STAGIONE 1966/67

 

Posa inconsueta per la Virtus 66/67: Zuccheri, Raffaele, Mills

A. Giomo, Pellanera, Sip, Rundo

Cosmelli, Lombardi, Di Tommaso, Borghetti

 

Candy  Bologna

Serie A: 6a classificata su 12 squadre (10-22)

 

FORMAZIONE
Gianfranco Lombardi (cap.)
Giorgio Borghetti
Massimo C osmelli
Alfredo Di Tommaso
Augusto Giomo
Dave Mills
Corrado Pellanera
Roberto Raffaele
Sandro Renzi
Giuseppe Rundo
Ettore Zuccheri
Riserve: Giorgio Calzoni, Piero Girolami, Andrea Marchesi, Enrico Mora
Solo amichevoli: Giorgio Buzzavo, Giuseppe Chili, Lucio Marco CiamaroniMarco CuppiniAdolfo Marisi, Franco Nanetti, Roberto Neri, Stefano PizziraniSanto Rossi, Keith Swagerty, Giuseppe Buschi (in prestito dal Brugherio), Tullio Corradi (in prestito dal Gira Bologna), Claudio Galbiati (in prestito dalla Pallacanestro Cantù), Giuliani (in prestito), Raniero Lebboroni (in prestito dal Gira Bologna), Lorenzi (in prestito), Paolo Magnoni (in prestito dal Gira Bologna), Massimo Masini (in prestito dall'Olimpia Simmenthal Milano), Cesare Nava (in prestito dal Brugherio), Francesco Ovi (in prestito dalla Libertas Biella), Luigi Piazza (in prestito dal Brugherio), Guido Vaccher (in prestito dalla Reyer Venezia), Gabriele Vianello (in prestito dall'Olimpia Simmenthal Milano), Mario Viscardi (in prestito dal Gira Bologna)
 
Allenatore: Jaroslav Sip

 

Partite della stagione

Statistiche individuali della stagione

Giovanili

INIZIA LA STAGIONE

La squadra a Cavalese per l’ossigenazione. Confermati gli arrivi di Raffaele e Rundo. Bonetto ceduto al Petrarca

tratto da Stadio – 02/08/1966

 

La Candy Pallacanestro sta pensando seriamente alla prossima attività. È previsto innanzitutto un periodo di ossigenazione a Cavalese, della durata di quindici giorni, poi, al rientro a Bologna, s’inizierà la preparazione vera e propria.

A Cavalese si recheranno Giomo, Pellanera, Lombardi, Borghetti, Zuccheri, Raffaele e Rundo. Quest’ultimi due sono stati ingaggiati rispettivamente dalla Libertas Livorno e dal Taranto. Mancheranno Cosmelli e Rossi impegnati con la Nazionale militare; mancherà anche l’americano (un “bianco” di due metri e sei centimetri del quale s’ignora attualmente il nome), che dicono un autentico fuoriclasse.

Rispetto alla formazione dell’anno passato la Candy sarà priva di Bonetto, Calebotta e Dondi.il primo essendo stato ceduto al Petrarca e gli altri due avendo cessato l’attività.

A metà mese avrà luogo l’elezione del nuovo consiglio; per la presidenza è stato proposto il nome del rag. Lello Zambonelli, mentre per le qualifiche di consiglieri sono autorevoli candidati i signori Ghedini, Milla, Medini, Battilani, Marinelli e Vannini.

 

“LA CANDY ASPIRA AL SECONDO POSTO”

Fumagalli e Zambonelli sono d’accordo, ma nel loro intimo credono forse in qualcosa di più… Sip l’acquisto numero uno. L’americano sarà giudicato dopo le prime partite. Un dissapore col Simmenthal per la questione di Fantin

di Luigi Vespignani -  Stadio – 31/08/1966

 

Aria di rinnovata euforia in casa Candy dopo la nomina del nuovo Consiglio Direttivo. A chiedere quale sarà il piazzamento della squadra nel prossimo campionato si Serie A si sentono risposte caute nell’apparenza ma significative nella sostanza.

Dice Fumagalli, presidente onorario: “Sarà un campionato di transizione, per inserire gradualmente gli uomini nuovi nella vecchia intelaiatura, ma quest’altr’anno la meta sarà quella dello scudetto”. Aggiunge Zambonelli, presidente effettivo: “Un secondo posto credo proprio che sia una meta accessibile”. Conclude Dondi, presidente uscente: “Certamente i traguardi cui accederà la nuova Candy saranno di soddisfazione per tutti gli sportivi”.

