MARCELUS KEMP

(Marcelus Jalon Kemp)

Marcel Kemp sfugge a Mancinelli (foto tratta da www.virtus.it)

nato a: Seattle (USA)

il: 15/05/1984

altezza: 196

ruolo: guardia/ala

numero di maglia: 21

Stagioni alla Virtus: 2010/11

statistiche individuali del sito di Legabasket

biografia su wikipedia.it

 

VIRTUS, È IL MOMENTO DI KEMP

di Claudio Limardi - Corriere dello Sport - 20/08/2010
 

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KEMP - C'è molta attesa per l'arrivo di Marcelus Kemp, una delle grandi attrazioni della nuova Virtus. Dovrebbe essere il giocatore più spettacolare, quello più vivace atleticamente, in grado di duettare a ritmi altissimi con Peppe Poeta e di produrre punti. Anche Lardo lo attende con impazienza. «Kemp pensiamo sia in quel momento della carriera ideale per fare il salto di qualità e arrivare a giocare in un club importante. è un giocatore di grande fisico ed energia, ha vinto il campionato di Legadue quindi i suoi numeri sono serviti a vincere, non erano fini a se stessi. Di sicuro sarà una delle nostre prime punte in termini di realizzazioni», dice il tecnico virtussino. Marcelus Kemp, che ha 26 anni, ha segnato oltre venti punti di media nei due anni di Legadue, mostrando buone qualità di tiratore. Ma è al top quando può distendersi in campo aperto perché nonostante i 194 centimetri è un giocatore di grande forza fisica e preferisce andare dentro, verso il canestro, piuttosto che accontentarsi di tirare da fuori.
MERCATO - La Virtus l'aveva seguito già lo scorso anno quando poi in quel ruolo prese David Moss, più difensore meno attaccante ma con un background di carriera simile. «è vero - ricorda Lardo - perché già al suo primo anno da professionista, a Livorno, Kemp era andato bene. In quel momento ci sembrava un rischio eccessivo chiedergli di venire subito a Bologna. Così abbiamo rinunciato. Adesso dovrebbe essere pronto». L'adattamento alla serie A non dovrebbe essere problematico. Come diceva anche Maggioli lo scorso anno, il livello degli esterni tra i due campionati è simile, la vera differenza è tra i lunghi. Quindi Kemp per due anni ha battagliato contro giocatori che nel complesso non sono tanto inferiori a quelli che troverà in serie A.
FISIONOMIA DI GIOCO - La differenza semmai è nel tipo di gioco che dovrà sviluppare. A Sassari il suo allenatore era Meo Sacchetti, coach da briglie sciolte per eccellenza. A Bologna trova Lardo che crede in un basket molto diverso da quello di Sacchetti. Per quanto si
adatterà alle caratteristiche dei singoli, è chiaro che Kemp dovrà prepararsi ad una sorta di shock culturale, perché la Virtus avrà identità e regole difensive cui attenersi e in attacco non incontrerà solo semafori verdi come succedeva in Sardegna. «Ma io sono qui anche per migliorare e completare i giocatori senza snaturare le loro caratteristiche», garantisce Lardo. Kemp intanto trascorre gli ultimi giorni di vacanza a Seattle. Il viaggio per arrivare a Bologna sarà lunghissimo, roba da 14-15 ore di volo complessive. Poi anche la Virtus diventerà un po' americana e pronta ad abbracciare la propria stella.

