LA POLEMICA COL GRUPPO DI TIFOSI "PER IL BENE DELLA VIRTUS"

 

Ennesimo caso di contestazione e solite piccate repliche da parte del patron, con dichiarazioni polemiche che riempiono le pagine dei giornali per mesi.

 

Brevemente, il "manifesto" con il quale il gruppo si è presentato:

 

GRUPPO PER IL BENE DELLA VIRTUS

Cari amici, siamo un gruppo di tifosi che non condivide più da diverso tempo il modo in cui viene gestita la Nostra amata squadra; abbiamo quindi rotto gli indugi intendendo attivarci per tentare di dare sfogo al crescente disappunto che pervade tutti Noi appassionati virtussini.
Il primo obbiettivo che ci siamo posti è quello di riuscire a sensibilizzare le coscienze dei tifosi (abbonati e non) che ormai da troppo tempo non si riconoscono più nel modo in cui l'attuale proprietà sta conducendo la Virtus: non è più sufficiente lamentarsi in sterili discussioni ma è ormai necessario, se davvero teniamo alle sorti della nostra squadra del cuore, manifestare al signor Sabatini il nostro completo disappunto; ci preme tuttavia sottolineare che la protesta che intendiamo sostenere sarà di natura assolutamente pacifica e senza alcun tipo di mancanza di rispetto, in perfetto "stile Virtus" (quello stile che ormai da diverso tempo sembra essersi perso...), dal momento che non è nostra intenzione peccare di irriconoscenza nei confronti di una persona che nell'anno 2003 ha consentito alla Virtus di sopravvivere; siamo intenzionati, infatti, a non protestare verso qualcuno "a priori", ma intendiamo cercare di capire se possiamo tutti insieme fare qualcosa per la Virtus.
Pertanto, pur nel rispetto dell'attuale proprietario, riteniamo che sia sotto gli occhi di tutti il sempre più desolante quadro tecnico in cui versa la prima squadra: in modo particolare negli ultimi due anni l'asticella delle ambizioni è stata progressivamente abbassata in uno scenario preoccupante per il futuro, senza contare che per il prossimo anno è stato appena annunciato dal nostro proprietario un ulteriore taglio di budget da 5 a 4 mln di euro; sebbene la società parli continuamente di progettualità, sembra misteriosamente dimenticarsi che ogni anno la squadra viene quasi del tutto smantellata con buona pace di coloro che auspicherebbero un minimo di continuità e di crescita costante....
Ma il disagio di Noi tifosi virtussini è anche da attribuire in gran parte al modo di atteggiarsi della proprietà che si rivela poco attenta alle esigenze del pubblico più pagante e numeroso d'Italia e che in certe esternazioni sconfina addirittura nel provocatorio: in ordine di tempo emblematica è l’ultima dichiarazione di Sabatini: "meno Bologna e più Torino" la quale si commenta da sola...
Manca infine il rispetto dell'abbonato anche quando si regalano ad ogni partita biglietti su biglietti in svariate iniziative promozionali; l'idea di base sarebbe anche lodevole, peccato però che attuata in tale maniera (senza riservare appositi settori) non faccia che aumentare la rabbia e lo sdegno di chi paga ogni anno salatissimi abbonamenti...
Da questo desolante quadro ne consegue che il tifoso virtussino con il passare del tempo sta sempre più disaffezionandosi: tale situazione è particolarmente preoccupante in quanto, se si disperde il pubblico di fede bianconera, si va a smarrire il vero patrimonio umano e finanziario che da sempre contraddistingue la Virtus pallacanestro Bologna!
Proprio quest'ultimo dato ci ha convinto a cercare di muoverci e, nel nostro piccolo, a fare quanto possibile per migliorare l'attuale situazione: pur essendo arduo ipotizzare in questo momento l'esistenza di qualche imprenditore disposto a mettere mano al portafoglio, siamo tuttavia convinti che se questa nostra iniziativa dovesse riscuotere un soddisfacente seguito, sarebbe possibile, se non altro, smuovere le coscienze non solo di Noi tifosi, ma anche dell'imprenditoria locale in un modello in stile Bologna calcio (in scala molto più piccola): e comunque sebbene la città continui a dimostrarsi "morta", dimostriamo che almeno Noi tifosi non lo siamo affatto!!!
Abbiamo davvero bisogno dell'aiuto di tutti i virtussini!
Nei prossimi giorni ci faremo conoscere attraverso la distribuzione di volantini in occasione della partita Virtus - Montepaschi rivelando i dettagli della nostra iniziativa; per il momento chiunque la pensa come noi può contattarci ed iscriversi sul nostro blog all’indirizzo siamolavirtus.blogspot.com.
Sempre e comunque FORZA VU NERE!!!!!

