STAGIONE 1937/38
La Virtus a Parigi
Brisco, Marinelli, Camosci, Rossetti, Girotti, Valvola
Vannini, Bersani, Calza (foto tratta dal libro "Il mito della "V" nera")
Virtus Bologna Sportiva
Serie A: 2a classificata su 10 squadre (13-18)
FORMAZIONE |
Venzo Vannini (cap.) |
Gianfranc o Bersani |
Livio Brisco |
Luigi Camosci |
Galeazzo Dondi Dall'Orologio |
Gelsomino Girotti |
Giancarlo Marinelli |
Athos Paganelli |
Lino Rossetti |
Napoleone Valvola |
Riserva: Luigi Boari |
Solo amichevoli: Arturo Bigliardi |
Allenatore: Vittorio Ugolini |
Partite della stagione
Statistiche individuali della stagione
Giovanili
MARINELLI IL PIOLA DELLA PALLACANESTRO
tratto da "Il Mito della V Nera" 1871-1971 di A. Baraldi e R. Lemmi Gigli
Con la stagione 1937-38 il massimo campionato di pallacanestro inaugura la formula del girone unico (a dieci squadre). il Borletti Milano si riconferma il più forte del campo, ma la Virtus B. S:, preparata e diretta da Vittorio Ugolini, passando fra l'altro sui campi di Firenze, Venezia, Milano (Filotecnica), Venezia, padova, Pavia e Napoli, gli è degna seconda. Al traguardo 32 punti per i milanesi (55-38 per loro alla S. Lucia), 29 per i bolognesi. AL quintetto tipo Vannini, Dondi, Marinelli, Paganelli, Girotti danno man forte Camosci, Bersani, Rossetti, Valvola, Brisco e Boari. Una bella squadra insomma che nel corso dell'anno ottiene anche importanti affermazioni internazionali.
Le più squillanti sono quelle di metà maggio a Parigi dove la Virtus super per 36-31 una Selezione della capitale e poi per 31-25 la squadra dell'Associazione Sportiva Alsazia Lorena, ribattuta più largamente (54-44) due settimane dopo a Bologna. In precedenza anche la Rappresentativa Universitaria Polacca aveva dovuto abbassare bandiera alla S. Lucia (28-23) e così pure gli estoni del Kalev (37-25). Frattanto, con Marinelli e Dondi, anche Athos Paganelli va in Nazionale, dapprima quella universitaria che a Roma batte l'Ungheria 48-19, poi in quella maggiore che il 14 aprile espugna il campo di Parigi battendo i francesi nel supplementare (40-38). In ottobre infine, nel Torneo delle Nazioni a Berlino, Giancarlo Marinelli, detto ormai "il Piola della pallacanestro", è tra le individualità di maggiore spicco.
SANTO STEFANO A MILANO
La prima volta che la Virtus scese in campo il 26 dicembre in campionato fu proprio a Milano, nel 1937. C'erano stati un paio di precedenti, ma nel Torneo Invernale di Propaganda, entrambi riguardanti la squadra B, in questi tornei cittadini la Virtus presentava infatti più squadre, due, a volte anche tre. Il campionato, però, era tutta un'altra cosa. Quel giorno di Santo Stefano del 1937 le Vu Nere non incontrarono però il Borletti, ma un'altra squadra milanese, la Filotecnica, che nel campionato precedente si era qualificata alla finale, poi persa contro i rivali cittadini del Borletti, precedendo nel girone proprio le Vu Nere. Era la terza giornata e la Virtus aveva già vinto due gare contro i GUF, 44 a 12 a Firenze e 65 a 27 contro Padova. Contro la Filotecnica fu una gara più equilibrata, ma le Vu Nere prevalsero 39 a 34. Il migliore marcatore fu Marinelli con 13 punti, poi Paganelli con 11. Completarono il punteggio i 7 punti di Camosci, i 5 di Dondi Dall'Orologio e i 3 di Girotti. Non misero invece punti a referto Vannini, Bersani, Rossetti e Valvola. L'allenatore era Vittorio Ugolini. Ha allenato la Virtus dal 1934 al 1939. Nel 1937 è stato allenatore della Nazionale agli Europei al fianco del Commissario Tecnico Decio Scuri. Da arbitro, ha diretto Rappresentativa Bolognese - Kalev Tallin del 17 gennaio 1932 e la finale dei Giochi olimpici del 1948. Si dedicò anche al calcio, iniziò nella Virtus calcio e passò anche per il Bologna, del quale poi, per quasi quarant'anni fu anche segretario. La Virtus battè ancora il GUF Pavia, poi incappò in tre sconfitte consecutive, a Trieste contro la Ginnastica Triestina, a Roma contro la Lazio e in casa contro il Borletti. Poi i bolognesi si ripresero prontamente, tanto da vincere ben otto gare di fila (quella del ritorno contro il GUF Padova in verità non fu conteggiata in classifica perché i veneti si ritirarono dopo la quattordicesima giornata e secondo regolamento in classifica furono conteggiati solo i risultati delle gare di andata). Poi fu il momento di incontrare a Milano il Borletti e la Virtus perse per 34 a 26; arrivò poi una sconfitta in casa di un punto contro la Reyer e la vittoria a Napoli nell'ultima giornata. Alla fine Borletti campione con 17 vittorie e 12 sconfitte, Virtus seconda con 12 successi e 5 gare perse, poi Filotecnica Milano e Ginnastica Triestina con un bilancio di 11 e 6, ma i milanesi furono terzi, perché i giuliani furono penalizzati di un punto a causa di una rinuncia. Per la Virtus fu il secondo piazzamento d'onore dopo quello del 1936: per arrivare al titolo bisognerà aspettare il dopoguerra. Il Dopolavoro Filotecnica Milano era al capolinea, dopo quel campionato si sciolse e gli subentrò il Dopolavoro Aziendale Pirelli Milano. La Virtus, invece, era ancora giovane, al quarto campionato di massima serie, e aveva davanti a sé un futuro radioso.