 

KEMP STREGATO DALLA VIRTUS. «BOLOGNA È FANTASTICA: QUA MI SENTO A CASA»

di Massimo Selleri - Il Resto del Carlino - 18/11/2010


Marcelus, 26 anni, ala di 196 centimetri per cento chili di peso, fino a questo momento è rimasto in campo per trenta minuti a gara, segnando 11,4 punti (46,4 per cento da due, 40 da tre, 87,5 ai liberi) e conquistando 5,8 rimbalzi. Nella passata stagione era a Sassari: grazie ai suoi canestri la Dinamo, per la prima volta nella sua storia, ha potuto entrare in serie A.
"Bologna - dice Marcelus - è una città molto amichevole e accogliente. è difficile da spiegare, ma non è affatto scontato che uno arrivi in una realtà nuova e dopo qualche giorno si senta a casa sua, però, qui è successo e questo mi ha fatto molto piacere".
Intanto la Virtus è seconda in campionato con un bilancio di quattro gare vinte su cinque disputate. Sorpreso?
"Siamo ancora all’inizio e non dobbiamo illuderci, anzi dobbiamo stare con i piedi per terra. Non dobbiamo commettere l’errore di credere che tutto possa essere facile, anche perché i nostri successi sono stati tutti sofferti. Per questo non faccio neppure previsioni sul nostro futuro, dobbiamo solo continuare ad allenarci per affrontare al meglio i nostri avversari di volta in volta".
Ci racconti la gara di Caserta.
"Un incontro su un campo caldo contro un avversario che ha buone potenzialità anche se non sta attraversando un buon periodo. Siamo stati bravi a rimanere concentrati e a respingere la loro reazione".
è stata anche la partita dove per la prima volta lei e Winston non vi siete pestati i piedi. Che ne pensa?
"Siamo una squadra nuova e ci vuole pazienza. Tanti giocatori che non hanno mai giocato insieme devono trovare una intesa sul campo. Io e Kennedy non siamo incompatibili, ma abbiamo delle caratteristiche simili, si tratta di vedere come metterle insieme e far sì che la squadra abbia un vantaggio dalla conoscenza non solo tra noi due ma con tutti i giocatori. Ci vorrà tempo, però, penso che con il nostro impegno presto questo aspetto non sarà più un argomento di discussione".
Quali sono le differenze tra la serie A e la LegaDue?
"Tutto è molto più difficile per la competitività degli avversari. Hai di fronte giocatori più forti e puoi permetterti molti meno errori, altrimenti rischi di non giocare bene e di fare una figuraccia".
Nove rimbalzi con Pesaro e sei con Caserta, sempre più ala e meno guardia?
"Non ho mai giocato da quattro in carriera ma sono sempre stato utilizzato da esterno. Il ruolo dove mi esprimo meglio è quello di ala piccola, ma come tutti sono a disposizione dell’allenatore".
Le piace difendere?
"Sì. Per essere un giocatore completo non bastano le qualità offensive ma devi allenare anche la difesa".
Ha mai giocato davanti a ottomila persone?
"Sì al college ho disputato gare in cui c’erano molti più spettatori. Quella di giocare davanti ad un pubblico così numeroso rimane comunque una emozione unica".

 

VIRTUS CON IL CASO KEMP

di Claudio Limardi - Il Corriere dello Sport/Stadio - 16/12/2010

 

Non c'è pace per la Virtus. La partita delicatissima con Milano di domenica prossima avrebbe potuto essere quella della squadra al completo e invece rischia di dover essere vissuta di nuovo in situazione di emergenza assoluta. Ieri Marcelus Kemp ha chiesto di tornare a Seattle per vedere la nonna gravemente malata. Le condizioni di salute di nonna Kemp si erano aggravate in estate, proprio nei primi tempi bolognesi del giocatore. Poi la signora si era ripresa, Kemp era riuscito a parlarci per telefono e si era tranquillizzato. Fino a ieri, quando la situazione è precipitata.

RICHIESTA - Il ragazzo - visibilmente scosso - ha chiesto al club di tornare a casa. La Virtus non ha preclusioni, perché in questi casi l'aspetto umano precede l'interesse tecnico e già l'anno passato consentì a David Moss di saltare la Supercoppa per la perdita della zia e lo stesso Andre Collins lasciò Bologna per i funerali del fratello maggiore proprio mentre stava per rientrare dall'infortunio alla mano. L'unica speranza è che i colloqui di Kemp ieri sera con i medici di famiglia permettano al giocatore di rinviare il viaggio a lunedì, dopo la partita. E in tempo per rientrare prima della gara con Cremona del 26 dicembre che dal punto di vista della classifica e delle qualificazioni alle Final Eight di Coppa Italia sarà ancora più importante. Ma obiettivamente decide Kemp, perché trattenerlo di forza non avrebbe alcun senso.

