STAGIONE 1940/41
Virtus Bologna Sportiva
Serie A: 6a classificata su 10 squadre (8-18)
FORMAZIONE |
Venzo Vannini (cap.) |
Renato Bernardi |
Gianfranco Bersani |
Pietro Bombardi |
Marino Calza |
Galeazzo Dondi Dall'Orologio |
Gianfranco Faccioli |
Gelsomino Girotti |
Giancarlo Marinelli |
Cesare Negroni |
Athos Paganelli |
Raffaello Zambonelli |
Riserve: Giuliano Battilani, Pier Luigi Capellani, Alberto Mariani, Giancarlo Modena |
Solo amichevoli: Luigi Boari, Dino Fontana, Cafiero Perella |
Accompagnatore cambista: Guido Foschi |
Partite della stagione
Statistiche individuali della stagione
Giovanili
I GIOVANI VANNO AL FRONTE
tratto da "Il Mito della V Nera" 1871-1971 di A. Baraldi e R. Lemmi Gigli
Intanto, come si è detto, dal 10 giugno anche l'Italia si trova in stato di guerra. I nostri giovani partono per i fronti, in Francia, in Africa e in Grecia. Il campo di via Valeriani, centro abituale di raduno dei nostri soci (nel 1943 rimarrà danneggiato da un bombardamento aereo), vede diradarsi le frequenze. Più tardi la Santa Lucia verrà occupata dalla Croce Rossa ed adibita a magazzino. Sul finire dell'anno la società rinnova i propri quadri direttivi confermando la fiducia a diversi anziani dirigenti ma immettendone anche dei giovani. Per la sezione Pallacanestro: presidente Carlo Fischer, segretario Pietro Farné.
PALLACANESTRO: SOTTO I GIOVANI
tratto da "Il Mito della V Nera" 1871-1971 di A. Baraldi e R. Lemmi Gigli
La prolungata indisponibilità di Dondi e Paganelli, entrambi chiamati in zona operativa, costituisce un grosso handicap per la squadra di pallacanestro. A Vannini, Marinelli e Girotti, azzurri nel doppio vittorioso incontro con la Germania a Trieste e Monaco, si affiancano i neo-titolari Calza, Bersani e Cesare Negroni con la formazione via via integrata da Bernardi, Bombardi, Faccioli, Zambonelli, Battilani, Cappellani, Mariani e Modena. Soltanto nel girone di ritorno la squadra trova un suo assestamento classificandosi infine al 6° posto. Per la prima volta il suo bilancio è in passivo: 8 vittorie e 10 sconfitte. Da segnalare la vittoria ottenuta l'11 dicembre 1940, a Bologna, sulla Rappresentativa Universitaria Bulgara per 45-3', nonché quella della Targa Damiani a Foggia, in finale sul Guf Bari. Onorevole infine il comportamento della seconda squadra della Virtus B. S. (Negroni, Battilani, Luigi Rapini, Zucchini, Gubellini, Cappellani, Lanzoni, Modena, Alberto Mariani, Raoul Rapini, Fontana, Riguzzi e Molinari) nel proprio girone del campionato di 1a Divisione, girone vinto dalla S. G. Umberto I di Vicenza.
GUF LIVORNO - VIRTUS BOLOGNA - GUF LIVORNO 20-32 (8-11)
La squadra grigo-azzurra ha perduto, quest'anno, le migliori caratteristiche del proprio sistema di giuoco. Il fatto di incontrare avversari di notevole valore, nettamente superiori come classe a quelli affrontati nella stagione passate, non è sufficiente a spiegare del tutto il cattivo rendimento e in particolar modo le deficienze stilistiche dei livornesi. Si può perdere contro avversari complessivamente superiori, ma il sistema di giuoco ed il tema elementare delle azioni non può subire una radicale modificazione se una squadra si trova nella pienezza dei mezzi fisici. Il Guf Livorno invece, sembra proprio deficiente di preparazione atletica. In tali condizioni l'ansia della vittoria ad ogni costo, l'orgasmo di raggiungere ad ogni incontro il primo successo che dia qualche speranza nell'avvenire, si tramuta, in campo, in una confusione caotica che, all'atto pratico, si risolve in risultati nettamente negativi. Nell'incontro di ieri il Guf Livorno non ha mai funzionato con regolarità come complesso di squadra. La difesa non è esistita come reparto organico: tutta la squadra nelle fasi di ripiegamento, che i grigio-azzurri dovrebbero impostare come di consueto sul sistema della "difesa a zone", ha perduto la bussola e con essa la chiarezza di idee e la visione esatta della situazione. La Virtus, infatti, ha segnato gran parte dei canestri a proprio favore da facili posizioni sotto il cesto. Situazioni del genere sono rare, se non impossibili, contro una squadra che metta in pratica, con un minimo di ordine, l'arretramento a zone.
