CAPITANI

di Ezio Liporesi per Virtuspedia

(aggiornata alla stagione 2023/24)

 

anni giocatore numero stagioni titoli
1932-1948 Venzo Vannini 17 3 scudetti - 1 campionato Prima Divisione
1948-1950 Giancarlo Marinelli   2 1 scudetto
1950-1954 Gianfranco Bersani 4  
1954-1958 Carlo Negroni 4 2 scudetti
1958-1961 Germano Gambini 3  
1961-1962 Achille Canna 1  
1962-1966 Antonio Calebotta 4  
1966-1970 Gianfranco Lombardi 4  
1970-1971 Ettore Zuccheri 1  
1971-1972 Giorgio Buzzavo 1  
1972-1975 Luigi Serafini 3 1 Coppa Italia
1975-1980 Gianni Bertolotti 5 3 scudetti
1980-1981 Carlo Caglieris 1  
1981-1989 Renato Villalta 8 1 scudetto - 2 Coppe Italia
1989-1996 Roberto Brunamonti 7 3 scudetti - 1 Coppa Italia - 1 Supercoppa - 1 Coppa delle Coppe
1996-2000 Augusto Binelli 4 1 scudetto - 2 Coppe Italia - 1 Eurolega - 1 Supercoppa europea non ufficiale
2000-2001 Alessandro Abbio 1 1 scudetto - 1 Coppa Italia - 1 Eurolega
2001-2003 Antoine Rigaudeau 2 1 Coppa Italia
2003 Alessandro Frosini 1  
2003 Paolo Barlera 1  
2003-2004 Leandro Masieri 1  
2004 David Brkic 1  
2004 Andrea Niccolai 1  
2004-2005 Daniele Parente 1  
2005-2006 Andres Pelussi 1  
2006-2008 Fabio Di Bella 2  
2008-2009 Guilherme Giovannoni 2 1 Eurochallenge
2009-2010 Dusan Vukcevic 1  
2010-2012 Petteri Koponen 2  
2012-2013 Giuseppe Poeta 1  
2013-2014 Matteo Imbrò* 1  
2014-2016 Allan Ray 2  
2016-2017 Andrea Michelori 1 1 campionato di Serie A2 - 1 Coppa Italia di Serie A2
2017 Guido Rosselli 1  
2017-2018 Klaudio Ndoja 1  
2018-2019 Brian Qvale 1 1 Champions League
2019 Pietro Aradori 1 1 Champions League
2019-2020 Filippo Baldi Rossi 1  
2020-2021 Giampaolo Ricci 1 1 scudetto
2021-2024 Marco Belinelli** 2 2 SuperCoppe - 1 Eurocup

*Dal 16 febbraio 2014, causa infortunio di Imbrò, in campo il capitano fu Viktor Gaddefors.

**Dal 13 marzo al 13 aprile 2022, causa infortunio di Belinelli, in campo il capitano fu Kyle Weems.

BASTA DEL CAPITANO

di Ezio Liporesi - Corriere dello Sport - Stadio - 10/07/2021

 