VIAGGIO - A rendere più complessa la situazione è la città da cui proviene Kemp. Seattle è quanto di più distante dall'Europa ci possa essere. Si trova nella zona occidentale degli Stati Uniti, così a nord da confinare in pratica con il Canada. Ci sono nove ore di fuso orario di differenza e di solo viaggio aereo vanno via 13-14 ore più gli scali (almeno due, di solito tre). Il fuso lavora a suo favore all'andata (guadagna nove ore, partendo in una qualsiasi mattina può arrivare a casa per il primo pomeriggio) ma contro nel ritorno. I voli dagli Stati Uniti per l'Europa decollano tra il pomeriggio e la sera. In pratica significa che tornerebbe disponibile solo due giorni dopo l'inizio del viaggio di ritorno. Questo esclude un massacrante avanti-indietro tra oggi e domenica, anche se un anno fa - proprio alla vigilia della gara di Bologna - il milanese Mason Rocca riuscì a farlo. Ma lui doveva andare nell'Iowa, che è molto più vicina di Seattle. La geografia più nemica di così non potrebbe essere.

INCERTEZZA - Si prepara Milano quindi di nuovo nell'incertezza, perché l'Armani Jeans è la squadra con gli esterni più fisici del campionato e Kemp è il più fisico degli esterni della Virtus, oltre ad un uomo da 13,6 punti e 4,4 rimbalzi a partita (ha anche il 39% nel tiro da tre e 18/21 dalla lunetta). Dovesse mancare sarebbe la quinta gara consecutiva con almeno un assente (e forse saranno due). Così Kennedy Winston, appena rientrato e brillante protagonista a Sassari, sarà per forza spremuto e i ragazzi della linea verde dovranno inventarsi qualcosa per essere protagonisti. Non è bello nemmeno preparare una partita così difficile senza sapere su chi poter contare. Milano oggi gioca una gara decisiva in Eurolega contro Valencia, una gara che assorbirà le sue energie fisiche e soprattutto mentali. Ma il teorico vantaggio virtussino, alla luce di quanto sta accadendo, è evaporato.

Kemp in jump shot (foto tratta da www.virtus.it)

VIRTUS, KEMP RESTA A SEATTLE
SABATINI: «SIAMO SUL MERCATO»

di Luca Aquino - Corriere di Bologna - 23/12/2010

 

