TULLIO DE PICCOLI

Tullio De Piccoli alla presentazione

nato a: Desio (MI)

il: 05/03/1964

altezza: 202

ruolo: ala-centro

numero di maglia:

Stagioni alla Virtus: 1995/96 - 1996/97

statistiche individuali del sito di Legabasket

 

TULLIO DE PICCOLI

"Il chi è chi" 96/97, redazione Superbasket

 

Desiano di nascita, atleta giramondo, cresciuto nell'Olimpia Milano ma non se lo ricorda nessuno. Ha giocato ovunque, rimanendo un buon giocatore di complemento...

Fisico snello, coraggioso, buoni mezzi tecnici, compreso un discreto tirino dalla media...

Non è esplosivo, non ha movimenti spalle a canestro, non ha abbastanza classe per giocare ad alto livello...

Chiamato dalla Virtus Bologna per fare il quarto lungo. Dicono che Bucci una volta l'abbia chiamato "Battisti" confondendolo col predecessore nell'ingrato ruolo di decimo (quando non undicesimo ...) uomo della Virtus...

DE PICCOLI: "POCHI MINUTI MA DI QUALITÀ"

di Alessandro Gallo - Il Resto del Carlino - 11/07/1995

 

A Bologna con qualche mese di ritardo. La Buckler aveva pensato a lui a novembre. Tullio era senza contratto, ma non se ne fece nulla. La Virtus rinnovò la propria fiducia a Battisti e De Piccoli prese la strada di Venezia, in A2, dove ha avuto un minutaggio piuttosto consistente. Trenta-trentacinque minuti a partita: un'eternità considerando che all'ombra delle Due Torri il neo bianconero avrà davanti tre "clienti" del calibro di Binelli, Carera e "mister X". Lui, però, non ne fa un dramma, anche perché è contento del trattamento ricevuto: un contratto biennale.

Allora stavolta possiamo dirlo: De Piccoli è bianconero?

"È stato messo nero su bianco (spiega ridendo, ndr). Al diavolo la scaramanzia. Sono contento, anche perché Bologna, al momento attuale, rappresenta il massimo".

Una dichiarazione quasi scontata, non trova?

"Mica tanto. Intanto diciamo che arrivo nella squadra che da tre anni vince il titolo e poi che questa è una città dove si respira basket, ad ogni angolo, e poi...".

Sì?

"In fondo son d'accordo: si tratta di chiacchiere. Ma sono abituato a parlare con i fatti, spero di poterlo fare presto".

Che tipo è De Piccoli?

"Uno cha ha trentuno anni ed è alto due metri e quattro centimetri. Uno che ha una gran voglia di lavorare, un giocatore che non ha mai vinto niente e che per questo arriva a Bologna con l'intenzione di rifarsi. Sono uno che si sbatte in difesa, che ha un discreto tiro e che quindi, all'occorrenza, ha qualche punto tra le mani".

Parliamo del suo impiego.

"Essere l'ultimo non  mi spaventa: ho parlato con Bucci e il presidente Cazzola, mi hanno spiegato ciò che mi attende. Non mi preoccupo, però. Ne ho tanti davanti: il coach mi ha chiesto di essere sempre pronto e io voglio esserci".

Rimpianti?

"E come potrei? Lascio la A2 per la serie maggiore e approdo in una squadra di vertice. Campione d'Italia, per giunta. Come potrei avere ripensamenti?".

Guardare i compagni dalla panchina, però...

"Lo ripeto, non mi spaventa. E poi bisogna anche guardare alla qualità. L'Euroclub, per esempio, è un'avventura che mi affascina".

Conosce già qualcuno?

"Ho avuto la fortuna di giocare con Carera, a Livorno. Gli altri fino a ieri erano solo avversari".

Il suo identikit è simile a quello di Carera, non trova?

"Caratterialmente siamo simili. Tecnicamente io preferisco giocare a due metri dal canestro. Non dimenticate però che Flavio è il capitano della nazionale...".

Quando sarà a Bologna?

"Domani (oggi per chi legge, ndr). Sto cercando un appartamento in centro".

Esigenze particolari?

"Ho un gatto che si chiama Storm (tempesta, ndr), perché lo raccogliemmo durante un temporale. Così mi basta un balcone e magari uno scudetto...".