LUCA BANCHI

Luca Banchi con Massimo Zanetti il giorno della presentazione
nato a: Grosseto
il: 01/08/1965
Stagioni alla Virtus: 2023/24
LUCA BANCHI NUOVO HEAD COACH DI VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
tratto da www.virtus.it - 15/09/2023
Virtus Pallacanestro Bologna S.p.A. comunica di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con Luca Banchi, fresco vincitore del premio di Miglior Coach del Mondiale 2023.
Banchi nasce a Grosseto il 1 agosto 1965 e inizia la sua carriera da allenatore proprio nella sua città natale nel 1983: dopo varie esperienze in Toscana, siede sulla panchina prima di Trieste, poi di Trapani e Jesi. Nel 2006 inizia la sua avventura a Siena, prima da assistente e poi da Head Coach. Esperienza che culmina nel 2013 con la vittoria dello scudetto e della Coppa Italia.
Poi il passaggio all’Olimpia Milano dove conquista alla prima stagione il tricolore firmando un record, dal momento che prima di lui, nessuno alla sua prima annata sulla panchina milanese, è riuscito a portare a casa il titolo di campione d’Italia; nella stagione 2013-2014 accede ai Quarti di finale di EuroLeague.
Nel 2018 esce dall’Italia, allenando prima il Bamberg e poi l’AEK Atene, con cui vince una Coppa Intercontinentale. Nel gennaio 2021 diventa Assistant Coach dei Long Island Nets, franchigia dei Brooklyn Nets militante nella NBA D-League. Ultime tappe a Pesaro e Strasburgo dove conduce entrambi i club ai playoff. Con il club francese anche un ottimo cammino europeo terminato a Gara-3, che avrebbe consentito l’accesso alla Final Four di Champions League, eliminato dai futuri campioni di Bonn.
Dal 2021 coach Banchi allena la Lettonia e la conduce alla prima storica qualificazione ad un Mondiale concluso pochi giorni fa con uno straordinario quinto posto, celebrato a Riga con una vera e propria festa di Stato.
Virtus Segafredo Bologna dà il benvenuto ufficiale a coach Luca Banchi nella grande famiglia bianconera.
BANCHI: “NON VEDO L’ORA DI AVERE IL VOSTRO SOSTEGNO E RENDERVI IN QUALCHE MODO ORGOGLIOSI DELLA SQUADRA”
tratto da www.virtus.it - 18/09/2023
Si è svolta oggi alla ore 11,30 presso la palestra Porelli la conferenza di presentazione ufficiale di Luca Banchi, nuovo head coach di Virtus Segafredo Bologna.
“Non nascondo la mia emozione e la mia soddisfazione di essere oggi qui, legando il mio nome a un club così importante e così prestigioso. Eredito certamente una situazione anomala, che però non mi ha mai creato alcun dubbio nel momento in cui si è trattato in poche ore di decidere se fosse opportuno accettare questa sfida, l’ennesima. Spero di avere le caratteristiche tecniche e professionali, ma soprattutto morali, per poter dare impulso a questo programma vincente per definizione. Sembra molto difficile elevare il livello quando si è già raggiunta apparentemente l’eccellenza, però è una sfida che sento di potere e voler accettare per quello che è il mio stile. Sono già al lavoro per cercare di dare impulso a questo gruppo, non voglio in nessun modo rappresentare un rallentamento semplicemente perché non ho partecipato al processo di costruzione di questa squadra o non ho allenato in passato se non un giocatore dei 15 che ad oggi fanno parte di questo organico. Penso di avere esperienza sufficiente per capire che dovrò cercare di ricalcare il solco di chi mi ha preceduto e pian piano cercare di imporre la mia visione di gioco, di come questa squadra possa riuscire a essere performante nel campo e appassionare un pubblico che storicamente è uno dei più travolgenti. Giocare a Bologna ha sempre avuto un gusto particolare anche quando arrivavo da avversario, non vedo l’ora di avere il vostro sostegno e rendervi in qualche modo orgogliosi di una squadra che si sappia far apprezzare per impegno, dedizione e voglia di vincere. Nessuno qui si sveglia la mattina per arrivare secondo.”