Ma dietro ai loro sorrisi si intravede una speranza ben più audace. Dove potrà arrivare in effetti questa nuova Candy? E quale è stata la sostanza dei rivoluzionamenti in sede dirigenziale e tecnica? La domanda è imbarazzante, perché chiama in causa una gestione ormai alle spalle e la pone a confronto con una che inizia. La poniamo al rag. Lello Zambonelli.

“Mio primo dovere è quello di ringraziare Dondi per ciò che ha fatto in questi anni insieme con i suoi collaboratori. Di questi ultimi alcuni sono rimasti tra di noi evitandoci pericolosi noviziati. Quando accettai la presidenza lo feci soltanto perché Dondi mi promise il suo aiuto. Fumagalli, mio cugino Gabrielli ed io, contiamo su di lui per la soluzione dei problemi più ardui. È una nuova dimostrazione – se dimostrazione occorreva – di qual uomo d’onore sia Galeazzo Dondi”.

  • Quale sensazione produsse in Lei la proposta del presidente della SEF Virtus di affidarle le redini della Sezione autonoma Candy?

“La gioia di poter tornare alla pallacanestro attiva (sono trent’anni che la mia vita è piena di basket) fiu immensa. Ma con essa sorsero i pensieri e le meditazioni. Con Gabrielli riflettemmo a fondo prima di accettare incarichi tanto onerosi. Perché oggi l’evoluzione della pallacanestro impone ad un presidente di affrontare complesse situazioni che non vertono più unicamente nel campo sportivo, ma che entrano nel mondo dell’industri: gli abbinamenti ne sono una lampante dimostrazione”.

  • Quali i suoi rapporti con la Candy di Brugherio?

“Fra la mia industria e quella lombarda esistevano già solidi rapporti. La più approfondita conoscenza personale con Peppino Fumagalli mi ha portato ad individuare in lui un imprenditore di primissimo ordine e un giovane che nello sport è destinato a diventare un grosso dirigente. Beata la Virtus che ha potuto legare la sua Sezione Pallacanestro ad uno sportivo di rango com’è appunto Fumagalli. Io, Gabrielli e Fumagalli abbiamo predisposto un programma di rafforzamento della Candy: e lo spirito di lealtà che ci guida mi fa pensare che raggiungeremo i nostri scopi e che Bologna riavrà una fortissima squadra in un termine sufficientemente breve”.

  • A proposito di “squadrone”, un giudizio sulla Candy di oggi.

“Siamo forti, sulla carta, almeno come gli altri. I risultati dipenderanno dal pivot americano Mills, per il quale il giudizio definitivo potrà essere emesso soltanto dopo le prime partite. Per quanto ha lasciato intravedere finora si può comunque assicurare che sarà un forte attaccante, e che non gli farà difetto l’intelligenza del gioco. Occorrerà vedere quanto tempo gli necessiterà per ambientarsi nella nuova società di appartenenza e con i nuovi compagni. In questo momento non è ancora il fuoriclasse eccelso in cui qualcuno forse sperava, ma è pur sempre un giocatore di ottime qualità”.

  • E degli altri “acquisti”?

“Con Rundo e Raffaele, ol che con l’americano, abbiamo rinforzato enormemente la squadra. L’immissione di uomini nuovi potrà anche provocare inizialmente qualche scompenso; ma la squadra c’è. E che squadra! È bene che i nostri sostenitori lo sappiano senza inutili giri di parole. Potremo trovare qualche difetto di ambientamento e di affiatamento, ma gli uomini ci sono. Possiamo puntare senz’altro al secondo posto, per poi il prossimo anno fare ancora di più”.

  • Affiatamento fra gli uomini, ha detto. Ecco un argomento che ci sta molto a cuore…

“Ho inteso parlare di affiatamento tecnico. Quello umano è stato immediatamente raggiunto, con lo spirito di comprensione e di sportività che ha animato sempre la luminosa storia della Virtus. Qualche incomprensione c’è stata ed è inutile farne mistero, perché cose del genere succedono anche nelle migliori famiglie. Ma quello che conta è che immediatamente l’armonia è tornata e che tutti i giocatori, dimenticando gli interessi e le ambizioni personali, hanno ora per primo ideale la bandiera della vecchia Virtus”.

