IL FILM DELLA STAGIONE

di Ezio Liporesi per Virtuspedia

 

La prolungata indisponibilità di Dondi Dall'Orologio e Paganelli, entrambi chiamati in zona operativa, costituisce un grosso handicap per la squadra di pallacanestro. A Vannini, Marinelli e Girotti, azzurri nel doppio vittorioso incontro con la Germania a Trieste e Monaco, si affiancano i neo-titolari Calza, Bersani e Cesare Negroni con la formazione via via integrata da Bernardi, Bombardi, Faccioli, Zambonelli, Battilani, Cappellani, Mariani e Modena. In precampionato, dopo aver vinto ad agosto un'amichevole ad Ancona contro il locale GUF, a ottobre, al Trofeo Damiani di Foggia la Virtus batte in semifinale il GUF locale e in finale quello di Bari, aggiudicandosi il torneo. V nere eliminate invece al trofeo Valcarenghi di Cremona dal Dopolavoro Vanzetti di Milano il 17 novembre, a una settimana dall'inizio del campionato.

Ancora milanesi indigesti al debutto in campionato, è il Pirelli a passare a Bologna. La Virtus resiste nel primo tempo, chiuso sotto di soli due punti, 13-15, ma nella ripresa non riesce a contenere i milanesi che vincono 26-31. Quasi tutto il bottino bolognese è opera di Dondi dall'Orologio, Marinelli, otto punti a testa, e Girotti che ne segna uno in meno. La Virtus batte in amichevole il GUF Ravenna in Santa Lucia domenica 8 dicembre e tre giorni dopo una Rappresentativa Universitaria Bulgara per 45 a 30 con 12 punti di Girotti. La domenica seguente, a Roma, al campo di via Antonelli, contro il Parioli, il primo canestro lo segna Marinelli da lontano. I romani passano però pareggiano e al quarto minuto passano a condurre: non lasceranno più il comando delle operazioni. All'intervallo il punteggio è 17-11. Nella ripresa i bolognesi reagiscono, si avvicinano, vengono respinti nuovamente a meno sei, poi, verso la fine, arrivano a meno uno, ma la squadra di casa regge e vince 31-29. Terreno sdrucciolevole ma praticabile. Migliore dei romani con 9 punti il diciottenne Vittorio Gassman da poco avvicinatosi alla pallacanestro, ma già in orbita nazionale; meglio di lui tra i bolognesi fanno Marinelli (14) e Girotti (10), ma sono troppo soli.

A Livorno arriva finalmente la prima vittoria. Sul campo del dopolavoro Metallurgico, reso fangoso dal nevischio caduto durante la notte e nella mattinata, il GUF locale è partito bene, 6-2, ma i bolognesi hanno recuperato e chiuso avanti il primo tempo 8-11. Nella ripresa la Virtus ha gioco facile, trovando molti canestri da sotto, e vince 32-20. Girotti e Marinelli sono ancora i migliori realizzatori tra i bolognesi, rispettivamente con 13 e 10 punti. La squadra di casa ha pagato l'assenza di Orlandini. Contro la Ginnastica Triestina il primo tempo è nettamente a favore dei giuliani che partono subito davanti e chiudono la prima metà gara sull'8-15. Riscossa bolognese nella ripresa, con la Virtus che arriva a meno uno, 21-22. A questo punto i triestini riprendono sicurezza e passano alla Santa Lucia per 23 a 30. Tra i vincitori 13 punti di Bessi e 9 di Novelli (i due avevano disputato, a Liegi dal 12 al 14 giugno 1939, in prestito alla Virtus il Torneo dell’Eau in occasione dell'Exposition Internationale de l'Eau, in cui le V nere si erano classificate al secondo posto), per i Bolognesi Girotti 8, Vannini 6 e Marinelli.5.