 

Questo è il resoconto dell'incontro tra tifosi e proprietà tenuto alla presenza di un moderatore super partes interpretato dal giornalista Franco Montorro:

 

L'ASSEMBLEA DEL GRUPPO "TIFOSI PER IL BENE DELLA VIRTUS"

di Bruno Trebbi - www.bolognabasket.it - 18/05/2011

 

La serata è stata caratterizzata dalla presenza di Claudio Sabatini, che è arrivato poco dopo l'inizio e ha subito monopolizzato la scena, rispondendo alle domande del moderatore Franco Montorro e dei tifosi presenti, e trasformando la serata praticamente in un monologo: in alcuni casi i toni sono stati piuttosto accesi. Nel finale Sabatini si è scaldato parecchio con l'avvocato Tartartini (portavoce del gruppo dissidente), ed è stato apostrofato con la frase "stai zitto pagliaccio" da un tifoso presente. In sintesi Sabatini ha confermato la volontà irrevocabile di lasciare la Virtus - perché è finita la passione - e di non concedere più l'uso della Futurshow Station, chiunque sia il proprietario.

A introdurre la serata è stato l'avvocato Tommaso Tartarini, portavoce del gruppo.

Siamo tifosi virtussini superappassionati, non ci paga nessuno per questa difficile avventura, di poco guadagno e molta spesa. Lo facciamo con grande voglia, per essere costruttiva. La nostra non vuole essere una protesta, ma è un dissenso nei confronti di una gestione societaria che riteniamo altamente deficitaria, soprattutto negli ultimi 2-3 anni, rispetto a quanto Virtus Pallacanestro ha sempre significato per il basket italiano. I tifosi non vanno presi in giro, come magari la proprietà attuale ogni tanto fa. Vorremmo smuovere le coscienze di un pubblico davvero educato, che però a volta accetta passivamente anno dopo anno quanto viene proposto. Il proprietario della Virtus fa forza su questo, si sente autorizzato a qualsiasi tipo di uscita, anche lesiva dell'immagine della Virtus. Questo è un surrogato della Virtus – a prescindere dal risultato sportivo – che non possiamo accettare. Queste sono le motivazioni che ci hanno indotto a iniziare questa manifestazione pacifica, nello stile del tifoso Virtussino, in antitesi rispetto a un proprietario che non ha nulla di virtussino. I risultati delle sue esternazioni sono sotto gli occhi di tutti, e inficiano il rendimento della squadra. I panni sporchi andrebbero lavati in famiglia, e non è così. Ci preme dire che la Virtus rimane, e i proprietari passano. Non ci siamo messi coi cartelli "Sabatini vattene" perché non siamo degli illusi, non lo diciamo a priori e sappiamo il momento economico. Noi chiediamo a lui di frenare questo suo modo di gestione, e se non ce la fa di trovare un acquirente, che non vuol dire affiggere un cartello in vendita. Dal ritorno in serie A, in 6 anni, 65 tesserati, rifare la squadra ogni anno. Quale progetto di prima squadra c'è? Facciamo un plauso al proprietario per il salvataggio del 2003 e per i bilanci tenuti in maniera impeccabile, ma la riconoscenza non può essere eterna. Il tifoso della Virtus paga molto, forse troppo, gli introiti della Virtus come abbonamenti sono il doppio rispetto a Siena: c'è uno squilibrio evidente tra quel che si paga e lo spettacolo che si vede. Sono stati cambiati tanti allenatori, tanti addetti stampa. Quanti giocatori sono finiti sui giornali per discussioni con la proprietà: Di Bella, Giovannoni, Spencer, Amoroso, Eloy Martin, Rodilla, Crosariol, Lestini, Righetti, Boykins, eccetera. In altre società credo ci siano uguali problemi coi giocatori, ma le cose vengono gestite all'interno della società, non viene spettacolarizzato tutto, il che non è sempre un bene. I tifosi sono i più paganti e i più numerosi d'Italia, un patrimonio unico. Se progressivamente disperdiamo gli abbonati roviniamo qualcosa che nessuna società in Italia può vantare. Se la prospettiva è avere un palazzo in cui l'abbonato è lo sponsor che elargisce un biglietto omaggio o a metà prezzo, la Virtus non ha un grande futuro. La sensibilizzazione dei giovani è lodevole, ma non bisogna prendere in giro i tifosi e gli abbonati.

