ANTHONY GIOVACCHINI

Anthony Giovacchini in palestra

nato a: Salt Lake City (USA)

il: 09/09/1979

altezza: 188

ruolo: playmaker

numero di maglia: -

Stagioni alla Virtus: 2004/05

 

 

LA VIRTUS HA DECISO, È GIOVACCHINI IL NUOVO PLAYMAKER

di Marco Martelli - La Repubblica - 30/03/2005

 

Sarà Anthony Giovacchini, 25enne play di 1,88, il rinforzo per la panchina del Caffè Maxim. Irraggiungibile Davide Bonora, l’ex playmaker di Montecatini chiuderà la stagione con la Virtus, che dalla società toscana ha rilevato il contratto annuale. Italo-americano cresciuto a Salt Lake City, Tony ha radici lucchesi: dalla Toscana i bisnonni partirono per l’avventura negli USA. Giovacchini produceva fin qui 8 punti (45% da due, 33% da 3) e 2 assist in 30 minuti di media (a Roseto, 2.7 punti, 1.1 assist in 15’) ed è uscito dal prestigioso college di Stanford (laurea in Scienza, Tecnologia e Società), dove raggiunse la finale Regional nel 2001, sconfitto da Maryland dopo una stagione da 31 vinte e 3 perse. Curiosamente, la Virtus aveva sondato Giovacchini anche un anno fa, in sostituzione di Ryan McCormack. Ora, in un mercato che offre poco, e che oggi dirà se Myers sposa Rimini, sarà il salvagente.

 

LA PRESENTAZIONE DI ANTHONY GIOVACCHINI

ufficio stampa Virtus - 31/03/2005

 

Anthony Giovacchini si è unito ai nuovi compagni già ieri, per assistere con loro all'amichevole disputata contro Ferrara. Ma il suo vero debutto è stato oggi, il giorno del primo allenamento e della presentazione alla stampa, dei primi flash a lui dedicati.
“Vengo alla Virtus con entusiasmo, con passione, sono molto carico” - ha esordito il play ex Stanford University - È un'ottima opportunità, per me, giocare in una squadra così prestigiosa e con una tale storia alle spalle. Voglio dare una mano a questo team, fare quello di cui ci sarà bisogno in questo finale di regular season e nei playoff, che saranno molto impegnativi, visto che tutte le squadre saranno piuttosto determinate. Ho giocato contro la Virtus due volte, quest'anno, e abbiamo subito quasi 50 punti di scarto globali: credo che il vero problema per la squadra sia stato l'infortunio di Daniele Parente, un giocatore determinante per vincere le partite. Sono stato chiamato per sopperire alla sua assenza: so di avere un ruolo ben preciso, qui, e voglio interpretarlo al meglio, e a questo fine darò il massimo”.
E sul ruolo di Tony nel gruppo bianconero, è molto chiaro Giordano Consolini: “Dopo l'infortunio a Parente - ha detto il coach - avevamo bisogno di un giocatore in grado di sostituirlo. Giovacchini ha un modo ovviamente personale di interpretare la sua posizione, ma a mio parere è molto simile a quello di Parente. Si tratta di un tassello chiave, molto importante in una squadra, indipendentemente dai punti prodotti.
Anche il general manager Faraoni è soddisfatto del nuovo acquisto: “Anthony - ha ribadito - è un buon giocatore e un'ottima persona: lo seguivamo da tempo, e siamo contenti che sia qui con noi. Completerà al meglio l'organico della Virtus in vista del finale di stagione regolare e dei playoff”.

"PORTO A BASKET CITY TANTO ENTUSIASMO E PASSIONE. PRONTO A FAR DI TUTTO PER AIUTARE LA SQUADRA"

"Spero di essere all'altezza di Parente. Il mio compito sarà dare ordine in campo e difendere forte"

di Massimo Selleri - Il Resto del Carlino - 01/04/2005

 

Non è mai facile cambiare le squadre in corsa, soprattutto quando, come nella Caffè Maxim, gli equilibri appaiono già consolidati. Ma quando proprio bisogna farlo perché un lungo infortunio tiene lontano dal campo un giocatore importante come Parente, allora la miglior strada per inserirsi in una situazione del genere appare essere quella intrapresa da Anthony Giovacchini.

Sicuramente sul campo il playmaker italostatunitense dovrà dimostrare tutto il suo valore, ma la partenza non poteva essere migliore e si sa che chi parte bene è già a metà dell'opera. "Ho giocato due volte contro la Virtus quest'anno e ci hanno dato quasi 50 punti di scarto. Allora dovevo concentrarmi sulla mia squadra, ora, invece mi concentrerò sulla Caffè Maxim. Io, comunque, gioco prima di tutto per la squadra, e il mio compito è quello di mettere ordine in campo, di leggere le situazioni e di fare pressione in difesa. Poi è chiaro che se c'è lo spazio per prendermi un tiro lo prendo, ma non gioco per le statistiche anche se ho una buona mano ma non sono un tiratore puro".