A Pavia contro il GUF la Virtus parte bene con due canestri di Vannini ma, spinta dall'incitamento del pubblico, la squadra locale pareggia e sorpassa, chiudendo il primo tempo avanti 15-10. Combattuta la ripresa, con i bolognesi che riescono a riequilibrare l'incontro, ma un personale di Pasteris a dieci secondi dal termine li condanna, 25-24. Vannini con 10 punti è il migliore per quanto riguarda la Virtus. La Società bolognese ha poi sporto reclamo perché due giocatori di casa, Ermenegildo Visentin e Vittorio Bartoloni avevano disputato nella stessa giornata l'incontro di Divisione B tra GUF Pavia e Ginnastica Torino, poi i due si sono iscritti al referto della partita di Divisione A; addirittura Visentin si tesserava per la massima divisione proprio in quel frangente. La Virtus aveva invece rinunciato a iscrivere una propria squadra al campionato di divisione B, proprio per non incappare in tali infrazioni. Presentando reclamo la Virtus ha chiesto l'annullamento della gara; le prove sono state fornite dall'accompagnatore della squadra Brunetti e dal capitano Vannini. Cinque giorni dopo la gara di Pavia viene respinto anche il ricorso che la Virtus aveva presentato dopo la partita persa a Roma il 15 dicembre. Arriva a Bologna il Dopolavoro Borletti e la gara, dopo accordo dei dirigenti delle due Società, viene arbitrata da due direttori di gara, uno per parte, Degli Esposti di Bologna e Sapini di Milano, per il mancato arrivo dell'arbitro designato Testa di Torino. Le V nere, con un grande Girotti, autore di 23 punti, ha retto fino a un minuto dalla fine, ma sul punteggio di parità ha subito due canestri decisivi, 35-39. Ancora senza vittorie la Virtus in casa.

Entusiasmante l'inizio della Virtus alla Misericordia di Venezia, con i bolognesi che prendono otto punti di vantaggio, ma la squadra locale riesce a pervenire al pareggio e ad andare in vantaggio prima della fine del primo tempo. Nella ripresa, il ritmo veloce della Reyer sfianca i bolognesi e la gara si chiude sul 37 a 27. Per la Virtus sesta sconfitta in sette gare. Arriva anche la conferma della sconfitta di Pavia del 5 gennaio: il ricorso viene respinto perché l'irregolarità sancita dall'articolo 6 bis ha avuto decorrenza solo dal 16 gennaio, quindi al momento della gara non sussisteva. L'incontro contro il GUF Napoli è contraddistinto dal rientro di Paganelli. Già alla fine del primo tempo i bolognesi sono nettamente in vantaggio, 25 a 11. Nella ripresa i napoletani giocano con più ordine e il distacco aumenta ma in maniera meno vistosa che nella prima parte, 47 a 27 il punteggio finale. I bolognesi sciolti e precisi, hanno fatto registrare un punteggio alto grazie ai frequenti capovolgimenti di fronte e hanno conseguito la prima vittoria casalinga. Vannini, 15 punti, e Marinelli, 9, i due maggiori realizzatori tra i bolognesi. Germano, con 11 punti, il migliore dei partenopei. La Giordana Genova, in formazione fortemente rimaneggiata per l'assenza dello squalificato Giometti, in una giornata in cui Genova piange anche la scomparsa del suo giocatore Comelli, deceduto improvvisamente sabato notte (nel primo tempo è stato osservato un minuto di raccoglimento), accoglie una Virtus che inizia l'incontro con buon piglio e chiude il primo tempo avanti di sei punti. Nella ripresa i liguri reagiscono e raggiungono il pareggio sul 19 pari e passano avanti per 20 a 19. L'uscita di Parodi II per quattro falli è un altro colpo per la formazione genovese e le V nere prendono il largo, vincendo 28 a 38. Girotti con 12 punti è il migliore sei suoi.