  • Come giudica Sip dopo la prima fase preparatoria?

“Sip è l’acquisto più importante dell’anno perché in lui abbiamo riscontrato – e riscontriamo giorno per giorno – preparazione tecnica eccellente e doti morali altrettanto ammirevoli. È un preparatore fuori dal comune. In pochi giorni, tanto per fare un esempio, è riuscito a portare Lombardi alla pienezza di rendimento: oggi “Dado” pesa 96 chilogrammi, soltanto uno in più di quelli che aveva fatto registrare a Roma in occasione delle Olimpiadi. E quel che valga un Lombardi in forma è inutile che sia io a sottolinearlo”.

  • E i giocatori come lo giudicano?

“Sip ha un vero e proprio ascendente sui giocatori. Li fa lavorare intensamente e non c’è nessuno che si lamenti. Evidentemente ha saputo unire il divertimento alla preparazione, cosicché tutto procede con armonia autentica”.

  • Durerà questo clima idilliaco, o ai primi venti di fronda torneranno i dissapori?

“Sono convinto che tutto continuerà come oggi. Non c’è motivo di supporre diversamente. Ad ogni modo noi nomineremo (forse primi fra tutti nell’ambiente della pallacanestro italiana) un direttore sportivo che sollevi Sip dai piccoli problemi della vita di ogni giorno; un direttore sportivo che faccia da “trait d’union” tra i giocatori e la presidenza. Si ha diritto di lavorare in pace come tecnico, senza occuparsi degli argomenti di contorno. Deve godere sempre della fiducia di tutti i suoi giocatori: non deve essere temuto, ma stimato. Proprio come sta verificandosi adesso”.

  • Si mormora in giro che il Simmenthal non abbia visto di buon occhio certi contatti con Fantin, che il nuovo consiglio avrebbe avuto di recente.

“La voce è giunta anche a me e me ne dispiace. Nessuno di noi ha preso contatti con Fantin per cercare di strapparlo ad altre squadre. Io intendo comportarmi come l’amico di sempre, e improntare la mia attività alla massima correttezza. Sono convinto che la lealtà sportiva sia sempre la dote migliore. Da qui e da Brugherio fugheremo senz’altro l’ombra  che hanno avuto i milanesi. Ci tengo davvero!”.

LA CANDY VINCE IL TORNEO DI OZIERI

Nella prima tappa della trasferta sarda

tratto da Stadio - 20/09/1966

 

La Candy di Bologna ha vinto il torneo di pallacanestro di Ozieri, battendo di misura l’Oransoda, al termine di una partita dominata dal quintetto di Stankovic; per il terzo e quarto posto la Libertas Livorno ha superato l’Olimpia Cagliari per 50-46.

Le stesse quattro squadre che hanno partecipato al torneo di Ozieri, si incontrerannno domani e mercoledì nel torneo di Cagliari.

 

“DOVREMO RICORRERE ALLA SAMPIRA”

Gabrielli analizza le disavventure della Candy. Borghetti stamane sarà operato al menisco

di Luigi Vespignani - Stadio – 23/09/1966

 

La sconfitta della Candy ad opera della Levissima nel torneo di Cagliari ha destato un certo scalpore fra i sostenitori più accesi del sodalizio virtussino. Battuta nel Trofeo Lovari dal Petrarca del clamoroso Moer e battuta ancora dall’Oransoda: che cosa succede dunque in casa Candy? Lo chiediamo al dottor Gabrielli vicepresidente.

“La sfortuna si accanisce contro di noi e saremo costretti a ricorrere agli artefici della “Sampira”… Scherzo, ma allo stesso tempo non creda che io vada cercando scuse. Tutto sembra congiurare contro di noi”.

Vediamo nei dettagli questa… congiura.

“Partiamo dalla sconfitta di Cagliari ad opera dell’Oransoda. Niente da ridire sul risultato: era scontatissimo. Però noi avevamo in campo soltanto due titolari: Mills e Rffaele. Lombardi, con una caviglia gonfia per un incidente occorsogli nella prima serata non è stato ovviamente utilizzato; e Giomo, addirittura, era già tornato a casa per sostenere un esame. Tutti gli altri erano degli ottimi e simpatici ragazzi, ma non ancora in grado di sostituire i titolari della Candy”.