Poi parole e musica di Claudio Sabatini

Perchè sono entrato nel mondo del basket nel 2003? Perché a Bologna nessuno stava facendo niente, e la Virtus era fuori del campionato. C'erano tanti coglioni che allora dicevano che mi volevo solo fare pubblicità a costo zero. Invece aveva 40 milioni di debiti e l'abbiamo salvata. L'ho presa perchè ritenevo che far finire la Virtus mi pareva una grande cazzata. Ci voleva un matto, se lo facesse mio figlio lo farei interdire. E probabilmente abbiamo rotto le uova nel paniere di qualcuno. Mettersi in mostra? Prima della Virtus ero sulle pagine del Corriere della Sera nazionale con Bill Gates, per il Futurshow. Io sconsiglio chiunque di entrare nello sport, perché poi finisce nella polemica. Ma io giro a testa alta. All'inizio la vostra iniziativa mi aveva fatto girare i maroni, ma poi leggendo bene ho capito che cercavate imprenditori, e va benissimo. Vi ringrazio, perché° siete i promotori di quel che vado a fare. Un'azienda la si può vendere intera, oppure per cespiti. Sono libero di fare quel cazzo che mi pare, se un mio abbonato di centrodestra ha storto il naso perché ieri sera ero in piazza a festeggiare Merola non me ne frega un cazzo. Io non prendo per il culo nessuno per una squadra di basket.

Salvare la Fortitudo? No, sto trattando un affare immobiliare con Sacrati, e io tratto con chi pare a me. Quando entro a palazzo non c'è nessuno che avanza soldi da me. Qualcuno ha mai sentito dire da me che lottiamo per lo scudetto o la parte sinistra della classifica? È come una storia d'amore. A volte capita che in una storia d'amore, se prende una piega non simpatica, stiamo diventando amici ma a letto godiamo di meno, bisogna sfidanzarsi. Io faccio le cose con passione. Questa iniziativa è perfetta, mi ha chiarito cosa devo fare.

Una certezza: giocare a Casalecchio mi costa 700mila euro, è un'operazione che non c'entra niente con la Virtus, ho deciso che a Casalecchio non ci giochiamo mai più. È una scelta imprenditoriale ben precisa. Voi siete di sicuro in buona fede, ma se veniste dietro al banco ogni mattina, sono convinto che in 5-6 giorni comincereste a vedere le cose in maniera diversa. Per chiudere un'azienda che non guadagna ci vuole un minuto, non ti viene il magone.

Utile? Non c'è mai stato con la Virtus. L'ho detto? Tante cose non si possono dire per il bene della Virtus. Nel 2003 dovevo convincere la gente a scegliere me e non la 34. Se un giocatore si fa una canna è meglio che lo dica e sta fuori sei mesi, oppure dire che si è storta una caviglia? E di cose ne sono uscite ben poche, rispetto a tutte quelle successe.