Sarà un Natale di lavoro in casa Virtus, e non perché il giorno di Santo Stefano si scenderà in campo contro Cremona. Marcelus Kemp non è infatti salito sull'aereo che alle 22 italiane di ieri sera è decollato da Seattle in direzione Amsterdam, infrangendo quindi l'ultimatum della società che ora provvederà a rescindere il suo contratto. L'ala americana sarebbe dovuta atterrare questa mattina alle 11,10 a Bologna per poi aggregarsi alla squadra in palestra nel pomeriggio dopo una settimana negli States, dove era tornato per stare vicino alla nonna in fin di vita. Dalla serata di ieri, quindi, la Virtus è sul mercato per cercare un sostituto. Sabatini, Faraoni e Lardo si erano riuniti in Arcoveggio a inizio settimana per parlare dell'infortunio di Sanikidze e dell'eventualità di cercare un sostituto, toccando anche l'argomento Kemp nel caso si arrivasse a una risoluzione traumatica come si è verificato in queste ore. Verosimile che oggi possa tenersi un nuovo summit per decidere la strategia, perché le strade percorribili sono due: mantenere l'assetto attuale e quindi cercare una guardia americana che occasionalmente possa giostrare anche in regia in modo da sgravare Koponen e utilizzare Poeta come uomo di rottura dalla panchina, oppure buttarsi su un rinforzo vicino a canestro, magari un lungo atletico e verticale che, escluso Sanikidze, manca nel roster. Più probabile, oggettivamente, che con poco tempo a disposizione e con la necessità di correre ai ripari senza modificare i già precari equilibri della squadra si decida di percorrere la prima via. L'avventura in bianconero di Kemp si chiude quindi con nove partite giocate a 13,6 punti e 4,4 rimbalzi di media con il 39% da tre. Il colpo di scena finale era comunque nell'aria da qualche giorno, anche se i contatti fra il club, l'agente e il giocatore stesso negli ultimi giorni avevano regalato un minimo di ottimismo, tanto che la Virtus gli era andato incontro nuovamente cambiandogli il biglietto aereo di ieri dalla prima mattinata a metà giornata per consentirgli di stare in famiglia un po ' di più. Alla fine ha prevalso il volere della mamma, la figlia della nonna malata, che ha pressato Celly affiché rimanesse ancora a Seattle almeno per Natale, mentre il padre aveva compreso benissimo le ragioni professionali del ragazzo ed era stato molto più collaborativo. Nemmeno una lunga telefonata mercoledì sera con Lino Lardo, che domenica contro Cremona si troverà nuovamente senza due giocatori da quintetto, ha sbloccato la situazione. L'ultimatum era preciso: venerdì a Bologna, altrimenti taglio, basta compromessi dopo le concessioni della settimana scorsa. La società avrebbe infatti gradito che Kemp partisse per Seattle solo questo lunedì dopo la partita contro Milano, ma le resistenze del giocatore, che subito aveva mostrato di non gradire la proposta ("Da quando è più importante vincere una partita che stare vicino a un parente che sta per morire?", scrisse su Facebook), avevano portato al permesso di partire prima di quel match. Due anni fa il caso Boykins, con la fuga a Clevelend il giorno di Santo Stefano per le adenoidi del figlio, ora il pastrocchio Kemp: il periodo natalizio continua a riservare sorprese poco piacevoli alla Virtus.

 

UNA LETTERA DALL'AMERICANO

di Claudio Limardi - Corriere dello Sport/Stadio - 30/12/2010

 

Marcelus Kemp non è arrivato ieri e non arriverà neppure oggi. «Ci ha scritto una lettera chiedendo di rientrare dopo il funerale che però sì svolge in base ai riti afroamericani, come successi con Andre' Collins un anno fa alla scomparsa del fratello. In altre parole, Celly vorrebbe rientrare all'iìnizio della prossima settimana. Gli abbiamo spiegato che pur comprendendolo non è possibile, che doveva essere qui il 24 e più tardi si presenta e più la situazione è difficile da ricomporre», dice il general manager Massimo Faraoni. Tuttavia la linea ufficiosa della Virtus è quella di trovare una soluzione, perché al primo anno in serie A, Kemp sta segnando oltre 13 punti di media e ci si aspettano progressi. Quindi i motivi che avevano indotto lo staff a tenerlo esistono ancora e sono forti. Sì tratta di passare sopra quanto accaduto trovando un punto d'incontro con un giocatore che il suo agente Mario Scotti descrive «distrutta dal dolore, in lacrime». Diciamo che le azioni di Kemp oggi non sono in rialzo ma la sensazione è che comunque per Biella ci sarà. In fondo Siena domenica è una partita senza grandi contenuti iagonistìci.