Il tempo, però, per inserirsi nei meccanismi della squadra è strettissimo, già domenica dovrete confrontarvi con Montegranaro. "So che devo fare tutto in fretta perché la nostra prossima gara è molto importante, e per questo spero di imparare velocemente gli schemi e di capire presto lo staff ed i miei compagni. Sono venuto qui con grande entusiasmo e passione. Il mio compito è quello di aiutare questa squadra, per cui sono pronto a fare qualsiasi cosa di cui abbia bisogno. È importante giocare bene fin da subito, per cui cercherò di impegnarmi il più possibile".

C'è chi dice che Giovacchini sia venuto alla Virtus anche per riscattare la deludente esperienza di Montecatini. "Non so secondo quali aspettative sia stato valutato. Posso dire che avevo un buon rapporto con Calvani e con la società. Sono stato limitato da un infortunio, ma adesso mi sento al 100% fisicamente. Spero che a Montecatini pensino che abbia svolto il mio compito così come è importante che lo pensino qui a Bologna. Questo è stato un affare per tutti e tre. Per Montecatini che difficilmente raggiungerà i playoff, spero per la Virtus che mi ha cercato e per me che vengo a giocare nella capitale del basket ed in una società prestigiosa che ha fatto la storia della pallacanestro".

Il compito è sostituire Daniele Parente. "Ho un grande rispetto per lui come persona e come giocatore. Abbiamo giocato insieme due anni fa in un raduno della Nazionale. Lui è in grado di fare tante cose in campo, e sono tutte utili per far vincere le partite. Non so se sono al suo livello, ma proverò a dare lo stesso apporto".

Soprattutto nei playoff. "A Stanford li ho fatti nel torneo NCAA con una buona posizione, così come sarà con la Virtus. Dobbiamo giocare come sappiamo, a partire dalla difesa, perché difendere bene rende tutto più facile soprattutto quando hai di fronte squadre molto motivate".

 

In penetrazione contro Terrell Mcintyre

 

TONY, REGISTA PURO

di Alessio Torri - Bianconero - 08/2005

 

La posta in gioco è alta, magari non da ultima manche, perché per fortuna la storia è nata per rinnovarsi. Vero è che assieme a lui Caffè Maxim vorrebbe lasciare tracce importanti, del resto non è compito banale sostituire capitan Parente. Anthony Giovacchini è qui anche per questo. Se Brewer ha già ottenuto il marchesato in regia (e se lo terrà ben stretto), l’italo-americano dovrà essere al suo fianco. Nel sogno di mezza estate c’è posto per tutti, a maggior ragione ci sarà posto per lui, uomo d’ordine ma soprattutto eclettico operatore delle idee di Consolini. Venticinque anni, tanta voglia di emergere e talento, dopo le esperienze ad Avellino e Roseto, Tony è transitato da Montecatini, dove ha finalmente ottenuto la regia titolare. Ebbene se le tracce di chi (per sua stessa ammissione) afferma di pensare prima ai compagni e solo dopo a se stesso, saranno decise, le V nere avranno forse trovato il cemento che le terrà unite.

E poiché in post season nessun errore sarà perdonato, la regola confacente all’antropologia dei play off, lo sappiamo, è quella di bastonare il cane finché affoghi. Per contrastarli allora, nulla di più indicato di un regista che è riuscito a trovare spunti interessanti soprattutto lontano da casa. E non è un caso che l’Agricola abbia spesso offerto buone cose proprio senza il Pala Terme. Sembrerebbe controcorrente, invece non lo è. E’ la quintessenza anche del lavoro psicologico svolto da coach Calvani verso un uomo spogliatoio, senza spigoli caratteriali. Per rimettersi in gioco in un play off come questo, occorre navigare a vista e puntare su risultati immediati. Subito, con un gruppo blindato dalla fiducia. Tatticamente Giovacchini offrirà una polivalenza dimostrata proprio dalle cifre nelle sue due migliori serate di questa stagione. La prima (vissuta contro Ferrara) offrendo un grande contributo contro le penetrazioni degli esterni avversari, l’altra (su Imola), elevandosi a sentenza nell’ultimo periodo, attraverso un’attenta lettura della difesa. Ed anche nei 40’ più storti della stagione, a Capo D’Orlando senza un americano e in piena emergenza, la difesa di Tony è risultato l’unico appiglio. Regista puro, predilige la soluzione pesante, coprendo al contempo bene la propria area con attenti tagliafuori. Boni, Giovacchini e probabilmente Deane: la Caffè Maxim si fa il make-up per il gran ballo finale.