Siamo d'accordo di una cosa con voi: io mi devo togliere dai maroni. Io voglio andar via. Il problema palazzo è risolto, si gioca al PalaDozza. C'è un museo da pagare, e non rende. O si fa una fondazione o lo smantelliamo. C'è un ottimo avviamento: l'anno di Langford abbiamo incassato 2.5 milioni di abbonamenti e abbiamo perso 2.5 milioni. Quest'anno abbiamo incassato 1.8 milioni, e abbiamo perso 500mila. Gli incassi degli abbonamenti calano? Sì, ma cresce il pubblico. Il pubblico della Virtus vorrebbe una squadra di un certo tipo ma io non me la posso permettere. Se facessi una squadra da terzo posto gli abbonati crescerebbero. Gli anni di Porelli? Non c'era Sky.

Mi voglio sfidanzare, possibilmente in fretta, perché non sono un pensionato ma ho più idee in testa che quattrini in tasca. Se uno trova X tifosi che si mettono assieme, se avete un amico che la vuole comprare, sono a disposizione. Il prezzo? Ci sono tanti cespiti in Virtus, se li si mette insieme fanno quella cifra lì (7 milioni, ndr). La Virtus è in vendita. Bologna è grande, ci sono tante persone, sicuramente qualcuno ci sarà, no? C'erano degli altri bei coglioni che rinfacciavano di non aver venduto alla Rimini Yacht. Ce ne fosse uno che mi ha chiesto scusa. Tra tanti pensieri che ho, la Virtus non è la mia priorità.

Disaffezione abbonati? Colpa mia, ci mancherebbe. Quando c'è un problema la colpa è sempre mia e di colpe ne ho tantissime. Per ricoprire questo ruolo, che non ti ordina il dottore, ci vuole passioni e soldi da buttare. E non bisogna rischiare troppo, se no si fa la fine di Madrigali, o di Avellino, i cui giocatori costano il doppio dei nostri, poi a metà stagione han smesso di pagare.

La squadra della finale? L'ho smantellata perché tutti mi avevano chiesto l'aumento del triplo o quadruplo. Assolutamente tutti, compreso l'allenatore e Gugliotta, che non può giocare a basket in serie A. E poi Zare è un amico, ma dopo che è andato via non mi pare abbia fatto la Final Four di Eurolega.

Il modello Bologna? Si mettono insieme 20 persone e si vede, ma poi oggi si è dimesso Consorte, e ora se vai là coi soldi tutti ti cedono le loro quote. Nel basket tu hai 5 milioni di stipendi, e Sky ti dà 180mila euro. Nel Bologna Sky dà 28milioni, pari al 120% degli stipendi. è un'impresa, rischiosa, ma ci puoi anche guadagnare. Nel basket sicuramente ci rimetti. Le prime due che giocano la finale scudetto hanno 20milioni di budget.
Cantù? Un anno va bene e uno va male. Avellino spende il doppio di noi e non paga, Caserta ha 6milioni di budget e poi ha smesso di pagare, Treviso spende 11 milioni.

Fatevi voi promotori di trovare chi viene al mio posto. Vi chiedo scusa se vi offeso, ma io qui non ci voglio più stare. Non fate più l'abbonamento? Non è un mio problema. Ci vuole uno con passione, credito e quattrini. Mie colpe tecniche? Un anno abbiam fatto l'Eurolega e ho detto che era una gita enogastronomica, ora non la facciamo più così abbiamo risolto i problemi. Ero a Barcellona una settimana fa, e mi han detto che se voglio fare le coppe un posto salta fuori. Ho detto di no perché ci costa 7-800mila euro in più e non c'è ritorno.

Siamo alla fine del campionato, tra 15 giorni ci vogliono soldi per ripartire. Ci vogliamo sfidanzare? Siamo tutti d'accordo, ma ci vuole un fidanzato nuovo. Ci vuole uno che faccia quel che ho fatto io nel 2003: sicuramente se c'è uno io gli dico grazie e gli do un bacio in bocca anche se è un uomo.
Dove l'ho presa, era al Tribunale Fallimentare. Nessuno mi può rinfacciare niente. Devo cercare io l'acquirente? Non ci penso nemmeno.

Giocare al PalaDozza? Questo è certo, garantito al limone. A meno che il nuovo proprietario non voglia pagarmi un milione d'affitto. La politica dei giovani "per modo di dire"? Ma se torno adesso da Alba Adriatica dove son stato all'interzona Under17. Ci sono solo 8 senior perché i titolari vogliono del minutaggio, se no gli tira il culo. Non posso prenderne dieci.

