BRUNO PIRAZZOLI

(detto Cisco)

Bruno Pirazzoli nel 1934 (foto fornita da B. Sughi)

nato a: Bologna

il: 20/05/1913 - 1999

altezza:

ruolo: centro

numero di maglia:

Stagioni alla Virtus: 1931/32 - 1933/34 - 1934/35 - 1936/37

(in corsivo la stagione in cui ha disputato solo amichevoli)

 

Brani di articoli di quotidiani dell’epoca

(raccolti dal nipote Bruno Sughi)

 

Pirazzoli oltre a tenere per tutta la partita nel ruolo duro e difficile di centro, ha segnato due canestri e ha lasciato spesso ”surplace” gli avversari con finte e veloci palleggi. Valvola e Pirazzoli si sono fatti applaudire per alcuni canestri segnati in modo magistrale su tiro a distanza.

La gara di tiro in canestro, che il Comitato Regionale Emiliano ha fatto svolgere domenica sul campo del Littoriale, ha avuto un ottimo esito per il largo concorso di iscritti. Infatti 24 partecipanti si sono contesi il titolo di miglior tiratore spettato al giovane Pirazzoli Bruno della Bologna Sportiva.

In seguito, trasferitosi a Ravenna per motivi professionali, ha continuato la carriera come giocatore e allenatore presso la "Guido Novello" e come allenatore della squadra femminile "Adriatica".

 

RICORDI FAMILIARI

 

Pirazzoli Bruno era un atleta completo, la pallacanestro era la sua passione, ma praticava anche altri sport con buoni risultati: partecipò a gare di salto con l’asta classificandosi al primo posto alle gare sociali, di lancio del disco (4° posto), terzo ai 75 metri a ostacoli. Inoltre giocava a pallavolo, a pallanuoto e praticava il pugilato, mentre la bicicletta da corsa era il suo mezzo di trasporto preferito con cui amava fare lunghe gite. Nel 1936 la finale di un torneo vede impegnate la Virtus Bologna contro la Roma dove gioca il figlio del Duce. Tutti pensavano di sapere come sarebbe andata a finire, invece con sorpresa la Virtus vinse la partita e la medaglia d’oro. Unica soddisfazione in uno sport dove non si vedeva una lira.

 

L'ANTESIGNANO DI BELI E PICCHIO

di Ezio Liporesi per Virtuspedia

 

Nel febbraio scorso Belinelli, cresciuto nel vivaio Virtus, con i bianconeri debuttante in serie A e poi ancora protagonista la stagione successiva, 2002-03, nella sua prima annata stabile in prima squadra, è assunto nel febbraio scorso alla notorietà mondiale vincendo la gara da tre punti dell’All Star Game. Alessandro Abbio, per tutti Picchio, nel pieno della sua lunga parentesi con la Vu nera sul petto, aveva trionfato per ben due volte in analoghe gare nel 1997 e 1999, nel corso delle sfide All Star – Nazionale, in una cornice italica di ben più modeste proporzioni. Le gare di tiro affondano, però, le loro radici in tempi remoti. Nel lontano 1932 i due campioni ebbero un precursore che trionfò in una domenica mattina di inizio autunno. Il 2 ottobre 1932 il Comitato Regionale Emiliano organizzò una gara di tiro in canestro sul campo del Littoriale per inaugurare la stagione; convocò per le 10 di mattina giocatori di Prima Divisione, Seconda Divisione, Allievi e signorine (che in verità non si presentarono). Nessun giocatore della Virtus era presente, impegnati a formare la squadra per disputare il 3° Torneo Invernale di Propaganda in programma dal 27 novembre e poi il successivo Campionato Regionale di Seconda Divisione che a partire dal marzo successivo vide le Vu nere al via con due formazioni, pronte a sfidare le altre compagini bolognesi. Tuttavia al Littoriale erano presenti ben 24 giocatori e tra loro alcuni che poi si costruiranno un luminoso futuro in maglia Virtus.

A trionfare fu proprio uno di questi, Bruno Pirazzoli, che con 5 punti sbaragliò tutta la concorrenza; a quei tempi giocava per la Bologna Sportiva, ma due anni dopo sarà protagonista della storica vittoria della Virtus nel Campionato di prima Divisione con relativa promozione in Divisione Nazionale; anche se Bruno la maglia della Virtus l'aveva già indossata nella stagione precedente a quella della gara di tiro, quando nelle file dei bianconeri disputò il Torneo Invernale di Propaganda. Alle sue spalle molti giocatori a pari merito: nel  gruppo dei sesti con 3 punti Gelsomino Girotti, in forza alla Fortitudo, ma che sarà bianconero dal 1934-35 al 1946-47, giocando così tutti i primi dieci campionati della Virtus nella massima serie, conquistando anche due scudetti. Tra i tanti giunti quattordicesimi con 2 punti Napoleone Valvola, Bologna Sportiva, poi protagonista come Pirazzoli della promozione e in maglia Virtus fino al 1939. Tra i secondi a quota 4 punto nessun futuro giocatore  bianconero, ma quel Catullo Cavara che mezzo secolo dopo era protagonista di “epiche” sfide con mio padre e mio zio, rigorosamente sui campi della Virtus.

Quella mattina d'ottobre fu una gara tiratissima, ma in cui uno solo si elevò sopra tutti gli altri, divenendo il primo bolognese vincitore ufficiale di una gara di tiro.