 

KEMP RESCINDE IL CONTRATTO CON LA VIRTUS

di Daniele Labanti e Luca Aquino - Corriere di Bologna - 06/01/2011

 

Dopo giorni di minacce, insulti telefonici e prove di forza sui giornali, è scoppiata la guerra tra Claudio Sabatini e Marcelus Kemp. Ieri i legali del giocatore hanno inviato al club una lettera nella quale annunciano la rescissione unilaterale del contratto, impugnando una clausola nelle scritture tra Kemp e la Virtus. In questa clausola ci sarebbe stampato che oltre il mese di ritardo nei pagamenti, l’atleta ha facoltà di uscire dall’accordo: la Virtus dovrebbe pagargli l’intero importo previsto dal contratto e consegnargli la letter of clearance, il nulla osta per firmare con altri club. La versione di Sabatini è differente: secondo lui non c’è alcun ritardo e alcun appiglio, Kemp è sotto contratto, non ha adempiuto alle scadenze della società rispetto al suo viaggio negli Stati Uniti ed è quindi lui ad essere in torto. In tutti i casi, si finirà al tribunale della Fiba.

È l’ennesima brutta pagina di una gestione che ha alle spalle una lunga antologia di casi spinosi, rapporti tesi con gli agenti, giocatori messi sotto pressione per accettare rinnovi, tagli, nuove destinazioni, risoluzioni e chi più ne ha più ne metta. E altrettanto lunga è la giurisprudenza sabatiniana, che per prassi considera il valore del contratto solo quando fa comodo. Blizzard e Kemp, prima Righetti, Ford, Boykins, Michelori, Di Bella, Rodilla: una sfilza di incomprensioni, errori, rapporti difficili, o mobbing, a seconda della campana che si ascolta. Ma questa volta la faccenda è più delicata, non si tratta di una semplice schermaglia: Kemp attraverso i suoi legali annuncia di rescindere il contratto attaccandosi a un ritardo sui pagamenti. Va cioè a macchiare la riserva indiana di Sabatini, il caposaldo a lui più caro della regolarità degli stipendi. Il patron rigetta ogni sospetto: «Non c’è nessun ritardo, smentisco totalmente questa ipotesi. C’è arrivata una lettera dai legali, Kemp è un bravo ragazzo, il problema è chi lo gestisce. Finché il suo procuratore è Mario Scotti, lui resta qui e sta in tribuna fino al termine del suo contratto. Con Scotti ci rivediamo nel giugno 2012. Anzi, ora gli faremo noi causa per danni. Finirà come Blizzard, al quale abbiamo rescisso il contratto e fatto causa».

Due ora sono le questioni. Da un lato c’è una evidente inadempienza di Kemp - che ha saltato tre partite per un viaggio a Seattle dove è stato vicino alla nonna poi scomparsa - spintosi nelle «vacanze» ben oltre il permesso concessogli dal club. Dall’altro c’è l’accusa del giocatore alla Virtus. Secondo le indiscrezioni, il club sarebbe in regola solo con lo stipendio depositato in Lega. Un cortocircuito simile è stato rischiato anche a luglio, quando solo all’ultimo istante prima della deadline e dopo serrati colloqui con il suo entourage è stata regolarizzata la pendenza con Petteri Koponen, evitando che potesse uscire dal contratto — la clausola «incriminata» è frequente nei contratti bianconeri — firmando per altri club (Malaga era molto interessata). Quindi la guerra è tra una inadempienza certa e una presunta, ma i legali del giocatore sono talmente sicuri di avere in mano carte inattaccabili dall’aver scelto di avventurarsi con decisione nel contenzioso. A quel punto far rientrare il giocatore non aveva senso e come raccontato nei giorni scorsi l’atleta è rimasto a Seattle.

Kemp avrebbe già delle squadre nelle quali accasarsi (Pesaro, Brindisi, Reggio Emilia in Italia, ma ci sono anche alcuni club europei), ma se com’è probabile si finirà al tribunale della Fiba i tempi per dirimere la questione non sono velocissimi. Sabatini è irremovibile, e anche Scotti finisce nella lunga lista di procuratori sgraditi al patron. Diventa complesso ora anche lavorare per risistemare la squadra e allestirne una in futuro: Jon Scheyer e Morris Finley sono rappresentati da Scotti, tanto per dire. Fortunatamente per Lino Lardo non lo è Omar Thomas, per il quale bisogna parlare con Dave Gasman e Luigi Bergamaschi: lunedì è atteso il redde rationem ad Avellino, poi si potrà tentare un blitz concreto.