Ho i soldi? Per il Bologna avevo trovato 22 milioni per il salvataggio. E avrei gli sponsor anche per il prossimo triennio, Virtus, ma dovrei restare qui? (Gestaccio, ndr) Io i prossimi tre anni li dedico ad altro progetto. Per serietà e onestà devo dire le cose come stanno. È inutile girarci intorno, non ne ho più voglia.

Futurshow Station? Presa nel 2009. Ho comprato Casalecchio per fare un'operazione immobiliare da 120-140 milioni, e c'era anche la Virtus in mezzo. Il basket faceva parte del progetto, certo. L'ho dipinto in bianco e nero, 180mila euro, ho fatto il museo, 500mila euro, ci tenevo. Ma quando sono arrivato al cancello 11 e davano via un volantino in cui dicevano che ero un cretino mi è scesa la catena. Non posso dare il palazzo dal 10 maggio al 24 giugno per eventuali playoff, fino a gara7 di finale. Ogni partita di basket tra parcheggi e bar incassiamo 2800 euro, per un concerto solo di questo 90mila euro. I vantaggi della pallacanestro dove sono? Non ci sono. C'era la passione, ora non più. Il museo Virtus è bello? Beh, c'è da pagare il mutuo, 500mila euro. Se qualcuno lo vuole faccia una fondazione e lo prende, se no come l'ho fatto posso cambiare idea. Se quello spazio lì lo vendo a 5000 euro a sera dei concerti per i prossimi 23 anni ci guadagno di più, no? A livello imprenditoriale sono a posto per i prossimi 23 anni.

Dall'anno scorso siamo aumentati di 1400 persone di media. Sono ragazzini?
È un investimento, tra 10 anni saranno abbonati. La gestione non piace? Benissimo, arriva uno, paga e porta avanti meglio. Per fare una squadra tipo Siena e Milano ci vogliono 20 milioni. Se non c'è un'acquirente garantisco bugdet da Legadue? Non mi ricordo cosa ho detto, ma a Bologna c'è di sicuro un imprenditore, un gruppo di imprenditori, o 5000 abbonati, che si metteranno insieme e faranno meglio di me.

Il signor Madrigali è finito in bolletta, e il signor Seragnoli anche, anche se è brutto dirlo. E Benetton dopo tanti anni si è stancato. La mia convinzione è che Madrigali si sia incazzato e abbia deciso di far chiudere la Virtus, e abbia studiato a tavolino come farlo. I soldi li aveva e li ha. Come ditte si è rovinato, ma la Virtus non si è iscritta al campionato non per motivi di soldi.

Se non arriva l'acquirente? Non ci sto nemmeno pensando a rimanere. La Fortitudo? Non l'ha presa nessuno per il debito del PalaDozza, se no ce ne sono 5 che la comprano domattina, li conosco io. La torre all'Arcoveggio? C'è il progetto pronto, se arriva uno e si impegna, fa il mutuo e la fa subito. Se rimanessi la farei subito, foresteria giovani e studentato, così i ragazzi del basket vengono a contatto con universitari e vedono com'è davvero il mondo.

Mi sono stancato e me ne vado per un volantino? Assolutamente sì. Bisogna prendere i segnali e valutarli. I malesseri ci sono, i mugugni a palazzo sono reali. Quando una storia d'amore finisce, finisce. Mi hanno offerto 800mila euro subito per Koponen, e ho detto di no. Se vuoi fare la plusvalenza il modo c'è. Se gioca altrove l'anno prossimo vuol dire che mi convincono. Il futuro di Claudio Sabatini in Virtus? Non c'è.

Avvocato Tartarini: Noi diciamo: o Sabatini cambia la propria politica andando avanti lui, mostrando maggiore rispetto per i tifosi, oppure cerca realmente un acquirente. Non stiamo dicendo "Sabatini levati dalle palle" a prescindere, ma solo se non sei in grado di garantire un'esistenza decorosa alla Virtus.

