DERRICK ALSTON
(Derrick Samuel Alston jr.)

Esercizi per Alston nel ritiro di Asolo
nato a: Houston, Texas (USA)
il: 17/09/1997
altezza: 206
ruolo: ala
numero di maglia: 21
Stagioni alla Virtus: 2025/26
BENVENUTO DERRICK ALSTON JR
tratto da www.virtus.it - 28/05/2025
Virtus Pallacanestro Bologna S.p.A. comunica di aver raggiunto un accordo pluriennale con Derrick Alston Jr.
Le prime dichiarazioni di Derrick Alston da neo virtussino: “Sono contento e onorato di entrare a far parte della famiglia Virtus. Ho già sentito parlare molto della città, della cultura del basket di Bologna e ovviamente della passione dei tifosi in ogni singola partita. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare, rappresentare questo club storico e provare a fare qualcosa di speciale. Ci vediamo presto e ovviamente forza Virtus!”
Le dichiarazioni del Direttore Generale Paolo Ronci: “Derrick è stato uno dei primi giocatori selezionati insieme a Coach Ivanovic per la nuova stagione. Arriva alla Virtus dopo un ottima stagione in una lega estremamente competitiva come la ACB, dove ha mostrato le sue qualità tecniche ed atletiche, pronto a misurarsi in nuove sfide, in Italia ed in Euroleague.”
Ala del 1997 nativa di Huston, figlio d’arte, Derrick Alston nell’ultima stagione ha vestito la canotta di Manresa disputando un’annata da protagonista sia in Liga ACB che nella Basketball Champions League. Nel campionato spagnolo ha chiuso la sua stagione con 17 punti e oltre 4 rimbalzi di media a partita, cifre che gli sono valse l’inserimento nel miglior quintetto della Liga ACB. Protagonista assoluto anche in BCL: inserito nel secondo miglior quintetto della competizione, Alston Jr ha chiuso la stagione europea con quasi 18 punti di media, tirando con il 41% dall’arco dei tre punti.
Benvenuto Derrick!

Alston in palleggio nell'amichevole del 3 settembre 2025 ad Asolo, 87-82 contro Verona
ALSTON: È UN ONORE ARRIVARE IN UN CLUB VINCENTE COME LA VIRTUS. SONO PRONTO A UN ALTRO STEP
Derrick Alston jr. è stato presentato alla stampa bolognese. Le sue dichiarazioni.
“Da quando sono in Europa ho sempre cercato di migliorare le mie abilità di gioco. Adesso sono pronto a un altro step. Sono arrivato nella miglior squadra d'Italia e una delle migliori in Europa. Sono pronto alla sfida, questo al di là delle mie caratteristiche di tiro e gioco veloce. I compagni? Non conoscevo né i compagni né il coach, ma si sta creando una buona chimica. I primi giorni sono stati positivi, sono stato accolto bene. Ora ci stiamo conoscendo, sia tra di noi che con il coach, dato che è una squadra nuova. Il ruolo? Mi sento un giocatore di basket, principalmente. Finora in carriera ho giocato più da quattro, e credo che anche qui sarà il mio ruolo principale, ma sono consapevole del fatto che quest'anno dovrò anche giocare da tre. Sono pronto a questo. Mio padre? Mi ha aiutato molto, mi ha dato tantissimi consigli e lo ringrazio tantissimo. Mi ha aiutato anche a capire come migliorare con la sua esperienza. Essere la prima scelta Virtus di quest'estate. E' un onore essere stato voluto così tanto da un'organizzazione di questo livello. La Virtus rappresenta uno step fondamentale per la mia carriera e la mia crescita, e ha un altissimo livello di cultura e vittorie. So che l'Eurolega è una competizione di altissimo livello, con giocatore di esperienza NBA. So che ci saranno arene molto calde, con tantissimi tifosi. Tutto questo mi spinge a fare bene, non vedo l'ora di vedere tutto questo. Sostituire Toko Shengelia. E' un giocatore fenomenale e qui ha fatto cose grandiose. Ma non ha senso fare paragoni, siamo giocatori diversi. Io mi sento un giocatore versatile, e se facessi anche solo la metà di quel che fatto Shengelia alla Virtus ne sarei grato. Il numero? E' sempre stato il 21, è il numero che usava mio padre in NBA. Sapevo che era il numero di Shengelia, spero che anche questo possa aiutarmi a continuare questa cultura del numero 21, che ha portato tanto alla Virtus in questi anni”.
