LA POLEMICA TRA SABATINI E IL GIORNALISTA LABANTI

 

Scoppia durante il secondo anno in cui l'allenatore è Lino Lardo, di cui il giornalista, a partire dal secondo anno e in particolare dalla cessione di Collins voluta dall'allenatore ligure, diventa un fiero oppositore. Dopo un iniziale concentrazione degli strali in direzione dell'allenatore il giornalista prende di mira anche la gestione societaria, con una serie di "intervalli", articoli pubblicati in rapida successione sul suo blog. La risposta di Sabatini non si farà tardare, con tanto di "dediche" al giornalista.

INTERVALLO/1

di Daniele Labanti - blog corriere di Bologna - 08/01/2011

 

Nel luglio 2009 la Virtus cede Keith Langford, al quale aveva appena rinnovato e prolungato il contratto in quanto miglior giocatore della squadra, al Khimki. Impiega i soldi risparmiati in un nuovo contratto triennale a Brett Blizzard, italiano di passaporto. Contestualmente, “taglia” Gui Giovannoni, nazionale brasiliano e capitano della squadra, spiegando che il suo contratto sarebbe stato “troppo oneroso” e dal 2010 solo un italiano di passaporto avrebbe per regolamento fatto parte della squadra. Oggi la Virtus è priva di Langford, di Blizzard e il quattro titolare è Valerio Amoroso.

INTERVALLO/2

di Daniele Labanti - blog corriere di Bologna - 09/01/2011

 

Dal 2003, la Virtus ha avuto otto allenatori. Questo il loro bilancio (vittorie-sconfitte):

Giampiero Ticchi 3-5 37%
Alberto Bucci 22-11 66%
Giordano Consolini 31-10 76%
Zare Markovski 47-33 58%
Stefano Pillastrini 8-12 40%
Renato Pasquali 8-11 42%
Matteo Boniciolli 16-14 53%
Lino Lardo 23-23 50%

Totale Serie A: 102-93 52%
Totale:  158-119 57%

INTERVALLO/3

di Daniele Labanti - blog corriere di Bologna - 10/01/2011

 

Dal 2003 ad oggi, la Virtus ha ottenuto questi piazzamenti in campionato:

2003-2004 Legadue 3°
2004-2005 Legadue 2°
2005-2006 Serie A 9°
2006-2007 Serie A 2°
2007-2008 Serie A 15°
2008-2009 Serie A 7°
2009-2010 Serie A 5°

Qualificazioni ai playoff di Serie A: 3
Almeno semifinalista: 1
Vittorie: 0

INTERVALLO/4

di Daniele Labanti - blog corriere di Bologna - 11/01/2011

 

Claudio Sabatini il 24 agosto 2010 dà il benvenuto a Marcelus Kemp, arrivato in città il giorno precedente: “Ringrazio il giocatore, che ha scelto la Virtus, è stato il nostro primo americano acquistato, il primo chiesto da Lardo, e sarà il nostro penultimo arrivo. Conosciamo la persona, ed è stato scelto anche per questo: i giocatori devono essere sì validi, ma devono anche essere brave persone per giocare da noi. Abbiamo un biennale, speriamo poi di prolungarglielo”.

INTERVALLO/5

di Daniele Labanti - blog corriere di Bologna - 12/01/2011

 

Dal 2003 ad oggi sono 102 i giocatori impiegati in campo dalla Virtus per almeno un minuto.

INTERVALLO/6

di Daniele Labanti - blog corriere di Bologna - 13/01/2011

 

Scrive la Virtus, con orgoglio, sul proprio sito:

Con 8.070 spettatori di media a fine girone d’andata, Virtus conferma diavere il pubblico più numeroso d’Italia. Il numero degli spettatoridelle Vu nere alla Futurshow Station è più che doppio rispetto allamedia degli altri palasport della Serie A, che si attesta sulle 3.790unità a gara (prima della 15a di andata).

Al netto delle valutazioni aperte sul colpo d’occhio di questi 8.070 spettatori (testimoniato dalle immagini, contro Cremona a Santo Stefano e contro Roma, dove con uno sguardo un minimo attento si notano una marea di posti vuoti), occorre chiarire. Il pubblico più numeroso d’Italia al termine della stagione 2009-2010 si attesta a 6.744 spettatori di media (in flessione rispetto al dato della sola regular season, che fu di 7.093) per un incasso complessivo stagionale di 1.914.286 euro in 16 gare . Il costo medio del biglietto è dunque 17,7 euro. Dieci anni fa, nell’anno del Grande Slam, la media spettatori – già in flessione – si attestò a 5.755 spettatori con però 4.660.532 d’incasso (e anche negli anni precedenti e successivi, fino al 2002-2003, non fu mai inferiore a 3 milioni di euro), per un costo medio del biglietto di 32,3 euro. L’ultimo anno di Madrigali, contrassegnato da contestazioni, proteste e numerosi mancati rinnovi degli abbonamenti, portò comunque in dote a fronte di soli 3.380 spettatori di media ben 1.985.793 euro (senza alcuna gara di playoff, che la Virtus non giocò). Oggi, nonostante il crollo del prezzo medio (ma chi entra pagando, lo fa davvero: in media si va dai 30 euro della gradinata ai 200 del parterre, più che a una partita del Milan), con quasi due milioni di euro d’incasso la Virtus è il club con gli introiti nettamente superiori a tutti gli altri della serie A (il secondo dell’anno scorso fu Caserta con 864 mila euro, più che doppiato dalle V Nere), perciò parte anche con un enorme vantaggio economico rispetto alla concorrenza.