 

GIOVACCHINI, LEZIONI DI VIRTUS

Il nuovo play è già entrato negli schemi di Consolini: "Con Fabriano serve attenzione. Sto imparando a conoscere i miei compagni. Mi sento già pronto. Partire dalla panchina non mi pesa. Stare a sedere i primi minuti può servire per capire meglio gli avversari. Questa sosta ha fatto bene"

di Alessandro Gallo - Il Resto del Carlino - 09/04/2005

 

Studia i compagni, Tony. Li osserva con attenzione perché sa che in questo modo i suoi nuovi colleghi renderanno meglio. Anthony Giovacchini è un tipo con la testa sulle spalle e con la mentalità che pare fatta apposta per intendersi a meraviglia con Giordano Consolini.

Il tipo di giocatore che, con il suo lavoro oscuro e il suo spirito di dedizione,può esaltare il talento dei compagni.

A lezione. "Ora va molto meglio. Sto imparando gli schemi, sto cominciando a conoscere i giochi. Ma quel che più mi interessa, ora, è comprendere i compagni. Posso studiare e ripassare gli schemi leggendo gli appunti, ora, però, conta osservare i miei compagni. Capire cosa posso fare io con il pallone, come la vogliono loro. Quale ritmo gradiscono, sia in attacco sia in difesa. Non so quando questo processo sarà concluso, ma ogni giorno che passa l'intesa cresce. E forse - sia detto con il massimo rispetto per quello che è accaduto - sono stato un po' fortunato. Avere una settimana di più nelle gambe insieme con la Virtus mi sarà d'aiuto".

Attenti a Forrest. "Sulla carta Fabriano è una squadra abbordabile. Poi però mi rendo conto che la Virtus ha perso nelle Marche. E che io, con Montecatini, posso vantare un bilancio in parità. E a Fabriano Forrest giocò una gara incredibile (41 punti con 18/22 al tiro, 11 rimbalzi e 50 di valutazione, ndr). In casa, indubbiamente, giocano meglio. Noi dovremo cercare di toglier loro fiducia".

Difesa di squadra. "Consigli a Podestà per fermare Forrest? Forse Samuele avrà più responsabilità, perché dovrà marcarlo più a lungo. Però anche noi esterni possiamo aiutarlo. Pressando play e guardie, per obbligare Forrest a ricevere la palla con un po' di ritardo e consentire a Podestà di prendere la posizione migliore per difendere".

Impressionato dalla panchina. "Giocando contro la Virtus non me n'ero quasi mai reso conto. Ma questa è una squadra che ha una panchina lunghissima. E molto forte. Prima avevo pensato solo al quintetto: questo è un gruppo fortissimo in tutti e dieci i giocatori".

Pronto all'uso. "Cosa mi aspetto? A Montecatini ero il play titolare, giocavo 30' per gara. Qua sarà diverso. Sono pronto ad adattarmi. Partire dalla panchina non mi pesa, anzi, le mie migliori gare, quest'anno, le ho giocate stando a sedere i primi minuti. In questo modo posso studiare gli avversari, capire tante cose che sul campo, mentre giochi, magari non vedi".

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Tratto da Bianconero 08/2005

Nome Anthony
Cognome Giovacchini
Numero di maglia 13
Soprannome Tony
Fidanzato/sposato? Single
Consolini è… Un coach che capisce molto di pallacanestro e sa preparare le partite
Il compagno più serio Samuele
Il compagno più scherzoso Bennett
L’esperienza americana è stata… Divertente
Il coach che ti ha insegnato di più Mike Montgomery, che ora è Golden State
Emozioni: meglio bomba o canestro più fallo? Canestro più fallo
…venticinque punti o 5 assist? … cinque assist
La tua specialità in campo La grinta e la voglia di vincere
Cosa pensi dell’altro (Boni) è un maestro
Il tuo più grande valore La pazienza
Il tuo idolo cestistico Micheal Jordan
Come ti immagini alla fine della carriera? è molto presto… ma vorrei fare il coach in America
Il tuo hobby Il golf e il poker
I preferiti: film Rounders
… ibro Harry Potter
… cantante o un gruppo musicale ...non ho una sola preferenza
… canzone Tante sono importanti per me
Il tuo piatto preferito? Tutto il cibo italiano
La vacanza della vita … Ai Carabi
Un sogno da realizzare Vincere un campionato
Per te Virtus vuol dire? Avere sulle spalle una maglia importante