"SAN LAZZARO È COME UNA LAUREA"

Scatta il torneo "Bruna Malaguti": Luca Vitali lo vinse nel 2003 con la Virtus e Belinelli

di Alessandro Gallo - Il Resto del Carlino - 02/01/2010

 

Una coppia così, a San lazzaro, non si è più vista. Parola di Marco Sanguettoli, il coach più titolato del "Bruna Malaguti" di San Lazzaro. L'ultimo successo della Virtus - un anno fa, a sorpresa e con pieno merito vinse la Fortitudo - è datato 2003 quando, a menare le danze, a centrocampo, c'erano Luca Vitali e Marco Belinelli. Luca Vitali, oggi ventitreenne regista della Lottomatica, non ha mai scordato quell'esperienza.

Cos'è per lei il torneo di San Lazzaro?

"Una vetrina, un torneo organizzato nel migliore dei modi. Un trofeo che dà lustro e prestigio a chi lo vince".

Lei lo portò a casa nel 2003.

Non c'ero solo io. C'era Belinelli e c'era Nicola Barbieri. E in panchina c'era Sanguettoli. Ma non fu la mia prima volta a San Lazzaro".

Ricorda l'esordio?

"Sono dell'86, ho giocato anche nel gruppo degli '84, quello capitanato da Matteo Brunamonti. Ma sono stato a San Lazzaro, giovanissimo, come spettatore. Ricordo la Virtus di Brkic e di Paolo Barlera".

Perché San Lazzaro è così speciale?

"La prima cosa che mi viene in mente è la passione di Renato Zanetti, l'uomo che l'ha inventato. In ogni situazione si vedeva la sua passione e il suo entusiasmo. Poi c'era il contorno".

Ovvero?
"Giocare quel torneo, per noi under, era come affrontare un derby. Come nei derby c'era tanta gente, tanti appassionati. Poi il palazzetto era bello, era grande. Ti dava l'idea di aver fatto qualcosa nella tua crescita personale".

I primi scout, ma non solo.

"C'era l'allenatore della Nazionale. Quella maggiore. In quel momento capivi cosa avrebbe potuto diventare la pallacanestro ad alto livello".

Dopo di lei è toccato al fratellino Michele.

"Mi è dispiaciuto non averlo visto in campo. È un torneo che vedrei volentieri. Anche adesso, se potessi. Eravamo in ritiro e,comunque, domani si gioca".

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E la Virtus?

"Magari ha perso qualche punto per strada, però mi sembra che stia andando benino. E che abbia ritrovato il feeling con il pubblico".

UNDER 19 CAMPIONE D'ITALIA

tratto da fip.it - 06/06/2010
 

La Virtus UGF Banca Bologna è Campione d’Italia 2010. Al termine di una splendida finale i ragazzi di Giordano Consolini coronano il sogno di vincere il titolo Under 19 nella Futurshow Station. Battuta un’ostica Montepaschi Siena, che perde la sua seconda finale consecutiva dopo l’edizione 2009 di Salsomaggiore contro Treviso.
E’ stata una gara viva e accesa fin dall’inizio, con Siena che parte bene ma subisce il ritorno veemente di Bologna. Nel secondo quarto l’espulsione di Iannuzzi cambia le carte in tavola ma nonostante ciò, e l’infortunio di Centanni nell’ultimo quarto, la Montepaschi combatte fino alla fine, rendendo ancor più meritato il tricolore sulle maglie delle V Nere.

Finale 1°-2° posto

Virtus UGF Banca Bologna – Montepaschi Siena 68-59

“We will rock you”. E’ la promessa della Futurshow Station all’ingresso in campo della Montepaschi Siena. Ci tiene da morire la Virtus. Vincere lo Scudetto Under 19 davanti al proprio pubblico sarebbe impagabile, ma di fronte c’è la Mens Sana Siena, che da sei anni gioca ininterrottamente tutte le finali di categoria (quattro titoli conquistati 2004, 2005, 2006, 2008).
Consolini deve rinunciare forzatamente al talento di Riccardo Moraschini, che in semifinale si è procurato una microfrattura all’ulna del braccio sinistro. E’ nervoso anche lui, passeggia su e giù per la panchina osservando i compagni al riscaldamento. Sul fronte opposto Siena è al completo e dagli sguardi di Sabbatino e compagni si capisce che sarà una finale sui generis.
Su di loro un palazzetto che attende con trepidazione un ultimo atto cercato, voluto e ottenuto grazie alla caparbietà di una squadra che non ha mai mollato e che non si è disunita neanche nel momento difficile, quando Moraschini è uscito in lacrime dal campo dopo dieci minuti della sfida contro Bergamo. Claudio Sabatini e Ferdinando Minucci sono seduti in prima fila.