A Milano contro il Pirelli la Virtus vuole vendicare la sconfitta della prima giornata e continuare la serie positiva. I lombardi mancano di alcuni titolari, ma il primo tempo è equilibrato e povero di segnature: termina 8 a 10 in favore dei bolognesi. Nella ripresa, dopo essersi abituati al terreno viscido e pesante, i petroniani scappano via e vincono agevolmente 19 a 33. Calza è il migliore realizzatore, non solo della Virtus ma della gara con 10 punti. Espulso il milanese Orlandi per scorrettezze. Un Parioli incompleto, privo tra l'altro di Gassman, mattatore dell'andata, trova a Bologna la più bella Virtus della stagione. Inizio di gara equilibrato, poi strappo della Virtus che chiude il primo tempo avanti 15 a 7. Il divario si dilata nella ripresa e la gara si chiude sul 29 a 17, con 10 punti di Girotti. Anche il GUF Livorno cade a Bologna ma, con notevole impeto e un ottimo Bedini (11 punti), nella ripresa riesce a limitare il distacco, vince la Virtus 39 a 28. Per Girotti 11 punti, 10 di Calza.

Dopo cinque vittorie consecutive, che hanno posto rimedio al pessimo inizio, la Virtus va nella tana dei campioni in carica della Ginnastica Triestina. Grande primo tempo dei bolognesi che vanno al riposo sopra di un punto, 20-21. L'inizio della ripresa è tutto dei padroni di casa, che piazzano un parziale di 11-2 e vanno sul 31-23, sfruttando anche l'uscita per falli di Bersani e Calza. I bolognesi si riorganizzano e tentano una rimonta che però non riescono a completare, finisce 37 a 33. Tra i triestini emergono i soliti Novelli, 19 punti, e Bessi, 11, per la Virtus un grande Girotti, autore di 15 punti. Vannini, 12 punti, e Marinelli, 10, sono i grandi protagonisti dell'immediato riscatto dei bianconeri, che battono in casa un incompleto GUF Pavia per 39 a 16. Altra trasferta impegnativa, a Milano contro il Borletti, che si trova inizialmente molto meglio sul campo ridotto ad una pozzanghera dalla pioggia continua. Il punteggio del primo tempo ne è una dimostrazione eloquente: 14 a 3. Nella ripresa, però, i bolognesi non ci stanno e rimontano, mettendo a segno una bella serie di canestri, ma alla fine ci si deve accontentare di una sconfitta onorevole, 17 a 15. Migliore realizzatore felsineo Bersani con 6 punti.

Bellissima partita a Bologna tra Virtus e Reyer: il primo tempo si chiude sul 10 a 7. Reazione veneziana nel secondo tempo e gara decisa solo al supplementare: vince Bologna 22 a 21. Trascinatore delle V nere è Marinelli che realizza più della metà dei punti, 12. Dopo sei vittorie e due sconfitte dopo gare molto combattute contro le due squadre che termineranno ai primi due posti della classifica, la Virtus cede di schianto nelle ultime due gare contro squadre che la seguono in classifica. A Napoli vince il GUF 39 a 35; chiuso il primo tempo sotto 21 a 17, le V nere sono sprofondate a meno 17, prima di tentare un disperato recupero che le ha riportate a meno tre. La squadra di casa non si è lasciata impressionare e ha chiuso agevolmente 49 a 35. Ancora peggiore la chiusura casalinga: la Giordana Genova vola già via nel primo tempo, chiuso 10 a 26;  la Virtus non riesce a organizzare alcuna rimonta e perde 31 a 45. Un pessimo inizio e un brutto finale, ma in mezzo una bella Virtus, alla fine è un sesto posto. Girotti con 148 punti è il migliore marcatore della squadra, seguono Marinelli con 122 e Vannini con 90.

I GIOVANI VANNO AL FRONTE

tratto da "Il Mito della V Nera" 1871-1971 di A. Baraldi e R. Lemmi Gigli

 

Intanto, come si è detto, dal 10 giugno anche l'Italia si trova in stato di guerra. I nostri giovani partono per i fronti, in Francia, in Africa e in Grecia. Il campo di via Valeriani, centro abituale di raduno dei nostri soci (nel 1943 rimarrà danneggiato da un bombardamento aereo), vede diradarsi le frequenze. Più tardi la Santa Lucia verrà occupata dalla Croce Rossa ed adibita a magazzino. Sul finire dell'anno la società rinnova i propri quadri direttivi confermando la fiducia a diversi anziani dirigenti ma immettendone anche dei giovani. Per la sezione Pallacanestro: presidente Carlo Fischer, segretario Pietro Farné.