D’accordo, ma per una semplice distorsione alla caviglia di Lombardi non ci sembra il caso di disturbare “madonna fortuna”.

“Non è tutto purtroppo, Borghetti stamane sarà operato al menisco dal prof. Gandolfi, Rundo si è presa una distrazione muscolare giocando in azzurro, Zuccheri è ancora in cura e prima di venti giorni non potrà riprendere gli allenamenti. E mi scusi se è poco. Inoltre Cosmelli e Pellanera, che per fortuna godono ottima salute, hanno avuto ben poco tempo per affiatarsi con i compagni e per “studiare” quanto Sip va giornalmente insegnando. Non andiamo cercando commiserazioni. La Candy vuole ben altro, convinta com’è di poter puntare alle primissime posizioni del campionato. Purtroppo, però, la situazione di oggi è quella che ho illustrato. Pazienza. Una bella cura dalla “Sampira” rimetterà tutto in ordine…”.

Gabrielli ride della sua battuta. Ed è un ottimo sintomo: se nonostante tutto il Vicepresidente ha voglia di scherzare, è evidentemente convinto che parecchie cose si sistemeranno abbastanza presto. Meglio così. E tanti auguroni di pronta guarigione al bravo Borghetti

 

LA CANDY PRESENTATA UFFICIALMENTE ALLA STAMPA

tratto da Stadio – 03/10/1966

 

La Candy Pallacanestro ha presentato ieri sera alla stampa la nuova squadra con cui parteciperà al campionato 1966-’67. Erano presenti il Consiglio Direttivo pressoché al comp’leto (unico assente il sig. Peppino Fumagalli, presidente onorario), i giocatori e l’allenatore Sip. Il rag. Zambonelli ha rivolto parole di viva speranza sulle sorti della squadra nell’imminente campionato, anche se gli incidenti a ripetizione che hanno costellato questo precampionato si sono rivelati estremamente dannosi per la preparazione d’assieme.

La squadra verrà ulteriormente rafforzata e quanto prima verrà reso noto un ingaggio particolarmente importante. Questo, almeno, ha lasciato intendere il presidente Zambonelli.

 

SIP E IL GRANDE DADO LANCIANO LA SFIDA AI... LOMBARDI

Giganti del Basket - n. 1 settembre 1966

 

In Italia la gente del basket disserta da anni su questo punto: chi è il più bravo giocatore italiano in senso assoluto, Lombardi o Vittori? è una questione di lana caprina; ognuno porta sulla bilancia delle valutazioni gli elementi pro e contro: quello ha il tiro ma difende male, quell'altro entra come un dio. Tutte cose relative e buone un mese e magari non più valide il mese successivo. E poi di volta in volta ci sono altri bravissimi che s'inseriscono in questa ideale competizione. Al di là di ogni confronto ci sono le giornate d'oro di Dado Lombardi. Su quelle non ci sono discussioni. Si potrà criticare il giocatore per la discontinuità, ma preso in una di quelle circostanze favolese, il buon Dado non ha rivali in Europa.

La Candy ha Lombardi e un Lombardi che funziona a pieno regime può voler dire scudetto. Ciò è vero naturalmente perché accanto a Lombardi c'è una squadra di gente super; è la squadra più ricca di esterni di valore: Pellanera, Cosmelli, Zuccheri, Raffaele, Giomo. Tutta gente che tira bene da fuori, che difende in modo egregio, che in attacco entra come si deve e "scrive due". Non c'è molta statura; è questa la lacuna maggiore, la più grave, quella che mette in dubbio l'efficienza di tutto il complesso. L'americano può risolvere solo parzialmente questo problema, poiché tira su la media di poco.

Dopo aver fallito il primo assalto in forze allo scudetto nella passata stagione comunque i bolognesi ci riprovano. E lo fanno decisamente più quadrati, più registrati, non solo da punto di vista individuale, ma anche come complesso soprattutto per la presenza in panchina del cecoslovacco Sip, un uomo che si è fatto una giusta fama portando lo Slavia Praga al secondo posto nella Coppa Europa, battuto soltanto dal grande Simmenthal di Bradley e Thoren. Sip ha già fatto un grande lavoro a Bologna, lo si è potuto notare nelle numerose uscite precampionato. Ma il campionato, si sa, è un'altra cosa. Sip può essere l'uomo che darà la spinta decisiva alla Candy verso quello scudetto che ormai manca da molti anni in quel di Bologna. Peppino in testa, i tifosi lo reclamano in nome di un gloriosissimo passato all'avanguardia del basket nazionale. Credono fortemente nel binomio Lombardi-Sip; ed hanno ragione. Sanno anche dell'handicap della statura, nei confronti dell'Ignis e del Simmenthal. Sarà comunque una bella lotta.

