PAOLO MAGNONI

nato a: Bologna

il: 09/05/1940 - 14/07/2024

altezza: 196

ruolo: ala/centro

numero di maglia: 4 - 13

Stagioni alla Virtus: 1961/62 - 1966/67 (in prestito dal Gira Bologna)

(in corsivo la stagione in cui ha disputato solo amichevoli)

PROFILO

di Ezio Liporesi per Virtuspedia

 

Nella stagione 1961/62 per Paolo Magnoni 52 punti in 22 gare, senza saltare nessuna partita. Paolo tornerà poi nel 1966/67 in prestito dal Gira per disputare il Torneo Ferwoollen a Lodi e il Torneo di Caserta, svoltisi nel 1967.

Pasquini, Paoletti, Lombardi, Calebotta, Magnoni, Alesini, Kucharski

Zuccheri, Pellanera, Canna, P. Conti

L'IMPORTANTE CONTRIBUTO DI MAGNONI NEL VITTORIOSO TORNEO CELEBRATIVO PER I 90 ANNI DELLA SEF VIRTUS

tratto da articoli del 01 e 02/10/1961
 

Semifinale Virtus-Ignis: "Ottimo anche Paoletti che quasi da solo è riuscito a tener testa ai rimbalzisti avversari lasciando sperare ottimamente per il futuro le esibizioni dei due giovani Magnoni e Zuccheri".

Finale Virtus-Fonte Levissima Cantù: "È il nuovo acquisto Magnoni che, in questa seconda fase supplementare, raddrizza più volte le sorti della sua squadra e sono infine Canna e Pellanera che, dopo un soffertissimo pareggio sul 69-69, strappano il sudato ma meritato successo col punteggio finale di 73-69".

 

 

Rappresentativa Bologna Basket: Gemellaggio Bologna - Boulogne sur mer 1961

Geminiani, Parisini, X

Lamberti, Lombardi, P. Conti, Dazzi, X

Magnoni, Mandelli, Samoggia

 

PAOLO MAGNONI

di Ezio Liporesi - Cronache Bolognesi - 26/11/2021

 

Nella stagione 1961/62 Paolo Magnoni segna con le Vu nere 52 punti in 22 gare, senza saltare nessuna partita. All'inizio di quella stagione si gioca un importante torneo al palasport di Piazza Azzarita, il trofeo Oscar Martini che celebra i 90 anni della S.E.F. Virtus. Partecipano, oltre alla Virtus, Olimpia Milano, Ignis Varese, Fonte Levissima Cantù, le squadre che dal 1946 al 1987 si sono divise tutti i titoli italiani. Il 30 settembre 1961, in semifinale le V Nere battono l'Ignis Varese 64-59 con questo tabellino: Pellanera, Alesini 12, Canna 10, Magnoni 3, Lombardi 21, G. Lanfranchi, Zuccheri 2, Rossi, Conti 10, Paoletti 6. Nelle cronache del giorno dopo si legge: "lasciano sperare ottimamente per il futuro le esibizioni dei due giovani Magnoni e Zuccheri". In finale c'è la Fonte Levissima Cantù e la Virtus vince 73-69 dopo ben due tempi supplementari. Questi i punteggi dei giocatori di casa: Pellanera 9, Alesini 1, Canna 10, Magnoni 6, Lombardi 17, G. Lanfranchi, Zuccheri 13, Rossi, Conti 7, Paoletti 10. Decisivo è l'apporto di Magnoni, come risulta dalle cronache dell'epoca: "È il nuovo acquisto Magnoni che, in questa seconda fase supplementare, raddrizza più volte le sorti della sua squadra e sono infine Canna e Pellanera che, dopo un soffertissimo pareggio sul 69-69, strappano il sudato ma meritato successo col punteggio finale di 73-69". Quel torneo tutti i virtussini volevano vincerlo ed è finito nelle mani della Virtus che ha preceduto le tre grandi rivali lombarde, nell'ordine Fonte Levissima Cantù, Olimpia Simmenthal Milano e Ignis Varese. Oltre a Virtus e Gira, tra le altre squadre di Magnoni la Snaidero Udine, con cui ottenne la promozione in serie A e la Splugen Gorizia (era in campo il 2 novembre 1969, esordio in campionato per Terry Driscoll, la gara finì 81-64, Terry segnò 20 punti, Paolo 9). In maglia Gira fu protagonista di un derby tutto particolare: Il 31 maggio 1964 la città di Bologna è tutta concentrata sull'ultima giornata del campionato di calcio, che vedrà il Bologna battere la Lazio e restare appaiato all'Inter in testa alla classifica guadagnandosi il diritto a giocare lo spareggio che poi sancirà il trionfo dei rossoblù. In quell'ultimo giorno di maggio si giocò anche il derby di basket tra la Virtus, in lotta con Varese e Milano per il titolo, e il Gira, che arriverà decimo a fine stagione. Un derby tutto particolare, perché analizzando il tabellino, si notano i grandi campioni delle V nere, ma anche una curiosità nella formazione della seconda squadra bolognese.