 

PALLACANESTRO: SOTTO I GIOVANI

tratto da "Il Mito della V Nera" 1871-1971 di A. Baraldi e R. Lemmi Gigli

 

La prolungata indisponibilità di Dondi e Paganelli, entrambi chiamati in zona operativa, costituisce un grosso handicap per la squadra di pallacanestro. A Vannini, Marinelli e Girotti, azzurri nel doppio vittorioso incontro con la Germania a Trieste e Monaco, si affiancano i neo-titolari Calza, Bersani e Cesare Negroni con la formazione via via integrata da Bernardi, Bombardi, Faccioli, Zambonelli, Battilani, Cappellani, Mariani e Modena. Soltanto nel girone di ritorno la squadra trova un suo assestamento classificandosi infine al 6° posto. Per la prima volta il suo bilancio è in passivo: 8 vittorie e 10 sconfitte. Da segnalare la vittoria ottenuta l'11 dicembre 1940, a Bologna, sulla Rappresentativa Universitaria Bulgara per 45-3', nonché quella della Targa Damiani a Foggia, in finale sul Guf Bari. Onorevole infine il comportamento della seconda squadra della Virtus B. S. (Negroni, Battilani, Luigi Rapini, Zucchini, Gubellini, Cappellani, Lanzoni, Modena, Alberto Mariani, Raoul Rapini, Fontana, Riguzzi e Molinari) nel proprio girone del campionato di 1a Divisione, girone vinto dalla S. G. Umberto I di Vicenza.

 

GUF LIVORNO - VIRTUS BOLOGNA 20-32 (8-11)

Il Telegrafo di Livorno - 23/12/1940
 
L'incontro tra i bianchi bolognesi ed i grigio-azzurri del Guf Livorno ha risposto solo in parte alle premesse della vigilia. La partita è stata serrata come l'importanza della posta faceva prevedere, ma il giuoco scadente dal punto di vista tecnico delle squadre in campo non ha confermata l'impressione di una Virtus ed un Guf Livorno in ripresa dopo due brillanti partite esterne. I virtussini hanno superato gli avversari di tutta una classe. Tuttavia, come insime di squadra (elemento di notevole significato nella pallacanestro), non sono sembrati in alcun momento irresistibili. I nazionali Vannini e Marinelli, pur non giuocando all'altezza del proprio rendimento normale, sono stati, insieme a Girotti, i migliori degli ospiti.
 
Dalla Virtus, partita anche quest'anno con il proposito di conquistare il massimo titolo nazionale, era da attendersi molto di più. Certamente le condizioni del terreno, fangoso e sdrucciolevole e l'inclemenza del tempo, hanno notevolmente influito sul giuoco dei bolognesi e dei loro avversari. Ma tale rilievo non è sufficiente a giustificare appieno la partita mediocre disputata da due squadre che sembravano avviate verso una brillante ripresa. Il Guf Livorno, minorato nella formazione per l'assenza di orlandini, ha disputato una partita confusa, disordinata, ravvivata solamente da spunti individuali e da episodi isolati di qualche interesse. Dopo l'incontro di Milano, nel corso del quale gli alievi di Macchia avevano severamente il "cinque" della "Pirelli", attualmente in gran forma, si era tratta la conclusione che il Guf Livorno, superato il disorientamento inziale, si fosse messo al passo con le migliori squadre del proprio girone. Con l'incontro di ieri i goliardi labronici sono tornati al punto di prima.