Sip, Raffaele, Rundo, Mills, Borghetti, Lombardi

Pellanera, Cosmelli, A. Giomo, Zuccheri

IL DIARIO DELLE GRANDI

Giganti del Basket

 

gennaio 1967

Lombardi avvisato, dunque, mezzo salvato. Comunque non sarà il confronto con i pesaresi ad impensierire la Candy bensì quello con la Ignis che ospite dela palazzone potrebbe dare finalmente l'occasione del riscatto ad una squadra che, per tra infortuni, squalifiche e accidenti vari, non ha mai avuta la effettiva disponibilità di schierare i suoi titolari. Solamente cinque giocatori tra i rossoazzurri hanno sempre giocato, Pellanera, Lombardi, Raffaele e Cosmelli sono gli unici ad aver realizzato domenicalmente due o più punti. Scarsi i tiri liberi con un record negativo di 38,45% al 7° turno. Lombardi è il miglior realizzatore del complesso, dopo di lui Raffaele.

 

marzo 1967

Se tutta la sfortuna che ha colpito la Candy quest'anno dovesse mutarsi in fortuna l'anno prossimo, lo scudetto non dovrebbe di certo sfuggire alla squadra di Fumagalli che già da oggi deve cominciare un'assennata campagna acquisti per guardare con fiducia al futuro. Inoltre saremmo dell'avviso di lasciar riposare definitivamente Zuccheri per questa stagione in modo da poterlo avere completamente ristabilito l'anno prossimo. Già ora comunque il lavoro di Sip soddisfa pienamente amici e nemici della Candy.

 

aprile 1967

Un tracollo su tutta la linea. Una volta Lombardi fa i numeri e gli altri stanno a guardare, una volta non li fa e la squadra, pur giocando bene, non riesce a vincere. Ambiente saturo di polemiche, con Mills fuori dai gangheri, stanco ed avvilito, più che mai desideroso di tornarsene in patria appena finito il campionato. Poco ci manca che la gloriosa squadra bolognese navighi in zona retrocessione: sarebbe bastata una sconfitta in più e il basket italiano avrebbe dovuto assistere attonito alla lotta per non retrocedere di una squadra tra le più blasonate con tre nazionali fissi e un ex-azzurro.

 

Un'altra cocente delusione per i tifosissimi della "dotta". Ormai è dal lontano biennio 1955-1956 che a Bologna non si parla di scudetto. Anche quest'anno le delusioni sono state di gran lunga superiori alle soddisfazioni, anzi, diremo che l'unica vera impresa dell'annata è quella compiuta a due turni dal termine contro l'Ignis nell'incontro che automaticamente dava al Simmenthal il titolo italiano. Anche Sip, come Percudani, ha lavorato sodo. Purtroppo, per lui, una serie di circostanze negative (ritardo d'inizio della preparazione a causa della Nazionale, infortuni a catena, squalifiche, etc. etc.) ha gettato la squadra nella crisi più nera. Inoltre l'acquisto dell'americano non è stato proprio azzeccato e la Candy ha dovuto fare la stagione con un giocatore che a malapena raggiunge il livello dei nostri pivot meno quotati. Dire che il migliore è stato Lombardi non dovrebbe essere difficile. Il Dado-yankee ha battuto tutti gli americani nella classifica marcatori, ma inspiegabilmente ogni anno riesce a ad alimentare qualche polemica. Quindi palma di merito a Pellanera. Con la prossima stagione è necessario apportare alcuni cambiamenti. Trovare un americano con i fiocchi, magari un tipo Moe anche se questo contrasterebbe con la figura di Lombardi match-winner per eccellenza.

Diciamo questo perché un pivot anche buono (leggi Werner) non sarebbe sfruttato a dovere e perché la squadra manca di esterni alti e soprattutto perché di Lombardi non ci si può sempre fidare. Certo con un americano sotto i due metri, sarebbe necessario trovare un "lungo" italiano che possa dare finalmente consistenza ai rimbalzi bolognesi. Uno scambio Vittori-Flaborea per Lombardi lo vedremmo molto bene.

