FLOYD ALLEN

(Floyd Dean Allen)

Floyd "Pompo" Allen al tiro

 

nato a: Carthage (USA)

il: 03/03/1952

altezza: 206

ruolo: centro

numero di maglia: 13

Stagioni alla Virtus: 1987/88

statistiche individuali

 

AD OGNUNO IL SUO RUOLO

La Repubblica - 26/09/87

 

RIMBALZISTI ... La Dietor spera tanto di averci infilato anche il suo Allen, ripescato a Valladolid dopo tre anni "italiani" a Venezia, nei quali fu sempre il miglior rimbalzista della A2. Pure in Spagna Allen non ha cambiato metro, beccandone più di tutti (12,7 a gara). Per Bologna, quello dei rimbalzi è un problema "storico", magari aspettando che Binelli sfrutti per intero i suoi 210 centimetri: l'unica obiezione è che il 33enne Floyd in A1 non ha mai giocato.

 

LARGO AI VECCHI NELLO SPORT DEI TEEN-AGERS

di Pierfrancesco Pangallo - L'Unità - 26/09/1987

 

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Sotto dunque con i giocatori dal sicuro affidamento anagrafico, con loro non si corrono rischi. Su tutti la Dietor di Bologna che ha abbandonato radicalmente la politica dei giovani (non del tutto ovviamente) per ancorarsi a punti di riferimento garantiti: il cavallo di ritorno Floyd Allen (richiamato dal Saragozza), trentacinque anni e tre a Venezia Mike Silvester con un anno in più e dieci stagioni italiane alle spalle. Come si vede davvero una brusca inversione di tendenza. Di questi tempi è comunque diventata una norma.
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Allen si proietta a canestro, Stokes e Sbaragli osservano (foto fornita da Meris Zamboni)

 

LE DUE FACCE DI BOLOGNA SOTTOCANESTRO

di Sandro Albi - L'unità - 03/11/1987

 

Per un giorno almeno i valori tradizionali vengono sovvertiti. La Yoga, i "cugini poveri" targati Fortitudo ritrovano pubblico, credibilità e primato in classifica mentre la Dietor, le V nere, esce con le ossa rotte dalla classica con la Tracer. Il ritorno da Milano porta preoccupazioni alla Dietor perché come a Cantù impegnata fuori casa contro una pretendente allo scudetto ha subito una pesante sconfitta ma soprattutto perché si trascina il rebus dei due americani. Sono bravini Stokes e Allen, ma a certi livelli sembrano incapaci di fare la differenza, non paiono in grado di competere con certi colleghi dal passaporto straniero. Cosic, vescovo mormone che così bel ricordo ha lasciato da giocatore ma come coach suscita diffidenze, sottolinea questi concetti: "Stokes è stato costretto a giocare in una posizione non sua per la lunga assenza di Binelli ma adesso con il rientro del pivot riuscirà ad esprimersi a livelli più adeguati. Allen è una garanzia a rimbalzo, ma viene cercato troppo poco in attacco dove le nostre soluzioni sono ancora faticose e affidate principalmente al tiro da fuori. Credo comunque in un salto di qualità nel rendimento degli americani. Piuttosto spero di recuperare presto gli infortunati Brunamonti e Sbaragli in quanto contro le difese aggressive danno fludità alla manovra e assicurano consistenza in difesa".

Così il tecnico di una Dietor che finora ha avuto un calendario tutto sommato abbordabile ed è attesa con curiosità già da domenica quando ospiterà la Divarese. Intanto però, nonostante il parere di Cosic, si parla di un possibile taglio di Stokes.

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Allen fa a sportellate con Romay del Real Madrid in Coppa Korac

CASERTA RIVEDE DUE CARE NEMICHE

di Walter Fuochi - La Repubblica - 26/12/87

A Roma Cosic ha voltato pagina, lasciando a sedere i pivot. Nove minuti Allen, pochi di più Binelli, autostrade aperte per il contropiede e i rapidi agguati in area di Stokes: 39 punti per lui, innescati da una squadra che finalmente ha saputo correre, non solo camminare. Cosic ha avuto coraggio, o la cupa certezza che, senza cambiare, sarebbe stato ancora travolto. "Mi ero stufato di prendere batoste giocando a due all'ora. Con Allen eravamo lenti, prevedibili. A Roma invece abbiamo vinto con la velocità".

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