 

VIRTUS-KEMP, TRA I DUE LITIGANTI... DECIDE IL TRIBUNALE FIBA

di Stefano Valenti - La Repubblica - 18/01/2011

 

Depositata l’11 gennaio dai legali di Kemp la richiesta di svincolo per inadempienza contrattuale, una risposta dal tribunale Fiba è attesa a breve, forse già oggi, scadenza dei sette giorni che la procedura prescrive per analizzare la questione e dare il verdetto. «A noi resta misterioso l'oggetto del contendere perché la Virtus non è inadempiente. Semmai lo è il giocatore» dice l'avvocato Fiorenzo Storelli, incaricato dal club di seguire il caso. Se la Fiba lo riterrà libero l'accordo già raggiunto con Roanne (dove Kemp è attualmente) diventerà valido. «Il giocatore ha contratto con ia Virtus ed è sotto -posto ad un procedimento disciplinare (multa più causa per danni) per non aver rispettato l'invito del club a rientrare a Bologna. Saputo che si è rivolto alla Fiba, abbiamo inviato una memoria difensiva. E diffidato Fiba e Fip a rilasciare il nullaosta». I legali di Kemp lamentano il mancato pagamento della mensilità di novembre. Andava fatto in dicembre, prima delle feste, ma il suo non rientro avrebbe bloccato il bonifico. «Possiamo dimostrare che Kemp ha ricevuto tutti i soldi. E comunque per la risoluzione del contratto servono due mesi di inadempienza», ribatte sereno Storelli. La battaglia si gioca su due piani paralleli e ciò la rende complessa: la Virtus fa riferimento al contratto depositato in Lega, gli avvocati di Kemp a quello siglato in estate. E non sono uguali. In Lega si porta il succo: giocatore, agente, club, durata dell'accordo, importo lordo. Ma il contratto che concede ai club di dire «l’ abbiamo preso» è altra roba: contiene la cifra complessiva che il giocatore va ad incassare, compresi i diritti d'immagine ed i benefit: premi, casa, viaggi. In casi precedenti il tribunale Fiba ha preso per buoni questi e non quelli depositati in Lega. Dove, ad oggi, nessuna delle due parti ha avanzato richieste di impugnazione per inadempienza. Se la Fiba darà ragione al giocatore, Kemp riceverà d'autorità lo svincolo e debutterà con Roanne venerdì contro Le Mans (pure se la Virtus farà ricorso). In caso contrario sarà il caso che s'imbarchi ed in fretta, sul primo volo per Bologna. Magari assieme a KC Rivers...

 

 

Ufficio Stampa Virtus Pallacanestro

(riferito al mancato passaggio al Roanne)

www.virtus.it - 20/01/2011

 

Al fine di chiarire la posizione della Società, Virtus Pallacanestro comunica che il giocatore Marcelus Kemp è atteso in palestra per l'allenamento di domani, in vista della preparazione dell'importante partita di campionato contro Cantù.
La società desidera comunque ringraziare il Roanne per la nuova proposta giunta in giornata.
In questa triste circostanza, Claudio Sabatini e Virtus Pallacanestro partecipano all'incredulità e al dolore di Mario Scotti e di Daniele Labanti.

 

 

Ufficio Stampa Virtus Pallacanestro

(riferito al verdetto del tribunale della FIBA favorevole alla Virtus)

www.virtus.it - 28/01/2011

 

Virtus Pallacanestro è molto vicina a Daniele Labanti, Marcelus Kemp e Mario Scotti in questo momento di grande dolore.
Si ringraziano gli avvocati Florenzo Storelli e Nicola Alessandri.

 

 

Kemp in penetrazione (foto tratta da www.virtus.it)

LARDO: RIVERS SUBITO ALLA GRANDE

di Emanuele Righi - Corriere dello Sport/Stadio - 31/01/2011

 
(...)