Pellanera, Cosmelli e Lombardi ascoltano coach Sip

Tratto da "Virtus - Cinquant'anni di basket" di Tullio Lauro

 

Parte il nuovo campionato e la Virtus Candy, con il presidente Zambonelli che lascia il comando a Gabrielli, c'è un nuovo americano, un lungagnone magrissimo di nome Dave Mills. La Virtus, guidata dal coach ceco Jaroslav Sip faticò moltissimo in quel torneo e terminò a centro classifica con 20 punti (5° posto), ma in realtà a soli 4 punti dalla prima squadra che retrocedeva in serie B. Il torneo è ancora terra di conquista per il Simmenthal che lo vince a mani basse con 6 lunghezze sull'Igns. Le Vu nere alla fine del torneo avranno segnato 1414 punti /64,2) e subito 1583 (71,9) arrivando così al primo saldo negativo nella storia. Non serve che Lombardi superi nella classifica marcatori tutti gli assi americani e segni alla fine 552 (25 di media), questa stagione è proprio da dimenticare.

Rundo, Zuccheri e Sip

Tratto da "100MILA CANESTRI - Storia statistica della Virtus Pallacanestro" di Renato Lemmi Gigli

 

Zambonelli torna presidente, il ceko Sip subentra ad Alesini, ma delude l'americano Mills e uno strepitoso Lombardi, che batte tutti gli americani e conquista la Coppa d'Oro dei frombolieri, non basta a tenere in quota la Candy che difatti retrocede dal quarto al sesto posto. Sono arrivati Raffaele (terzo livornese in squadra) e Rundo. Operato al ginocchio Zuccheri. Unica bella impennata la vittoria sull'Ignis. Al Mondiale in Uruguay quartetto Cosmelli-Lombardi-Pellanera-Rundo.

Lombardi, Mills (coperto) e Raffaele in Fargas - Candy

PELLANERA «MATTATORE»

Candy-Ignis 90-84

di Franco Vannini - l'Unità - 03/04/1967

 

Da una parte la Candy che da mesi rincorre una prova di prestigio, dall'altra un'Ignis «sgonfia» non avendo proprio più niente da chiedere a questo campionato. Da tutto ciò ne vien fuori, al termine di una partita abbastanza equilibrata ed appena discreta, un giusto successo «90-84» per la Candy, la quale ha avuto il merito di guidare il match nell'ultima parte. L'equilibrio della contesa e documentabile da questi punteggi parziali: al 1': 4-4; all'8': 14-14; alle invenzioni di Pellanera rispondono i varesini con i tiri in sospensione di Villetti; al 15' 30 a 29 per l'lgnis che termina il primo tempo in vantaggio per 42 a 40.

Nella ripresa la stessa musica: al 5' 51 a 50 per gli ospiti i quali continuano a giocare a uomo, mentre la Candy, anch'essa a uomo, ora si difende a «zona» per poi tornare alle origini. Al 10' ancora parità «61-61», ma è a questo punto che i locali costruiscono la vittoria. La loro manovra si fa più veloce e in un minuto si distaccano di quattro punti. Al 13' 71 a 64, quindi al 18' 84-80 e la prima vittoria di prestigio dei bolognesi che concludono sul punteggio di 90 a 84.

La Candy di oggi si chiama soprattutto Pellanera. Sarà perché nella panchina avversaria c'era seduto il suo estimatore Tracuzzi, fatto si è che Pellanera è stato strepitoso, 10 canestri su 12 tiri; è andato con successo ai rimbalzi, ha vivacizzato la manovra della sua squadra, ha realizzato con entrate grintose, insomma: è stato di gran lunga il migliore in campo. Ottimo il finale di Cosmelli e discreto, soprattutto nella ripresa, Raffaele. L'atteso Lombardi è in parte mancato, un po' lento nel ritornare ed impreciso nelle conclusioni: su 19 tiri soltanto 7 centri.

Terza giornata: Lombardi in penetrazione contro la All'Onestà sotto lo sguardo del compagno Mills

(si distinguono in maglia All'Onestà Aldo Ossola e Joe Isaac - ultimi due a destra)