ALSTON JR: «CREDIAMO NEI PLAYOFF, ABBIAMO LA FORZA PER ARRIVARCI»
Tra Eurolega, famiglia e obiettivi bianconeri: Alston Jr si confessa ai microfoni di Sport Club
Ospite della trasmissione Sport Club su E-Tv, Derrick Alston ha raccontato il suo momento di forma, il rapporto con coach Ivanovic, l’influenza di suo padre sulla sua crescita e le ambizioni della Virtus.
L’americano, uno dei volti più in evidenza della stagione bianconera, ha analizzato il percorso in Eurolega, la sfida contro Dubai e il peso dei dettagli nel lavoro quotidiano.
Parlando della sua adattabilità al nuovo livello competitivo, Alston ha ammesso come l’Eurolega lo stia mettendo di fronte a sfide completamente diverse rispetto al passato:
«È un livello diverso da quello a cui ho giocato in precedenza, è una nuova sfida. Coach Ivanovic è uno sprone e sento che tutto si sta sviluppando con soddisfazione».
Il discorso si è poi spostato sulle sue origini cestistiche, inevitabilmente legate alla figura del padre, punto fermo della sua crescita:
«Mi ha aiutato fin da quando ero piccolo, è stato fondamentale perché mi ha messo la palla in mano quando ero ancora bambino. Mi guarda e dopo ogni partita mi dà consigli. Mi ha insegnato ad avere fiducia in quello che faccio, a mantenere sempre la concentrazione e a curare ogni piccolo dettaglio che possa servire alla squadra. Sono consigli più tecnici che motivazionali: non avere paura di tirare quando serve ed essere sempre presente. Mio padre è importante, ma giocare a questo livello è già una grande motivazione».
Sul percorso europeo della Virtus, Alston ha confermato come l’approccio minuzioso sia la chiave del rendimento bianconero:
«Cerchiamo di dare la maggiore importanza possibile ai dettagli e siamo soddisfatti di quanto stiamo facendo. La cosa fondamentale è non perdere mai la concentrazione».
In vista della prossima sfida contro Dubai, l’americano si è mostrato cauto ma fiducioso:
«Sarà una partita difficile, li abbiamo già studiati e ce la giochiamo qui, davanti al nostro pubblico».
Non poteva mancare un commento su Edwards:
«È un talento incredibile e, se attraversa fasi meno buone, è anche colpa nostra. Dobbiamo aiutarlo perché può risolvere le partite, e sta a noi metterlo nelle condizioni migliori».
Parlando del lavoro quotidiano, Alston ha confermato quanto Ivanovic curi in maniera ossessiva ogni dettaglio:
«Lavora molto sui particolari di ogni partita, sulle marcature e sugli schemi».
Sulle ambizioni europee, l’obiettivo è chiaro:
«Le cose saranno sempre più difficili, ma per quello che abbiamo fatto finora dobbiamo provarci. Il nostro obiettivo è arrivare ai playoff e sappiamo di avere la forza per farlo».
Alston ha anche raccontato la sua reazione alla chiamata della Virtus, un momento che ha definito decisivo per la sua carriera:
«Mi hanno chiamato Ronci e Ivanovic, e ho subito capito che era una grande opportunità. Io, la mia famiglia e il mio agente eravamo felicissimi».
Infine, sulla lotta scudetto la risposta è stata immediata:
«Speriamo di vincerlo ancora noi».
E sulle dimissioni di due mostri sacri come Messina e Obradovic, Alston ha mostrato grande rispetto:
«Sono allenatori che hanno dato tantissimo a questo sport, due leggende che resteranno sempre nel mondo della pallacanestro».