SABATINI - Su Rivers spende due parole anche patron Sabatini: «Mi dicono che i giocatori buoni si calino meglio nelle squadre rispetto a quelli tristi. Mi pare che Rivers sia un buon giocatore». Poi, ecco il caso Kemp. Il giocatore è a Cremona a casa dell'agente italiano Scotti. Il patron bianconero sorride serafico: «Il caso Kemp, a mio giudizio, non esiste più. È il nostro straniero, dietro a Parzensky e Gaddefors e conseguentemente aspettiamo che si unisca nuovamente al gruppo». Poi Sabatini, che dimostra di monitorare la situazione con grandissima attenzione, appoggia un colpo di teatro mostrando il proprio telefonino ai cronisti spiazzati dal gesto: «L'agente di Kemp anzi, il nuovo agente (Paerson, ndc) mi dice che sono pronti ad incontrarmi. Io non so però le ragioni di questo incontro. È un nostro giocatore che deve presentarsi in palestra e allenarsi. Non serve vedersi anche perché ha un contratto sino a giugno 2012». Poi, Sabatini, ricostruisce la storia: «Gli avevamo dato sei giorni di permesso a metà dicembre per andare a trovare la nonna. Si ripresenta a febbraio. Mi sembra una pretesa fantasiosa volersi incontrare. Come Virtus siamo molto sereni e attendiamo il giocatore in palestra». Non è finita con gli sms. Tocca ora ad uno inviato da Marcelus Kemp in persona che ha cercato Sabatini per parlare. Il proprietario della Virtus racconta come gli ha risposto: «Gli ho inviato un sms facendogli gli auguri di buon anno, visto che non avevamo avuto ancora l'occasione di sentirci dal 23 dicembre. E mi sono permesso di ricordargli che ho letto con piacere di una sua intervista sul sito del Roanne. Non deve preoccuparsi per il suo futuro. Ripeto: ha un contratto sino a giugno 2012. Siamo felici di vederlo in palestra qui a Bologna ». La telenovela non è finita qui. Su questo pochi dubbi. E se avessimo un euro saremmo propensi a giocarlo su Claudio Sabatini. Kemp e il suo staff deve scendere a miti consigli e imboccare strade diverse da telefonate sms.

 

KEMP - VIRTUS, PROVE TECNICHE DI DISGELO

di Bruno Trebbi - www.bolognabasket.it - 02/02/2011
 

Dopo non aver ottenuto lo svincolo da parte della FIBA ed essere stato scaricato da Roanne, Marcelus Kemp ieri ha compiuto la sua personale salita a Canossa, tornando a Bologna e incontrando la società all’Arcoveggio. Kemp era accompagnato dagli agenti Mario Scotti e Chris Pearson, mentre per la Virtus c’era il GM Massimo Faraoni, che dopo due ore di trattative ha riassunto i contenuti dell’incontro:
La società ha delle esigenze, che sono state presentate al giocatore. Per prima cosa Kemp deve riprendere subito ad allenarsi per recuperare la forma perduta dopo un mese abbondante di stop. Non è più parte del gruppo - per sua scelta - quindi lavorerà in maniera individuale. Se vedremo buona volontà da parte sua siamo pronti a valutare eventuali offerte di altri club disposti ad ingaggiare il giocatore in prestito fino a giugno, dato che Kemp ha contratto con noi anche l’anno prossimo. Perché tutto vada a buon fine serve il concorso di più elementi, ma intanto è stata fatta chiarezza.
A questo punto si attendono le decisioni del giocatore e dei suoi agenti: se oggi Kemp ricomincerà gli allenamenti l’ascia di guerra dovrebbe essere sepolta e Celly, in caso di successivo prestito (quasi certamente all’estero) potrebbe evitare di perdere completamente la stagione.