Palla a due per Siena, Sabbatino penetra ed è subito 2-0. La Virtus alza i ritmi ma non trova il canestro. Ancora Monaldi e Sabbatino: l’abitudine di Siena a questo tipo di gare è notevole. Chiusolo spezza il ghiaccio e comincia anche la finale di Bologna. I tre punti di Vitali sono quelli del primo sorpasso Virtus (9-8). Cresce alla distanza la squadra di Consolini, prendendo possesso dell’aria avversaria e difendendo bene. Applausi a scena aperta per una stoppata del solito Vitali che regala a Chiusolo la bomba del 14-10. A fine primo quarto regna la parità: 16-16.
Quasi due minuti senza canestri nella seconda frazione, poi la Virtus pigia sull’acceleratore e costruisce un 13-0 solido come le mani di Michele Vitali e Claudio Tommasini, davvero in gran serata. Monaldi e Sabbatino ridestano Siena da un sonno profondo ma è troppo poco per contrastare una Virtus determinata. A 2:42 dalla fine del primo tempo, sul 32-22 Bologna, la gara subisce uno scossone: Iannuzzi viene espulso dall’arbitro Borgioni per un calcio a Gazzotti e l’atmosfera si surriscalda. Si va al riposo sul 34-28. Si chiude un primo tempo teso, maschia, giocata da due squadre forse un contratte all’inizio ma che poi hanno espresso un buon basket. Più precisa la Virtus (5/12 da tre contro 0/6 di Siena). Miglior marcatore dei primi 20 minuti è Vitali (11), infallibile dalla distanza con 3/3.
Come nel secondo quarto, anche nel terzo Siena non trova la via del canestro per i primi 2 minuti e Bologna piazza di nuovo un minibreak di 8-2, riassorbito in parte dalla bomba di Monaldi. A metà periodo il tabellone dice 44-33 Bologna. L’ennesima tripla di Vitali allunga ancora il parziale (48-36) quando manca un giro di lancette alla fine del terzo quarto.
Gli ultimi dieci minuti riprendono con Bologna a +9 (48-39) e con Chiusolo che si fa fischiare il quarto fallo. Siena è sempre presente e guai a dare per scontata una partita del genere, soprattutto dopo la semifinale mensanina contro Treviso, quando i ragazzi di Griccioli si imposero negli ultimi 5 minuti dopo aver passato gran parte della gara a rincorrere. Al terzo minuto una brutta caduta mette fuori causa Centanni e per coach Griccioli si accorciano ulteriormente le rotazioni. Tommasini infila la tripla del +10 (57-47) a metà quarto ma i toscani hanno la forza per reagire: il quinto fallo di Fontecchio è una boccata d’ossigeno per Siena (60-55) a 1:39. Troppo poco per recuperare, la Virtus si laurea Campione d’Italia 2010.

Virtus Bologna: Benuzzi, Tommasini 11, Busi, Baldi Rossi 5, Spizzichini 8, Vitali 20, Tugnoli, Gazzotti 10, Fontecchio 9, Fabiani, Chiusolo 5, Bottioni. Allenatore: Giordano Consolini
Montepaschi Siena: Centanni 10, Ingrosso, Logi, Sorrentino, Monaldi 17, Iannuzzi, Ramenghi 1, Udom, Sabbatino 13, Severini 4, Sgobba, Metreveli 14. Allenatore: Griccioli Giulio

Arbitri: Baldini Lorenzo, Borgioni Denny

 

ENRICO ALMEONI

di Giacomo Gelati - Il Resto del Carlino - 10/01/2015

 

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Dopo la terza media ho fatto due anni alle giovanili Virtus, più un terzo in prestito. Un periodo difficile per via di alcuni contrasti interni dovuti al mio comportamento, a causa di una mia idiosincrasia all'autorità.

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