All'attacco molta volontà di strafare, senza un preciso costrutto, molto giuoco personale (Gallinari e qualche altro), insufficiente manovra della palla e insufficiente capacità di smarcamento. Con questi elementi negativi il Guf Livorno non poteva aver le possibilità di superare una Virtus Bologna anche se questa si è dimostrata inferiore al rendimento che nello scorso anno la condusse al secondo posto nella classifica finale del campionato. Il Guf Livorno ha avuto un inizio di partita felice portandosi in vantaggio per 6 a 2. Raggiunti dagli avversari, la squadra livornese ha perduto la calma e dopo aver mantenuto lo scarto di punti in suo svantaggio nella minima misura, ha finito per lasciare via libera ai bolognesi che, nel finale di gara, hanno reso nettissimo il proprio successo. La partita di ieri dovrà spronare gli atleti livornesi a migliorare il proprio rendimento attraverso una preparazione tecnica ed atletica scrupolosa. Senza di ciò la posizione raggiunta dopo tanti anni di oscuro lavoro, non potrà essere mantenuta a lungo.
IL RECLAMO DELLA VIRTUS PER L'INCONTRO CON LA PARIOLI È STATO RESPINTO
tratto da Il Littoriale - 11/01/1941
La F.I.P. comunica:
Reclamo Virtus Bologna (Campionato Divisione Nazionale Serie A, gara Parioli-Virtus Bologna del 15-12-XIX) - Esaminato il reclamo si delibera: a) di respingere il reclamo; b) di omologare la gara come segue: S. S. Parioli-Virtus Bologna 31-29 (Maifredi): c) di incamerare la tassa reclamo.
IL RECLAMO DELLA VIRTUS B. S. RESPINTO DALLA C. T. DELLA FEDERAZIONE
tratto da Il Resto del Carlino - 11/01/1941
La C. T. della Federazione di Pallacanestro ha respinto il reclamo della Virtus B. S. avverso il risultato dell'incontro con la S. S. Parioli del 15 dicembre.
La stessa Virtus B. S. è stata multata di lire 400 per infrazione agli articoli 62 e 69 del regolamento gare.
VIRTUS-TRIESTINA 23-30 (8-15)
VIRTUS BOLOGNA - GUF LIVORNO 39-28
GINNASTICA TRIESTINA-VIRTUS 37-33 (20-21)
Il Piccolo di Trieste - 17/03/2020
Si può affermare senz'altro che la Ginnastica ha acciuffato la vittoria nella prima parte della ripresa. Subito dopo il riposo, i campioni, che erano in ritardo di un punto (20-21), si sono svincolati dallo strettissimo controllo imposto, hanno inscenato una vibrata controffensiva ed hanno conquistato un vantaggio abbastanza tranquillante (31-23). In questo periodo, i bolognesi, disorganizzati alquanto da due espulsioni per falli personali (Bersani e Calza), e forse scomposti da troppe rotazioni e sostituzioni, hanno accusato in piena una fase di rallentamento, proprio quando i triestini si stavano trovando al diapason. Poi la Virtus si è scossa e ha tentato, in un disperato finale, di ricuperare il terreno perduto. Ma oramai il distacco era quasi incolmabile (e mancavano soltanto uno o due minuti). Infatti, subito dopo, l'arbitro Colajanni di Pavia chiudeva la gara, che vedeva il successo della Ginnastica per 37 a 33. Della bellissima partita, che la folla ha gustato in tutti i suoi momenti più appassionanti, pubblicheremo un esauriente commento sulle "Ultime Notizie" d'oggi.
TRATTO DA "IL LAVORO" DI GENOVA - 28/04/1941
Nella partita fra la Giordana e la Virtus, i genovesi hanno svolto un magnifico gioco e la loro superiorità si è palesata sin dal primo tempo che si concludeva in vantaggio per 26 a 10.