 

 

KEMP VA IN PRESTITO AL BESIKTAS

www.sportando.net - 06/02/2011

 

Rientrato da qualche giorno a Bologna dopo la battaglia legale con la Virtus per allenarsi individualmente, Marcelus Kemp fa nuovamente le valigie per dirigersi in Turchia. La Virtus ha infatti raggiunto un accordo con il Besiktas per il prestito dell'esterno americano, che ha un contratto fino al termine della prossima stagione con i bolognesi. Per sostituire l'infortunato Allen Iverson, che difficilmente rientrerà in questa stagione, il Besiktas aveva inizialmente pensato al play Oliver Lafayette, che però ieri non ha passato le visite mediche, costringendo il club di Istanbul a ripiegare su Kemp.

KEMP E IL CAMBIO EURO/DOLLARO

di Daniele Labanti - corrieredibologna.corriere.it - 03/08/2011

 

Si è letto stamattina che la Virtus avrebbe “incassato 210 mila euro” dalla cessione di Marcelus Kemp, che il giocatore avesse firmato tre contratti con tre club diversi, che il cambio di procuratore abbia reso possibile il trasferimento di Kemp dalla Virtus al Besiktas se non addirittura favorito la sua permanenza a Bologna.
Ecco, le cose non stanno esattamente così. La Virtus da questa operazione, per la quale l’accordo è stato trovato da diverse settimane, incassa 130 mila dollari ovvero, al cambio odierno, circa 92 mila euro. Molto meno della metà di 210 mila. Il giocatore aveva un’intesa con il Besiktas, dove ha giocato la seconda parte della passata stagione in prestito dalla Virtus, e aveva messo il club turco in cima alla lista delle sue preferenze (a Istanbul ha anche trovato la fidanzata con la quale è legato da qualche mese). In alternativa c’era Pesaro, in caso di possibile (ma difficile, perché sgradita alla V) permanenza in Italia. In nessun caso Kemp sarebbe di sua volontà rimasto a Bologna, come peraltro era prevedibile dopo la sua fuga in America e i successivi screzi per una parte degli emolumenti non pagata dal club in inverno. L’accordo con il Besiktas è stato trovato nelle scorse settimane, quando il club ha avanzato un’offerta di 130 mila dollari a Sabatini, prezzo più alto rispetto ai 90 mila previsti dalla clausola d’uscita del giocatore. Per i turchi, ciò avrebbe potuto convincere la Virtus ad attendere, rifiutando altre offerte per avere più soldi non appena il Besiktas – che ha i conti bloccati a causa di una vicenda simile a Calciopoli in Turchia – avesse potuto versare il cash. La Scavolini si è mossa tardi e la Virtus ha potuto accettare l’offerta più alta. L’intesa contrattuale è stata trovata tra Ataman e Kemp rappresentato dalla 2Points di Mario Scotti, che ora non è più il procuratore di Kemp ma la nuova agenzia non può vantare la provvigione.
Quindi tutto va verso l’epilogo: Kemp al Besiktas, la Virtus incassa i soldi e si rituffa sul mercato dove non troverà Alan Anderson (il suo rappresentante, sempre Scotti, ovviamente lavora per trovargli squadre diverse dalla V dopo la rottura dei rapporti con il club, e dalla Russia arrivano offerte milionarie).
Nessuno aveva mai creduto che Kemp potesse inserirsi, umanamente e tecnicamente, nella V 2011-2012. Nemmeno Finelli lo aveva mai detto, limitandosi soltanto ad esprimere una preferenza tra Kemp e Rivers qualora la scelta fosse circoscritta a questi due giocatori. Ora si va a caccia di un’ala piccola vera e salvo ulteriori operazioni di mercato in altri reparti (il settore lunghi avrebbe bisogno di un ritocco) ci sono circa 600 mila dollari da poter investire. A Kemp, ai procuratori, ai regolamenti di conti e al cambio euro/dollaro non ci pensiamo più, che è poi ciò che interessa ai tifosi.