LE PAROLE DI COACH LUCA BANCHI DOPO LA VITTORIA DELLA SUPERCOPPA
tratto da www.virtus.it - 24/09/2023
Dopo la vittoria della Supercoppa, coach Luca Banchi ha parlato ai microfoni della stampa: “Siamo contenti di aver conquistato questo primo trofeo di stagione e soprattutto di aver arricchito la bacheca dopo una prestazione di questa qualità e consistenza. Mi sento in dovere di ringraziare chi mi ha preceduto, Sergio Scariolo, che chiaramente ha grandissimi meriti nelle gare che abbiamo giocato qui, per aver contribuito ad allestire e imbastire il lavoro di questa squadra e di tutti i collaboratori, società, tecnici, che dal primo giorno mi hanno messo nelle condizioni di essere accolto e percepire il desiderio che c’è in questo club di eccellere. Io ho cercato da parte mia di non frenare questo flusso, spero che in questi due giorni siamo riusciti a mostrare un livello di coesione e rendimento che però non deve far pensare che il nostro lavoro sia finito. Ci godiamo il momento e lavoriamo già in prospettiva futura, perché i 4 allenamenti che ci dividono dalla prima partita di campionato con Scafati saranno preziosissimi per ampliare una base di lavoro che dovrà servire per tutta la stagione, quando a regime avremo tre o quattro partite a settimana. Continuare a lavorare sul sistema non sarà semplice, però mi è piaciuta anche la risposta che hanno avuto stamani dopo poche ore che abbiamo avuto a disposizione per recuperare. Durante l’allenamento c’era la voglia di raccogliere ulteriori informazioni e essere preparati a questa gara. Sono un po’ uno spettatore non pagante, sto cercando di scoprirli (i giocatori) giorno dopo giorno, mi rendo conto che ci sono tanti campioni in squadra vicino a giocatori promettenti, di potenzialità. È più semplice per l’allenatore quando hai giocatori di questo carisma e personalità, che sanno qual è il momento di fare le cose sul serio.”
Sui pochi allenamenti con la squadra prima di disputare la competizione: “Io ho svolto 3 allenamenti con la squadra, non appena sono arrivato sono dovuto andare a Barcellona per la riunione tra head coach di Eurolega. Dopo la presentazione sono andato in aeroporto e sono andato a Barcellona senza poter toccare la squadra, poi sono arrivato e sono state ore intense. L’allenamento era concentrato sulla capacità di selezionare le informazioni, il pre e il post allenamento ha messo alla prova me e i miei collaboratori, sono state tante ore passate in ufficio per cercare di assorbire quanto più possibile quello che è uno stile ormai radicato di una squadra che non voglio assolutamente stravolgere. Questa è una squadra che prima di me ha lavorato con Scariolo e ancora prima con Djordjevic, una squadra e una generazione di giocatori che ha la capacità di competere e tu devi saperti allineare. Ho lavorato in selezione delle informazioni perché volevo essere da impulso in approccio alla manifestazione e in nessun modo pensare di rallentarli. Non so se ci sono riuscito, ma le partite non sono andate malaccio. Durante la premiazione Belinelli mi ha ricordato che avevo perso due finali di Supercoppa, in questo caso il detto “non c’è due senza tre” non vale più.”
Sull’impatto di Cordinier nella partita: “Molto promettente il suo avvio, peccato per i due falli prematuri che mi hanno costretto a tenerlo seduto più di quanto avrei voluto nel primo tempo. Ha gestito bene la sua esuberanza nel secondo tempo, è stato attento a non commettere errori dello stesso tipo. È un giocatore interessante, alla Virtus se ne sono accorti, le scelte fatte sono anche frutto di voler valorizzarlo.”
Sull’impatto difensivo nella prestazione di oggi: “Un gruppo sano, con una capacità di ascolto importante e soprattutto una leadership cestistica diffusa, con tanti giocatori di esperienza abituati a giocare per vincere trofei, che sanno come approcciare questo tipo di partite. Dal punto di vista difensivo credo che faccia parte del DNA di questo gruppo, se c’è la volontà e il sacrificio anche dove si immagina ci possano essere fragilità difensive l’impegno e lo sforzo di tutti riesce a colmarle. Con questa volontà di condividere i sacrifici che servono in difesa, mettendosi a servizio dei compagni, spendendo un fallo se necessario. Aldilà della preparazione c’era la volontà. Questa sarà una stagione di picchi, com’è tradizione per chi gioca in Eurolega. Il Real Madrid ha vinto l’Eurolega lo scorso anno, protagonista in ACB, squadra clamorosa, si è parlato a lungo dell’esonero dell’allenatore. Non c’è squadra che non abbia vissuto dei picchi di down, dobbiamo costruire e immagazzinare delle sensazioni che diventeranno preziose in futuro, quando nei momenti di difficoltà dovremo richiamare quanto vissuto in serate come queste, anche per cercare di restituire la consapevolezza ai giocatori e portarli a rivivere quelle sensazioni che li hanno portati ad eccellere.”