Domanda: sono “reali” questi 8.070 spettatori dichiarati? O sono forse il frutto di agevolazioni, sconti, omaggi, entrate di favore e chi più ne ha più ne metta. Come si pensa di “fidelizzare” queste persone, se in maggioranza vengono alla partita grazie a fortissimi sconti? Se dieci anni fa c’erano meno di seimila persone di media che pagavano un prezzo così alto, quante ne sarebbero entrate a prezzo di favore? Diecimila? Dodicimila? Non sarebbe bastata la capienza dell’impianto per contenerle tutte. L’idea è che proporre iniziative “popolari” sia una buona intuizione, ma solo se supportata da adeguati progetti cestistici e tecnici che propongano ai tifosi squadre forti e competitive. Altrimenti, finiti i biglietti “in saldo”, finisce anche la voglia di andare alla partita.

INTERVALLO/7

di Daniele Labanti - blog corriere di Bologna - 23/01/2011

 

Sul Corriere di Bologna che trovate in edicola, le cifre dell’ultimo bilancio della Virtus, relativo alla stagione 2009-2010, chiuso il 30 giugno scorso, approvato alla fine di ottobre e da poco disponibile alla Camera di commercio. Un altro appuntamento con dati numerici sui quali spendere riflessioni per comprendere e capire meglio il momento che sta attraversando il club bianconero. Dati certificati, carta che canta, non opinioni “di parte” (ma quale parte, soprattutto?), come qualcuno potrebbe credere o voler far credere per screditare il solo fatto che vengano scritti. Dati come tutti quelli pubblicati in queste pillole di “Intervallo”, informazioni inconfutabili che chiunque può trovare o verificare. Ma non ha il tempo di farlo. Strumenti per analizzare e approfondire la propria conoscenza della Virtus, club che tutti quanti vogliamo vedere al top della pallacanestro italiana dove merita di essere.

INTERVALLO/8

di Daniele Labanti - blog corriere di Bologna - 24/01/2011

 

Con oggi sono 116 i giorni passati con la Virtus sprovvista di un roster completo. Infatti dall’1 ottobre manca il passaportato Brett Blizzard e dal 16 dicembre manca l’americano Marcelus Kemp.

Oggi è arrivato il nullaosta per il tesseramento di KC Rivers.

INTERVALLO/9

di Daniele Labanti - blog corriere di Bologna - 28/01/2011

 

La Virtus ha ufficializzato il passaggio di Riccardo Moraschini in prestito a Biella. Quindi quello che nei piani era il “sesto esterno” (cit. Sabatini), Moraschini, è stato ceduto in prestito sei mesi dopo di quando l’aveva proposto Lardo, che infatti non lo faceva mai giocare, così nel frattempo “il settimo” (cit. Sabatini), Blizzard, è fuggito e alla fine la Virtus non ha più né l’uno né l’altro. Lardo aveva caldeggiato il prestito in una intervista alla Gazzetta dello Sport pubblicata prima dell’inizio del campionato. Ora ha perso tre esterni (Blizzard, Kemp e Moraschini) in cambio di uno (Rivers). Numericamente, non una “bazza” per l’aziendalista Lardo e per una squadra già non ricchissima di qualità e quantità. Economicamente, invece, una “super bazza” per la proprietà che risparmia i soldi di due stipendi. In tutto questo, l’augurio a Ricky di far bene in una realtà perfetta per mettere in mostra le proprie doti e “sfogare” un po’ di voglia di giocare.

Ps – Oggi alle 14 sarebbe attesa la sentenza della Fiba sul caso Kemp. “Sarebbe” perché già mille volte è slittata. Da una parte c’è l’azzardo della Virtus che secondo il giocatore non avrebbe pagato il dovuto e avrebbe operato ai limiti del mobbing, dall’altra c’è l’azzardo di Kemp che non è più rientrato dal viaggio in Usa e si è rivolto subito alla Fiba (azione che usualmente prima si minaccia, per provare a ottenere una risoluzione consensuale).

in preparazione...