Dal 1932 al 1948 un lunghissimo periodo da capitano, il primo delle V nere, per Venzo Vannini, con tre scudetti vinti. Poi per due anni Giancarlo Marinelli con un titolo tricolore, per quattro a testa Gianfranco Bersani e Carlo Negroni, con i due scudetti degli anni cinquanta. Un triennio per Germano Gambini, una stagione Achille Canna, poi di nuovo due periodi di quattro anni: Nino Calebotta prima, poi Gianfranco Lombardi. Un anno Ettore Zuccheri, uno Giorgio Buzzavo e arriviamo al 1972. Da quel momento fino al 2000 furono solo sei i capitani delle V nere. Fino al 1975 fu Gigi Serafini, indimenticato pivot, che alzò la Coppa Italia del 1974, primo trofeo delle V nere dallo scudetto del 1956. Gigi era nel quintetto che riportò lo scudetto a Bologna nel 1976, ma il capitano da un anno era Gianni Bertolotti, che rimase tale fino al 1980, portando in dote altri due titoli tricolori, oltre alla prima finale europea, quella di Coppa delle Coppe persa a Milano nel 1978. Partito dalla Virtus, ma non dalla città, perché si accasò alla Fortitudo nell'affare Ferro, capitano diventò Charly Caglieris che aveva vinto quei tre scudetti, ma nell'annata da capitano fu meno fortunato, solo due finali, quella amarissima di Strasburgo in Coppa dei Campioni sfuggita per un solo punto e quella di campionato, entrambe perse con tanti motivi di rammarico, tra arbitraggi avversi e assenze importanti. Caglieris a fine stagione tornò nella sua Torino. Lo sostituì per i successivi otto anni Renato Villalta, che aveva già vinto due titoli con le V nere e che otterrà, da capitano, lo scudetto della stella nel 1984, più due Coppe Italia, nello stesso anno e nel 1989. Partito Renato destinazione Treviso, lasciò il posto di guida per sette stagioni a Roberto Brunamonti che era a Bologna già dal 1982. Come capitano il numero quattro vinse altri tre scudetti, una Coppa delle Coppe (la prima coppa europea della Virtus), un'altra Coppa Italia e una Supercoppa. Nel 1996, quando Brunamonti lasciò il basket giocato, divenne capitano Binelli, che già aveva un palmares personale molto ricco, al quale in quattro anni aggiunge uno scudetto, due Coppe Italia, una supercoppa europea non ufficiale e un'Eurolega, risultando il primo capitano delle V nere ad alzare la più prestigiosa coppa continentale. Binelli lasciò la Virtus nel 2000, come il giocatore con più trofei vinti nella storia bianconera, nonché quello con più stagioni e partite ufficiali disputate. Dal 1972 al 2000 solo sei capitani. Poi iniziò un periodo in cui restare svolgere quel ruolo nella Virtus è diventato quasi un rodeo. Il posto di Binelli fu preso da Abbio, già alle V nere dal 1994: per Alessandro un'annata felicissima conclusa con il Grande Slam, la vittoria in Coppa Italia, Eurolega e Campionato. Dopo pochi mesi dall'inizio della stagione successiva, a fine 2001, Messina decise di "degradarlo" in favore di Rigaudeau (primo capitano non italiano), preludio all'abbandono di Alessandro alla Virtus nella primavera successiva. Le Roi alzò la Coppa Italia del 2002, restò capitano fino al 2003, poi partì per l'NBA e capitano divenne Frosini, il cui ruolo durò pochissimo perché nell'estate la Virtus perse l'affiliazione e ripartì dalla serie inferiore, grazie all'acquisizione da parte di Sabatini, della squadra di Castel Maggiore. Squadra in continua evoluzione. Il capitano era il giovane Barlera, ma i suoi problemi di salute che lo porteranno a una prematura scomparsa, costrinsero la Virtus a sostituirlo come capitano con Masieri, che però a febbraio salutò la compagnia, e allora capitano divenne Brkic, presto out per infortunio, poi Niccolai. L'anno successivo, ancora in Legadue, il ruolo di capitano fu di Daniele Parente, nella stagione della promozione. Tornata nella massima serie, capitano fu designato Andres Pelussi, poi Fabio Di Bella per due stagioni, nella prima delle quali la Virtus tornò in finale scudetto. Dopo il playmaker il capitano divenne Guilherme Giovannoni, che alzò anche la coppa dell'Eurochallenge, ma resse un anno solo, come pure per il successivo, Dusan Vukcevic. Venne poi il turno di Petteri Koponen, due annate da capitano, poi un anno a testa per Giuseppe Poeta e Matteo Imbrò. Quest'ultimo ebbe anche la sfortuna d'infortunarsi e chiudere la sua stagione a metà febbraio (nella restante parte di stagione in campo il capitano fu Gaddefors). Di nuovo un capitano straniero con Allan Ray, il primo a stelle e strisce, per due annate: nella prima la Virtus raggiunse i playoff, nella seconda, in cui Ray giocò pochissimo per infortunio, le V nere incapparono nella retrocessione. In Legadue il capitano fu un cavallo di ritorno, quel Michelori già protagonista della Virtus dal 2006 al 2008: ebbe la soddisfazione nel 2017 di vincere la Coppa Italia di Legadue e di riportare la Virtus nella massima serie. Andrea lasciò il basket da vincitore e capitano per pochi mesi divenne Rosselli, prima di passare alla Fortitudo a inizio dicembre. Lo sostitui Klaudio Ndoja. L'anno dopo fu il turno di Brian Qvale che, però, prima del finale della stagione, venne sostituito da Pietro Aradori che fece in tempo ad alzare la Champions League, ma poi a fine anno passò dalla Virtus alla Fortitudo. E allora è diventato capitano Filippo Baldi Rossi, che a fine stagione è passato a Reggio Emilia e allora è stato sostituito da Giampaolo "Pippo" Ricci che ha avuto l'onore di vincere il sedicesimo scudetto. Ora, però, va a Milano e allora il ruolo di capitano è di nuovo vacante. In conclusione 16 capitani dalle origini al 2000, poi 23 per arrivare fino al 2021.


 

Tassinari e Belinelli capitani 2021/22