Virtus: A. Giomo 6, Pellanera 18, Lombardi 20, Zuccheri 17, Rossi 4, Alesini 2, Tesoro, Calebotta 7, Bonetto 3,  Borghetti 4.

Gira: Bertini 6, Conti 24, Viscardi 2, Magnoni 12, Canna 11, Nardi 4, Testoni 1, Nannucci 2, Samoggia, R. Leborroni.

Tutti i dieci giocatori del Gira hanno indossato la maglia della Virtus: Viscardi solo in amichevoli; altri quattro in poche occasioni, sono Lebboroni (2), Nannucci (1), Nardi (4) e Samoggia (4); due qualche volta in più come Testoni (15) e Magnoni (22); poi un nome storico come Paolo Conti, tre stagioni, 68 partite e 830 punti segnati, nonché nazionale; poi il leggendario Achille Canna, nove stagioni, due scudetti, 190 partite, 1902 punti, azzurro e nella Hall of Fame del basket italiano, dove troviamo anche il decimo giocatore, che ha giocato in altre piazze, a Varese e Pesaro, si tratta di Bertini, che ha però indossato anche la V nera. Era il maggio 1961 e in prestito da Pesaro Bertini giocò il torneo Italia '61 a Torino. L'Idrolitina giunse terza, perdendo da Denver e OKK Belgrado, che arrivarono nell'ordine ai primi due posti, ma si lasciò dietro, battendole, Simmenthal Milano e Racing Parigi. Quel derby di Bologna, contro quel Gira fatto di ex bianconeri, la Virtus se lo aggiudicò senza troppi patemi, 81 a 62.

 


 

Paolo Magnoni contrastato da Borghetti in Virtus - Stella Azzurra 71-48 del 12 novembre 1961

 (foto tratta da Stadio)

Virtus - Zoppas Gorizia 82-27 del 3 dicembre 1961. Magnoni contrastato da Gregorig (15), Baucon (8), Blasizza (4), Krainer (12)

(foto reperita su Stadio)

CIAO PAOLO

di Ezio Liporesi - Cronache Bolognesi - 19/07/2024

 

Tante volte era stato in Francia e avrebbe tanto desiderato andarci ancora, invece ci ha lasciato nella sua amata Numana nella notte tra il 13 e il 14 luglio, mentre la Francia si apprestava a celebrare la sua festa nazionale dal grande significato. Era nato a Bologna il 9 maggio 1940, ed era tanto attaccato alla sua città quanto curioso del mondo. E tanto era vasto il mondo di Paolo Magnoni, proviamo a raccontarlo. Nella stagione 1961/62 Paolo Magnoni segnò con le V nere 52 punti in 22 gare, senza saltare nessuna partita. All’inizio di quella stagione si giocò un importante torneo al palasport di Piazza Azzarita, il trofeo Oscar Martini che celebrava i 90 anni della S.E.F. Virtus. Partecipano, oltre alla Virtus, Olimpia Milano, Ignis Varese, Fonte Levissima Cantù, le squadre che dal 1946 al 1987 si sono divise tutti i titoli italiani. Il 30 settembre 1961, in semifinale le V Nere batterono l’Ignis Varese 64-59 con questo tabellino: Pellanera, Alesini 12, Canna 10, Magnoni 3, Lombardi 21, G. Lanfranchi, Zuccheri 2, Rossi, Conti 10, Paoletti 6. Nelle cronache del giorno dopo si leggeva: “Lasciano sperare ottimamente per il futuro le esibizioni dei due giovani Magnoni e Zuccheri”. In finale contro la Fonte Levissima Cantù la Virtus vinse 73-69 dopo ben due tempi supplementari. Questi i punteggi dei giocatori di casa: Pellanera 9, Alesini 1, Canna 10, Magnoni 6, Lombardi 17, G. Lanfranchi, Zuccheri 13, Rossi, Conti 7, Paoletti 10. Decisivo fu l’apporto di Magnoni, come risulta dalle cronache dell’epoca: “È il nuovo acquisto Magnoni che, in questa seconda fase supplementare, raddrizza più volte le sorti della sua squadra e sono infine Canna e Pellanera che, dopo un soffertissimo pareggio sul 69-69, strappano il sudato ma meritato successo col punteggio finale di 73-69”. Quel torneo tutti i virtussini volevano vincerlo e finì nelle mani della Virtus che precedette le tre grandi rivali lombarde, nell’ordine Fonte Levissima Cantù, Olimpia Simmenthal Milano e Ignis Varese. Oltre a Virtus e Gira, tra le altre squadre di Magnoni la Snaidero Udine, con cui ottenne la promozione in serie A e la Splugen Gorizia (era in campo il 2 novembre 1969, esordio in campionato per Terry Driscoll, la gara finì 81-64, Terry segnò 20 punti, Paolo 9). Snaidero e Splugen furono due approdi coincidenti anche con il suo impegno lavorativo. In maglia Gira fu protagonista di un derby tutto particolare: Il 31 maggio 1964 la città di Bologna era tutta concentrata sull’ultima giornata del campionato di calcio, che vide il Bologna battere la Lazio e restare appaiato all’Inter in testa alla classifica guadagnandosi il diritto a giocare lo pareggio che poi sancì il trionfo dei rossoblù. In quell’ultimo giorno di maggio si giocò anche il derby di basket tra la Virtus, in lotta con Varese e Milano per il titolo, e il Gira, che arriverà decimo a fine stagione. Un derby tutto particolare, perché analizzando il tabellino, si notano i grandi campioni delle V nere, ma anche una curiosità nella formazione della seconda squadra bolognese.