 

La squadra grigo-azzurra ha perduto, quest'anno, le migliori caratteristiche del proprio sistema di giuoco. Il fatto di incontrare avversari di notevole valore, nettamente superiori come classe a quelli affrontati nella stagione passate, non è sufficiente a spiegare del tutto il cattivo rendimento e in particolar modo le deficienze stilistiche dei livornesi. Si può perdere contro avversari complessivamente superiori, ma il sistema di giuoco ed il tema elementare delle azioni non può subire una radicale modificazione se una squadra si trova nella pienezza dei mezzi fisici. Il Guf Livorno invece, sembra proprio deficiente di preparazione atletica. In tali condizioni l'ansia della vittoria ad ogni costo, l'orgasmo di raggiungere ad ogni incontro il primo successo che dia qualche speranza nell'avvenire, si tramuta, in campo, in una confusione caotica che, all'atto pratico, si risolve in risultati nettamente negativi. Nell'incontro di ieri il Guf Livorno non ha mai funzionato con regolarità come complesso di squadra. La difesa non è esistita come reparto organico: tutta la squadra nelle fasi di ripiegamento, che i grigio-azzurri dovrebbero impostare come di consueto sul sistema della "difesa a zone", ha perduto la bussola e con essa la chiarezza di idee e la visione esatta della situazione. La Virtus, infatti, ha segnato gran parte dei canestri a proprio favore da facili posizioni sotto il cesto. Situazioni del genere sono rare, se non impossibili, contro una squadra che metta in pratica, con un minimo di ordine, l'arretramento a zone.

 

All'attacco molta volontà di strafare, senza un preciso costrutto, molto giuoco personale (Gallinari e qualche altro), insufficiente manovra della palla e insufficiente capacità di smarcamento. Con questi elementi negativi il Guf Livorno non poteva aver le possibilità di superare una Virtus Bologna anche se questa si è dimostrata inferiore al rendimento che nello scorso anno la condusse al secondo posto nella classifica finale del campionato. Il Guf Livorno ha avuto un inizio di partita felice portandosi in vantaggio per 6 a 2. Raggiunti dagli avversari, la squadra livornese ha perduto la calma e dopo aver mantenuto lo scarto di punti in suo svantaggio nella minima misura, ha finito per lasciare via libera ai bolognesi che, nel finale di gara, hanno reso nettissimo il proprio successo. La partita di ieri  dovrà spronare gli atleti livornesi a migliorare il proprio rendimento attraverso una preparazione tecnica ed atletica scrupolosa. Senza di ciò la posizione raggiunta dopo tanti anni di oscuro lavoro, non potrà essere mantenuta a lungo.

 

 

 

IL RECLAMO DELLA VIRTUS PER L'INCONTRO CON LA PARIOLI È STATO RESPINTO

tratto da Il Littoriale - 11/01/1941

La F.I.P. comunica:

Reclamo Virtus Bologna (Campionato Divisione Nazionale Serie A, gara Parioli-Virtus Bologna del 15-12-XIX) - Esaminato il reclamo si delibera: a) di respingere il reclamo; b) di omologare la gara come segue: S. S. Parioli-Virtus Bologna 31-29 (Maifredi): c) di incamerare la tassa reclamo.

 

 

IL RECLAMO DELLA VIRTUS B. S. RESPINTO DALLA C. T. DELLA FEDERAZIONE

tratto da Il Resto del Carlino - 11/01/1941

 

La C. T. della Federazione di Pallacanestro ha respinto il reclamo della Virtus B. S. avverso il risultato dell'incontro con la S. S. Parioli del 15 dicembre.

La stessa Virtus B. S. è stata multata di lire 400 per infrazione agli articoli 62 e 69 del regolamento gare.

 

VIRTUS-TRIESTINA 23-30 (8-15)

Il Piccolo di Trieste - 30/12/1940
 
Dato che il nome delle due avversarie che si incontravano nella palestra di Santa Lucia, si attendeva una gara scintillante e piena di sfumature tecniche, degna della tradizione che esiste ra bolognesi e triestini in fatto di pallacanestro. Invece è stato proprio in linea tecnica che la gara ha deluso. Agonisticamente tuttavia le due avversarie si sono contrapposte con forza e spesso con rudezza: segno che la posta in palio era allettante oltre che importante ai fini della partita.
 
