo sport.
4- Qual è il tuo piatto “bolognese” preferito?
4- Lasagne.
5- Pregi e difetti?
5- Prima di fidarmi di qualcuno ho bisogno di tempo, non sono una persona molto espansiva.
6- La partita indimenticabile e quella da dimenticare?
6- Partita indimenticabile: 2018, le semifinali di Eurolega con Sopron Basket. Partita da dimenticare: l’ultimo turno casalingo con Torino.
7- La colonna sonora ideale prima di una partita?
7- Non ho una canzone specifica, diciamo che mi piace ascoltare “Bless the broken road” di Rascal Flats.
8- I tuoi giocatori preferiti?
8- Drazen Petrovic e Jelena Milovanovic (ora Brooks perché si è sposata).
SALVADORES: “GIOCO A BASKET NEL CAMPO INTERNO E STUDIO L’ITALIANO”
tratto da bolognabasket.it - 13/03/2020
Angela Salvadores, play/guardia della Virtus femminile, è stata sentita giovedì’ da “El Partidazo de Cope”, emittente radio spagnola.
“Sono uscita di casa per andare al parco, che è a cinque minuti da casa mia, per vedere com’era la situazione, ma sono tornata perché non c’era niente ed era una brutta sensazione. Dove vivo io c’è un campo da basket e ho fatto qualche tiro per allenarmi un po’ da sola. Io non posso tornare in Spagna però, per esempio, la Harrison è partita oggi (giovedì ndr). Non c’è molta gente in giro in questi giorni: quando vedo la tv spagnola mi sembra che si stia dando poca attenzione alla cosa e forse bisognerebbe dare un po’ più di attenzione. Oggi (giovedì ndr) è il primo giorno senza uscire di casa e per adesso mi trovo bene, spero di poter dire lo stesso tra sei giorni. Ne approfitto per studiare, per migliorare l’italiano e per giocare a basket nel campo privato del mio residence.
Non devo uscire di casa per giocare a basket perché è un campetto privato. Sono arrivati i carabinieri e mi hanno guardato per qualche secondo, ma non mi hanno potuto dire nulla perché quella è casa mia e non c’era niente di male. Mi hanno scritto in tanti, anche persone che non mi conoscono, dandomi affetto e supporto. Fa piacere, perché significa che alle persone interessa sapere come sto e come si evolve la situazione.
LA GUARDIA DELLA VIRTUS BOLOGNA ANGELA SALVADORES: "TANTA GRATITUDINE VERSO CHI LAVORA OGNI GIORNO PER SCONFIGGERE LA PANDEMIA"
legabasketfemminile.it - 30/03/2020
C'erano tante aspettative sulla Virtus Segafredo Bologna, e su di lei, a inizio stagione: Angela Salvadores non ha deluso chi la presentava come il "prodigio" della nuova gioventù spagnola, una dei prospetti iberici più scintillanti. Tantissimi punti nelle mani, una magia dietro l'altra e le chiavi dell'attacco di Bologna in una delle combinazioni più spettacolari del campionato, quella con l'americana Isabelle Harrison. Le abbiamo chiesto come ha vissuto la sua prima stagione in Italia e che ne pensa della situazione attuale, ormai comune a tutto il globo, compresa la sua Spagna.
Un'annata in bianco e nero, ma anche in chiaroscuro. La tua Virtus si è trovata in una zona buia della classifica, ma un po' di luce si è vista con vittorie importanti come quelle con Broni e Ragusa. Che stagione è stata?
Penso che nella seconda metà di stagione stessimo giocando meglio. Con coach Andrea Liberalotto siamo migliorate tanto e l'auspicio è quello di chiudere nel migliore dei modi la stagione.
Come hai vissuto lo stop al campionato dovuto all’emergenza COVID-19?
Fermarsi era ovviamente la cosa giusta da fare. In questo momento il basket non è importante, ciò che importa è rimanere in salute e aiutare in qualsiasi modo possibile. Se ci viene detto di restare a casa, restiamo a casa: è l'unico modo per uscire da questa situazione.
Qual è la tua routine quotidiana in questo periodo?
Non ne ho una specifica, parlo tanto con la mia famiglia in Spagna. Mi alleno, mi adopero per i miei studi universitari, faccio pratica con l'italiano e guardo film o leggo libri. Cerco semplicemente di tenermi impegnata in ogni momento.
Angela ha anche un pensiero speciale verso delle figure più che mai preziose in questa battaglia mondiale: "Ci sono un sacco di persone, medici e infermiere, che stanno lavorando ore in più per prendersi cura delle persone, quindi dobbiamo smetterla di lamentarci del non poter uscire, ed esser grati nei confronti di tutte queste persone che lavorano il più duramente possibile".