Filotecnica 34: Massironi, Roveda 1, Croce 7, Cenci 6, Sacchi 4, Gobbi 6, Cirize 10.
Virtus 39: Dondi Dall’Orologio 5, Girotti 3, Camosci 7, Vannini, Paganelli 11, Marinelli 13, Valvola, Bersani, Rossetti.
LA COPPIA DELLE MERAVIGLIE
Il 6 febbraio 1938, i bianconeri reagirono dopo una serie di sconfitte vincendo a Venezia grazie alle prove di Marinelli e Vannini, In quella domenica in laguna Giancarlo mise a segno 15 punti, Venzo 14
di Ezio Liporesi - Corriere dello Sport - Stadio - 06/02/2022
Seconda metà degli anni Trenta, la Virtus alle sue prime apparizioni nel massimo campionato diventa subito una realtà importante e sfiora anche il titolo, che riuscirà a raggiungere, però, solo nel dopoguerra. La stagione 1937/38 vede un cambiamento importante: i due gironi della stagione precedente vengono unificati e si passa al girone unico. Il 6 febbraio 1938, la squadra bolognese è impegnata a Venezia contro la Reyer, società storica fondata nel 1872, un anno dopo la Società sezionale di ginnastica in Bologna, che attraverso vari cambi di denominazione è divenuta l'attuale S.E.F. Virtus. In quella prima domenica di febbraio la Virtus era alla ricerca di un riscatto, veniva infatti da ben tre sconfitte consecutive, a Trieste contro la Ginnastica Triestina, a Roma contro la Lazio e in casa contro il Borletti Milano. La reazione della squadra ci fu, infatti risultò netto il successo dei bianconeri, 34 a 48, con una magnifica prestazione di due grandi nomi della Virtus, Giancarlo Marinelli e Venzo Vannini che detengono insieme un record difficilmente superabile: contando anche le stagioni in cui hanno disputato solo amichevoli, hanno vestito la V nera per venti stagioni, nessun altro giocatore della Virtus Pallacanestro ha mai fatto meglio. Furono due bandiere praticamente dagli albori all'inizio degli anni Trenta fino al periodo della Sala Borsa, giocarono infatti fino ai primi anni Cinquanta e le loro due carriere si sovrappongono quasi esattamente e furono compagni anche in Nazionale. Quella domenica in laguna Giancarlo mise a segno 15 punti, Venzo 14. La bella vittoria rinfrancò i bolognesi che poi si misero a vincere con più continuità, perdendo solo altre due gare, a Milano contro il Borletti alla terzultima giornata e proprio contro la Reyer al penultimo turno, per 44-45. Alla fine la Virtus terminò quel campionato al secondo posto, lontana dal Borletti campione, in una classifica un po' atipica: infatti il GUF Padova si ritirò dopo la quattordicesima di diciotto giornate, quindi furono considerate solo le gare giocate contro i patavini nel girone di andata e quindi non fu conteggiata la vittoria della Virtus ottenuta a Padova il 27 febbraio per 33 a 52. Per la formazione felsinea dodici vittorie, cinque sconfitte più appunto quella vittoria che non compare nella classifica finale. La Reyer prima dell'interruzione bellica, nel 1942 e 1943 riuscirà a vincere i suoi primi due titoli italiani, ma la Virtus nel dopoguerra, otto anni dopo quel successo a Venezia, in riva ad altre acque, a Viareggio vinse, battendo proprio i veneziani, il suo primo scudetto, iniziando una serie di quattro consecutivi.
Reyer 34: Manzini 11, Penzo, Pellegrini 8, Cecchetti 3, Pontello 12, Cavallari.
Virtus 48: Dondi dall’Orologio, Brisco 4, Camosci 6, Vannini 14, Paganelli 6, Marinelli 15, Valvola, Bersani 2, Rossetti 1.