PETER OLISEMEKA

(Peter Iwendiebo Olisemeka)

Peter Olisemeka ingaggiato per qualche settimana nell'estate 2016

(foto tratta da corrieredibologna.corriere.it)

nato a: Nigeria

il: 09/12/1991

altezza: 204

ruolo: centro

numero di maglia:

Stagioni alla Virtus: 2016/17

(in corsivo la stagione in cui ha disputato solo amichevoli)

 

DA LAGOS A CIPRO, VIA LONDRA PETER CERCA FORTUNA COL CANESTRO

Il nigeriano si allena all'Arcoveggio con la Virtus: "Adesso voglio il grande basket"

di Luca Aquino - Corriere di Bologna - 29/08/2016

 

All’Arcoveggio c’è un nigeriano che è cresciuto in Inghilterra, ha studiato e giocato a basket a Cipro e sposato una ragazza sarda. Sembra l’inizio di una barzelletta, ma in realtà è la storia di Peter Olisemeka, lungo 24enne che da una decina di giorni lavora in palestra con la Virtus di Alessandro Ramagli. Un po’ a sorpresa era arrivato qualche giorno dopo il raduno del 17 agosto. Con la squadra incompleta, nell’attesa che si sbloccasse la pratica per il visto di Kenny Lawson, era stato chiamato a dare una mano negli allenamenti, cosa che farà ancora per una settimana. Un’occasione per lui di mettersi in mostra — e ottenere magari qualche feedback utile per il suo futuro professionale — e per i bianconeri di alzare un po’ il livello fisico degli allenamenti aspettando di completare la squadra.

Olisemeka, a livello professionistico, ha giocato solamente nella lega nord cipriota, quella della parte turca dell’isola del Mediterraneo. Lì, dove il livello non è certamente altissimo, ha vinto un campionato con il Magem nel 2015 e quest’anno è stato l’Mvp nelle file del Koopspor a 25,8 punti e 18,3 rimbalzi di media. «Ho cominciato a giocare a basket in Nigeria quando avevo 5 anni. Mio fratello, che aveva ottenuto una borsa di studio per il basket in un college americano ma a causa di un infortunio alla spalla ha dovuto smettere, è il mio modello e la mia fonte d’ispirazione». Trasferitosi con la famiglia in Inghilterra, a Londra conosce anche il calcio e la passione sportiva quindi si sdoppia. Gioca da centrocampista e si innamora dell’Arsenal, del quale diventa grande tifoso. A un certo punto, durante il liceo, bisogna fare una scelta: «La mia decisione ricade sul basket. Ero più portato, mi piaceva di più e non si prendevano calci rischiando di procurarsi infortuni seri». Cresciuto fino ai 2,04 di altezza, la via della pallacanestro è stata sicuramente quella giusta. Olisemeka è un giocatore da sgrezzare, l’atletismo e la rapidità sono le sue doti migliori, mostrate anche nell’amichevole contro Cento, giocata con l’approccio mentale di chi non è qui solo di passaggio. «Sono contento di aver colto questa occasione, perché qui lo staff tecnico è di alto livello e mi sta aiutando a migliorare e sviluppare il mio gioco quotidianamente. Tutte le mie aspettative sono state superate, la qualità delle strutture e il livello comunicativo degli allenatori sono di altissimo livello».

A Cipro ha giocato negli ultimi tre anni e la voglia di cambiare aria e misurarsi in campiona più competitivi c’è. Sull’isola metà greca e metà turca era arrivato a 21 anni, concluso l’Hackney Community College a Londra dove aveva conosciuto Linda, ragazza sarda che si era a sua volta trasferita in Inghilterra. «Siamo andati a Cipro entrambi, io volevo fare l’università, ma ho finito per giocare a basket e sposarmi. Non ho completato gli studi in Sports Science (qualcosa di simile alla nostra Scienze motorie e sportive, ndr.) a causa della barriera linguistica. Le lezioni erano in turco, impossibili da seguire per me, ma vorrei riprendere. Secondo me quegli studi sono importanti per un atleta». Da un centro nigeriano ti aspetti una risposta scontata quando chiedi chi sia il suo idolo o il giocatore a cui si ispira: Hakeem Olajuwon. Non per Pete: «Seguo tanti giocatori, ma non necessariamente delle stelle Nba. Uno con cui ho costruito un bel rapporto conoscendolo nella Nazionale nigeriana è Shane Lawal. È partito dal nulla e ha fatto carriera, per me è un esempio da seguire. Dopo tre anni a Cipro vorrei giocare in una lega più competitiva. Là ci sono solo 8 squadre, 14 partite a stagione, vorrei un campionato dove si giochi di più». Intanto si gode Bologna, un’altra tappa da aggiungere alla sua passione extra basket: «Adoro viaggiare, in Sardegna e a Cipro ho visto dei posti splendidi, dei panorami mozzafiato. Amo la storia e la cultura dell’Italia, a Bologna mi trovo bene ma adesso sono tutti in vacanza ed è piuttosto vuota». Con il ritorno dalle vacanze avrà modo probabilmente di ricredersi.