Sponsor Nerio Ciccotti (Baschieri e Pellagri): Sono tifoso da sempre, ho sponsorizzato fin dalla LegaDue. Sono certo che nel 2003 Sabatini non aveva intenti speculativi. So che il carattere è questo, e un'azione di questo tipo lo indispettisce. Io so per certo che non ci sono imprenditori disponibili a Bologna. Chiedo a Sabatini di non cedere, posso anche dare qualcosa in più come sponsorizzazione, ma chiedo maggiore coerenza e di seguire un progetto.

Poi hanno preso la parola alcuni tifosi, dicendo che gli è sembrato di assistere a un talk show in cui tutti dicono quel che pensano ad alta voce senza ascoltare gli altri, e chiedendo a Sabatini non di mettere in vendita la società, ma di dare segnali costruttivi.

Poi è intervenuto un membro dei Forever Boys.

Io ero a Roma il 31 agosto 2003. Sabatini, quello che ti chiediamo noi come curva e come Boys è di non farci tornare a quella data. Se te ne vuoi andare va bene, siamo passati sotto tanti presidenti, anche con Madrigali siamo rimasti fino alla fine, e ci diceva che era tutto a posto. A volte non diremmo quello che dici tu, soprattutto quando nomini la Fortitudo. A noi non interessa, non vediamo altri come termine di paragone, nemmeno Siena. Vogliamo continuare a esserci, se ci sei tu va benissimo, basta che tu ti ricarichi. Io non credo alla maggior parte delle cose che hai detto, non credo che tu molli tutto così, sei ricordato come il presidente del salvataggio, e non vuoi essere ricordato come quello che ci affossa.

Infine, ancora Sabatini, che si è molto scaldato.

Concludo dicendo che sono ottimista e conto che arrivi uno che abbia la passione che avevo io nel 2003. Il business non c'è. Ho visto passare 14 presidenti, tutti finiti male. Volontà di entrare nel Bologna calcio? Ce l'ho anche adesso. Qui siamo parlando della Virtus, non di altro. Parlate di Virtus, ma dei cazzi miei non potete parlare.

Il settore giovanile è un gran patrimonio. Stojkov non se lo ricorda nessuno, ma da lui abbiamo preso 110mila euro. Quest'anno Blizzard è scappato, e abbiamo risparmiato 450mila euro. Poi Kemp è scappato ed è riapparso a Roanne, un giornale in cui scrive Aquino ha scritto che l'agente ci avrebbe fatto causa. Io ho deciso, in Francia non c'è andato, è andato in Turchia dandoci 200mila euro. E a fine anno se vuole andar via ce ne deve altri 90mila. Con la metà abbiamo preso Rivers, che è buono, ha contratto per l'anno prossimo e se vuole uscire deve pagare. Moraschini voleva minuti da giocare, io volevo darlo in Legadue a giocare 35', ma lui e la famiglia han deciso per la serie A, e ha giocato gli stessi minuti, perdendo un anno. Amoroso voleva attaccare al muro l'allenatore, invece di chiedere scusa s'è addormentato, abbiamo transato e ci ha rimesso due mesi di stipendio. Ogni problema avuto quest'anno è stato risolto portando dei soldi in cassa. Abbiamo giovani promettenti, se li cediamo facciamo un ottimo incasso. Noi negli ultimi tre anni siamo arrivati ai playoff. Con 5.400.000 euro di budget, facendo le cose fatte bene, arrivi lì.

COMUNICATO DEL GRUPPO "TIFOSI PER IL BENE DELLA VIRTUS"

www.bolognabasket.it - 11/06/2011

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Notiamo con l’ormai consueto disappunto, che al signor Sabatini proprio non riesce di far finta di essere una persona seria. Nauseati dal consueto teatrino, ci saremmo augurati che durante queste settimane, il proprietario e presidente della Virtus si fosse adoperato alla ricerca di potenziali acquirenti per la società. Al contrario, in base a tutto quello che abbiamo potuto leggere sui giornali, il nostro presidente si è affannosamente adoperato in tutte altre questioni, legati a suoi interessi più o meno personali.