La Virtus fu quella che più aiutò il gioco a divenire dapprima stretto nei movimenti e opaco nelle idee; ma la classe dei triestini trovò il modo per emergere ugualmente. Dalla vigilanza attentissima dei locali, i triestini sono usciti con brio e con spunti efficaci per segnare e portarsi in vantaggio sin dalle prime battute. Tale vantaggio doveva guidare i vincitori nell'impresa e far sì che la Virtus non li superasse.
 
Dopo un primo tempo infelice il punteggio era di 15 a 8 in favore degli ospiti. Nella ripresa questi accentuavano ancor più il ritmo, ma improvvisamente i bolognesi scattavano alla riscossa e si portavano a un solo punto dai vincitori (22 a 21). Qui i bolognesi vedevano fallire alcuni cesti per sfortuna, ma tale cattiva sorte è stata del resto abbondantemente ripagata dalla jella che i giuliani conobbero in un momento della gara, quando certi palloni uscirono di canestro mentre già sembravano dentro. Nel finale apparve in pieno la grande sicurezza dei triestini, che disponendo di maggior fiato passarono in bellezza e senza lasciare dubbi.
 
Grande partita di Novelli nel primo tempo e di Bessi nella ripresa. Difesa coriacea quella offerta dall'indomito Caracoi e da Defeo. Ottimo il giovane Bociai. Ha arbitrato il romanzo Piergentili.
 
 

VIRTUS BOLOGNA - GUF LIVORNO 39-28

Il Corriere del Tirreno - 09/03/1941
 
Tecnicamente nulla da fare contro la Virtus Bologna per i bravi goliardi liveornesi. L'esito del resto è una constatazione che si poteva fare anche a priori. Ove invece i livornesi si sono mostrati superiori al previsto è stato nella animosità e nel coraggio. Lo stesso punteggio dice che se la Virtus è passata come meritava, il distacco non è poi molto sensibile. Dopo un tempo di pretta marca bolognese, i livornesi avevano un felice ritorno nella ripresa e accorciavano sensibilmente le distanze. Bedini specialmente, ha sfoggiato un tiro assai preciso mentre Gallinari si faceva più volte insidioso.
 
I vincitori hanno avuti in Marinelli il trascinatore in pieno stato di grazia, abilmente coaudiuvato da Girotti, Calza e Vannini. Va notato che tutti i giuocatori del Guf Livorno sono militari e che continuare il campionato offrendo prove entusiasmanti come quelle fornite ieri alla Palestra di Santa Lucia, costituisce un ammirevole merito che del resto anche la folla bolognese ha ampiamente riconosciuto. Ha arbitrato Silvestri di Venezia.
 

GINNASTICA TRIESTINA-VIRTUS 37-33 (20-21)

Il Piccolo di Trieste - 17/03/2020

 

Si può affermare senz'altro che la Ginnastica ha acciuffato la vittoria nella prima parte della ripresa. Subito dopo il riposo, i campioni, che erano in ritardo di un punto (20-21), si sono svincolati dallo strettissimo controllo imposto, hanno inscenato una vibrata controffensiva ed hanno conquistato un vantaggio abbastanza tranquillante (31-23). In questo periodo, i bolognesi, disorganizzati alquanto da due espulsioni per falli personali (Bersani e Calza), e forse scomposti da troppe rotazioni e sostituzioni, hanno accusato in piena una fase di rallentamento, proprio quando i triestini si stavano trovando al diapason. Poi la Virtus si è scossa e ha tentato, in un disperato finale, di ricuperare il terreno perduto. Ma oramai il distacco era quasi incolmabile (e mancavano soltanto uno o due minuti). Infatti, subito dopo, l'arbitro Colajanni di Pavia chiudeva la gara, che vedeva il successo della Ginnastica per 37 a 33. Della bellissima partita, che la folla ha gustato in tutti i suoi momenti più appassionanti, pubblicheremo un esauriente commento sulle "Ultime Notizie" d'oggi.

 

TRATTO DA "IL LAVORO" DI GENOVA - 28/04/1941

 

Nella partita fra la Giordana e la Virtus, i genovesi hanno svolto un magnifico gioco e la loro superiorità si è palesata sin dal primo tempo che si concludeva in vantaggio per 26 a 10.