MARIO NANETTI

Mario Nanetti ai tempi delle giovanili (foto tratta dall'Archivio SEF Virtus)

nato a: Bologna

il: 26/03/1945

Stagioni alla Virtus: 1962/63 - 1963/641964/65 - 1965/66

(in corsivo le stagioni in cui ha disputato solo amichevoli)

 

 

PROFILO

di Ezio Liporesi per Virtuspedia

 

Mario Nanetti arrivò alla Virtus nel 1959/60, all'inizio delle superiori. Cominciò ad allenarsi al campo di via Valeriani con Ciccio Bertossi, poi con Angelo Xella. Arrivato alla juniores, nel 1963 fu terzo alle finali nazionali di Pesaro, con allenatore Sergio Ferriani. Aveva già esordito in prima squadra il 28 ottobre 1962, nella vittoria per 87-70 contro la Stella Azzurra Roma. Nella stagione successiva disputò solo amichevoli, mentre nel 1964/65 realizzò i primi due punti in prima squadra, nella vittoria 84-73 contro la Libertas Biella. L'ultima annata in Virtus fu il 1965/66, ma Mario fu presente solo in occasione di gare amichevoli. Poi lasciò le V nere e fu allenato da ex virtussini, a Forlì da Renzo Ranuzzi e alla GD da Gigi Rapini.

 

 

NANETTI FIRMA ALL'ULTIMO SECONDO LA VITTORIA NELL'AMICHEVOLE CONTRO LA REYER

di Sandro Scabello - da un quotidiano dell'epoca

 

Con un "piazzato" azzeccato all'ultimo istante da Nanetti, la Knorr è riuscita a raddrizzare in extremis le sorti di un incontro che l'ha vista per un lungo tratto in stato di evidente e sorprendente inferiorità di fronte a una Reyer puntigliosa e garibaldina.

Le assenze dei militari Lombardi, Zuccheri e Pellanera giustificano solo in parte la opaca prestazione fornita dal quintetto petroniano che nutre ambizioni da scudetto. Se Nanetti (solo due punti in quella gara) non avesse imbroccato quel tiro impossibile dall'angolo proprio mentre stava scadendo il tempo regolamentare, si sarebbero disputati i tempi supplementari ed è probabile che la Knorr, con Giomo e Calebotta in panchina dopo l'uscita per limite di falli, avrebbe finito per soccombere.

L'entusiasmante esibizione della Reyer ha sorpreso un po' tutti, a cominciare dai tifosi bolognesi che, vista la loro squadra in ginocchio, hanno provato a sfogare il loro malumore contro l'ex Fiorini, uno dei migliori in campo.

La Reyer ha disputato una gara magistrale in difesa. La rigida difesa ad uomo messa in opera dai granata ha bloccato sul nascere le iniziative dei bolognesi che solo nella ripresa sono riusciti ad "entrare" con convinzione. All'attacco, pur muovendosi con brio e velocità, i granata non sono riusciti ad aprire dei varchi nella retroguardia felsinea. Fortunatamente quasi tutti si sono dimostrati...chiudendo in vantaggio il primo tempo (31-35).

In questa prima parte della gara si sono distinti su tutti Fiorini e Vincenti. Il primo si è battuto con una grinta e una volontà ammirevoli. Ha recuperato delle palle impossibili all'attacco dando il là a tutti i contropiedi granata.

Il secondo è stato un gigante in difesa. Ha conquistato numerosi rimbalzi inserendosi inoltre con tempestività e bravura nelle proiezioni offensive della squadra. Preziosissimo è risultato l'apporto di Cedolini.

Giorgio ha tenuto costantemente impegnate le sue guardie del corpo che per fermarlo hanno dovuto ricorrere sovente alle maniere brusche accumulando in tal modo falli su falli.

Ha sbagliato un solo "personale" e ciò testimonia la lucidità e la freddezza con cui ha agito in fase conclusiva, doti, queste, che sono state sottolineate con commenti entusiastici dagli appassionati presenti.

Nella ripresa la Knorr, punta sul vivo, ha ridotto in breve il distacco. All'8', comunque, la Reyer conduceva ancora 48 a 44.

Per gli ex virtussini, a questo punto, si profilava l'ombra di un clamoroso rovescio.

La Reyer, tuttavia, sempre forte e registrata in difesa, non riusciva a concretare sotto le sue elaborate trame offensive. Sul 61 a 61 i granata hanno avuto la possibilità di distanziare per l'ennesima volta gli avversari. De Stefani, purtroppo falliva i due "personali" a sua disposizione rinfocolando così le speranze dei bolognesi.

...

 

 

Knorr - Reyer              65-63 (31-35)

Knorr: Dondi, Giomo 10, Nanetti 2, Rossi 2, Alesini 9, Borghetti 17, Calebotta 9, Bonetto 16, Tesoro, Montanari.

Reyer: Cedolini 14, Albonico 2, Vincenti 13, Fiorini 14, Vaccher 3, Bottan 5, De Stefani 2, Lessana 6, Toso 2, Besa 2, Ferro, Guadagnino.

Note. Usciti per cinque falli: Giomo, Calebotta, Rossi, Fiorini e De Stefani.

Tiri liberi: Reyer realizzati 21 su 32; Knorr 19 su 32.

Arbitri: Righi e Montalbini.



 

MARIO NANETTI RICORDA QUEL CANESTRO

di Mario Nanetti - 22/08/2023

 

Il canestro allo scadere contro la Reyer. Che valore e che peso per me! Ti attacco una pezza, ma ho il dovere di raccontarti tutto. Arrivai in Virtus quindicenne in un gruppo già precostituito per tre quarti. Vennero inseriti giocatori considerati futuribili per statura, e io fra questi. Non sapevamo fare niente. A comporre questa squadra fra gli altri Giorgio Bonaga e Franco Tesoro, il figlio del poliziotto ucciso da Casaroli nello scontro a fuoco di via S.Stefano di fronte a Garganelli. Andò a formarsi una squadra competitiva che partecipava al campionato Junior delle società partecipanti al campionato di Prima serie ( la A1 di adesso). Nostri avversari Ossola a Varese, Recalcati a Cantù. Fantin e Jessi a Padova. Arrivammo terzi alle finali nazionali di Pesaro, perdendo in semifinale con l'Ignis Varese di Ossola. Primo risultato importante per la Virtus nei neonati campionati giovanili a livello nazionale. Il primo titolo arrivò a livello allievi con la squadra in cui giocava mio fratello. Torniamo indietro. Squadra allenata da Sergio Ferriani , ex nazionale della Virtus. Carisma e spessore umano. Noi nuovi ci sentimmo accettati dal punto di vista umano e tecnico. A fare da collante Tesoro (e la sua vicenda personale). Per lui tutte le nostre attenzioni. La restituzione: il suo invito ad assumerci delle responsabilità e/o dividerle con lui. Finale di partita con la Reyer, amichevole. Virtus decimata dall'assenza dei nazionali impegnati a Tampere in Finlandia Io e Ciamaroni a completare la rosa. Pari. Minuto di sospensione. 10 secondi alla fine. Ritorno in campo. Palla a Tesoro. 5 esterni per il suo 1 contro 1. Io "nascosto" in angolo da battezzato e ignorato dall'avversario. Tesoro pericolosamente parte in palleggio verso di me per giocare in mezza ruota, urlandomi per tre volte Mario tira. Lacrime mie e sue non per il risultato sportivo in sé, ma....Per questo mi emoziona ancora questo episodio.