Virtus: A. Giomo 6, Pellanera 18, Lombardi 20, Zuccheri 17, Rossi 4, Alesini 2, Tesoro, Calebotta 7, Bonetto 3, Borghetti 4.

Gira: Bertini 6, Conti 24, Viscardi 2, Magnoni 12, Canna 11, Nardi 4, Testoni 1, Nannucci 2, Samoggia, R. Leborroni.

Tutti i dieci giocatori del Gira hanno indossato la maglia della Virtus: Viscardi solo in amichevoli; altri quattro in poche occasioni, sono Lebboroni (2), Nannucci (1), Nardi (4) e Samoggia (4); due qualche volta in più come Testoni (15) e Magnoni (22); poi un nome storico come Paolo Conti, tre stagioni, 68 partite e 830 punti segnati, nonché nazionale; poi il leggendario Achille Canna, nove stagioni, due scudetti, 190 partite, 1902 punti, azzurro e nella Hall of Fame del basket italiano, dove troviamo anche il decimo giocatore, che ha giocato in altre piazze, a Varese e Pesaro, si tratta di Bertini, che ha però indossato anche la V nera ed è stato grande amico di Paolo Magnoni. Era il maggio 1961 e in prestito da Pesaro Bertini giocò il torneo Italia ‘61 a Torino. L’Idrolitina giunse terza, perdendo da Denver e OKK Belgrado, che arrivarono nell’ordine ai primi due posti, ma si lasciò dietro, battendole, Simmenthal Milano e Racing Parigi. Quel derby di Bologna, contro quel Gira fatto di ex bianconeri, la Virtus se lo aggiudicò senza troppi patemi, 81 a 62. Una partita cha rappresenta bene quello che fu Paolo Magnoni per la pallacanestro bolognese, perché Paolo ha giocato per Virtus e Gira, ma poi è stato tra i soci fondatori dei Maturi Baskettari, un gruppo coeso di protagonisti della pallacanestro, quasi una seconda famiglia, oltre alla sua che tanto amava. Tante volte Paolo ha organizzato eventi e traspariva un entusiasmo quasi fanciullesco nell’immergersi in quel mondo che tanto ha amato. Magnoni era modesto, ma è stato un giocatore importante, ecco altre testimonianze dell’epoca in cui vestiva la maglia del gira: Amichevole a Cesena Gira - Virtus: “si avvale della giornata favorevolissima di un Magnoni superlativo e centratissimo nel tiro che fa da ottima spalla al sempre bravo Geminiani”. Secondo Trofeo Carlo Lovari. Semifinale Gira-Virtus: “Per il Gira ha fatto faville Magnoni ben coadiuvato da Samoggia e dall’esperto Gambini”, “vanamente Magnoni e Samoggia hanno messo a segno canestri da tutte le posizioni per cercare di raddrizzare il punteggio”. Finale terzo posto Gira-Rangers: Nelle file dei bolognesi si è ben ripetuto l’ottimo Magnoni ben centrato nel tiro e Samoggia e Gambini. Tutto questo passa, però, in secondo piano, per quanto mi riguarda. Paolo, con i suoi ricordi, diventò subito un amico di Virtuspedia, ma ben presto si è trasformato in un amico personale, ci univa non solo l’amore per la pallacanestro, ma anche per la Francia e per il buon vino, champagne in particolare (un’altra grande passione professionale di Paolo con le sue “Linee del bere”). In fondo l’organizzazione di eventi di ritrovo cestistici, o il controllare le sue lettere in francese (controllo di cui Paolo non aveva bisogno) erano solamente pretesti per lunghe chiacchierate nella sua casa di Bologna o a Numana. Avevamo in programma con il comune amico Giogio Bonaga, un’altra colonna del basket bolognese d’epoca, un pranzo in un ristorante che Paolo particolarmente amava, non abbiamo fatto in tempo, se ne è andato in una notte d’estate nella Numana che tanto amava, ma resta nel ricordo di tutti quelli che lo hanno conosciuto ed apprezzato. Proprio a Numana qualche anno fa lo andai a trovare e mi colpì una sua frase: “Ho 80 anni ma mi sento ancora un ragazzo”. Ciao Paolo, ciao ragazzo.